Istruzioni quotidiane per vivere il tuo anno epico.
Ti do il benvenuto! Questo è l'archivio di 365. Qui troverai tutti i messaggi quotidiani che invierò nel corso dell'anno. I messaggi sono ordinati dal più recente al meno recente. Per leggere il testo completo di un messaggio, clicca sulla relativa casella.
"Ogni conclusione porta con sé un compimento. Il compimento porta alla liberazione. La liberazione ci permette di proseguire. La vita è un'infinita continuazione.
Concludere un ciclo significa portare a compimento qualcosa e raggiungere una profonda conoscenza di sé stessi, una grande disciplina e un nuovo modo di concepire la vita e il mondo che ci circonda.
Ogni giro della ruota ci fa compiere un passo in avanti.
Giriamo la ruota della nostra vita. Facciamole compiere rotazioni complete. Festeggiamo ogni ciclo. E perseveriamo con gioia."
Come da tradizione ormai, ho voluto concludere questo nostro percorso annuale con una pagina tratta da "Il Tao per un anno", il libricino che mi regalò mio padre tanti anni fa e che (in parte) ha ispirato il progetto 365 ai suoi primordi.
Mi auguro sinceramente che aver passato questo 2022 insieme ti abbia spinto ad essere ogni giorno la versione migliore di te stesso, nonostante tutto.
A me non resta che augurarti un 2023 di ulteriore crescita.
Se sarai dei nostri nella nuova edizione, sarò felice di accompagnarti per assicurarmi che sia tale.
Se invece hai aspettato fino all'ultimo, spero non farai l'errore di Elena 😉
Verso febbraio, marzo, del nuovo anno, leggo spesso commenti di ex-corsisti simili a quelli che Elena ci lasciò nell'ormai lontano 2018.
Hai ancora qualche ora per rinnovare la tua partecipazione e vivere un 2023 davvero epico.
ecco l'ultimo concetto chiave che vorrei lasciarti per chiudere questo nostro cerchio del 2022:
5. RENDILO INEVITABILE
Tutti i più importanti obiettivi che ho realizzato nella mia vita, prima di raggiungerli, li avevo resi "inevitabili" nella mia mente.
In altre parole, avevo maturato una profonda convinzione sul fatto che avrei realizzato quei sogni.
Non ero sicuro del come. Non ero sicuro del quando.
...ma ero intimamente convinto che quegli obiettivi sarebbero stati miei.
E, cosa più importante, ero fermamente deciso a non arrendermi fintanto che non li avessi raggiunti.
Ecco, quando rendi un obiettivo inevitabile. Quando accetti di poter tentare e fallire, ma non accetti di non poter riprovare. Quando sai che ci riuscirai, anche se non sai bene il perché di questa convinzione, quegli obiettivi arrivano.
il quarto principio di cui voglio parlarti è il seguente:
4. PIANIFICA AL TUO PEGGIO
Ok, prima che tu fraintenda questo principio, lascia che te lo spieghi... al mio meglio!
Questo è il classico periodo dell'anno in cui iniziamo a fare i buoni propositi per l'anno che verrà.
E quando li facciamo, il tipico errore che commettiamo è quello di pianificare pensando a come saremo al nostro meglio.
Ci diciamo che ci sveglieremo all'alba, ci alleneremo, seguiremo la nuova dieta e compagnia bella.
E quando tutte le condizioni sono perfette, ci riusciamo anche a rispettare i tanti buoni propositi che ci siamo dati.
Ma sappiamo entrambi che le condizioni non sono mai perfette (almeno non lo sono a lungo).
E non parlo solo delle condizioni esterne.
Parlo soprattutto delle condizioni interne, ovvero dei tuoi livelli di energia, delle tue emozioni e della tua motivazione.
Per quanto efficaci possiamo essere, arriverà anche nel nuovo anno la giornata in cui saremo stanchi, demotivati e stressati.
Ecco allora il principio che ti voglio lasciare oggi:
Pianifica i tuoi obiettivi e stabilisci i tuoi buoni propositi per il nuovo anno, pensando a cosa sarai davvero in grado di fare nelle giornate peggiori dell'anno (poi nessuno ti vieta di fare di meglio nelle giornate che andranno alla grande).
Così facendo, sconfiggerai il demone del perfezionismo, ma soprattutto creerai le condizioni per essere davvero costante nel nuovo anno.
In generale, la lotta al demone del perfezionismo è stata una costante in questo nostro anno epico e mi auguro tu sia riuscito ad interiorizzarla.
Comunque non preoccuparti, ci lavoreremo anche nel nuovo percorso 2023.
A tal proposito, mancano meno di 48 ore per rinnovare, clicca il link qui sotto per confermare il tuo posto:
il terzo principio di cui voglio parlarti in questi giorni in cui stiamo chiudendo un cerchio per aprirne un altro è il seguente:
3. SII GRATO
Sì, tutti noi viviamo periodi di me*da , ma anche in quei periodi dobbiamo sempre trovare qualcosa per cui essere grati (e se lo cerchiamo, quel qualcosa spunterà fuori).
Anche perché è inutile definire e raggiungere #mantra, inseguire output e compagnia bella, se poi non riusciamo ad apprezzare il percorso.
Quindi, ricordati di essere grato anche nel nuovo anno.
E a tal proposito, voglio metterlo subito in pratica con te questo principio.
Come ogni anno, anche in questo 2022 voglio ringraziare i miei lettori e i miei corsisti:
Grazie per aver intrapreso insieme a me questo percorso. Grazie per esserti impegnato finora (sì, anche se hai saltato qualche sfida). Grazie per la fiducia che mi dai da mesi. Grazie per seguire EfficaceMente magari da anni. Grazie per tutti commenti, le email che mi hai scritto (e anche se non lo hai fatto, grazie per il tuo apprezzamento silenzioso).
Grazie. Davvero.
Ci leggiamo domani per una delle ultime email di questo percorso annuale che ho avuto l'onore di fare insieme a te.
Quello che stiamo vivendo infatti è un lunedì speciale, è un l'ultimo lunedì dell'anno che sta per finire, ma è anche il primo giorno della prima settimana dell'anno che sta per iniziare.
Siamo dunque arrivati ad uno spartiacque importante.
La scorsa settimana abbiamo riflettuto insieme su luci e ombre di questo 2022; e non intendo gli alti e bassi di un mondo che sembra sempre più impazzito, ma aspetti positivi e negativi del tuo anno, quelli su cui avevi il pieno controllo.
Ora però non è più tempo di pensare a quello che è stato, c'è un fiume da attraversare, il fiume che separa le sponde del 2022 e del 2023.
In questi giorni attraverseremo simbolicamente quel fiume.
Le settimane tematiche sono concluse. Le sfide anche.
Vorrei vivere questo momento di transizione lasciandoti alcuni principi chiave che come un solido ponte possano farti arrivare nel nuovo anno.
Perché se è vero che questo cerchio si sta chiudendo, un altro se ne sta aprendo.
Ecco dunque il primo principio che voglio lasciarti in questi giorni che precedono il nuovo anno:
1. ANTICIPA. Impara a vivere in anticipo e non in un'affannosa rincorsa degli eventi:
- Anticipa studio e lavoro, non aspettare sempre fino all'ultimo.
- Anticipa la cura del corpo e dell'alimentazione, non aspettare che sia una malattia a ricordarti quanto siano importanti.
- Anticipa la costruzione di un tuo capitale, non aspettare quando è ormai troppo tardi per risparmiare e investire.
Sì, lo so, ognuna delle frasi qui sopra implica un radicale cambio di vita e mesi e mesi di lavoro, ma se ti ho voluto trasmettere qualcosa con 365 è che ogni giorno possiamo fare almeno una piccola azione per diventare la migliore versione di noi stessi.
Ecco dunque l'azione che ti invito a fare oggi stesso per fare tuo questo primo principio:
Non aspettare domenica 1° gennaio per iniziare il tuo 2023.
Tanto lo sappiamo che molti inizieranno davvero i loro fallimentari buoni propositi per il nuovo anno solo lunedì 2 gennaio o addirittura il 9 gennaio!
Anticipa.
Inizia da oggi a fare quello che ti sei ripromesso per il nuovo anno e se senti di non avere la motivazione giusta, che uno sfigato lunedì di fine dicembre non è una data abbastanza simbolica per te, ricorda che è esattamente questo il demone del perfezionismo che dovrai combattere per l'intero anno.
vorrei chiudere questa ultima settimana di corso dedicata alla riflessione con una nota positiva.
Oggi ti chiedo di ripensare al momento più felice del 2022.
Qual è stato?
Prenditi 5 minuti, magari in un posto tranquillo in mezzo alla natura e rivivi quel momento nei minimi dettagli.
Goditelo.
Ma soprattutto cerca di cristallizzare nella tua mente quelle emozioni con la consapevolezza e la volontà di viverle sempre più frequentemente nel nuovo anno.
Buon esercizio.
...e che ne dici, ne vogliamo creare di più e di migliori di questi momenti nel 2023?
Vai alla pagina di iscrizione di 365 - 2023 e regalati un nuovo anno epico:
Continuiamo anche oggi a lavorare sul tema della riflessione.
Oggi ti chiedo di riflettere su quella che è stata la tua più grande difficoltà nel 2022.
Lo ripeto... non ci interessano difficoltà dettate dagli eventi esterni: noi su questi eventi non abbiamo controllo, quindi inutile anche solo perderci tempo ed energie mentali.
Parlo di difficoltà legate al tuo percorso: su cosa hai fatto davvero fatica quest'anno?
È stata la tua concentrazione ballerina? La tua costanza? La tua tenacia? La sicurezza in te stesso? Altro?
Qual è insomma quell'ambito su cui senti di dover ancora lavorare nel nuovo anno?
Mettilo per iscritto.
A domani.
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Per chi rinnoverà all'ultimo la partecipazione a 365 - 2023 (vi conosco...), vi lascio il link in questa sezione dell'email:
Immagina il tuo Io di inizi 2022, immagina di potergli inviare in qualche modo un sms di soli 140 caratteri.
Cosa gli scriveresti? Quale consiglio gli daresti?
No, sul serio, mettendo da parte cose del tipo: "Acquista Bitcoin", "Registra il sito meta.com", quale lezione vorresti passare al tuo Io di inizi 2023?
Cosa ti ha insegnato quest'anno? Quale consiglio senti di voler mettere nero su bianco e portarti dietro nel 2023?
Riflettici e regalati una nuova conoscenza oggi.
Ps. Ieri ho tenuto nel gruppo Telegram l'ultima live di questo 2022. Sembra che sia stata particolarmente apprezzata 😊
Se te la sei persa, in giornata la troverai all'interno della nostra app, oppure puoi già rivederla direttamente nel nostro canale Telegram.
oggi ti invito a riflettere sul principale errore che hai commesso in questo 2022.
Ancora una volta, focalizzati su qualcosa che rientri nella tua sfera del controllo.
...e ancora una volta, questa riflessione che ti invito a fare non ha lo scopo di deprimerti, ma piuttosto vuole stimolarti a prendere consapevolezza di quegli schemi che condizionano negativamente la tua vita, in modo che tu smetta di ripeterli nel nuovo anno.
Ritagliati dunque 5 minuti per te e metti per iscritto il tuo più grande errore degli ultimi 12 mesi e come intendi affrontarlo nei prossimi 12.
siamo entrati ufficialmente nella penultima settimana di corso.
Questa settimana la dedicheremo alla perduta arte della "riflessione".
Nello specifico ogni giorno ti inviterò a ripensare ad un aspetto chiave degli ultimi 12 mesi e come puoi utilizzarlo per rendere i prossimi 12 ancor più... epici.
Partiamo da una domanda semplice, che in parte ti avevo già fatto, ma su cui ti invito a... riflettere nuovamente:
Se dovessi scegliere tra le 353 sfide che ti ho condiviso finora, qual è stata quella che più di ogni altra ti è stata utile, ti ha ispirato, ti ha acceso una scintilla dentro?
Riprendila e se ha senso ripetila oggi stesso, o semplicemente rileggila, riflettendo su come potresti integrarla anche nel 2023.
Bene, ritrova la tua sfida preferita e ripetila entro la fine della giornata!
vorrei concludere questa settimana di corso dedicata allo sviluppo di una mentalità dinamica con una sfida più introspettiva, una sfida di cui molti corsisti sono certo abbiano bisogno.
Se vogliamo davvero continuare a progredire e crescere, non basta infatti continuare ad assorbire come spugne nuove nozioni.
Abbiamo bisogno anche di momenti per elaborare quanto abbiamo appreso e vissuto.
L'intera prossima settimana sarà dedicata proprio alla "riflessione".
Quello che ti chiedo di fare oggi però è sintetizzare in un massimo di 5 righe quello che hai appreso negli ultimi 7 giorni.
Cosa significa dunque sviluppare una mentalità dinamica e come continuerai a lavorarci nel futuro?
se dovessi tirare ad indovinare, chi ha una mentalità statica, secondo te, tende ad essere un perfezionista oppure no?
Eh già, i perfezionisti per loro natura sono dei fixed mindset convinti che debba essere tutto impeccabile al primo colpo.
Non riescono dunque a tollerare la frustrazione di dover lavorare ad una bozza imperfetta e preferiscono procrastinare o mandare tutto all'aria.
Chi ha una growth mindset invece accetta l'imperfezione del progresso, si concentra sul processo (come abbiamo visto ieri), e cerca ogni giorno di migliorare le sue "bozze".
Questo è quello che ti invito a fare oggi per avvicinarti al tuo ultimo #mantra trimestrale.
- Lascia andare l'ossessione del controllo. - Lascia andare le attività secondarie che ti fanno sentire sicuro ma che in nessun modo ti avvicinano ai tuoi obiettivi. - Lascia andare l'aspettativa di doverti sentire perfettamente motivato e concentrato prima di iniziare a lavorare o studiare.
Inizia.
Oggi abbraccia l'imperfezione e focalizzati su quell'istante di lucida follia in cui ti dici "ok, adesso inizio, nonostante tutto, inizio".
mi auguro che l'esercizio in due parti sulle convinzioni limitanti si sia dimostrato e si dimostrerà utile.
Sviluppare un growth mindset però non riguarda solo le nostre limitazioni mentali.
Un'altra caratteristica chiave di chi possiede una mentalità dinamica è l'aver compreso la predominanza del PROcesso sul PROdotto.
La società in cui viviamo è ossessionata dai risultati, beh a ben vedere questo stesso corso è proposto (a chi non lo conosce) come uno strumento raggiungi-obiettivi.
La verità però è che nella nostra vita sono i processi a contare molto più dei prodotti finali.
Non fraintendermi, ottenere i risultati che desideriamo non guasta mica! Ma chiunque abbia raggiunto obiettivi ambiziosi ha sviluppato la seguente consapevolezza:
"La persona che diventiamo lungo la strada verso le nostre mete è ben più importante delle mete stesse."
È per questo che potresti aver fallito tutti i tuoi #mantra nel 2022, ma aver comunque realizzato un profondo cambiamento personale.
Al contempo, chi raggiunge i propri obiettivi, magari per un colpo di fortuna, non sempre si sente realizzato.
Se vuoi dunque sviluppare una vera mentalità dinamica, devi sì farti ispirare dai tuoi obiettivi, ma è del processo necessario per raggiungerli (i nostri bei output) che ti devi davvero innamorare.
Questo è quello che ti invito a fare oggi.
Dopo 12 mesi di mantra e output potresti ritrovarti a svolgere certe azioni in maniera meccanica e distratta.
Terminata la lettura di questa sfida, torna invece ad immergerti nelle azioni chiave per la tua realizzazione con l'amore e la passione di un artigiano che sta realizzando la sua opera più importante.
Ama il processo, apprezza la fatica di un impegno che ti fa crescere, godi della pace interiore che deriva dall'essere completamente rapito da un lavoro ben fatto.
ieri ti ho chiesto di fare una lista quanto più esaustiva delle tue convinzioni limitanti.
Quello che dovrai fare oggi è individuare tra tutte le convinzioni elencate, quella che in assoluto ti limita maggiormente.
Se hai difficoltà a sceglierla, chiedi quale convinzione, una volta superata, ti consentirà di sbloccarti maggiormente nella vita.
Bene, trovata la tua convinzione limitante "regina", vorrei che la trasformassi usando una parolina magica, la parolina... "ancora".
Ti faccio un esempio.
Se ti ripeti spesso:
"Ho una pessima memoria", questa frase dovrà essere trasformata in...
"Non ho ancora allenato abbastanza la mia memoria".
Stesso ragionamento lo si può applicare per altre convinzioni limitanti:
"Sono poco attraente" diventa "Non mi sono ancora impegnato a curare e valorizzare il mio aspetto".
"Non sono portato per certe materie" diventa "Non ho ancora studiato abbastanza o praticato abbastanza gli esercizi".
"Non sono portato per lo sport" diventa "Non ho ancora trovato lo sport che mi appassioni davvero, per questo ne proverò uno diverso ogni nuovo mese".
E avanti così.
Nulla è fisso nella nostra vita a meno che non ci convinciamo che lo sia.
Semplicemente non abbiamo... ancora trovato la strada giusta per farlo funzionare.
Buon lavoro.
Ps. Sì, puoi applicare la parolina magica "ancora" a TUTTE le tue convinzioni limitanti, ma il mio consiglio è di concentrarti su una soltanto e iniziare a ripeterti DELIBERATAMENTE la nuova convinzione ogni volta che ti accorgi che stai cadendo nei vecchi pensieri limitanti.
oggi voglio iniziare insieme a te un esercizio che si è dimostrato essenziale nel mio percorso di crescita personale.
Un esercizio che mi ha permesso di sviluppare una mentalità davvero dinamica...
Uno dei problemi principali di chi ha una mentalità statica è quell'insieme di convinzioni limitanti radicate nel profondo che non gli consentono di esprimere appieno il proprio potenziale.
Per questo motivo oggi ti chiedo di fare un elenco quanto più completo possibile di tutte le tue convinzioni limitanti.
Magari sei convinto di...
- Essere poco attraente. - Essere poco intelligente. - Avere una pessima memoria. - Non essere portato per certe materie. - Non essere bravo con i numeri. - Non essere capace con persone dell'altro sesso. - Non avere una predisposizione per lo sport. - ...
Elenca tutte quelle frasi negative e limitanti che ti ripeti da anni.
Mi raccomando, dedica un po' di tempo a questo esercizio.
Alcune di queste convinzioni limitanti infatti sono talmente radicate da essere diventati pressoché "trasparenti" per te.
Insomma: te le ripeti anche decine di volte al giorno a livello subconscio, ma non ci fai più caso.
In questi casi, un trucco per farle emergere consiste nell'osservare quali aree della tua vita vuoi migliorare (senza esserci ancora riuscito).
Se sei bloccato, molto probabilmente c'è una convinzione limitante all'opera!
qualche tempo fa ho condiviso questo contenuto che credo racchiuda l'essenza della mentalità dinamica:
"Quello che fai con il tuo cervello, plasma il tuo cervello.
Tu non sei distratto.
Hai reso il tuo cervello distratto non permettendogli di rimanere focalizzato su un'attività di valore per più di 10 secondi filati.
Tu non sei pigro.
Hai addestrato il tuo cervello ad essere pigro scegliendo sempre la via più comoda.
Tu non sei demotivato.
Hai abituato il tuo cervello ad aspettare sempre una spinta esterna prima di agire.
Il modo in cui usi la tua mente ogni singolo giorno, trasforma la tua mente."
Al di là delle frasi ad effetto, questa capacità del nostro cervello di modificarsi in base ai nostri comportamenti è nota come neuroplasticità ed un fenomeno dannatamente reale.
Chi ha una mentalità statica è convinto invece che determinati tratti siano innati e non si sforza dunque di modificarli.
Quello che ti chiedo di fare oggi è dunque VIVERE le parole che ti ho condiviso.
Questo significa che devi vivere la giornata odierna con la consapevolezza che ogni scelta che farai, ogni decisione che prenderai, ogni azione che compirai, servirà a plasmare il tuo cervello.
...in un verso o nell'altro.
Scelte non in linea con i tuoi valori e le tue ambizioni plasmeranno una mente che non ti potrà aiutare a raggiungere le tue mete.
Scelte in linea con i tuoi valori e le tue ambizioni plasmeranno una mente che ti supporterà nella realizzazione dei tuoi obiettivi.
Fai attenzione a come decidi di modellare la tua mente oggi.
In questa nuova settimana di 365 - 2022 lavoreremo insieme sul tuo mindset e su come sviluppare una mentalità dinamica, ovvero un atteggiamento più positivo, più aperto, più efficace.
Prima di farlo, però, dobbiamo capire qual è la differenza tra mentalità statica e dinamica.
La tua sfida per oggi è dunque quella di concludere la lettura di questo saggio di approfondimento entro questa sera:
Terminiamo questa settimana dedicata alla comunicazione efficace con noi stessi affrontando l'ultima affermazione, quella in cui si sono ritrovati molti corsisti...
- Sono esigente e duro con me, mi freno, mi obbligo secondo regole esterne, mi controllo con durezza.
In questo caso il nostro dialogo interiore è bene che si sposti verso questo nuovo atteggiamento mentale:
- Libero e spontaneo, scelgo e faccio le cose come desidero io, seguendo norme mie personali rispettose di me e degli altri.
Che nella pratica potremmo allenare attraverso semplici quesiti come questi:
- "Cosa ho davvero voglia di fare in questo momento?" - "Quali abitudini e routine mi fanno stare bene?" - "Questo impegno è qualcosa a cui tengo sinceramente o lo sto portando avanti per non deludere qualcuno?"
Bene, mi auguro che le sfide di questa settimana ti siano state utili.
Naturalmente non possiamo cambiare il modo in cui ci parliamo con una semplice sfida quotidiana, mi auguro però che il modello ASCI che abbiamo visto ti abbia dato una nuova consapevolezza e che deciderai di utilizzare le domande che ti ho suggerito di giorno in giorno per stimolare un dialogo differente.
A domani per una nuova settimana di sfide di 365, una delle nostre ultime settimane per l'edizione 2022.
Continuiamo a lavorare sul modo in cui ci parliamo.
Se nella sfida di lunedì ti sei rivisto in queste affermazioni...
- Mi obbligo a fare cose che non vanno bene per me, mi accuso, mi biasimo, mi incolpo, mi dico che sbaglio tutto.
...è arrivato il momento di cambiare il modo in cui comunichi, adottando frasi e domande che si avvicinino maggiormente a questo nuovo atteggiamento:
- Mi accetto così come sono, rifletto e ragiono con me ascoltando i miei sentimenti e le mie emozioni; so come si sentono gli altri.
Nella vita quotidiana questo si traduce in quesiti concreti di questo tipo:
- "Cosa sto provando davvero in questo momento? Cosa significa? Cosa voglio fare a partire da questi sentimenti ed emozioni?"
- "Cos'è che non amo di me stesso? Posso davvero cambiare se prima non imparo ad accettarmi nel bene e nel male?"
Sì, lo so, queste sfide più "introspettive" saranno snobbate da alcuni corsisti, eppure quello che molti non comprendono è che la propria produttività personale, la propria efficacia, la propria motivazione, spesso scaturiscono proprio da un profondo lavoro di introspezione.
Se segui EfficaceMente sai quanto adori le tecniche pratiche, ma non è di soli stratagemmi che possiamo vivere, a volte abbiamo bisogno di scavare un po' di più.
Il resto sarà una naturale conseguenza, che potremo potenziare con le giuste metodologie.
oggi sostituiamo un altro gruppo di affermazioni disfunzionali, con uno decisamente più efficace.
Se ti rivedi in questo profilo...
- Mi strapazzo, mi punisco, sono il mio peggior nemico.
Prova a sostituirlo con affermazioni e domande che ricalchino questo profilo alternativo:
- Sono gioioso e affettuoso con me, mi stimo e mi apprezzo, mi voglio bene e mi tratto bene.
In altre parole, quando ti accorgi di essere troppo severo e rigido con te stesso, prova a porti domande di questo tipo:
- "Una volta conclusi i miei impegni giornalieri, cosa posso fare per divertirmi?"
- "Quali sono tre tratti del mio carattere e modi di essere che gli altri sarebbero disposti a pagare per avere?"
- "Se dovessi viziarmi un po' oggi, cosa potrei fare per prendermi cura di me?"
Come appassionati di crescita personale tendiamo a darci un po' troppo addosso, scommetto quindi che i modi di comunicare disfunzionali visti oggi e che vedremo nei prossimi giorni saranno particolarmente illuminanti per te.
se la tua vocina interiore è ben rappresentata dalle seguenti affermazioni:
- Mi abbandono al caso, non mi curo di me, mi diverto facendo scelte che sono dannose e pericolose per me.
...è tempo di sostituirla con una vocina più costruttiva che sia guidata da affermazioni di questo tipo:
- Accetto attenzioni e affetto, mi lascio aiutare, godo di persone e situazioni che mi danno soddisfazione.
In altre parole, per avere una comunicazione più efficace con te stesso devi iniziare ad introdurre nel tuo dialogo interiore frasi di apprezzamento nei tuoi confronti.
Ricordi ad esempio la sfida 333 intitolata appunto "Apprezzamento"?
Ecco, quando noti che ti stai trascurando e che stai facendo scelte che potrebbero essere dannose o comunque poco utili per te, cerca di ricordare ciò che di buono sei stato in grado di fare finora e cerca di non sciupare quei progressi.
nella sfida di ieri abbiamo visto i 6 schemi mentali disfunzionali utilizzati da molte persone nel proprio dialogo interiore.
Cambiare questi schemi mentali e, in generale, riuscire a comunicare più efficacemente con noi stessi, è un po' come togliere un freno a mano che blocca il nostro potenziale.
Vediamo dunque come sostituire certi modi di parlarci, con altri molto più costruttivi e funzionali.
Partiamo dal primo.
Se ti sei identificato in questa descrizione:
- Sono distratto, senza guida e senza norme interne, mi do libertà azzardate, mi lascio sfuggire opportunità importanti.
L'alternativa più efficace per te è la seguente:
- Mi sforzo di adeguarmi ad un ideale, mi controllo per fare le cose come si deve, mi impegno a trovare ciò che mi serve.
Che nella pratica si traduce in domande e dialoghi con te stesso di questo tipo:
- "Cosa farebbe in questo momento la persona che voglio diventare?" - "Come posso evitare di distrarmi per completare questo impegno?" - "Di cosa avrei bisogno in questo momento per stare bene?"
Prova ad utilizzare questi nuovi pensieri quando ti accorgi di non avere focus, quando ti abbandoni alle peggiori distrazioni o vizi, quando noti che stai procrastinando impegni importanti.
partiamo con una nuova settimana di 365 - 2022 (una delle ultime in realtà!)
Oggi e nei prossimi giorni parleremo di comunicazione efficace.
Ogni giorno passiamo almeno 16 ore con quella vocina che ci ripete cosa fare, cosa non fare, quanto valiamo o quanto non valiamo.
E se imparassimo a comunicare meglio (con noi stessi e con gli altri?).
Vediamo da dove partire...
Per le sfide di questa settimana utilizzeremo un modello psicologico particolarmente efficace, noto come modello ASCI (Analisi Strutturale del Comportamento Interpersonale).
Tale modello ci permette di comprendere che tipo di dialogo interiore abbiamo interiorizzato da piccoli (e continuiamo a riproporre ancora da adulti).
Nella sfida di oggi ti proporrò le 6 forme di dialogo (e i relativi comportamenti) che ci portano ad avere un rapporto non sano con noi stessi e di conseguenza con gli altri.
Ti chiedo di leggerle con attenzione e notare se in questo momento stai adottando qualcuno di questi schemi mentali negativi...
Se lo stai facendo, nei prossimi 6 giorni ti proporrò degli schemi mentali alternativi che ti consentiranno di avere un dialogo interiore più sano.
Vediamoli allora questi schemi disfunzionali:
- Sono distratto, senza guida e senza norme interne, mi do libertà azzardate, mi lascio sfuggire opportunità importanti.
- Mi dimentico di me, sono sregolato, distratto, ragiono caoticamente senza riflettere, sono spericolato e avventato.
- Mi abbandono al caso, non mi curo di me, mi diverto facendo scelte che sono dannose e pericolose per me.
- Mi strapazzo, mi punisco, sono il mio peggior nemico.
- Mi obbligo a fare cose che non vanno bene per me, mi accuso, mi biasimo, mi incolpo, mi dico che sbaglio tutto.
- Sono esigente e duro con me, mi freno, mi obbligo secondo regole esterne, mi controllo con durezza.
Stai comunicando con te stesso secondo qualcuno di questi stili? Se la risposta è sì, vedremo nei prossimi giorni come migliorare il tuo dialogo interiore.
concludiamo questa 48° settimana dedicata alla chiarezza con un esercizio molto potente: le pagine mattutine.
Appena sveglio, prendi tre fogli A4 e inizia a scrivere tutto ciò che ti passa per la mente, svuota completamente la tua parte cognitiva riempendo le sei facciate (sì, lo so, sembra un sacco di lavoro!).
Te l'ho ripetuto spesso, non è necessario portare a termine tutte le sfide di 365 per avere comunque grandi benefici dal corso, ma alcune sfide sono più importanti di altre.
Questa è una di quelle sfide pilastro.
Dedicagli il tempo che richiederà e riversa su quelle pagine tutti i tuoi pensieri.
Una volta terminato l'esercizio, il senso di leggerezza e chiarezza che ti pervaderà sarà unico.
spesso quando cerchiamo di fare chiarezza nella nostra vita ci concentriamo molto su noi stessi.
E va benissimo.
Un po' di sano egoismo è ciò che ci consente di essere migliori come individui e migliori anche per gli altri.
Non possiamo però non parlare di relazioni in questa settimana.
Le relazioni condizionano profondamente la nostra vita e se non le scegliamo e non le coltiviamo con consapevolezza rischiamo di condannarci ad inutili sofferenze.
Ecco allora le domande su cui ti invito a riflettere oggi:
Potendo scegliere, con chi vorresti trascorrere più tempo e con chi meno?
Cosa vuoi migliorare del tuo modo di interagire con gli altri?
Come puoi andare più in profondità nelle relazioni più importanti della tua vita?
quando si parla di chiarezza non si può non parlare anche di scopo.
Il problema è che molti credono che per trovare il proprio scopo, il proprio perché, siano necessarie lunghe sedute di rimuginamenti mentali.
Non è così.
Il nostro scopo non lo possiamo trovare seduti comodamente su una poltrona mentre ci spremiamo le meningi.
Il nostro perchéemerge grazie alle esperienze che compiano nella nostra vita.
Parafrasando una famosa frase di Steve Jobs: "è unendo i puntini della nostra vita a ritroso che ne comprendiamo il nostro significato".
Ecco allora la tua sfida per oggi: inizia a stilare una lunga lista di esperimenti che vorresti compiere nei prossimi 12 mesi.
Magari...
- Vuoi provare quel nuovo regime alimentare. - Vuoi acquisire quella nuova competenza. - Vuoi imparare quella nuova lingua. - Vuoi visitare quei nuovi posti (man mano che la situazione migliorerà - e migliorerà -). - Vuoi provare quel nuovo allenamento. - Vuoi leggere quel nuovo libro. - Vuoi tentare di avviare quel tuo progetto online. - Vuoi modificare la tua morning routine. - Vuoi iniziare quella nuova pratica meditativa. - Vuoi fare quel ritiro nella natura. - Vuoi...
Lascia andare la tua mente libera e decidi tutto ciò che sperimenterai.
Non solo, quando sarà il momento affronta questi esperimenti con consapevolezza: come ti ha fatto sentire questa nuova esperienza? Vuoi approfondirla? Cosa ti ha insegnato? Ti ha fatto scoprire nuove cose da sperimentare?
Vivi con curiosità, non smettere mai di cercare il meglio per te.
La vita è un puzzle entusiasmante da comporre giorno dopo giorno.
con dicembre alle porte, voglio dedicare questa 48° settimana di corso ad allenare la nostra capacità di fare chiarezza dentro di noi.
Farlo è come liberare un motore dalle strozzature e fargli esprimere il massimo potenziale.
In realtà tu già conosci uno strumento molto efficace per fare chiarezza nella tua vita...
Sto naturalmente parlando degli esercizi di scrittura espressiva che ti ho invitato a svolgere nel dicembre del 2021 e che hanno anticipato 365 - 2022.
Giovedì 1° dicembre inizierà un nuovo PRE-corso per l'edizione 2023 di 365. Si tratta di una versione aggiornata e rivista dell'ormai famosa sequenza di 31 sfide dicembrine basate sugli studi del dott. Jordan Peterson e del dott. James Pennebaker.
Se hai piacere di ripeterlo, questo è il momento giusto per farlo. Puoi iscriverti alla lista di attesa della nuova edizione da questa pagina.
Naturalmente, il percorso di 365 2022 continuerà in parallelo con nuove sfide esclusive dedicate ai soli corsisti.
Nello specifico, in questa settimana che ruota attorno al tema della chiarezza, ti fornirò una serie di domande ed insights specifici, che ti aiuteranno ad andare ancora più in profondità.
Partiamo.
La prima domanda a cui ti chiedo di rispondere è la seguente:
Continuando con il tuo attuale stile di vita sarai in grado di realizzare i sogni a cui tieni maggiormente? Se la risposta è sì, come puoi accelerare il percorso verso i tuoi sogni? Se la risposta è no, cosa dovresti cambiare?
A domani.
Ps. per quanto riguarda invece l'iscrizione al corso annuale 365 - 2023, ti ricordo che quello qui sotto è il link che abbiamo girato in anteprima ai corsisti, prima che aprano le iscrizioni ufficiali per il resto della lista di attesa:
terminiamo la settimana dedicata alla persuasione con un invito a creare maggiore urgenza nella tua vita, con particolare riferimento al tuo ultimo #mantra trimestrale.
Mancano poco più di 30 giorni alla fine dell'anno.
Come li investirai al meglio per chiudere questo 2022 nel migliore dei modi?
Crea questo senso di urgenza positiva, già a partire dalla prossima settimana.
L'urgenza è uno dei migliori modi per persuadere qualcuno ad agire, anche quando quel qualcuno sei tu!
Come hai notato, questa settimana ho voluto parlarti di persuasione con un twist differente.
Abbiamo visto alcuni principi chiave per persuadere gli altri, ma abbiamo imparato ad applicarli anche a noi stessi.
Oggi voglio riprendere uno di questi principi, quello sull'amabilità.
Uno dei modi più semplici per piacere e convincere gli altri è fare degli apprezzamenti sinceri (e qui la parola chiave è "sinceri", niente leccate di c*lo!).
Ecco dunque la sfida che ti propongo oggi, una sfida in due parti:
Fai un apprezzamento sincero ad una persona, senza aspettarti nulla in cambio. Chissà che in futuro questo gesto disinteressato non ti ritorni indietro 😉
Ma fai anche un apprezzamento a te stesso e fallo per iscritto. Deve essere un apprezzamento specifico rispetto a quanto hai fatto quest'anno.
Cosa ti è piaciuto particolarmente del tuo comportamento negli ultimi mesi?
Più che vedere come persuadere, mi interessa capire da cosa sei persuaso.
Comprendere quali sono i trigger che funzionano sulla nostra pelle e che ci spingono all'azione è uno dei modi migliori per far propri certi concetti persuasivi.
Ecco come pensavo di procedere.
Ti chiedo di ripensare a tutte le sfide di 365 - Un anno epico viste fin qui da inizio anno.
Qual è stata quella che ha avuto un maggiore impatto sul tuo percorso? Quella che ti ha fatto vedere te stesso e il mondo in modo diverso? Quella che ti ha persuaso ad agire verso i tuoi obiettivi?
Fammelo sapere nei commenti dell'ultimo post che ho appena pubblicato nel nostro canale Telegram.
Grazie per la tua condivisione, questo esercizio sarà molto utile anche a me per fare gli ultimi aggiustamenti al percorso 2023.
Come anticipato, il nuovo percorso di sfide è stato rivisto in modo sostanziale.
Nel nuovo anno, con chi ha già deciso di unirsi a noi e con chi lo farà a breve (ti ricordo che puoi farlo in anteprima ancora per qualche giorno da questa pagina) esploreremo nuovi temi come:
- l'entusiasmo, - la gestione dell'incertezza, - il pensiero critico, - la gestione dello stress, - la disciplina, - la pazienza, - il problem solving, - la capacità di sentirci davvero soddisfatti, - l'auto-motivazione.
...per non parlare delle sfide d'autore curate direttamente da nostri ospiti illustri (il Prof. Trabucchi, il dott. Triglione, Luca Lixi).
Per il momento però fammi sapere qual è stata la sfida del 2022 che ti ha persuaso ad agire e a cambiare!
Ps. L'altro ieri per errore non sono riuscito a registrare la live di novembre, ma l'intervento salvifico di un corsista (Federico) ci ha permesso di recuperare la registrazione!
Trovi l'audio all'interno della nostra app nell'ultimo podcast intitolato: "Come definire SAM efficaci".
Ti confermo, inoltre, che tutti questi contenuti di approfondimento audio saranno disponibili anche nell'app 2023, insieme alle live che terremo nel nuovo anno direttamente all'interno dell'app.
immagina di dover comprare un certo prodotto o servizio, e che questo prodotto o servizio sia venduto da due persone diverse.
La prima vende una merce di qualità leggermente superiore, ma è antipatica come la morte, la seconda invece offre una soluzione leggermente inferiore, ma senti a pelle che è una persona onesta e in gamba.
Da chi compri?
Ecco, l'amabilità è sicuramente un altro elemento chiave per la persuasione.
Anche in questo caso, come usiamo questo principio per convincere noi stessi a fare quello che sappiamo di dover fare?
Semplice: facciamo leva sul piacere.
Non è la prima volta che te ne parlo, ma vengo sorpreso ogni volta da quanti lettori si impongono di portare avanti abitudini e progetti che odiano, quando esistono strade molto più piacevoli per raggiungere lo stesso obiettivo!
La tua sfida per oggi è proprio questa: pensa agli output che devi completare e alle altre attività della tua to-do list, come puoi renderle il più piacevoli possibile?
la reciprocità è senza dubbio uno dei principi di persuasione più noti (è stato il buon Cialdini a renderlo famoso al grande pubblico).
Per spiegartelo in breve: se fai un regalo o un favore a qualcuno, tendenzialmente quella persona si sentirà in dovere di ricambiare.
Ma come lo possiamo applicare per persuadere noi stessi?
Devi sapere che nella nostra testa esiste una sorta di Parlamento mentale, con componenti diverse della nostra mente che hanno bisogni e desideri diversi (i corsisti di Fattore T conoscono bene due di questi "parlamentari" di fazioni opposte!).
Per andare nella direzione dei nostri obiettivi, dobbiamo trovare un compromesso tra queste componenti mentali spesso in conflitto.
Un esempio?
Se vuoi persuadere il tuo "Io" cazzone e procrastinatore, regalagli una promessa: digli che potrà cazzeggiare quanto vorrà dopo pranzo, a patto di terminare quell'impegno prima di mangiare (e mantienila poi questa promessa).
In generale, impara a scendere a patti con te stesso e ricorda che anche la nostra mente risponde meglio a compromessi democratici rispetto ai diktat tirannici 😉
Live di stasera
Ti ricordo la live di questa sera alle 18:00 italiane nel nostro canale Telegram.
Aggiornamento su 365 - 2023
Come promesso abbiamo lavorato non stop nelle ultime ore per dare accesso in anteprima alla pagina ufficiale di iscrizione di 365 - 2023 ai nostri corsisti che lunedì sono rimasti fuori dai 500 posti FOUNDERs.
Questa pagina sarà ufficialmente aperta al pubblico (e ai +40.000 iscritti alla lista di attesa di quest'anno) lunedì 12 dicembre.
Questo significa che da oggi fino al 12 dicembre avrete la possibilità di bloccare uno dei 1.000 posti con Kit prima di tutti gli altri.
La nuova formula 365 PLUS, che include il nuovo Kit 2023, l'accesso alla nuova app 2023, al nuovo forum, alle live e tanto altro ancora è la più simile alla 365 FOUNDERs.
Trovi comunque tutti i dettagli nella pagina di iscrizione di cui ti condivido il link in anteprima. Eccolo:
Una precisazione: immagino che i corsisti che sono rimasti fuori dall'edizione FOUNDER non siano tantissimi (al massimo 50-100).
Se però dovessimo notare che il numero di iscrizioni in questo periodo di transizione fosse più alto del previsto, bloccheremo l'accesso in anteprima alla pagina di iscrizione e la riapriremo solo il 12 dicembre.
I 1.000 Kit rimasti erano stati, infatti, pensati principalmente per i nuovi corsisti e non possiamo presentarci il 12 con un numero troppo basso.
Spero capirai.
Se hai deciso di salire a bordo per il 2023, approfittane ora.
diciamo che oggi hai previsto di fare tot output e altre attività, ma proprio non riesci a persuaderti di farle!
Come uscirne?
Usa una delle tecniche di persuasione più famose in assoluto: "il piede nella porta".
Questa tecnica, come puoi intuire dal nome, è stata perfezionata dai venditori porta a porta e consiste nel fare una richiesta talmente banale ed ovvia da riuscire a strappare un primo, ma importantissimo “Si” al nostro interlocutore.
Possiamo usarla su noi stessi chiedendoci qual è l'azione minima che possiamo compiere per portare avanti i nostri obiettivi.
Ad esempio, non te la senti di fare 25 minuti di studio / lavoro focalizzato?
E se fossero 15? 10? O addirittura 5?
Abbassa l'asticella finché non troverai un'azione talmente semplice che iniziare sarà una passeggiata.
Ps. Un paio di importanti comunicazioni di servizio.
1) Live di Novembre
Come già, anticipato nel nostro canale Telegram, domani, 23 Novembre alle 18:00 italiane terremo la live di questo mese.
Per partecipare devi semplicemente collegarti a Telegram ed entrare nel nostro canale intorno a quell'ora :)
2) Grazie!
Ieri con l'apertura delle prevendite di 365 - 2023 edizione FOUNDER ci avete letteralmente presi in contropiede.
Contavamo di andare avanti con la prevendita per almeno un paio di settimane e invece i 500 posti che abbiamo messo a disposizione per i nostri FOUNDERs sono letteralmente spariti nel giro di mezza giornata.
Mai vista una cosa del genere!
Quindi... GRAZIE!
Che cosa succede adesso per chi è rimasto fuori dalla prevendita?
Ufficialmente, le iscrizioni a 365 - 2023 per il grande pubblico apriranno lunedì 12 dicembre.
Per l'apertura di dicembre i posti con il nuovo Kit 2023 saranno 1.000 (e, come anticipato, avranno un prezzo aggiornato). Se però si ripeterà quanto successo con l'edizione FOUNDERs, anche questi posti potrebbero sparire nel giro di pochi giorni.
Abbiamo quindi pensato di dare accesso in anteprima a questa pagina ai nostri fedeli corsisti che non sono riusciti ad aggiudicarsi uno dei 500 posti in prevendita.
Ci stiamo già lavorando ed entro domani dovrei riuscire a condividerti il link di questa pagina prima che ci accedano i +40.000 iscritti alla lista di attesa nel mese di dicembre.
Nel frattempo... focus su queste ultime sfide di 365 - 2022. Non perdiamo la concentrazione 😉
l’arte della persuasione è essenziale per il raggiungimento dei nostri obiettivi: per realizzare i nostri sogni infatti dovremo sempre persuadere qualcuno.
A volte quel qualcuno siamo noi stessi.
Ed è proprio sull'auto-persuasione che vorrei focalizzare le sfide di questa 47° settimana.
Vorrei insomma darti una serie di strumenti concreti per convincere te stesso a fare ciò che è necessario e utile, anche quando la "scimmia" nella tua testa vorrebbe fare tutt'altro!
Iniziamo.
La sfida di oggi consiste in un cambio di prospettiva.
Ti è mai capitato di dire o pensare: "No, non riesco proprio a fare X".
No, non riesco proprio ad alzarmi questa mattina. No, non riesco proprio a studiare questo capitolo. No, non riesco proprio ad allenarmi oggi.
Ecco, quando ti ripeti queste frasi è come se convincessi te stesso che esiste un qualche limite fisico che non ti sta consentendo di compiere queste azioni.
Ma sappiamo entrambi che non è così.
Ti invito dunque a modificare il modo in cui ti parli.
La prossima volta che ti ripeterai: "No, non riesco proprio a fare X", sostituisci questa frase con "No, in questo momento non sento la motivazione per fare X".
E poi realizza che non hai bisogno del permesso della tua motivazione per fare qualcosa.
Nessuno ti sta tenendo legato al letto o al divano, sono solo pensieri e sensazioni del corpo che stanno decidendo per te cosa sia giusto fare o non fare.
È così che vuoi vivere la tua vita?
P.S
“CI SIAMO…
Come anticipato nelle scorse settimane, oggi apre ufficialmente la PRE-vendita di 365 - 2023 edizione FOUNDER.
Clicca il link qui sotto per scoprire tutte i dettagli e assicurati per primo uno dei 500 posti disponibili per i nostri FOUNDERs:
concludiamo questa settimana dedicata alla leadership con la settima e ultima legge del potere: "Conquista il cuore e la mente degli altri".
Obbligare gli altri o imporre l’autorità dettata dal nostro ruolo è senza dubbio il peggior modo per esercitare la nostra leadership.
Per guidare un gruppo nella direzione verso cui vogliamo andare, dobbiamo essere in grado di conquistarne il cuore e la mente.
Il cuore proponendo loro una visione più grande di quanto abbiano mai sognato. La mente indicando in modo chiaro qual è la strada per realizzare quella visione.
Per far sì poi che ogni componente del gruppo sposi la nostra causa senza riserve, non dovremmo mai dimenticarci di far leva sulle ambizioni e sulle paure del singolo individuo.
Come puoi applicare questi principi alla tua situazione specifica?
Detto questo , non so se in questa fase della tua vita queste sfide sulla leadership siano adatte a te, ma mi auguro tu le abbia almeno lette e assorbite.
Qualsiasi sia la tua ambizione, arriverà il momento in cui per realizzarla avrai bisogno di un gruppo di persone che sposino i tuoi progetti e dimostrare leadership sarà l'unico modo perché le cose funzionino.
oggi vedremo la sesta legge del potere per aumentare la tua leadership: "Comportati come un Re".
Lo hai mai notato?
Carisma, leadership e confidenza trasudano da certi individui molto prima che questi ricoprano posizioni di potere.
Insomma, se vogliamo essere trattati come la persona che vogliamo diventare, dobbiamo comportarci come tali ancor prima di diventarlo.
Questa, oltre ad essere una delle regole fondamentali per accrescere la nostra leadership, è anche uno dei principi chiave per rafforzare la nostra autostima.
Oggi, quando interagirai con altre persone, anche in ambito virtuale, comportanti come la persona autorevole e di carisma che vuoi diventare.
Comportarsi da spugne assorbi-lamentele non ha nulla a che fare con la leadership, .
Sì, certo, un leader deve saper ascoltare e empatizzare quando necessario, ma sentirci in dovere di prestare la spalla a chi si lamenta di continuo, riversando sul mondo intero la propria sfortuna ed infelicità non fa di noi leader migliori.
Noi lo facciamo perché vogliamo comportarci da bravi capi, amici, figli, fratelli, ma la verità è che sopportare questi continui piagnistei non aiuta né chi si lamenta, né chi quelle lamentele le subisce.
Se vuoi diventare un vero leader, devi sapere quando stoppare queste persone. Metti in pratica questo principio oggi.
Se poi una di queste persone te la ritrovi davanti allo specchio ogni mattina, per la sfida odierna ti invito a riflettere su questa citazione:
“Non lamentarti delle cose che non sei disposto a cambiare.”
Ricorda infatti che qualsiasi vittoria tu ottenga attraverso una discussione sarà sempre un vittoria di Pirro.
Il risentimento che l’altra persona proverà nei tuoi confronti avrà la meglio su qualunque argomentazione logica tu sia in grado di mettere sul tavolo.
È molto più efficace dimostrare la validità delle tue argomentazioni attraverso le azioni. Insomma, lascia che siano i fatti a parlare per te invece di diventare l'ennesimo "spiegatore".
Oggi applica questa quarta legge del potere: che si tratti di discussioni sui social, con familiari o colleghi, evitale a tutti i costi e concentrati sulle azioni più importanti per te e i tuoi obiettivi.
essere un leader significa mantenere l’iniziativa (to lead = guidare). Obbliga quindi i tuoi oppositori a mettersi sulla difensiva e a reagire alle tue mosse.
Non solo.
Per riaffermare la tua leadership, costringi gli altri a venire da te (e non viceversa).
Se sono infatti gli altri a cercarti, tu sei nella posizione di dettare le condizioni.
In generale evita di avere un atteggiamento bisognoso nei confronti delle altre persone.
Chi rispetta sé stesso, sarà rispettato.
Ecco, se queste parole hanno fatto particolarmente breccia con te, oggi prova a pensare a specifici contesti in cui puoi applicare questo nuovo atteggiamento.
“Il silenzio è una delle argomentazioni più difficili da confutare.”
Eh già, come dargli torto.
In generale quando cerchiamo di impressionare gli altri con le parole, più parliamo e più ordinari appariamo; più parliamo e con più probabilità diremo qualcosa di stupido.
Chi ha vera leadership, al contrario, è in grado di esercitare il proprio carisma pronunciando poche parole, selezionate con cura.
Potremmo dunque sintetizzare la seconda legge del potere come segue: "Non parlare mai più del necessario".
Applicala da subito alla prossima riunione o alla prossima video-call: pesa con attenzione le tue parole e non sprecarne nessuna.
P.s A proposito di parole, ti garantisco che quello che sto per dirti non solo è necessario ma credo anche che ti farà davvero piacere 🤓
Per gli ex-corsisti e i corsisti di quest'anno abbiamo realizzato una novità assoluta:
365 edizione FOUNDER Un'edizione speciale, con chicche riservate solo a chi ha partecipato almeno una volta a 365 (come il nuovissimo quaderno del PRE-corso di dicembre)... allo stesso prezzo di sempre 😉
Apriremo ufficialmente la prevendita riservata di 365 edizione FOUNDERlunedì prossimo, 21 novembre.
Saranno disponibili 500 posti e naturalmente includeranno anche una versione speciale del Kit 2023 (completamente riprogettato), con dentro il quaderno del PRE-corso.
che tu debba gestire team di persone o semplicemente te stesso, la leadership è una competenza chiave da acquisire.
...ed è esattamente quello su cui lavoreremo questa settimana.
Nello specifico, condividerò con te le 7 leggi del potere che un leader non può ignorare.
Queste leggi sono state forgiate dalla storia e nel corso dei secoli sono state studiate e praticate da personaggi come lo stratega cinese Sun Tzu, l'imperatore Alessandro Magno e il Re Sole Luigi XIV.
Non sono quindi indicazioni in stile "volemose bene", ma consigli pratici (e a volte spregiudicati) che però ti aiuteranno a consolidare la tua leadership.
Partiamo dalla prima: "Non mettere mai in ombra il tuo maestro".
Se desideri acquisire una posizione di leadership, mettere in ombra, o peggio in cattiva luce, il tuo maestro o mentore sarebbe un grave errore.
Potresti trovarti in questa situazione anche involontariamente: se ad esempio ti pavoneggi troppo per far colpo sui tuoi superiori, questi ti vedranno come una potenziale minaccia e faranno di tutto per ostacolare la tua carriera.
Galileo Galilei dimostrò di conoscere molto bene questa legge quando, in cerca di fondi per le sue ricerche, dedicò la scoperta delle quattro lune di Giove a Cosimo II de’ Medici, affermando, non senza astuzia, che i quattro satelliti rappresentavano il Gran Duca di Toscana e i suoi tre fratelli, mentre Giove raffigurava il padre Cosimo I.
Metti dunque da parte il tuo ego e impara a sfruttare la vanità dei tuoi superiori.
Ok, terminiamo questa settimana di sfide inedite dedicate alla determinazione con un ultimo esercizio rafforza-volontà.
Come avrai intuito dall'oggetto , oggi lavoreremo sulla postura.
Dei ricercatori americani, infatti, hanno chiesto ad un gruppo di studenti di lavorare sulla loro postura per un periodo di due settimane.
Ogni volta che si rendevano conto che la loro postura non era ottimale, gli studenti dovevano raddrizzarla.
Dopo due settimane, gli studenti sono stati sottoposti a degli esercizi per testare la loro forza di volontà e i risultati sono stati estremamente incoraggianti.
La tua sfida per oggi consisterà proprio nel prestare attenzione alla tua postura.
Quando noti che sei seduto storto o sei incurvato, raddrizza la schiena.
Non solo.
Ti chiedo di utilizzare questa ultima giornata per scegliere una tra le diverse pratiche allena-determinazione che ti ho presentato questi giorni e di portarla avanti fino alla fine dell'anno.
Sarà un ottimo modo per iniziare il nuovo anno con un muscolo della volontà decisamente più forte!
Lo ammetto , da buon marchigiano, a volte nelle mie conversazioni mi scappa qualche parolaccia di troppo.
Avendomelo fatto notare una persona che stimo, da alcuni mesi ho deciso di prestare particolare attenzione a questo aspetto... e ho notato la mia determinazioneaccrescersi.
Strano collegamento, vero?
Eppure, approfondendo, ho scoperto che effettivamente esiste un legame tra la capacità di controllare il nostro linguaggio e i nostri livelli di determinazione.
In altre parole (ed è proprio il caso di dirlo), l'atto di prestare attenzione al nostro linguaggio è di per sé un ottimo esercizio per la nostra volontà.
...ed è esattamente l'esercizio che voglio proporti oggi.
Che si tratti di qualche parolaccia di troppo o di altre parole che utilizzi eccessivamente e che vuoi limitare (es. avverbi o altre forme che impoveriscono la tua comunicazione), oggi datti come obiettivo quello di eliminare queste parole dalle tue conversazioni.
Se poi vuoi mettere un po' di peperoncino a questa sfida, prevedi una penale ogni volta che dirai una parolaccia o un'altra parola vietata.
Ad esempio, dovrai dare 1€ a tuo figlio o a tua figlia se ti sentono pronunciare una parolaccia (oppure ai tuoi genitori, al tuo compagno o campagna, o ad un tuo amico)
Spesso se siamo poco determinati, le motivazioni vanno ricercate nella nostra biologia.
...più precisamente nella qualità del nostro riposo.
Esiste infatti uno stretto legame tra livelli di determinazione e livelli di stanchezza.
Più siamo stanchi, meno siamo determinati. Più siamo riposati, più siamo determinati.
Ecco allora la semplice sfida che ti propongo oggi per essere più determinato:
vai a dormire mezz'ora prima stasera.
Rispettare questa promessa che farai a te stesso allenerà la tua determinazione nel momento presente e il maggior riposo ti darà più energia e determinazione domani.
Come visto, Immaginarci come più determinati, , è il primo passo per essere effettivamente più determinati.
Ma cosa c'è davvero alla base di una determinazione di ferro?
Uno degli ingredienti essenziali, è sicuramente la capacità di rimandare le gratificazioni immediate.
Controlli lo smartphone al primo segno di noia o disagio? Ti arrendi quasi subito se non riesci in qualcosa al primo tentativo? Hai difficoltà ad essere costante con i tuoi impegni?
Alla base di questi comportamenti vi è sempre l'incapacità di rimandare una qualche forma di gratificazione immediata.
Come possiamo dunque allenare questo muscolo?
Esistono diversi modi per farlo, ma quello che reputo più interessante in questa nostra epoca digitale è la tecnica della noia.
Tendiamo a riempire qualsiasi momento di vuoto con una qualche forma di distrazione digitale.
Siamo diventati intolleranti alla noia.
Oggi torneremo ad annoiarci e facendolo rafforzeremo la nostra determinazione.
Durante la giornata, quando noterai che stai per afferrare la tua mattonella digitale (lo smartphone) per riempire un momento di vuoto o di attesa, fermati e limitati ad aspettare, osservando i tuoi pensieri.
Niente controllatina di Whatsapp. Niente check dei Social. Niente verifica delle ultime notizie. Niente accesso alla posta elettronica.
Viviti appieno il momento di vuoto o di attesa, dall'inizio alla fine e se ti dovessi annoiare: complimenti! Hai appena vinto la sfida del giorno.
Come è stato ieri ripetere l'esercizio della mano nell'acqua gelata dopo aver immaginato di svolgerlo come la persona più determinata che tu abbia mai conosciuto?
Immaginarci come più determinati è uno dei segreti più semplici per aumentare la nostra determinazione.
Per trasmetterti questa lezione, però, dovevo letteralmente fartela vivere sulla tua... pelle 🥶
Oggi niente esercizio dell'acqua gelata, promesso; quello che ti chiedo di fare, però, è applicare quanto appreso alla tua giornata.
Cosa ti aspetta? C'è qualche compito che ti richiede particolare determinazione? Magari un allenamento fisico intenso? O forse una sessione di lavoro / studio importante?
Immagina come affronterebbe questa sfida la persona più determinata che conosci. Immagina come TU l'affronteresti se fossi la persona più determinata che conosci.
Mi è giunta voce che l'esperimento dell'acqua gelata ti è piaciuto così tanto che vorresti ripeterlo, vero?! 😃
Che tu abbia fallito l'esperimento o che tu sia riuscito a tenere immersa la mano per tutti e 45 i secondi, oggi voglio che tu ripeta lo stesso esercizio... ma con una variante.
Prima di immergere la mano nell'acqua gelata, prenditi alcuni secondi per immaginare come svolgeresti l'esercizio se fossi una persona estremamente determinata.
Quale sarebbe la tua postura? Quali pensieri avresti mentre la tua mano è immersa? Completeresti i 45 secondi di immersione oppure no?
Immaginati come la persona più determinata che tu abbia mai conosciuto e poi immergi la mano nell'acqua gelata e tienicela per 45 secondi.
"Io non ho paura di morire su un tapis roulant. Tu potresti avere più talento di me, essere più intelligente di me, ma se decidiamo di gareggiare, ci sono due opzioni: o scendi prima tu dal tapis roulant o io ci muoio sopra."
Will Smith.
Mettendo da parte le opinioni personali sull'attore americano (che considerati gli ultimi eventi non sono delle migliori), che effetto ti ha fatto leggere questa sua frase?
La stragrande maggioranza delle persone, di fronte ad una determinazione così cieca, di solito reagisce con frasi del tipo:
- "esagerato! così mi sembra eccessivo". - "serve una via di mezzo". - "meglio non esagerare".
...ed è il motivo per cui la stragrande maggioranza delle persone non ottiene risultati degni di nota o ne ottiene di mediocri.
Sogni ambiziosi richiedono determinazione pura.
È un approccio sostenibile nel tempo?
No. Ma se hai davanti a te un #mantra davvero degno di questo nome devi scendere a patti con l'idea che per un periodo limitato (ormai meno di due mesi) hai bisogno di innalzare drasticamente il tuo livello di determinazione.
...ed è esattamente quello che faremo questa settimana.
Partiamo dunque con la prima sfida di questa nuova settimana di 365 - Un anno epico.
Questa sfida ti metterà a disagio. Te lo anticipo. Ma ci servirà per capire qual è il tuo livello di determinazione di partenza e per incrementarlo da subito.
Prendi una bacinella d'acqua e riempila di acqua fredda, e aggiungici poi del ghiaccio.
Ora prendi la tua mano sinistra (destra se sei mancino) e immergila per 45 secondi di cronometro.
Non 30, non 40, non 44 secondi, ma 45 secondi tondi tondi.
...e osserva il tuo chiacchiericcio mentale in questi 45 secondi. Osserva la tua vocina interiore mentre cerca di convincerti di tirar fuori la mano dall'acqua gelata. Forse ti dirai cose del tipo:
- "questa cosa è stupida". - "ma a che serve?". - "mi sembra una cosa masochista fine a se stessa". - "ma non sarà pericoloso?". - "e se dovesse rovinarmi la pelle". - "...".
Passati 45 secondi, asciuga la mano e metti per iscritto ognuna di queste frasi.
Se dovessi fallire, segna quanti secondi hai tenuto la mano nell'acqua ghiacciata e quali frasi ti sei ripetuto e che ti hanno portato a mollare.
In giornata pubblicherò un post dedicato a questa sfida nel nostro canale Telegram, così da poterne discutere.
vorrei chiudere questa 44° settimana dedicata all'eccellenza con una riflessione e una domanda.
Se vuoi davvero diventare eccellente nella vita devi imparare a trarre una profonda soddisfazione da un lavoro ben fatto.
...e devi farlo non tanto per il risultato finale, ma per la pratica in sé.
Questa è l'unica via possibile per integrare l'eccellenza nella tua vita.
A tal proposito, oggi ti chiedo di ripensare a delle attività in cui tendi ad immergerti con naturalezza, attività che ti fanno perdere la cognizione del tempo e che ti assorbono completamente e positivamente.
Cosa puoi trasferire di queste attività ad altre legate ai tuoi obiettivi prioritari?
Sai , è difficile perseguire l'eccellenza se non abbiamo un bechmark, un riferimento.
Qual è un'area della tua vita dove vuoi davvero raggiungere l'eccellenza?
Ha a che fare con il tuo #mantra trimestrale?
C'è un riferimento che ti possa ispirare a migliorarti ogni giorno?
Questo riferimento potrebbe essere una persona che è più avanti di te nel percorso, una determina soglia a cui vuoi arrivare o uno standard di eccellenza che vuoi ottenere.
il miglioramento continuo è sicuramente un altro importante pilastro dell'eccellenza.
Fare quel metro in più di cui parlavamo gli scorsi giorni, in realtà non fa un'enorme differenza nel momento presente, ma continua ad espandere i tuoi limiti e la tua crescita sarà esponenziale.
Ecco, oggi ti chiedo di coniugare le sfide viste nei giorni scorsi e continuare ad espandere la tua ricerca dell'eccellenza.
Fai attenzione ai dettagli. Dedica il tempo necessario alle attività più importanti. Fai il metro in più. Fai quella cosa una volta e falla bene.
Ecco, questo è un tipico tratto delle persone eccellenti: mettono tutte sé stesse in una attività con l'idea di dare il meglio per ogni secondo che spendono a lavorarci.
Questo è l'atteggiamento che dovrai allenare oggi.
Quando leggi quel capitolo, leggilo come se potessi farlo una sola volta nella tua vita per apprenderlo e memorizzarlo.
Quando fai quel piegamento sulle braccia, fallo con tutta l'attenzione che riesci, come se dovessi sentire ogni fibra muscolare contrarsi.
Quando fai quella sessione di meditazione, falla come se fosse la sessione più importante della tua vita.
Un effetto collaterale di questo atteggiamento è che ti fa risparmiare anche un sacco di tempo.
Ieri ti ho chiesto di allenare la tua attitudine all'eccellenza in ogni attività, anche la più semplice e banale.
Quello che ti chiedo di fare oggi è dare il giusto tempo alle attività più importanti della tua giornata.
Spesso saltiamo da un'attività all'altra, come api che saltano da un fiore all'altro, rimanendo sempre in superficie però.
Oggi scegli deliberatamente di rinunciare ad alcune attività secondarie e dai il giusto tempo invece a quelle che contano davvero (mi auguro quelle legate al tuo #mantra trimestrale).
Se necessario, programmale sulla tua agenda, come se fossero un vero e proprio appuntamento con te stesso: l'appuntamento più importante della giornata.
...e in quel lasso di tempo, chiudi il mondo fuori dalla porta e immergiti completamente in quell'attività nella ricerca instancabile dell'eccellenza.
è stato divertente la settimana scorsa leggere le reazioni dei corsisti alle sfide sull'empatia (la lettura delle pagine di narrativa per intenderci).
C'è chi le ha amate e chi le ha odiate.
Capita sempre quando si sperimenta qualcosa di diverso.
Detto questo... come promesso, questa, e le prossime settimane, metteremo da parte le competenze più "emotive" a favore di competenze più strettamente legate al nostro #mantra trimestrale.
Nello specifico, in questi giorni parleremo di eccellenza, ovvero la capacità di realizzare lavori del più alto livello qualitativo raggiungibile.
La prima cosa che devi capire dell'eccellenza è che è un vero e proprio atteggiamento mentale.
Gli inglesi dicono:
"how you do anything is how you do everything"
(il modo in cui fai una cosa è il modo in cui fai ogni cosa).
Ed è proprio così.
Raramente una persona lavora in maniera eccellente in un ambito, per essere poi approssimativa in un altro.
E approfitteremo di questa caratteristica dell'eccellenza per iniziare ad allenarla.
Nello specifico oggi ti chiedo di prestare particolare attenzione ai dettagli in tutto ciò che farai.
Che si tratta di preparare il tavolo, di studiare quel capitolo, di preparare quella presentazione, di completare quell'allenamento, di svolgere quella sessione di meditazione, etc. ...
Affronta ogni attività delle prossime 24 ore con un livello di attenzione ai dettagli che non hai mai avuto.
La cura che metterai anche nelle attività più semplici si rifletterà di conseguenza nelle attività legate ai tuoi obiettivi più importanti.
come abbiamo già scoperto la scorsa settimana parlando di diplomazia, usare il nostro QE (quoziente emotivo) può davvero darci una marcia in più.
Ecco perché nelle sfide di questi giorni continueremo a far leva sulle nostre emozioni (e in particolare modo sull'empatia) per diventare più efficaci.
Si tratta però di sfide un po' diverse dal solito...
Secondo uno studio del 2006leggere narrativa è in grado di rafforzare la nostra capacità di empatizzare con gli altri.
Questo vale soprattutto per i grandi classici, quei libri in cui gli autori sono stati in grado di ricreare personaggi che già dopo le prime pagine iniziamo a vedere come nostri fratelli, amici e alter-ego.
Ecco dunque cosa faremo in questi giorni.
Innanzitutto seleziona 6 libri di narrativa dalla tua libreria. Possibilmente opta per grandi classici (non importa che tu abbia già letto o meno questi libri).
Sopra ognuno di questi libri metti poi un post-it numerato da 1 a 6.
Ogni giorno io ti darò un numero di libro (es. prendi il libro a cui hai assegnato il post-it n. 3) e una pagina.
Tu dovrai leggere quella singola pagina e cercare di immaginare nei minimi dettagli la scena o il personaggio descritti.
Tutto chiaro?
Bene, seleziona allora i tuoi 6 libri di narrativa!
Ps. Se ti serve qualche spunto, ecco 6 libri che selezionerei io per questa sfida:
- Il piccolo principe. - 1984. - I fratelli Karamazov. - La città dei ladri. - Harry Potter. - Mille splendidi soli.
mi auguro che le sfide dedicate all'essere più diplomatici ti siano state utili.
Non dimenticare però che hai un #mantra da realizzare da qui a fine anno e dovrai dimostrarti più tignoso che mai.
Definisci il tuo SAM per la prossima settimana e impegnati a rispettarlo con costante tenacia.
A domani per una nuova settimana di sfide dedicate all'empatia.
Nelle settimane successive metteremo poi da parte queste abilità più "gentili" (ma comunque importanti), per concentrarci su competenze come eccellenza, agonismo, etc.
spesso anche la dialettica ci viene in aiuto quando dobbiamo essere più diplomatici.
Ecco un esempio che ti invito ad usare più spesso.
Quando ti trovi in un'accesa discussione, una di quelle discussioni da cui non sembra ci sia via di uscita, invece di accusare l'interlocutore, prova a porgli delle domande.
Una delle più efficaci in assoluto è la seguente:
"Cosa dovrebbe accadere perché tu possa cambiare idea?"
Questa semplice domanda sposta la "patata bollente" nelle mani dell'altra persona e la costringe a fornire una soluzione, piuttosto che continuare ad impegnare le proprie energie nello scontro diretto.
sai qual è un aspetto tanto banale quanto sottovalutato quando si cerca di essere più diplomatici?
Essere gentili.
Sai, cose antiquate come...
- Salutare quando si entra da qualche parte. - Sorridere. - Ringraziare. - Evitare di fare gossip. - Limitare l'uso di parolacce. - Fare complimenti sinceri. - Ricordare e usare il nome delle persone quando è opportuno. - Lasciar passare quella persona nel traffico. - Ricordare eventi ed aspetti importanti di altre persone.
La lista potrebbe andare avanti all'infinito e sono sicuro che per molti corsisti queste azioni siano delle abitudini ormai consolidate.
Ma se leggendo l'elenco qui sopra, una delle voci ti ha fatto pensare: "ah, vedi, questa cosa la dovrei fare di più!", oggi hai l'occasione per farla, oggi hai l'occasione per praticare la gentilezza.
Essere più diplomatici non significa necessariamente essere dei democristiani .
Significa piuttosto mostrarsi sinceramente interessati alle altre persone.
Significa cercare di costruire un rapporto di sana cooperazione.
Significa creare fiducia e rispetto reciproco.
Sembrano aspetti "fuffosi", ma nella mia esperienza manageriale ed imprenditoriale, sono proprio questi aspetti a fare la differenza e ad accelerare progetti, partnership e collaborazioni.
Ma da dove partire?
Beh, sicuramente non dalle tecniche artificiose insegnate nei corsi di soft skills!
Un modo molto più semplice e genuino è quello di trovare elementi in comune con le persone con cui ci interfacciamo.
Oggi, se ti relazionerai con nuove persone, colleghi o conoscenti, cerca di trovare almeno un interesse in comune di cui parlare.
Ti è mai capitato di conoscere persone estremamente intelligenti, ma estremamente antipatiche?
Sai , il nostro quoziente intellettivo (QI) ci può far arrivare solo fino ad un certo punto.
Per raggiungere i nostri obiettivi più ambiziosi dobbiamo necessariamente coltivare anche il nostro quoziente emotivo (QE).
Farlo, avrà anche il beneficio di renderci più diplomatici.
Ecco quindi un esercizio pratico per iniziare ad allenare il tuo QE:
Durante la giornata guarda almeno 5 sconosciuti negli occhi e cerca di intuire le loro emozioni.
Mi raccomando, non devi fissare le persone fin quasi a metterle a disagio, cerca semplicemente di osservarle con attenzione: mettiti nei loro panni e sforzati di intuire cosa stanno provando.
Ricordi cosa ti ho detto all'inizio del nostro viaggio?
Il percorso di 365 - 2022 è stato progettato all’insegna dell’integrazione e dell’equilibrio.
Lavorare sulla propria autostima e autenticità, come abbiamo fatto nelle settimane scorse, per alcuni potrebbe tradursi in un’eccessiva fiducia in sé stessi.
In altre parole ci sono persone che confondono l'essere autentici e sicuri di sé, con il dover essere un po' str**nzetti.
Nulla di più sbagliato.
Sono sicuro che non sia il caso dei corsisti di 365, ma nel dubbio, questa nuova settimana la vorrei dedicare allo sviluppo di un'abilità speculare e spesso sottovalutata: la diplomazia.
Come disse Isaac Newton...
"la diplomazia è l'arte di farsi valere, senza farsi nemici."
E in questi giorni, cercheremo di apprendere proprio questa arte ;-)
Partiamo!
La tua sfida per oggi è quella di imparare ad ascoltare di più.
Se vuoi essere più diplomatico, devi innanzitutto diventare un miglior ascoltatore.
Nello specifico, oggi, interagendo con altre persone, sforzati di parlare meno del 50% del tempo, ma soprattutto impegnati ad ascoltare senza giudizi i primi 30 secondi di ogni conversazione.
...e mi raccomando, non devi contare mentalmente fino a 30 prima di dire la tua, altrimenti non sarà servito a nulla!
I 30 secondi sono indicativi, semplicemente, all'inizio di ogni conversazione, sforzati di sentire cosa ti vuole davvero comunicare il tuo interlocutore, invece di essere focalizzato su quello che vuoi rispondere.
ieri ti ho invitato a non mentire (né a te stesso, né agli altri).
In altre parole, se ti ricordi il triangolo della coerenza, visto qualche giorno fa, avresti dovuto rispettare la coerenza tra pensieri e parole.
Oggi ci concentreremo su un'altro lato del triangolo: la coerenza tra parole e azioni.
Nello specifico ti invito a mantenere le promesse che hai preso con te stesso nel tuo SAM o ieri sera / questa mattina quando hai organizzato la tua giornata.
Se non lo hai ancora fatto, questo è il momento giusto per farlo: cosa intendi portare a termine oggi?Come vuoi vivere questa giornata?
Dichiaralo a parole (anche scritte) e assicurati che le tue azioni siano poi coerenti con queste parole.
, sai perché le persone insicure e poco autentiche hanno bisogno di inventare cavolate e dipingere un'immagine fittizia di sé stesse?
Perché cambiare la propria realtà attraverso le parole è molto più semplice del farlo attraverso azioni concrete.
Ecco perché per le prossime 24 ore ti invito a non mentire mai né agli altri, né a te stesso.
Ma cosa significa questo nella pratica?
Beh, non mentire agli altri dovrebbe essere abbastanza auto-esplicativo: niente bugie, neanche "bugie bianche".
In merito al mentire a sé stessi invece...
se ad esempio ti impegni a finire quel capitolo di studio o quelle attività di lavoro entro una certa ora e dopo neanche venti minuti ti ritrovi già a cazzeggiare sui social, devi dire chiaramente a te stesso che quella che ti sei preso non è una "piccola pausa, tra 5 minuti ricomincio", ma l'ennesimo tentativo di sabotare te stesso.
Prendine consapevolezza e affronta il disagio del lavoro difficile, ma appagante.
A domani.
Ps. Per chi non avesse ancora ascoltato la live di questo mese sul nostro canale Telegram, vi confermo che ora è disponibile anche in formato podcast qui all'interno dell'app di 365 😊
se vogliamo essere davvero autentici, dobbiamo imparare a rispettare il "triangolo della coerenza".
Nello specifico...
Dobbiamo assicurarci che le nostre parole siano coerenti con i nostri pensieri e le nostre azioni siano coerenti con le nostre parole.
Peccato che quando si parla di coerenza molte persone la confondano con il divieto assoluto di contraddirsi.
Che stupidaggine!
Essere coerenti non significa dover rimanere sempre della stessa idea, ma piuttosto poter cambiare opinione ed ammettere che le nostre precedenti convinzioni erano dettate da conoscenze che all'epoca non avevamo.
A tal proposito ti invito a fare un semplice esercizio.
Qual è una convinzione / opinione che hai cambiato negli ultimi 12 mesi?
Questo cambiamento si è riflesso davvero nella tua vita o tendi piuttosto a mascherarlo, magari per salvaguardare i buoni rapporti con familiari e amici?
Se è questo che sta accadendo, oggi hai l'occasione per rendere la tua nuova convinzione evidente.
Sai... fare ciò che gli altri si aspettano da noi, non è poi così male: ci permette di elemosinare un po’ di approvazione, ci risparmia molti grattacapi e soprattutto non ci tiene svegli di notte con la paura che la strada che abbiamo scelto di intraprendere sia sbagliata e fallimentare.
Vivere secondo il principio di autenticità richiede invece coraggio.
Il coraggio di difendere i propri principi, il coraggio di lottare per i propri sogni, il coraggio di rifiutare di interpretare un ruolo che non ci appartiene.
Ricorda non sei su questo pianeta per vivere secondo le aspettative di qualcun altro (i tuoi genitori, il tuo partner, i tuoi amici, il tuo capo, etc.).
Hai l’obbligo morale di esprimere appieno il tuo potenziale.
La via dell'autenticità però ha un prezzo.
Sei disposto a pagare questo prezzo?
Scopriamolo...
Per le prossime 24 ore ti chiedo di esprimere la tua vera opinione ogni volta che si presenterà l'occasione.
Mi raccomando, essere autentici non significa dover essere str**zi, significa esprimere con gentilezza e fermezza la propria posizione, senza giri di parole o abbellimenti.
- Pensi che la nuova idea del tuo capo sia una gran cavolata? Alza la manina e spiega perché credi che non funzionerà.
- Non hai voglia di guardare quel film con la tua compagna / compagno? Diglielo con tranquillità.
- Quel libro che hai iniziato a leggere è caruccio ma non ti sta catturando davvero? Smetti di leggerlo e prendine un altro.
- Un tuo amico / amica ti ha chiesto un consiglio ma hai paura di ferirlo / ferirla dicendo cosa pensi davvero? Racconta la verità cercando di prenderti cura delle sue emozioni.
Scopo di questa sfida è quello di aiutarti ad affermare la tua volontà.
Più lo farai, più sarai assertivo anche nel perseguire i tuoi obiettivi quando li reputi davvero prioritari.
Sai, l’autenticità è uno dei tratti che più apprezzo, ma molti non conoscono il reale significato della parola “autentico”.
Ecco perché in questa quarantaduesima settimana di corso scopriremo cosa significa essere autentici e perché esserlo è essenziale nel perseguimento dei nostri obiettivi.
Partiamo dunque dall'etimologia della parola "autentico"...
Autèntico. Dal greco: autentikòs, authentes, parola composta da autòs (sé stesso) ed entòs (in, dentro).
Significa letteralmente “avere autorità su sé stessi”.
In senso lato, ciò che è autentico si riferisce alla nostra vera interiorità, al di là di quello che vogliamo apparire o crediamo di essere.
Il termine “autentico”, condivide inoltre la stessa radice della parola “autore”.
Potremmo dunque dire che essere autentici nella propria vita significhi essere autori della propria storia, della propria esistenza.
Non è forse un concetto meraviglioso?
L’idea di liberarci finalmente da lacci e lacciuoli e vivere la nostra vita secondo i nostri desideri, bisogni e valori.
Prova solo ad immaginare come sarebbero le tue giornate se potessi viverle alle tue condizioni: niente maschere (metaforiche) da indossare, niente obblighi a cui sottostare, niente culi da leccare.
Solo tu e la tua autenticità.
Diverresti finalmente attore protagonista della tua vita e non più semplice spettatore.
L'autenticità però ha un prezzo, ed è quello di cui parleremo nella sfida di domani.
Per oggi niente sfida, ti chiedo solo di riflettere su quanto hai appena letto.
Ps. Appuntamento oggi pomeriggio alle 18:00 nel nostro gruppo Telegram per la sessione di questo mese di domande e risposte. Risponderò live a buona parte delle domande che mi avete lasciato nei giorni passati. A più tardi.
Scrivi un'emailo un messaggio al tuo più caro amico / amica e chiedigli qual è secondo lui il tuo peggior difetto.
Eh già : rafforzare la propria autostima significa anche imparare ad essere vulnerabili...
Ti avverto... può far male, motivo per cui questo tipo di feedback vanno chiesti a persone di cui ci fidiamo e con cui abbiamo un rapporto intimo.
Una volta ricevuto questo feedback sincero, decidi quale sarà la prima azione che metterai in campo per affrontare questo tuo difetto.
Ps. Questa è la prima settimana "seria" del nostro quarto trimestre, vediamo di mantenere le buone abitudini acquisite nel corso di quest'anno, a partire dal SAM.
Esiste una profonda differenza tra insicurezza e debolezza .
Sentirsi insicuri, di tanto in tanto, è del tutto naturale e nei giorni passati abbiamo visto degli strumenti pratici per affrontare questi momenti.
Comportarci da deboli invece è una nostra scelta.
Questa differenza deve esserti estremamente chiara: puoi sentirti insicuro e scegliere comunque di comportarti come una persona di carattere, oppure puoi lasciare che le tue insicurezze l’abbiano vinta.
Il bello poi è che, a seconda della scelta che compi, le tue insicurezze saranno alimentate o spazzate via.
Ogni volta che scegli di affrontare una tua insicurezza dimostrandoti forte, questa si indebolisce, quando invece le dai ascolto, questa si rafforza e tu diventi sempre più un debole.
Lo so, non è facile, ma si tratta di brevi istanti che possono però influenzare il resto della nostra vita.
Parlo di quei momenti in cui dici a te stesso: “no, fanculo, lo farò lo stesso" “, “posso farcela“, “sì, e lo dimostrerò“.
Serve una lucida follia e un pizzico di coraggio, ma sono queste scelte a plasmare la persona che intendi diventare.
La tua sfida di oggi consiste proprio nel lavorare su questo atteggiamento di sana aggressività nei confronti della vita.
Quando senti che l'insicurezza prende il sopravvento, accettalo, ma SCEGLI di non comportarti da debole.
SCEGLI di lavorare ai tuoi sogni. SCEGLI di lasciarti alle spalle il passato. SCEGLI di rendere la tua vita epica.
Sai ho sempre preferito l’essenza all’apparenza, ma curare se stessi, il proprio aspetto fisico e il modo in cui ci vestiamo può avere un importante impatto sulla nostra autostima.
A volte, quando ci sentiamo giù di corda e fuori forma, un po’ di attività sportiva, una bella doccia ed il nostro capo di vestiario preferito sono un toccasana per aumentare la fiducia in noi stessi.
Oggi presta particolarmente attenzione al tuo aspetto: metti quel capo che ti fa sentire bene, cura il tuo viso, tieni le spalle dritte e affronta la giornata come la persona che intendi diventare.
nei primi giorni di questa settimana dedicata all'autostima abbiamo cercato di raddrizzare quella che è la percezione di noi stessi, ricordandoci che abbiamo qualità e capacità che spesso non ci riconosciamo.
Detto questo, io non sono della scuola "siamo tutti fiocchi di neve speciali così come già siamo".
Credo fermamente nella crescita personale e nel dovere di esprimere il nostro massimo potenziale nel corso della nostra vita.
Tornando al tema dell'autostima questo significa che c'è sempre un livello successivo di sicurezza in noi stessi a cui possiamo accedere e che ancora non abbiamo "sbloccato".
Come farlo?
Uscendo dal "recinto" che ci siamo costruiti nel corso degli anni.
Ogni volta che affrontiamo qualcosa che ci spaventa, ci mette a disagio, ci piace evitare, ci sentiamo di rimandare, quel recinto mentale si allarga e la nostra autostima aumenta di conseguenza.
La tua sfida per oggi è dunque...
Affrontare qualcosa che:
- Ti spaventa. - Ti mette a disagio (ma sai essere positiva per te). - Stai evitando da troppo tempo, pur sapendo di doverla affrontare prima o poi. - Stai continuando a rimandare.
Buttati. Ti sentirai molto meglio dopo.
...e tra l'altro sono abbastanza sicuro che ne beneficerà anche il tuo percorso verso la realizzazione del tuo quarto #mantra trimestrale!
Ricorda... questa è la tua ultima occasione per rendere questo 2022 davvero epico.
Possiamo però utilizzare questo "difetto" a nostro vantaggio.
Oggi ti chiedo di fare una lista di tutte le qualità che ti vengono riconosciute dagli altri.
Ricorda, a volte avere scarsa fiducia in noi stessi dipende non tanto da ciò che siamo realmente capaci di fare o da quelle che sono le nostre reali qualità, ma piuttosto dalla percezione (distorta) che abbiamo di noi stessi.
Ecco perché tra ieri e oggi ho cercato di rendere questa percezione più oggettiva, facendo emergere quegli aspetti della tua personalità a cui troppo spesso dai troppo poco peso.
Ps. Un modo alternativo per concludere questo esercizio è quello di chiedere a 5 persone di fiducia di elencare le tue qualità.
Prendi la tua agenda, o qualsiasi altro supporto stai utilizzando per le sfide di #365, .
Questa mattina vorrei che ripensassi ad una situazione difficile che hai affrontato e superato nella tua vita.
Che cosa ti ha insegnato quel periodo? Cosa hai imparato su te stesso?
Mettilo per iscritto.
Nello specifico, cerca di mettere in evidenza quelle risorse inaspettate che hai saputo tirar fuori e che non pensavi neanche di avere.
...e mi raccomando, smettila con pensieri come "ma io non ho affrontato mai nulla di difficile", "sono sempre stato un debole", etc.
Vedi , io non ti conosco eppure ho la certezza che non sia stata tutta rose e fiori nella tua vita, e so anche che in quei momenti qualcosa dentro di te ti ha permesso di attraversare la tempesta.
voglio iniziare questo quarto trimestre all’insegna di una ritrovata fiducia in noi stessi.
Tutto ciò che abbiamo appreso su noi stessi e sulle nostre capacità di realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati negli ultimi 9 mesi ha contribuito a rafforzare la nostra sicurezza (e sì, questo vale anche per gli obiettivi mancati).
Vorrei però dedicare un'intera settimana di sfide per consolidare ancor di più la tua autostima.
Prima però devo farti una confessione...
Io ODIO la parola autostima.
Non a caso, il manuale "Autostima Passo Passo" è stato quello su cui ho tentennato maggiormente prima dell'uscita, ma visti i risultati di chi lo ha letto, sono felice di averlo comunque pubblicato con quel titolo.
Quando parli di autostima, le persone infatti pensano quasi sempre a due cose:
- Roba per sfigati. - Come diventare palloni gonfiati.
Di questo dobbiamo naturalmente ringraziare i soliti quattro "para-guru" che hanno massacrato la percezione di questa parola.
La vera autostima è molto più di qualche tecnicuccia per apparire più sicuri.
Coltivare la propria autostima significa sviluppare un'incrollabile fiducia nelle nostra capacità di affrontare qualsiasi sfida la vita ci tiri contro.
...ed è esattamente ciò che inizieremo a fare con le sfide di questa settimana.
Partiamo dalla prima, una sfida che ti apparirà "strana", ma che ti invito a sperimentare!
Oggi parla lentamente.
Non smetterò mai di sorprendermi di come il nostro corpo e la nostra gestualità influenzino la nostra mente e viceversa.
Un famoso detto americano dice “fake it till you make it” (fai finta, finché non ci riesci): questo significa che ancor prima di avere un’elevata autostima devi iniziare a comportarti come una persona dotata di fiducia e carisma.
Qualche esempio pratico?
Prova a parlare lentamente: chi parla in modo fermo e pacato dimostra di avere piena padronanza dell’argomento e di non doversi precipitare per esprimere la propria opinione.
naturalmente non potevamo concludere questa quarta settimana di reset senza parlare del nostro SAM (Stato Avanzamento Mantra).
Il SAM è una specie di collante, il super attack tra il nostro obiettivo prioritario e tutto il resto della nostra vita. Il SAM insomma ci aiuta ad incastrare ogni settimana il nostro #mantra "in mezzo al casin di nostra vita".
Ogni settimana, preferibilmente di domenica infatti, dovrai definire un piano di massima della settimana successiva, bloccando gli appuntamenti più importanti sulla tua agenda/calendario.
Oggi però ti chiedo di fare un SAM un po' diverso dal solito, un SAM "complessivo" del trimestre.
Ecco l'elenco delle prossime 13 settimane che ci separano dal 31° dicembre.
Riprendilo nella tua agenda (o nel supporto che preferisci) e di fianco ad ogni settimana scrivi le tappe più importanti del tuo trimestre (es. il giorno della presentazione a quel cliente importante o la data di quell'esame) e quali micro-traguardi dovrai aver completato entro la fine di ogni settimana:
Settimana 41 [Inizia il 03/10] Settimana 42 [Inizia il 10/10] Settimana 43 [Inizia il 17/10] Settimana 44 [Inizia il 24/10] Settimana 45 [Inizia il 31/10] Settimana 46 [Inizia il 07/11] Settimana 47 [Inizia il 14/11] Settimana 48 [Inizia il 21/11] Settimana 49 [Inizia il 28/11] Settimana 50 [Inizia il 05/12] Settimana 51 [Inizia il 12/12] Settimana 52 [Inizia il 19/12] Settimana 53 [Inizia il 26/12]
Buona pianificazione.
Ps. Naturalmente approfittane anche per completare il SAM più dettagliato della prossima settimana.
Questa settimana abbiamo parlato di #mantra e output, naturalmente non può mancare il nostro "segnapunti".
Questo terzo strumento cardine del nostro percorso ci serve per tenere traccia dei progressi che stiamo facendo e, in linea con quanto detto ieri, può anche essere un elemento di gamification per le nostre azioni.
Il segnapunti naturalmente è collegato all'output.
Come ben saprai puoi usare l'app del corso per definire questi tre cardini e tenere traccia ogni giorno dei tuoi progressi.
Detto questo, sei libero di usare lo strumento che più ti aggrada, anche un pezzo di carta e una matita se lo preferisci.
Poco importa.
Ciò che conta è che tu tenga traccia dell'output che avevi definito (es. 500 pomodori di studio, ehm... pardon, 250 pomodori - hai dimezzato il tuo output, vero?!) e del volume di attività che effettivamente porti a termine ogni giorno.
Entra in quest'ottica e non c'è obiettivo che potrà resisterti.
La tua sfida per oggi è naturalmente quella di predisporre il tuo segnapunti per quest'ultimo trimestre.
"12 pomodori di studio al giorno". "4 ore di lavoro profondo al giorno". "3 allenamenti a settimana".
...che du' palle!!! :-D
Ecco , questa è la reazione tipica della tua parte più bambina e libera ogni volta che provi ad imporgli degli output giornalieri o settimanali così specifici e stringenti.
Come ne usciamo?
Da una parte se vogliamo raggiungere i nostri #mantra trimestrali dobbiamo necessariamente portare a termine un certo "volume" di azioni che ci consentano di fare progressi tangibili.
Dall'altra, però, se prosciughiamo completamente l'entusiasmo del nostro Io ribelle e giocoso, lui prima o poi si vendica e manda all'aria tutti i nostri bei piani.
Dobbiamo dunque trovare un compromesso tra queste nostre inclinazioni.
Uno dei modi più efficaci per farlo è quello di rendere divertenti i nostri output (e in generale i nostri obiettivi).
Da bravi Efficaci spesso ci convinciamo che raggiungere un obiettivo richieda necessariamente sacrifici e sofferenza.
Ma non è così (o almeno non deve esserlo sempre e per forza!).
Puoi rimetterti in forma passando ore in una palestra illuminata al neon in qualche scantinato o puoi farlo immerso nella natura.
Puoi studiare in maniera noiosa e ripetitiva o puoi farlo adottando un metodo di studio davvero efficace.
Puoi rincorrere le tue ambizioni finanziarie obbligandoti a fare attività che odi senza delegarle o concentrandoti su ciò che entusiasma te e che fa davvero la differenza.
Insomma, non esiste un'unica strada per realizzare i nostri traguardi.
Ecco dunque qualche spunto per rendere i tuoi output più divertenti.
- Introduci elementi di gamification (se il tuo output ad esempio ha a che fare con dei "pomodori" da completare, usa app come Forest).
- Trova un buddy con cui svolgere insieme i tuoi output quotidiani.
- Se il tuo obiettivo richiede comunque azioni noiose e difficili per essere raggiunto, cerca di migliorare l'ambiente in cui lavori / studi.
- Subito prima e subito dopo lo svolgimento di un output che contribuisce al tuo #mantra, inserisce azioni che ti diano energia e ti facciano sentire bene.
- Premia i progressi quotidiani e settimanali.
Insomma, non sottovalutare l'importanza del divertimento nel raggiungimento dei tuoi obiettivi: divertirsi non è peccato, anzi, è forse l'ingrediente segreto più sottovalutato ;-)
Hai presente il tuo bel output ambizioso che hai deciso ieri (es. 500 pomodori di studio entro la fine del trimestre)?
Bene, prendilo e dimezzalo.
Gli obiettivi ambiziosi hanno il potere di entusiasmarci all'inizio del nostro percorso, ma nascondono anche delle pericolose insidie.
La prima volta che incontriamo un ostacolo nel nostro percorso ed iniziamo ad essere in ritardo rispetto alla nostra tabella di marcia, si innesca in noi un circolo vizioso che ci porta ad essere sempre più frustrati e stressati.
...e la risposta tipica che abbiamo di fronte ad un obiettivo che diventa sempre più inarrivabile ogni giorno che passa è quella di mandare tutto all'aria.
Questo accade per via del nostro insito desiderio di perfezionismo: all'inizio di ogni trimestre (o di ogni anno) siamo pieni di energia ed entusiasmo e immaginiamo le settimane successive come una cavalcata gloriosa verso i nostri sogni.
Ci vediamo a lavorare come macchinette instancabili ai nostri super-obiettivi, spinti da una determinazione inscalfibile.
Se hai visto questo "film" abbastanza volte, sai che non va mai a finire così.
Ecco perché questa volta cambieremo la trama e riscriveremo il nostro finale.
Taglia l'output quotidiano che hai stabilito ieri a metà.
Se ad esempio hai previsto di fare 10.000 passi al giorno, datti come nuovo output quello di farne almeno 5.000, e così via.
Lasciarti alle spalle i diktat del tuo io perfettino libererà quelle energie necessarie per raggiungere i tuoi target quotidiani e superarli!
Inoltre raggiungere quotidianamente il tuo output dimezzato metterà in moto un effetto a catena che ti invoglierà ad essere sempre più costante e questo contribuirà più di ogni altra cosa alla realizzazione del tuo #mantra trimestrale.
mi rimarrà sempre impresso il post di una corsista di una delle passate edizioni di #365 che poco prima dell'inizio del quarto trimestre, lamentava la mancanza di quella "svolta" che tanto aveva desiderato quell'anno.
Chiedendole maggiori informazioni sui #mantra e gli output su cui aveva lavorato fino a quel momento, mi rispose che nell'ultimo si era data l'obiettivo di completare 2 esami e aveva definito come output...
"un numero congruo di attività da svolgere settimanalmente".
Ecco, questa è una trappola in cui non dobbiamo assolutamente cadere!
Se il #mantra è il tuo sogno, la tua ossessione, l'output è quella SINGOLA AZIONE SPECIFICA, su cui hai il 100% del controllo e che, più di ogni altra, può influenzare il raggiungimento del tuo obiettivo.
Insomma l'output è lo "sporco lavoro" su cui dovrai impegnarti nei prossimi 90 e passa giorni e di cui sei completamente responsabile.
O lo fai, o non lo fai. Niente scuse.
E mi raccomando, te lo voglio ripetere: l'output non può e non deve essere un piano complesso caratterizzato da 10.000 attività.
Sì, certo, il raggiungimento del tuo obiettivo trimestrale richiederà molte attività, su questo non ci sono dubbi, ma il tuo output deve essere quella SINGOLA attività che più di ogni altra influenzerà il tuo risultato.
Eccoti alcuni esempi concreti:
- Completare 400 ore di deep work (lavoro profondo) nei prossimi 90 giorni. - Fare 500 pomodori di studio senza distrazioni entro il 31 dicembre. - Camminare 10.000 passi ogni singolo giorno. - Portare a termine 40 allenamenti in palestra nei prossimi 3 mesi. - Meditare almeno 15 minuti tutti i giorni. - Dedicare 90 minuti al giorno allo sviluppo di un nuovo progetto extra-lavorativo.
Ognuno di noi può scegliere l'output più coerente con il suo obiettivo, ma quelli elencati qui sopra possono coprire una gran varietà di traguardi.
L'idea alla base dell'output infatti è quella di definire un certo volume di azioni che possono influenzare profondamente il raggiungimento del tuo #mantra trimestrale.
Mi raccomando, presta particolare attenzione alla definizione di questo quarto output e fallo tenendo conto degli errori commessi negli ultimi 9 mesi e delle lezioni apprese.
allora? Hai riflettuto sull'ultimo obiettivo ambizioso ed entusiasmante che vuoi raggiungere per chiudere questo 2022?
Bene, ora è arrivato il momento di inciderlo sulla pietra e settare la nostra mente per il suo raggiungimento.
Tempo di definire il tuo quarto #mantra trimestrale.
Beh, a questo punto del corso dovrebbe ormai esserti chiaro cos'è un #mantra...
ma visto che il primo passo per raggiungerlo consiste nel definirlo correttamente, non voglio lasciare spazio a dubbi.
Quindi... rinfreschiamo la memoria!
Un #mantra è la tua ossessione.
Un obiettivo ambizioso che intendi portare a termine entro le prossime 12 settimane, la priorità a cui dedicherai la tua attenzione e le tue energie da qui al 31 dicembre.
Ecco degli esempi di #mantra trimestrali definiti correttamente:
- Avere un patrimonio personale di 50.000€ entro venerdì 31 dicembre. - Superare 4 esami universitari con la media del 28,5 entro la fine del trimestre. - Perdere 5kg di massa grassa nei prossimi 90 giorni. - Fatturare 100.000€ entro venerdì 31 dicembre.
Ormai li conoscerai a memoria questi esempi, no?! ;-)
Ricapitoliamo:
definisci un nuovo #mantra trimestrale che abbia una scadenza precisa e una natura binaria (alla scadenza o l'hai raggiunto, o non l'hai raggiunto: non ci devono essere dubbi di interpretazione).
Se poi non hai ancora ben chiaro cosa vuoi realizzare nei prossimi 3 mesi, ecco alcune domande che ti faranno andare nella giusta direzione:
- Che persona vuoi essere al termine di questo 2022? - Quali ambiti della tua vita hai trascurato un po' troppo fino a questo momento? - Qual è un sogno che vorresti realizzare ma che continui a rimandare nella tua vita? - Quale obiettivo, una volta raggiunto, renderebbe gli altri obiettivi della tua vita più facili da realizzare o addirittura superflui?
come anticipato, oggi iniziamo ufficialmente il nostro quarto trimestre.
Mancano poco più di 3 mesi prima di archiviare questo 2022.
Comunque ti siano andate le cose finora, in questi 97 giorni che ci rimangono puoi capovolgere completamente le sorti del 2022 e renderlo a tutti gli effetti il tuo anno epico.
Devi però mettere finalmente a frutto tutto ciò che hai appreso nei mesi passati, anche e soprattutto gli errori che hai commesso.
Prima di farlo, torniamo a sognare.
Inizia a pensare a quale traguardo vuoi realizzare nelle prossime 12 settimane.
Cosa ti renderebbe orgoglioso di te? Cosa ti fa scaldare il sangue nelle vene? Cosa ti entusiasma?
Fantastica sul tuo nuovo obiettivo ambizioso e mi raccomando... che sia un obiettivo che vuoi davvero realizzare e non qualcosa che avresti comunque dovuto fare.
Come avrai intuito già dall'oggetto di questa sfida , il tuo compito per oggi è quello di leggere alla persona per cui lo hai scritto, l'attestato di gratitudine.
Dopo che lo avrai fatto, nota con attenzione la sua reazione, ma nota con altrettanta attenzione anche la tua reazione.
Se accadrà quello che mi aspetto, vorrà dire che il lavoro fatto questa settimana sulla gratitudine avrà dato i suoi frutti.
Penso che sia anche uno dei modi migliori per terminare questo nostro terzo trimestre insieme.
Goditi il resto della giornata.
Domani inizieremo il nostro quarto e ultimo anno di 12 settimane.
Questo è forse il trimestre più importante di tutti, quello che darà un senso a questo tuo 2022!
le strategie che abbiamo visto negli scorsi giorni si rivolgono essenzialmente a noi stessi.
Esiste però un altro modo per provare un profondo senso di gratitudine: è un esercizio che mi auguro tutti gli iscritti di #365 porteranno a termine.
La tua sfida per oggi è quella di scrivere un attestato di gratitudine.
Non devi scrivere un poema, prendi però la tua agenda o qualsiasi altro mezzo tu preferisca per scrivere 5 righe in cui ringrazierai sinceramente una persona che ti è stata particolarmente di aiuto nella tua vita.
Per il momento dovrai semplicemente scrivere questo attestato.
Vedremo nei prossimi giorni i passi successivi di questo esercizio.
la tecnica che ti proporrò oggi per coltivare la gratitudine è forse la più divertente ed efficace, questo perché contrasta i pensieri negativi sul loro stesso campo.
Spesso praticare la gratitudine è difficile, soprattutto se abbiamo avuto una di quelle belle giornatine di m**da.
Ma è proprio in questi momenti che la gratitudine può esserci di particolare aiuto: pensa a ciò che è andato storto e a tutte le improbabili conseguenze positive di quello che attualmente consideri un disastro.
Hai perso il treno/aereo/metro/tram/bus? Magari hai appena scampato un incidente catastrofico.
Il tuo smartphone si è appena schiantato per terra? Ecco l’occasione per iniziare una bella dieta mediatica.
Usa la fantasia e trova improbabili ragioni per dire grazie: se imparerai ad essere grato delle cose che vanno storte nella tua vita, questi eventi avranno "ZERO” potere su di te.
non è che per caso ieri hai avuto difficoltà a trovare 3 eventi che ti hanno reso felice durante la giornata?
Sì, eh?
Questo perché siamo convinti che solo eventi eccezionalmente positivi possano renderci davvero felici.
Siamo diventati incapaci di godere delle piccole meraviglie che ci circondano in ogni istante.
Ecco allora la tua sfida per oggi. In questa sfida faremo leva su qualcosa che è sempre a nostra disposizione: i nostri sensi.
Nel corso della giornata concentrati sulla tua abilità di percepire il mondo che ti circonda e sii grato per: un paesaggio particolarmente gradevole (vista), un brano musicale che ti ha deliziato (udito), il profumo del pane appena sfornato (olfatto), il sapore di una pietanza prelibata (gusto), il tocco piacevole sulla tua pelle delle lenzuola appena stirate (tatto).
Questi naturalmente sono solo esempi, spetterà a te trovare situazioni che stimolino i tuoi sensi e la tua gratitudine.
mi auguro che l'emozione provata ieri dopo la meditazione "metta" ti sia stata utile per affrontare la giornata con una nuova prospettiva.
Per coltivare quell'emozione di espansione e benessere non dobbiamo però necessariamente rifarci ad antiche meditazioni buddiste, possiamo provarla "a comando" ogni volta che lo desideriamo.
Per farlo dobbiamo semplicemente imparare ad essere più... grati.
Nella sfida di oggi voglio proporti uno dei modi più semplici per suscitare in noi l'emozione della gratitudine: prenderne consapevolezza.
Questa sera, prima di andare a dormire, scrivi nella tua agenda o ovunque tu preferisca 3 eventi che oggi ti hanno reso felice.
Nulla di eclatante, riporta semplicemente 3 situazioni senza le quali la tua vita sarebbe stata un pochino peggiore: un buon pasto, una chiacchierata stimolante, un piccolo successo/soddisfazione, etc.
chiuderemo questo terzo trimestre all’insegna della gratitudine: una delle emozioni umane più importanti.
Molti infatti pensano che saranno grati solo DOPO aver raggiunto i propri obiettivi, ma è vero il contrario: dobbiamo essere grati ORA per tutto ciò che già abbiamo, se vogliamo avere il giusto mindset per attirare ancora più successi nella nostra vita.
Vediamo allora di coltivare questa emozione così importante.
Per iniziare vorrei proporti un esercizio per "allenare" il tuo cuore alla gratitudine...
Ritagliati 10 minuti in un posto tranquillo dove nessuno possa disturbarti.
Ecco cosa dovrai fare nello specifico:
- Siediti, fai partire un timer di 10 minuti e chiudi gli occhi.
- Inizia a pensare ad una persona a cui sei legato, una persona a cui vuoi molto bene o che stimi (può essere un nipote, un amico, un familiare, un mentore, etc.). Evita però le persone con cui hai un legame amoroso.
- Porta alla mente l'immagine di questa persona e inizia ad augurarle mentalmente tutto il bene possibile. Augurale di essere felice, augurale di liberarsi di qualsiasi dolore o sofferenza, augurale di poter realizzare tutto ciò che desidera nella vita.
- Nello svolgere questo esercizio cerca di concentrarti davvero sull'augurarle tutto il bene possibile. Farlo farà emergere una precisa emozione dentro di te, un'emozione di espansione e benessere: coltivala e falla crescere per tutto il resto dei 10 minuti.
Quando il timer suonerà, prenditi qualche istante e poi affronta il resto della giornata cercando di portarti dietro questa emozione.
Ti farà sentire bene. Ti farà sentire leggero. Ti farà sentire grato.
Ps. per gli appassionati di meditazione, l'esercizio proposto prende il nome di meditazione "metta" o della "gentilezza amorevole".
Ho però evitato di parlarne all'inizio del messaggio onde evitare inutili pregiudizi.
Quello che ti chiedo è di svolgere l'esercizio così come descritto, mettendo da parte le tue opinioni sulla meditazione & co.
Concentrati su ciò che proverai e cerca di conservarlo per il resto della giornata. Tutto qui.
creare un "sistema" non è sufficiente per rendere solida la tua libertà finanziaria. Una volta imparato ad aumentare le tue entrate, devi fare attenzione a come spendi i tuoi soldi…
Ed è qui che entra in gioco la seconda regola di cui volevo parlarti per chiudere questa settimana dedicata all'intelligenza finanziaria:
"Quando compri, compra delle attività".
In contabilità esistono due concetti fondamentali: le attività e le passività.
Senza andare troppo sull'accademico...
- Una attività è qualcosa che ti mette i soldi in tasca. - Una passività è qualcosa che ti toglie i soldi dalle tasche.
Per fare soldi devi imparare ad investire la maggior parte dei tuoi risparmi in attività, ovvero acquisti in grado di generare altre entrate di denaro.
Questo significa, ad esempio, che quando hai dei soldi extra, puoi decidere di spenderli per acquistare una borsa di Gucci (passività), o per acquistare Gucci in borsa (attività).
Ehi… non ti sto consigliando di rinunciare a tutti i tuoi sfizi: adoro acquistare belle cose, si tratta solo di rispettare la giusta sequenza.
Per quanto mi riguarda, preferisco investire i soldi extra in attività e solo successivamente utilizzare i rendimenti di queste attività per soddisfare i miei desideri.
Ma passiamo agli esempi pratici. Ecco una lista di attività in cui dovresti investire le tue entrate extra:
- Immobili. No, la prima casa non vale! La prima casa è una passività: la casa che acquisti per viverci non genera soldi, ma te li toglie (molti) dalle tasche (mutuo, bollette, manutenzione, etc.). Gli immobili che generano soldi sono quelli da cui ricavi un affitto e quelli che acquisti e rivendi ad un prezzo maggiorato.
- Azioni. Arricchirsi velocemente in borsa è un falso mito venduto a 1.200€ a corso da venditori di fumo. Acquisire però quote di un'azienda, magari creando dei portafogli diversificati (che includano quindi azioni di più aziende), è da sempre uno dei metodi più efficaci per rivalutare il proprio patrimonio.
- Educazione. È stato più volte dimostrato che investire nella propria formazione è l'investimento con il più alto ritorno. E non parlo solo di corsi universitari e master, che salvo alcuni settori tradizionali, stanno gradualmente perdendo di efficacia per altre professioni, ma parlo di formazione a 360°.
Pensa ad esempio a quello che è già stato o sarà il ritorno sull'investimento se hai applicato o applicherai quanto imparato in questi 365 giorni che trascorreremo insieme.
Bene, il tuo compito per oggi è decidere il prossimo "asset" su cui investirai e avviare lo studio necessario per un investimento oculato.
come detto risparmiare è l'azione più semplice ed immediata che possiamo compiere per costruire il nostro "Patrimonio Netto Minimo".
Vorrei però concludere questa settimana dedicata all'intelligenza finanziaria con quelle che considero le due regole fondamentali per fare soldi (e magari farli in un tempo ragionevole).
Partiamo dalla regola n. 1:
"Quando lavori, lavora per costruire un sistema".
Lavorare, dedicare il proprio tempo ad un’attività, implica una scelta: puoi decidere di lavorare per i soldi, o puoi decidere di lavorare per creare un sistema che ti permetta di fare soldi.
La differenza è abissale.
Quando lavori solo per riscuotere lo stipendio a fine mese, non sei altro che un ingranaggio del sistema ideato da qualcun altro. Se decidi di uscire da quel sistema o se sei costretto ad uscire da quel sistema, ne perdi automaticamente i benefici.
Al contrario, quando lavori per capire e carpire come funziona il sistema di cui fai parte, e contemporaneamente, impari ad ideare tuoi sistemi, da semplice ingranaggio ti trasformi in forza propulsiva, in grado di creare valore (e quindi fare soldi), per te e per gli altri.
Queste parole ti sembrano un po’ troppo fumose? Passiamo agli esempi pratici.
Ecco alcuni sistemi per generare reddito che hanno ripetutamente dimostrato la loro efficacia negli ultimi secoli:
- Realizza un prodotto e vendilo ad un prezzo superiore rispetto al suo costo. Beh… questo è un settore un tantino competitivo, ma a volte anche prodotti molto semplici possono avere un enorme successo: ricordi i braccialetti di gomma colorati degli anni 2.000?
- Commercia un prodotto e vendilo ad un prezzo superiore al suo costo di acquisizione. Esistono decine di migliaia di persone al mondo che oggi si stanno arricchendo grazie ad Amazon FBA, il servizio di vendita di prodotti tramite Amazon. In fondo sono come i commercianti di paese che si sono arricchiti negli anni '60 e successivi.
- Fornisci un servizio ed applica una tariffa. Sei esperto in qualche campo? Fatti pagare una consulenza, ma soprattutto cerca di automatizzare questo servizio in modo da non ritrovarti a vendere il tuo tempo.
- Metti a disposizione una risorsa che può essere utilizzata da molte persone e fai pagare l’accesso. Hai presente una palestra? Mai andato in una discoteca? E cosa mi dici delle festicciole universitarie a 10€ ad ingresso?
- Offri un servizio continuativo e fai pagare un abbonamento. Netflix, Spotify, Hosting per siti internet, sono solo alcuni esempi di servizi offerti in abbonamento, che garantiscono un flusso costante di entrate.
- Crea un’opera di ingegno e riscuoti le royalties. Anche se non ti chiami Dan Brown, puoi realizzare una tua rendita alternativa grazie ai diritti di autore. Sempre Amazon (sarà per questo che è una delle aziende più valutate al mondo?) mette a disposizione servizi di self-publishing per autori agli esordi (e non solo).
Bene, spero di aver stimolato i tuoi ingranaggi celebrali.
se hai portato a termine la sfida di ieri, dovresti ora conoscere quello che è il tuo "Patrimonio Netto Minimo".
Bene, come iniziamo ad accumularlo?!
L'azione più immediata per raggiungere la tua "cifra" è quella di iniziare a risparmiare.
Certo, non può essere l'unica ed è forse la più lenta, ma è sicuramente quella che puoi mettere in atto da subito senza scuse.
Ecco dunque la tua sfida per oggi (e il resto del corso):
Ogni giorno dovrai risparmiare una cifra corrispondente al giorno dell'anno.
Per intenderci, oggi, 259° giorno del nostro percorso, dovrai risparmiare 2,59 € o 25,9 € (scegli la cifra più coerente con le tue attuali entrate).
Domani, giorno 260, dovrai mettere da parte 2,60 € o 26,0 € e così via, fino ad arrivare al giorno 365.
Se rispetterai questo impegno ogni singolo giorno da qui fino al termine dell'anno, in meno di 4 mesi avrai risparmiato quasi 350€ (nel primo caso) e quasi 3.500€ (nel secondo caso).
qualche tempo fa una lettrice del blog ha scritto questo commento:
"Vorrei avere uno stipendio da 3.000 euro al mese. Possibilmente senza fare nulla così potrei: correre, studiare e leggere 200 pagine al giorno senza dovermi svegliare alle 5.00 del mattino."
Al che ho risposto in maniera un po' provocatoria, dando delle indicazioni molto concrete su come ottenere questo risultato.
L'ho fatto perché a volte ho l'impressione che molte persone abbiano desideriirragionevoli e irrealizzabili ("ricevere uno stipendio da 3.000 euro al mese senza fare nulla") e in qualche modo si trastullino con queste favole mentali, perché darsi un obiettivo molto più concreto richiederebbe un'assunzione di responsabilità e un impegno che non tutti sono disposti a mettere.
Ma tu sei un iscritto a 365 - Un anno epico, quindi so che sei fatto di una pasta diversa ;-)
Intendiamoci, desiderare una rendita non è né irragionevole, né irrealizzabile (pretendere uno stipendio da qualcun altro senza fare nulla lo è).
Bisogna però avere le idee molto chiare su come si generano le rendite e su quali obiettivi finanziari devi raggiungere prima di ottenere la TUA rendita ideale.
Nello specifico devi aver chiara qual è l'esatta cifra che devi avere sul conto corrente per raggiungere la tua libertà finanziaria.
Il tuo compito per oggi è dunque leggere con attenzione questo articolo e calcolare quella cifra seguendo le istruzioni che trovi al suo interno:
Questa è la tariffa oraria immaginaria che mi sono dato alcuni anni fa per decidere quali collaborazioni accettare e su quali attività del mio business concentrarmi.
Ad esempio, quando vengo invitato a tenere convegni o a fare interventi dal vivo generalmente richiedo un budget di 9.000€, e questo è un ottimo metodo per non perdere tempo con aziende poco serie, da una parte, e, dall'altra, preparare speech memorabili quando trovo le collaborazioni giuste.
Applico la stessa logica per il mio lavoro quotidiano.
Un articolo pubblicato sul blog può richiedermi fino ad 8 ore di lavoro (tra ricerche, stesure e riletture varie), in altri termini, applicando la mia tariffa oraria, un articolo in media mi "costa" 8.000€.
Ecco , se inizi a ragionare in quest’ottica (e la rispetti come se quei soldi uscissero davvero dalle tue tasche), succedono tre cose interessanti:
1- La smetti di perdere tempo dietro alle stron**te! Clienti spilorci che ti drenano le energie, progetti che fondamentalmente non ti interessano, attività secondarie, etc.
2- Ti assicuri che il tuo lavoro sia ad un livello di eccellenza tale da valere fino all’ultimo euro della tua tariffa.
3- Deleghi le attività che comunque devi fare, ma hanno un valore inferiore alla tua tariffa oraria.
Insomma, darsi una tariffa oraria ambiziosa è una delle strategie più efficaci per sviluppare la propria intelligenza finanziaria.
Anche perché, se ne rispetti il principio, quella tariffa ambiziosa, che all'inizio sarà presente solo nella tua testa, nel tempo potrebbe diventare il reale valore del tuo lavoro orario.
oggi voglio proporti un altro di quei cambi di paradigma che hanno contribuito a rafforzare la mia intelligenza finanziaria.
Era il 2009, e all'epoca lavoravo ancora come business analyst in questa società di consulenza, a Milano.
Non ricordo che blog fosse, ma ricordo ancora come fosse oggi un concetto che si stampò a fuoco nella mia mente leggendo questo sito americano di crescita personale:
Che tu sia un dipendente, un libero professionista o imprenditore devi sempre immaginare te stesso come l'azionista di maggioranza della " S.p.A." e gli altri interlocutori professionali rispettivamente come clienti o fornitori.
Questo cambio di mentalità mi ha aiutato più e più volte nel corso della mia vita professionale.
Quando ero ancora dipendente, capire che l'unica azienda per cui lavoravo davvero era l'"Andrea Giuliodori S.p.A." mi ha fatto prendere consapevolezza che il mio intero "fatturato" all'epoca era legato ad un solo "cliente" (il mio datore di lavoro) e questo era un rischio inaccettabile.
Quando hai un unico "cliente" che genera gran parte dei tuoi ricavi (e questo vale anche per chi ha clienti nel senso stretto della parola), di fatto sei vittima dei suoi capricci e dei suoi umori.
La prima conseguenza di questo cambio di paradigma è stata dunque quella di adoperarmi per sviluppare quanto prima molteplici fonti di redditoalternative e indipendenti tra loro.
Ma come detto, pensare a me stesso come l'azionista di maggioranza della Andrea Giuliodori S.p.A. mi è utile anche adesso che sono un imprenditore e sono effettivamente azionista di aziende ufficialmente registrate, che hanno collaboratori, fornitori, etc.
L'Andrea Giuliodori S.p.A., nella mia testa, rimane sempre la "Holding" di riferimento e questo, da una parte, mi aiuta a non diventare schiavo delle mie aziende reali, come spesso accade a molti piccoli imprenditori, dall'altra mi ricorda di puntare sempre all'eccellenza in tutto ciò che faccio (far leva sulla propria faccia e il proprio nome ha spesso questo effetto).
Bene, mi auguro che anche lo spunto di oggi si sia dimostrato utile.
Domani vedremo un terzo cambio di paradigma e poi ci concentreremo su sfide pratiche per "scaricare a terra" fin da subito la nostra intelligenza finanziaria.
qualsiasi siano i nostri obiettivi trimestrali e i nostri sogni in generale, se siamo preoccupati per i soldi o non abbiamo i soldi necessari per finanziare questi progetti, andremo poco lontani.
Questa settimana voglio proporti una serie di azioni specifiche e cambi di mentalità che mi hanno aiutato a diventare milionario a trent'anni.
Vedi , molte persone quando si parla di soldi, vorrebbero la formuletta magica, il sistemino passo-passo per fare soldi facili.
Ma sviluppare la propria intelligenza finanziaria significa innanzitutto comprendere le regole base del gioco "soldi" e tra queste regole, una delle più note è la seguente:
"There ain't no such thing as a free lunch" (non esistono pranzi gratis).
...in altre parole: non puoi avere qualcosa in cambio di nulla.
Non esiste alcun sistemino passo-passo per fare soldi, l'esistenza stessa di un tale sistema ne inficerebbe il funzionamento nel giro di poche settimane.
I soldi sono sempre la contropartita di uno scambio di valore.
Se vuoi fare soldi, devi creare qualcosa che sia percepito sufficientemente di valore da una o più persone che siano disposte a separarsi dal proprio denaro per avere quel qualcosa.
Il più comune di questi scambi (ma purtroppo anche il più inefficiente) consiste nel cedere il proprio tempo in cambio di uno stipendio fisso mensile.
Ecco dunque il primo cambio di mentalità che ti invito a sviluppare fin da subito:
Smettila di chiederti "come faccio a fare più soldi" ed inizia a chiederti "come faccio a creare più valore per una o più persone".
Nei prossimi giorni, oltre ad approfondire le altre azioni e regole legate all'intelligenza finanziaria, vedremo nella pratica cosa significa creare valore (sia che tu sia un dipendente, un professionista o imprenditore).
ho citato il "backward planning" (la pianificazione all'indietro) in uno dei miei primissimi articoli per efficacemente, e ancora oggi è un modello mentale che utilizzo ogni volta che devo pianificare il raggiungimento di un importante obiettivo.
Ecco come funziona.
Si parte dall'immaginare quella che è la situazione futura desiderata.
Da questa situazione futura, si torna indietro un passo alla volta fino al momento presente.
In altre parole...
Se desidero raggiungere X il 31 Dicembre, cosa devo aver fatto entro fine dicembre? Entro fine novembre? Entro fine ottobre? Entro la fine della prossima settimana? Entro la fine di domani?
Prova ad applicare il backward planning alla tua prossima settimana.
Cosa vuoi aver realizzato entro venerdì (o domenica) prossimi? Ok, cosa devi aver raggiunto al termine di ogni giorno della prossima settimana per far sì che si realizzi questo tuo desiderio?
in questo penultimo giorno della settimana di 365 dedicata ai modelli mentali, voglio citarne uno reso famoso dal patron di Amazon, Jeff Bezos: lo schema di minimizzazione dei rimpianti.
Ecco in cosa consiste questo modello mentale.
Immagina di avere 85 anni e di guardarti indietro: quali decisioni pensi che avrebbero minimizzato i tuoi rimpianti?
Ti ho voluto proporre questo modello mentale subito dopo quello che abbiamo visto ieri, perché credo che possa fare da contraltare.
Se scegliere per il "No" quando a livello istintivo non siamo sicuri di una decisione ci porta probabilmente a scelte corrette, ma conservative, minimizzare i rimpianti ci rende più audaci, portandoci a vivere una vita ben vissuta.
Pensa a quella grande decisione... quale scelta pensi che ridurrà i tuoi rimpianti futuri?
- Dovrei sposare questa persona? - Dovrei accettare questo lavoro? - Dovrei acquistare questa casa? - Dovrei traslocare in questa città? - Dovrei fare affari con questa persona?
Se non riusciamo a decidere, nonostante mille analisi e valutazioni, la risposta è "No".
Questo è uno dei modelli mentali più famosi proposti da Naval Ravikant nel suo Almanacco.
Secondo l'investitore e filosofo Ravikant, certe decisioni impattano la nostra vita nel lungo termine e per prenderle dobbiamo essere ragionevolmente certi di quello che vogliamo.
Se sentiamo il bisogno di fare tabelle di pro e contro e compagnia bella, molto probabilmente decidere per il "No" è la risposta più adatta per noi nel lungo termine.
So cosa stai pensando : "eh ma nel caso X che mi è successo lo scorso anno, se avessi scelto per il "No" avrei sbagliato..."
Il punto è che nessun modello mentale è perfetto.
Scopo di un modello mentale è guidarci nel prendere la migliore decisione possibile con le informazioni a nostra disposizione in quel momento, ma questo non ci garantirà MAI la decisione perfetta nel 100% dei casi. Ti è già venuta in mente una situazione in cui dovresti probabilmente applicare il modello mentale di Ravikant?
hai mai sentito parlare dei "contratti di Ulisse"?
Nell'Odissea di Omero, Ulisse, consapevole che né lui, né il suo equipaggio avrebbero resistito al richiamo delle sirene, ordina ai suoi uomini di legarlo all’albero maestro, e di non slegarlo per nessun motivo, assicurandosi al contempo che loro indossino dei tappi di cera.
Ecco un "contratto di Ulisse" è il modello mentale secondo il quale dobbiamo imparare a prendere impegni che obblighino il nostro Io-futuro a comportamenti efficaci.
Ti faccio un esempio: se vogliamo smettere di mangiare schifezze alimentari, invece di far leva sulla forza di volontà del nostro Io-futuro, semplicemente possiamo decidere ADESSO di svuotare tutte le credenze della cucina da dolci, snack e schifezze varie, per assicurarci a priori che rispetteremo la promessa di non mangiarli più.
Prova a pensare a delle situazioni poco "efficaci" in cui ricadi spesso.
C'è un contratto di Ulisse che ti garantirebbe a prescindere di non cadere in certe trappole mentali quando ti troverai in quella situazione?
vediamo il modello mentale di oggi: i costi sommersi (sunk cost).
Di fronte ad una decisione importante, la nostra naturale tendenza è quella di continuare a portare avanti progetti (professionali e personali) su cui abbiamo già investito molto in termini di tempo, soldi e energie.
Se siamo a 5 esami dal termine di un corso di laurea che abbiamo odiato, la nostra naturale tendenza sarà quella di continuare a trascinarci in questo corso di studi ancora per anni.
Se stiamo con un partner da anni, anche se non siamo più innamorati o felici, la nostra tendenza naturale sarà quella di andare avanti per inerzia.
Se abbiamo investito tempo e soldi in un progetto che si sta dimostrando fallimentare, la nostra naturalmente tendenza sarà quella di continuare a buttare risorse in questo buco nero nella speranza che un giorno porti risultati,
Qual è invece un modello mentale molto più efficace in questo caso?
Accettare che i costi sostenuti non sono più recuperabili e decidere esclusivamente sulla base di quelli che saranno i costi da sostenere in futuro per portare avanti il progetto e i reali benefici che ci possiamo aspettare.
Ti viene in mente un progetto di vita o di lavoro che stai portando avanti solo perché ci hai ormai speso un sacco di energie, anche se non sta andando da nessuna parte?
Ignorando quanto hai già dato, quali sono i costi e benefici futuri che ti puoi realisticamente aspettare?
un modello mentale che mi è sempre stato utile nella vita è il seguente: se non c'è una legge della fisica che lo vieta, si può fare.
(naturalmente non stiamo parlando di cose illegali 😅)
In questo caso si parla di "metodo dei principi primi" ed è particolarmente utile quando ci si trova ad affrontare un problema per cui sembra che non ci sia alcuna via di uscita o quando si rincorre un obiettivo incredibilmente ambizioso.
Uno dei migliori metodi per scomporre un problema nei suoi principi primi è il ragionamento socratico.
Ecco qualche domanda utile che puoi porti quando ti trovi ad affrontare una situazione particolarmente complessa:
- Quali sono esattamente le mie convinzioni a riguardo? - Perché penso queste cosa? - Come faccio a sapere che ciò che penso è vero? - Cosa accadrebbe se fosse vero il contrario? - Quali evidenze ho a supporto delle mie convinzioni? - Quali sono le mie fonti? - Quali sono le convinzioni su questo tema di alcune persone che ammiro e rispetto?
Vuoi fare una prova "interessante": prova ad applicare il metodo dei principi primi ad una delle proposte di uno dei partiti che NON intendi votare alle prossime elezioni e vedi cosa succede.
Quando ho iniziato il mio percorso di crescita personale, il mio obiettivo era quello di scoprire i segreti di "chi ce l'aveva fatta".
Negli anni questa mia visione è maturata, ma capire quali sono i modelli mentali di chi nella vita non solo ha successo, ma è soddisfatto, appagato e sereno, è rimasta una mia fissa.
In questa inedita settimana di 365 - 2022 ti svelerò i 7 modelli mentali che più mi sono stati utili nella mia vita e che mi auguro aiuteranno anche te nei tuoi #mantra e nelle tue sfide quotidiane.
Regola dell'inversione
Di questo modello mentale parleremo anche stasera, nel primo video workshop di RESETtembre 2022. Quando vogliamo ottenere un determinato risultato, spesso ci chiediamo quali azioni dobbiamo compiere per ottenerlo.
Tutto molto bello, ma questa domanda risulta poco efficace:
1) Perché non sempre ci è chiaro cosa desideriamo. 2) Perché non sempre sappiamo cosa funzionerà davvero per ottenere un determinato risultato.
Ed è qui che ci viene in aiuto la regola dell'inversione.
Invece di chiederci cosa dovremmo fare per ottenere X, meglio iniziare col chiederci cosa ci farà sicuramente ottenere il suo contrario.
Esempio: vuoi ottenere una promozione al lavoro?
Invece di chiederti cosa fare per avere la promozione e l'aumento, chiediti piuttosto quali sono i 10 principali ostacoli che in questo momento stanno bloccando la tua promozione.
Applica questo modello oggi stesso.
Pensa a qualcosa che vuoi ottenere da qui alla fine dell'anno o alla fine del nostro trimestre e poi chiediti: quali sono le 5-10 azioni che dovrei continuare a ripetere per assicurarmi di NON ottenere questo risultato.
Questa nuova prospettiva ti aiuterà a commettere meno errori nel percorso verso i tuoi obiettivi.
...perché come si suol dire: evitare di essere stupido a volte genera più risultati del cercare di essere brillante.
una delle abitudini chiave che ho cercato di trasmetterti in questo percorso è quella del SAM, lo Stato Avanzamento Mantra.
Questa sorta di "revisione settimanale" ci aiuta a prendere consapevolezza di come è andata la settimana appena trascorsa e ci permette di pianificare al meglio quella che verrà.
Oggi ti chiedo di definire come al solito il tuo SAM, ma di prendere in considerazione l'errore di stima medio che abbiamo imparato ad utilizzare gli scorsi giorni e in generale tutte quelle accortezze che ti consentiranno non solo di pianificare al meglio il tuo SAM, ma anche di rispettare i vari impegni con puntualità.
Insomma, per essere puntuale devi imparare ad anticipare eventuali problemi ed evitare di cadere nella trappola del piano perfetto, spesso irrealizzabile e per questo demotivante!
Noi esseri umani siamo terribili quando dobbiamo stimare la durata di una specifica attività.
Tendiamo infatti a sottovalutare il tempo necessario per completare un compito nel breve termine e tendiamo a sopravvalutare il tempo necessario per realizzare obiettivi di lungo termine.
Oggi vediamo di correggere almeno il primo difetto.
Prima di iniziare qualsiasi attività (di lavoro o di studio), fai una stima del tempo che pensi di impiegare e poi cronometra effettivamente quanto tempo impiegherai.
Probabilmente i due tempi non coincideranno quasi mai e il tempo realmente impiegato a fare una specifica attività sarà quasi sempre superiore a quello stimato.
Ecco, la differenza media tra questi due tempi prende il nome di errore medio di stima e conoscerlo ti aiuterà a pianificare meglio le tue giornate e ad essere più puntuale!
Calcola il tuo errore medio di stima a fine giornata.
Ecco un esempio di come calcolarlo:
Attività A: stimato (1h), effettivo (1h e 22m), scarto (22m) Attività B: stimato (1h e 30m), effettivo (2h e 5m), scarto (35m) Attività C: stimato (30m), effettivo (38m), scarto (8m)
Calcolo da fare a fine giornata: somma degli scarti / somma dei tempi stimati = errore medio di stima (22m + 35m + 8m) / (60m + 90m + 30m) = 36%
Naturalmente, ripetendo l'esercizio per un paio di settimane, otterresti un errore medio di stima molto più preciso, ma questo primo dato potrà già aiutarti a pianificare meglio le tue giornate ;-)
uno dei principali motivi per cui ci comportiamo come ritardatari cronici è perché odiamo perdere tempo nelle attese.
Chi è puntuale invece ha imparato ad accettare l'idea che dovrà attendere.
Non solo.
I puntuali amano le attese, perché utilizzano questi momenti di pausa per rigenerarsi e prendere fiato tra un appuntamento e l'altro.
Riesci a notare il cambio di atteggiamento mentale?
Ecco allora la tua sfida per oggi: trova un'attività piacevole e rigenerante da fare durante le inevitabili attese che avrai arrivando in anticipo agli appuntamenti.
Leggi un romanzo che ti appassioni, trova un podcast o un audiolibro, fai degli esercizi di respirazione (puoi riprendere quelli visti qualche settimana fa).
Insomma, se riuscirai a cambiare il tuo rapporto con le attese, cambierà anche il tuo rapporto con la puntualità.
inizieremo il mese di settembre lavorando su un aspetto apparentemente “minore”, ma che in realtà può avere effetti a cascata benefici in molti altri ambiti della nostra vita: la puntualità.
Che si tratti di arrivare puntuali al lavoro, ad un appuntamento, all'università, praticare questa buona abitudine non è solo una forma di rispetto nei confronti degli altri, ma è anche un importante segnale che diamo al nostro cervello.
Farlo abitualmente infatti, significa comunicare alla nostra mente che... "quando promettiamo una cosa, rispettiamo sempre la parola data".
Sviluppare questo "super-potere" non ha prezzo.
Partiamo dunque con una sfida semplice semplice questa mattina:
Arriva 5 minuti in anticipo al lavoro, all'università, o dovunque tu debba andare questa mattina.
Ps. Se arrivi in anticipo di 4 minuti, la sfida è fallita. Se arrivi in ritardo per colpa del traffico, dei mezzi o del meteo o della sveglia che non ha suonato, la sfida è fallita.
siamo giunti al termine anche di questa trentaquattresima settimana dedicata alla risolutezza.
Mi auguro che le sfide viste ti siano state di ispirazione.
Vorrei concludere questa parentesi con una delle azioni più semplici ed efficaci che puoi fare per aumentare la tua capacità decisionale...
...eliminare le decisioni.
Beh, perlomeno quelle inutili e superflue.
Ti faccio un esempio, a Londra, la mattina, quando mi sveglio, non decido mai cosa indosserò, cosa mangerò o in generale cosa farò nei primi 60 minuti della mia giornata.
Quei 60 minuti attivo il "pilota automatico".
Nel corso degli anni ho infatti testato e migliorato continuamente la mia routine mattutina e ora, quando mi sveglio, non ho bisogno di riprendere sempre le stesse decisioni.
So cosa indosserò per la mia giornata lavorativa, so cosa mangerò, so cosa devo fare.
Insomma ho eliminato decisioni minori (automatizzandole), per dedicarmi alle decisioni maggiori.
Ti invito a fare lo stesso.
Pensa a tutta una serie di decisioni che potresti rendere automatiche d'ora in poi.
Ti faccio alcuni esempi:
- Invece di decidere ogni volta quando andare al super, potresti andarci solo una volta a settimana, sempre lo stesso giorno, alla stessa ora, e organizzare la tua spesa di conseguenza?
- Invece di decidere ogni giorno cosa mangerai a cena potresti programmare i tuoi pasti una sola volta a settimana?
- Invece di decidere ogni volta da quale attività iniziare a lavorare al mattino, potresti avere un sistema che ti dica ogni volta qual è l'attività migliore in assoluto su cui concentrarti in quel momento?
in merito al tema dell'iper-analisi toccato ieri, spesso cadiamo in questa trappola perché lasciamo che la nostra parte razionale abbia il sopravvento, ignorando del tutto quello che ci stanno dicendo le nostre emozioni.
Questo approccio iper-razionalista è molto sciocco; è sciocco perché di fatto non fa leva su ciò che ci rende umani e che ci ha consentito di sopravvivere ed evolvere per decine di migliaia di anni: il nostro intuito.
Ma come attingere a questa nostra arma segreta?
Secondo la teoria dell’inibizione dello psicologo Stellan Ohlsson, per far maturare l’intuizione corretta dobbiamo inibire le soluzioni sbagliate.
E per farlo, dobbiamo... arrenderci (almeno temporaneamente).
Liberare infatti le energie impiegate nello sforzo cosciente di trovare una soluzione logica, permette alla nostra mente di attivare il meccanismo dell’intuito.
Se in questo momento ti ritrovi ad impazzire dietro ad un problema apparentemente irrisolvibile e su cui non riesci a deciderti, stacca la spina, fai una passeggiata in mezzo alla natura, esci con i tuoi amici (ehm... congiunti!), fatti un bagno caldo.
Lascia che l’intuito faccia il suo lavoro questo weekend.
tu sei una di quelle persone che analizza tutti i pro e i contro di una decisione, poi li rianalizza e poi li ripassa nuovamente al setaccio per una terza volta.
...e alla fine, non decide una cippa fritta, vero?!
L'iper-analisi è uno dei nostri freni a mano peggiori.
Non solo.
È illusorio pensare che una valanga di informazioni in più ci aiuterà a prendere decisioni migliori.
Di fatto continuare a raccogliere informazioni e analizzarle nella speranza di prendere finalmente la decisione perfetta è solo una sofisticata forma di procrastinazione.
Forma di procrastinazione di cui tra l'altro gli appassionati di crescita personale sono particolarmente affezionati.
Continuiamo a leggere libri di self-help, ascoltare podcast e seguire profili social che ci ispirino ad agire, ma alla fine giriamo in tondo per gran parte del tempo.
Come ho ripetuto spesso in passato, a volte dobbiamo imparare a tappare il rubinetto e semplicemente agire.
Ed è esattamente quello che farai tu oggi.
Prendi una decisione che stai rimandando da diverso tempo, in attesa di... "maggiori informazioni" e agisci subito, entro la fine di questa giornata.
l'incapacità di prendere decisioni veloci e agire per realizzare i nostri obiettivi spesso nasce dall'assenza di una chiara visione di ciò che desideriamo davvero.
Per questo motivo uno degli elementi essenziali di 365 è proprio quello di fornirti una metodologia efficace per definire i tuoi obiettivi e perseguirli quotidianamente (#mantra, output e compagnia bella per intenderci).
Se ti ritrovi bloccato in un contesto della tua vita in cui non stai applicando questa metodologia, è tempo di sviluppare una chiara visione di ciò che desideri.
Come ti vedi tra 5 anni in riferimento a questo aspetto della tua vita?
Dove vorresti essere arrivato tra 1 anno?
C'è un traguardo molto concreto che puoi raggiungere entro il 25 settembre che ti aiuterà ad avvicinarti a questa visione?
C'è un'azione quotidiana che puoi ripetere ogni giorno per raggiungere questo traguardo?
Rispondi a queste domande ed essere più risoluto anche in questo ambito sarà una naturale conseguenza.
ok, ieri volevo farti iniziare questa settimana dedicata alla risolutezza con un esercizio molto pratico.
Tempo però di fare un passettino indietro.
Dobbiamo innanzitutto chiederci da dove nasce la nostra assenza di determinazione nel prendere certe decisioni?
Beh, dalla paura naturalmente.
Dalla paura di fallire. Dalla paura di come saremo giudicati. Dalla paura di non essere preparati. Dalla paura di non essere capaci. Dalla paura di pentirci per la decisione presa.
Come si supera questa paura?
Non esiste una pillola magica per farlo, ma un cambio di atteggiamento potrà aiutarti.
Pensa ad una decisione importante che devi prendere a breve e su cui ti senti bloccato.
Chiediti innanzitutto cosa ti spaventa, di cosa hai realmente paura.
Individuata la paura di fondo, sposta la tua attenzione su una paura più grande...
Devi infatti realizzare che non decidere è di per sé una decisione ed è la decisione più vigliacca che tu possa prendere.
Di fatto stai cedendo il tuo potere personale al caso o alle decisioni di altre persone che influenzeranno profondamente la tua vita.
Intrattieni questo pensiero nella tua mente, fallo crescere, fai crescere la tua rabbia e imponiti di prendere almeno una prima decisione iniziale sul problema più grande entro il termine della giornata.
in vista del rientro di settembre, in questa trentaquattresima settimana di corso ti proporrò una serie di sfide sulla risolutezza, intesa come la capacità di prendere decisioni: siano esse di breve o di lungo termine.
L'indecisione infatti è uno dei peggiori nemici che dobbiamo combattere nel percorso verso i nostri obiettivi e spesso è la causa dei tanti treni persi nella nostra vita.
Tempo di andare avanti come locomotive verso i nostri traguardi.
Iniziamo con una sfida semplice semplice.
Qualsiasi decisione prenderai oggi, la dovrai prendere in meno di 30 secondi (cronometro alla mano!).
Non sai come vestirti questa mattina? Hai 30 secondi per decidere.
Non sai cosa mangiare per colazione? Hai 30 secondi per decidere.
Non sai da quale attività iniziare? Hai 30 secondi per decidere.
Allenarci a prendere decisioni per le piccole cose ci aiuta infatti ad essere più risoluti anche nelle decisioni più importanti per la nostra vita.
"Non serve che le persone brucino i libri per distruggere la cultura. È sufficiente che smettano di leggere" - Ray Bradbury.
Allora?! Lo abbiamo divorato sì o no questo libro?!
Come è stato?
Intendiamoci , non voglio in alcun modo forzarti su questa cosa, ma se sono riuscito a farti leggere anche solo 1 pagina in più del tuo solito, avrò raggiunto il mio obiettivo.
mi auguro che il test per misurare la tua velocità di lettura ti abbia convinto che ci sono margini per migliorare il modo in cui leggi.
Naturalmente esistono decine di tecniche di lettura veloce: alcune hanno un riscontro scientifico, altre invece sono minchiate all'ennesima potenza.
Delle più efficaci e di come metterle in pratica per raddoppiare o anche triplicare la tua velocità di lettura parlo nel mio manuale Studia meno, Studia meglio (Sm2).
Oggi però voglio proporti la più semplice ed immediata.
NON TORNARE INDIETRO
Una delle cattive abitudini che più rallentano la nostra lettura e la rendono distratta e frammentata è infatti la tendenza a ritornare indietro e rileggere delle frasi per timore di non averle comprese bene.
Oggi, durante la tua sessione di lettura, prova a "seguire l'onda": leggi, immergiti tra le pagine e non tornare mai indietro.
Impegnati a leggere con maggiore attenzione e supera l'ansia ingiustificata di non aver capito alcuni passaggi.
Nel momento in cui togli alla tua mente la stampella del "tanto posso tornare indietro a rileggere", automaticamente ti ritroverai ad essere più concentrato e la tua lettura non potrà che beneficiarne.
se continui a leggere come un bambino di 2° elementare è piuttosto naturale che leggere sia per te una tortura.
Quello che voglio fare oggi con te è quindi calcolare la tua velocità di lettura media.
Ecco come procederemo.
Prendi il tuo libro ed un timer.
Imposta il timer ad 1 minuto. Prima di farlo partire, fai un segno vicino alla riga da cui inizierai a leggere e poi fai un altro segno vicino all'ultima riga che avrai letto trascorsi 60 secondi.
Mi raccomando, leggi regolarmente, come sei abituato da anni.
Ok, prendi le prime 5 righe che hai letto e conta il numero di parole in queste 5 righe e poi dividilo per 5.
Ora conta il numero totale di righe che hai letto e moltiplicalo per il numero medio di parole per riga che abbiamo calcolato nel passaggio precedente.
Bene, il totale rappresenta la tua velocità di lettura, ovvero il numero di parole al minuto (PAM) che sei in grado di leggere.
Considera che un adulto medio è in grado di leggere mediamente ad una velocità di 250 PAM.
immagino tu abbia sentito spesso la storiella: non conta la quantità, ma la qualità!
Intendiamoci, non è che leggere di più ti renda automaticamente più intelligente o di maggiore successo.
Ma è molto probabile che in questo momento della tua vita tu legga troppo poco; quindi prima di raccontarti la storiella della quantità vs. qualità, è importante che inizi a digerire qualche testo in più...
Se hai dubbi sul perché dovresti leggere di più, in questo articolo ti spiego esattamente quali sono i benefici.
questa settimana sarà dedicata ad una sfida di lettura, competenza tanto importante per la nostra crescita personale e per il raggiungimento dei nostri obiettivi, quanto tralasciata.
Iniziamo.
Entro la fine della giornata dovrai recarti in libreria (fisica o virtuale, a te la scelta).
Dopo di che, dovrai comprare 1 nuovo libro: romanzo, saggio, manuale, poco importa, prendi quello che ti ispira di più.
In alternativa, se hai già una lista di libri da leggere in casa, pescane uno da questa pila.
A domani.
Ps. se sei in cerca di ispirazione, trovi nei primi 4 articoli di questa pagina alcune delle mie letture preferite degli ultimi anni.
concludiamo questa nuova settimana della recovery con una sfida che ti invito a portare avanti nelle prossime 48 ore (il resto del weekend).
Silenzia il rumore di fondo.
Come possiamo rigenerare davvero la nostra mente se siamo continuamente distratti da social, news e chiacchiericcio digitale?
Prenditi un fine settimana Lo-Fi*, niente connessione, niente smartphone, niente social.
Magari, se ne hai l'occasione, vai in qualche luogo immerso nella natura (lo so, non è la prima volta che te lo consiglio, ma è davvero utile); ritrova il contatto con il tuo corpo attraverso una vigorosa attività fisica in mezzo ad un bosco, all'alba al mare o in qualche tuo altro luogo del cuore.
Rigenerati davvero, rigenerati nel profondo.
*Pensare ad una disconnessione totale nel 2022 sembra quasi un'eresia. Si tratta però di sole 48 ore: ce la puoi fare.
Se invece lo reputi davvero impraticabile per cause di forza maggiore, in queste 48 ore cerca di ridurre davvero al minimo questo rumore di fondo.
Magari limita il tuo screen time a non più di 1 ora al giorno e disinstalla momentaneamente quelle app che ti succhiano tempo.
Non sottovalutare lo stress che subisce la nostra mente rimanendo sempre connessi.
Ci leggiamo lunedì.
(In realtà ti scriverò anche domani per un check-in, ma ti anticipo già da oggi che se sarai completamente disconnesso, puoi tranquillamente saltare il messaggio di domani).
La dicotomia tra mente e corpo è sicuramente un nostro limite come occidentali, ma diciamo che nella prima parte di questa settimana dedicata alla recovery ci siamo focalizzati più sulla parte di rigenerazione fisica.
Tempo di prenderci cura della nostra mente e delle nostre emozioni.
Nello specifico, nella sfida di oggi voglio parlarti dell'importanza dei confini.
No, non parlo dei confini geografici, parlo dei confini personali che dobbiamo imparare a mettere nel lavoro, nelle relazioni, in famiglia, etc.
I confini personali non sono altro che una serie di regole che ci diamo e che servono ad esplicitare a noi stessi (e agli altri) quali sono i comportamenti che accettiamo e non accettiamo, quali sono gli orari e gli spazi che ci diamo per lavorare e per riposarci, quali sono le nostre priorità.
E mi raccomando, i confini personali non hanno nulla a che fare con la storiella dell'uscire dalla propria zona di comfort e superare i propri limiti.
I confini personali, infatti, sono limiti che dobbiamo scegliere in maniera deliberata e che hanno un ruolo molto importante (sono barriere che usiamo per proteggerci e per rigenerarci, non per limitare la nostra crescita).
Se, infatti, non impariamo ad avere confini personali chiari permetteremo a noi stessi e agli altri di abusare del nostro tempo, delle nostre emozioni, dei nostri spazi... con la conseguenza che la nostra rigenerazione si andrà a far benedire.
Ecco dunque la tua sfida per oggi:
esplicita dei confini personali su cui non intendi negoziare e impegnati a rispettarli da qui alla fine dell'anno.
Ti propongo qualche esempio (ripeto, sono esempi, la scelta dei propri confini è una scelta molto personale):
- Smettere di lavorare tassativamente ad un dato orario (questo soprattutto per liberi professionisti, freelance ed imprenditori).
- Avere uno spazio e un tempo da dedicare a sé stessi con il supporto del proprio partner (questo soprattutto per chi ha una famiglia con bambini).
- Non accettare un linguaggio aggressivo, intimidatorio e offensivo da nessuno, che si tratti di un superiore, un familiare o chicchessia.
- ...
Ripensa al tuo #mantra per questo terzo trimestre, rifletti sulle tue priorità in generale: di quali confini personali hai bisogno per rendere i tuoi obiettivi realtà?
Ricorda: senza confini chiari rischi di abusare e di permettere agli altri di abusare delle tue energie, del tuo tempo e di te, senza avere lo spazio per rigenerarti.
Continuiamo a risalire la nostra Piramide della recovery .
Dopo esserci assicurati che sonno e alimentazione abbiano il semaforo verde, abbiamo visto come le docce fredde potrebbero essere il tassello successivo nel nostro cammino di rigenerazione.
Oggi ne aggiungeremo un altro, un tassello legato alla flessibilità o, come lo chiamava il mio insegnate di educazione fisica alle medie: lo stretching!
Diciamocelo, la maggior parte delle persone già fatica ad avere una regolare attività cardio e muscolare, non c'è da sorprendersi che la flessibilità sia l'ultima delle loro preoccupazioni.
Ma questo è 365 - Un anno epico e noi Efficaci facciamo sempre un passettino in più 😉
Non bisogna inoltre dimenticare che seguire dei protocolli di stretching o flessibilità può avere notevoli benefici, tra cui il miglioramento di:
Recenti studi hanno inoltre evidenziato come lo stretching può contribuire a ridurre il dolore e l'infiammazione del nostro corpo in generale (addirittura, in alcuni modelli animali, si è notato come determinati protocolli di flessibilità siano collegati ad un minor rischio di crescita tumorale).
Insomma, più siamo flessibili, più siamo sani, più il nostro corpo e la nostra mente si rigenerano meglio.
Da dove partire?
Se pratichi yoga abitualmente, continua così, stai già facendo la tua dose periodica di flessibilità.
Se invece sei un po' rattrappito, ecco quattro allungamenti fondamentali per la tua flessibilità proposti dal neuroscienziato dell'Università di Stamford Andrew Huberman:
1. Allungamento dei quadricipiti in piedi (alternando gamba destra e sinistra):
2. Allungamento dei bicipiti femorali in piedi (alternando gamba destra e sinistra):
3. Allungamento di bacino e glutei da sdraiati (alternando gamba destre e sinistra - per video, cercare "figure 4 stretch"):
4. Torsione spinale da sdraiati (lato destro e lato sinistro):
Per ottenere i benefici rigenerativi di questo protocollo di stretching, l'ideale sarebbe ripetere ogni esercizio (per ogni lato) 3 volte e per una durata di 30 secondi per ogni allungamento.
Il tutto 5 volte a settimana (ad esempio al termine di altri allenamenti cardio o muscolari).
...e mi raccomando, se per qualsiasi motivo sospetti di non poter praticare questi esercizi, consultati con il tuo medico. Sempre meglio ripeterlo.
come visto ieri nella Piramide della recovery, l'utilizzo di acqua fredda e calda rappresenta una solida strategia di rigenerazione.
Se sei al mare in questo periodo, sai benissimo quanto sia piacevole un bel bagno nell'acqua fresca per poi godersi il caldo del sole sulla propria pelle bagnata.
...e non è la prima volta che ti parlo dei benefici delle docce fredde in questo nostro percorso.
Ecco, oggi però vorrei che passassimo alla pratica.
Proprio un anno fa, sentendo il bisogno di un reset, ho deciso di introdurre questa pratica nelle mie giornate e di farlo seriamente (avevo già fatto diversi test in precedenza, spesso abbandonati).
Ecco, dall'agosto del 2021 non mi sono più guardato indietro e ogni santo giorno ho fatto la mia bella doccia gelata mattutina di almeno un paio di minuti.
È stata sicuramente una delle pratiche che più mi hanno aiutato negli ultimi 12 mesi per essere più:
- Resiliente. - Rilassato. - Focalizzato.
Che ne dici di introdurre questa pratica di rigenerazione anche nella tua vita?
Per avvicinarti alle docce fredde in maniera graduale, ti rimando al protocollo preparato dal dott. Triglione per gli Efficaci.
ieri ti avevo introdotto brevemente il concetto della "Piramide della recovery".
Si tratta di un modello rappresentativo sviluppato dalla NSCA - National Strength and Conditioning Association e descritto nel manuale NSCA's Essentials of Sport Science (per chi fosse interessato ad approfondire).
Il messaggio chiave degli specialisti dell'NSCA è molto semplice: non tutte le strategie di rigenerazione hanno la stessa efficacia.
Nello specifico, ci sono strategie, alla base della piramide, che negli anni sono state confermate da innumerevoli ricerche scientifiche.
Altre, invece, hanno poche o nessuna evidenza e sono più che altro delle mode passeggere che spesso nascono e muoiono all'interno dell'industria del fitness e del miglioramento personale.
Vediamola allora questa "Piramide della rigenerazione":
Alla base di una sana rigenerazione fisica e mentale c'è sempre lui: il sonno (e suo cugino: il rilassamento).
Nutrizione e idratazione rappresentano la seconda più efficace strategia di recovery.
Seguono le strategie basate sull'immersione in acqua gelata o calda e i vari protocolli di contrasto.
La compressione muscolare, gli allenamenti a bassa intensità (banalmente anche delle lunghe passeggiate) e lo stretching si trovano nella parte centrale della piramide.
Subito dopo abbiamo i massaggi.
Infine, sulla punta della piramide abbiamo strategie con evidenze scientifiche deboli o assenti come l'EMS - Electrical Muscle Stimulation (hai presente le pubblicità di quei sistemi che stimolano i muscoli con la corrente?), la crioterapia e compagnia bella.
Ora, tu probabilmente non sei un atleta olimpionico, ma ci tenevo a presentarti questo modello di recovery, perché troppo spesso quando ci sentiamo privi di energia o completamente scarichi, invece di concentrarci sulle basi della rigenerazione (sonno, rilassamento, nutrizione e idratazione), iniziamo a cercare l'integratore magico, il dispositivo miracoloso o qualsiasi altra cippa fritta.
Per rendere questo 2022 davvero epico dovrai affrontare periodi di lavoro molto impegnativi.
Sapere come recuperare rapidamente ed efficacemente da sforzi fisici e mentali prolungati è la chiave per goderti il viaggio e raggiungere le tue mete più ambiziose.
Rivedendo la "Piramide della recovery", con particolare attenzione alla sequenza delle strategie (dal basso, verso l'alto), a cosa non stai prestando la giusta attenzione?
- Il sonno come va? Devi riprendere alcune delle strategie di sleep hacking che avevamo visto nella 18° settimana del corso?
- Riesci a ritagliarti ogni giorno un piccolo spazio per rilassarti e rigenerarti (eh sì, ne hai più bisogno proprio quando pensi di non potertelo permettere questo spazio).
- A livello alimentazione come siamo messi? Le tue macro (carboidrati, proteine, grassi) sono ben equilibrate?
- Stai bevendo abbastanza acqua? (lo so, lo so, questa fa molto "Studio Aperto" d'estate, ma è incredibile quante persone se ne dimentichino).
- Se un professionista della salute ti ha prescritto dei cicli di integratori, li stai assumendo come da indicazioni?
La tua sfida per oggi consiste semplicemente nel fare una fotografia di come stai gestendo la base della Piramide della recovery.
Perché se non ci prendiamo cura di quella, il resto sono solo fiocchetti rosa per maiali.
ormai siamo in pieno agosto e, dopo più di 6 edizioni, conoscendo i miei corsisti di 365 so che ad aprire e leggere questa email in queste settimane sono solo i più motivati e focalizzati.
Allora, visto che siamo tra pochi intimi, lasciami condividere alcune delle chicche più interessanti! (tié, alla faccia di chi ci vuole male! 😃).
Battute a parte, in questa 32° settimana dell'anno tratterò un tema del tutto inedito rispetto alle precedenti edizioni: la recovery.
Uno dei segreti dei più grandi atleti e performer del mondo è proprio quello di essere dei maestri nell'arte della recovery, ovvero sapere esattamente quando hanno bisogno di recuperare dopo un importante sforzo e come farlo.
In questa settimana scopriremo insieme le più avanzate strategie di recovery per aiutarti a ritrovare ogni volta energia e focus.
Nello specifico ti presenterò il modello della "Piramide della recovery".
Prima di parlarne però, oggi ti chiedo di ripensare ad un periodo della tua vita in cui ti sei sentito particolarmente riposato ed energico.
Quando è stato?
Cosa facevi di diverso rispetto ad oggi?
C'erano delle buone abitudini che stavi praticando?
...o magari c'erano delle cattive abitudini che avevi messo in pausa e che purtroppo oggi hai ripreso?
Ripensa a questo periodo della tua vita e cerca di far emergere cos'è che aveva funzionato particolarmente bene.
Prenderne consapevolezza sarà il primo passo verso un maggiore attenzione alla tua rigenerazione.
abbiamo completato questa settimana dedicata all'introspezione.
Mi auguro che ti sia piaciuta, ma soprattutto che ti sia stata utile.
Chi analizza il proprio passato e ne distilla le informazioni chiave (come abbiamo fatto nei giorni passati) ha generalmente un atteggiamento di maggiore speranza e sicurezza per il proprio futuro.
Per assicurarti però di aver completato gli esercizi proposti nella maniera corretta, tra un paio di settimane rileggi quanto hai scritto: se non proverai più quel senso di risentimento e/o fastidio che hai provato finora per certe esperienze negative, gli esercizi avranno fatto il loro corso.
Al contempo, ti anticipo che in queste due settimane di "rielaborazione silente" potresti invece vedere accentuate certe emozioni negative.
Non preoccuparti, è del tutto naturale: è la tua mente che sta facendo il suo lavoro.
in questo penultimo giorno dedicato all'introspezione continueremo ad analizzare le 5 esperienze più significative della tua vita e lo faremo con delle domande... toste:
- Che effetto ha avuto questa esperienza sulla tua capacità di fidarti delle altre persone? - Sulle tue speranze per il futuro? - Sulla tua autostima? - Sulla tua personalità?
Cerca di rispondere a queste domande per tutte e 5 le esperienze naturalmente.
continuiamo ad andare a fondo in questa nostra settimana di introspezione.
Sempre con riferimento alle 5 esperienze più significative della tua vita...
- Come sei arrivato a vivere questa esperienza? - È stata un'esperienza essenzialmente positiva o negativa? - Sei stato aiutato o sei stato ferito dalle altre persone? - Qual è stato il tuo ruolo in questo periodo della tua vita e in che modo ha contribuito al verificarsi di questa esperienza? - Ci sono state cose che avresti voluto fare diversamente? - Ci sono stati eventi che erano fuori dal tuo controllo o di cui non avevi comprensione all'epoca?
Rispondi a queste domande per avere una visione e un'interpretazione più chiara di queste esperienze.
Questo lavoro ti sarà estremamente utile per "far pace" con certe esperienze e trarre preziose lezioni per il tuo futuro.
ieri ti ho chiesto di individuare le 5 esperienze più significative avute nel corso delle tue 7 epoche di vita (magari qualche epoca è rimasta fuori e di altre hai selezionato più di un'esperienza, va bene così!)
Quello che ti chiedo di fare oggi è analizzare gli effetti di queste esperienze.
Descrivi in che modo ognuna delle 5 esperienze ha plasmato la tua vita e ha contribuito a renderti la persona che sei oggi.
Non solo.
Cerca anche di mettere in evidenza come questa esperienza ha influenzato il tuo modo di vedere le altre persone e il mondo in generale.
dei 21 "capitoli" della tua vita (le tue esperienze nelle 7 diverse epoche), seleziona le 5 più significative, quelle che più di altre hanno contribuito a trasformarti in quello che sei oggi e che hanno condizionato la tua vita.
riprendi le 7 epoche della tua vita e per ognuna di esse individua le 3 esperienze più significative, per un totale di 21 esperienze di vita.
Per ogni esperienza (che puoi vedere come un capitolo della tua vita), trova un titolo significativo e fanne una breve descrizione.
Si, lo so, è un esercizio laborioso, ma mettere per iscritto le nostre esperienze di vita è un modo per dar loro un significato che sia positivo per la nostra vita.
Non sottovalutare questa settimana del nostro percorso.
Siamo appena entrati nel mese di Agosto ed è normale per alcuni rallentare un po’ i ritmi.
Per questo motivo a partire da questa settimana vorrei coltivare con te competenze delle chiave per il nostro relax e il nostro benessere.
Nello specifico parleremo di introspezione e vedremo degli esercizi legati ai lavori del dott. James Pennebaker e del dott. Jordan B. Peterson, che ci aiuteranno ad elaborare le nostre esperienze passate (e le loro conseguenze), al fine di cambiare la nostra narrativa interna e crearcene una nuova che sia a servizio dei nostri traguardi più ambiziosi e non di ostacolo.
Il primo esercizio consiste nel suddividere la nostra vita in 7 diverse epoche.
Prendi carta e penna e ripensa alla tua vita fin qui, suddividendola in 7 diversi periodi temporali a cui dovrai dare un titolo e una breve descrizione.
Ad esempio:
Prima epoca: "Infanzia marchigiana - I miei anni da bambino a Filottrano, tra le colline marchigiane".
Seconda epoca: ...
Buon esercizio.
Ps. Una nota per i nostri lettori più fedeli.
Due estati abbiamo deciso di lanciare un piccolo progetto editoriale: una raccolta in 10 volumi (cartacei ed ebook Kindle) dei migliori articoli di EfficaceMente, suddivisi per tematica.
Questo progetto si chiama "Vivere EfficaceMente": puoi trovare tutti i dettagli e le istruzioni per ordinare uno o più volumi, in questa pagina (clicca qui).
vorrei che di questa settimana dedicata alla visualizzazione ti rimanesse qualcosa di molto concreto.
Hai mai sentito parlare della “vision board“?
Una vision board (o dream board) non è altro che un insieme di immagini e parole che rappresentano quello che vuoi…
- Ottenere. - Essere. - Provare.
Questa domenica ritagliati un’ora tutta per te e inizia a cercare all’interno di riviste o siti online, immagini, citazioni e parole che ti ispirino profondamente e che raffigurino il tuo #mantra trimestrale e in generale gli obiettivi che vuoi raggiungere, le emozioni che vuoi provare, i mentori che vuoi emulare, la persona che vuoi diventare.
Stampa o ritaglia queste figure e poi crea un collage da appendere in un posto da guardare ogni mattina appena sveglio e ogni sera prima di andare a dormire.
Una vision board può essere uno strumento molto potente e può aiutarci a riportare il nostro focus quotidiano su ciò che vogliamo veramente nella nostra vita.
Grazie alla vision board poi potrai dare maggiore concretezza e dettaglio alle tue visualizzazioni.
ieri ti ho riportato un semplice trucco per affrontare le tue sessioni di visualizzazione con il giusto stato emotivo.
Oggi vorrei mostrarti come aumentare l'intensità di queste emozioni, così da rendere le tue visualizzazioni ancora più efficaci.
La musica è senza dubbio l'ingrediente segreto per dare un'intesa carica emotiva alle tue visualizzazioni.
Quello che ti chiedo di fare oggi nella tua sessione di 5-10 minuti è di accompagnarla con una playlist di brani "epici", brani che ti ispirino da subito quelle emozioni di successo e vittoria di cui ti ho parlato nei giorni passati.
per essere efficace una visualizzazione richiede un nostro coinvolgimento emotivo.
Se ripetiamo le visualizzazioni ogni giorno però, non sempre sarà facile avere lo stato emotivo corretto.
A meno che...
A meno che non sfruttiamo un semplice trucco.
Prima di iniziare la tua sessione di visualizzazioni, riporta la tua mente ad un ricordo particolarmente piacevole: il ricordo di un tuo successo, di un traguardo raggiunto, di una bella soddisfazione.
Torna a quel momento, cosa stavi facendo? Ricordi qualche suono? Qualche odore? Che tempo faceva?
Ricostruisci la scena nella tua mente nei minimi dettagli, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto emotivo. Cerca di rivivere quelle emozioni di orgoglio, felicità, vittoria, etc.
...e poi inizia subito a visualizzare i tuoi obiettivi futuri e il tuo percorso verso il loro raggiungimento, facendo leva sulle stesse emozioni.
Sarà piacevole, ma soprattutto sarà molto utile per i tuoi successi futuri.
arrivati a questo punto probabilmente ti starai chiedendo: sì, ma quanto devo visualizzare? Come devo farlo al meglio oltre al trucchetto del processo? Altri dettagli?
Nella sfida di oggi ti fornirò tutte le istruzioni di dettaglio per instaurare il tuo protocollo base di visualizzazione.
Per quanto mi riguarda, dedico alla visualizzazione dei miei obiettivi 5-10 minuti e lo faccio subito dopo la sessione di meditazione mattutina.
Meditare infatti mi aiuta a sgombrare la mente e renderla più ricettiva.
Naturalmente non sei tenuto a meditare, ma cerca di visualizzare di prima mattina e cerca di farlo in un contesto che ti dia pace e serenità.
Una volta seduto ecco come svolgere al meglio la tua sessione di visualizzazione:
- Chiudi gli occhi.
- Fai 5 respiri profondi.
- Porta alla mente il tuo #mantra trimestrale.
- Ora concentrati su come vivrai le giornate che ti separano dalla data in cui hai deciso di raggiungere il tuo obiettivo.
- Immagina le azioni che compirai per realizzare il tuo #mantra e come ti sentirai.
- Visualizza sempre in prima persona.
- Concentrati su quello che vuoi ottenere e mai su quello che non dovresti fare.
- Cerca di visualizzare quanto più nel dettaglio possibile il processo verso il tuo successo.
That's it.
Queste sono gli ingredienti base di una sessione di visualizzazione davvero efficace.
Mi raccomando, la pratica qui è essenziale.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato come visualizzare può avere un impatto concreto sui nostri progressi, a patto però di farlo con costanza.
Buone visualizzazioni.
Nei prossimi giorni ti proporrò una serie di indicazioni per portare le tue sessioni di visualizzazione al prossimo livello.
come ti accennavo ieri, intorno alle tecniche di visualizzazione c'è molto para-gurismo.
Un consiglio, del tutto sbagliato, che molti para-guru danno, ad esempio, è quello di visualizzare i propri obiettivi come se fossero già raggiunti.
Il punto è che immaginare un futuro perfetto porta la nostra mente a “mollare la presa".
La nostra mente infatti non riesce a distinguere bene un'immagine mentale vivida dalla realtà e se si convince che un dato obiettivo è stato già raggiunto... smette di inseguirlo.
Ecco perché una tecnica di visualizzazione davvero efficace consiste nel visualizzare il processo che ci porterà al raggiungimento di un dato obiettivo.
Non solo.
Oltre ad immaginarci mentre lavoriamo e ci impegniamo per realizzare il nostro #mantra trimestrale, è essenziale anche immaginare che tipo di persona stiamo diventando.
Non limitarti dunque a visualizzare le azioni che compi, ma anche come ti senti, qual è il tuo nuovo mindset, etc.
voglio chiudere il mese di luglio parlando di tecniche di visualizzazione.
C’è molta confusione e para-gurismo su queste tecniche, motivo per cui ti proporrò esercizi efficaci e scientificamente dimostrati per aiutarti a rimanere focalizzato e motivato sui tuoi obiettivi.
Ma partiamo dalle basi, cos'è la visualizzazione?
È la capacità di creare immagini mentali legate ad un obiettivo o ad un traguardo che vogliamo raggiungere.
Con non poca sorpresa, negli ultimi 12 anni mi è capitato più volte che un lettore mi dicesse di non essere in grado di visualizzare.
Considerato che qualsiasi oggetto, progetto, edificio o scoperta prima di essere realizzata è stata un'immagine mentale nella mente di un uomo o di una donna, non possiamo non imparare a sfruttare il potere della visualizzazione.
Partiamo dunque con un esercizio basic di visualizzazione.
Prendi una foto che hai scattato recentemente, osservala per circa 30 secondi, poi chiudi gli occhi e ricostruisci l'immagine nella tua mente nei minimi dettagli.
Non solo, ritorna con la mente in quella scena: ricordi dei suoni? Degli odori? Che temperatura c'era? Pioveva? C'era il sole?
Ricostruisci nel tuo cervello questa scena e tutte le sensazioni e le emozioni che hai provato.
Complimenti: se in passato hai sempre avuto problemi con le immagini mentali, hai appena completato la tua prima visualizzazione con i fiocchi!
Nei prossimi giorni ti fornirò tutta una serie di indicazioni per sfruttare questo nostro strumento mentale a servizio dei nostri obiettivi più ambiziosi.
vorrei concludere questa settimana dedicata alla respirazione con un aspetto essenziale nella respirazione, ma che molti sottovalutano.
Hai notato cosa accomuna le tecniche di cui abbiamo parlato nei giorni passati?
La stragrande maggioranza di esse prevede che la respirazione avvenga attraverso il naso.
Esiste infatti una differenza abissale in termini di qualità, ma anche quantità, tra la respirazione che avviene attraverso la bocca e quella che avviene attraverso il naso.
Avendo sofferto a lungo di rinite allergica, so quanto difficile possa essere respirare attraverso il naso in alcuni periodi dell'anno, eppure molte persone, anche non affette da allergie o sinusiti, tendono a respirare dalla bocca in maniera inconsapevole.
Magari lo stai facendo proprio in questo momento, mentre stai leggendo questo messaggio.
Il fatto è che respirare con la bocca ha effetti devastanti per la nostra salute:
- aumenta la nostra pressione sanguigna. - ci fa sentire più ansiosi e stressati. - ci provoca mal di testa. - ci fa respirare aria non filtrata piena di germi, batteri e virus. - se lo facciamo di notte può portarci a soffrire di apnee notturne, con tutti i problemi connessi.
Insomma, se la natura ci ha dato un naso un motivo c'è, e dobbiamo imparare a respirare per il 99% del tempo da esso (si, anche durante gli allenamenti).
Nello specifico, uno dei grandi vantaggi della respirazione attraverso il naso è il rilascio dell'ossido nitrico, un gas naturale che viene rilasciato nel nostro organismo durante la respirazione e che ha molteplici benefici.
Per salutarti ho pensato di proporti oggi un esercizio un po' buffo, che però ti aiuterà ad aumentare la produzione di ossido nitrico.
Durante la giornata di oggi canticchia attraverso il naso per almeno 5 minuti, tenendo naturalmente le labbra serrate.
Hai presente quel fastidioso "mmmm mmm mmmmm mmm" che ogni tanto si sente quando una persona canticchia una canzone tra sé e sé.
Devi fare esattamente quello.
Canticchiare sommessamente attraverso il naso stimola infatti la produzione di ossido nitrico ;-)
...per il resto, cerca di ricordarti di respirare attraverso il naso quanto più possibile. Più lo farai, più sarai abituato a farlo (anche di notte quando non puoi esserne cosciente).
oggi niente tecniche di respirazione, la tua sfida per la giornata è molto semplice: passa almeno 1 ora in mezzo alla natura per respirare aria buona ;-)
l'esercizio di oggi è un po' diverso dagli altri, non ha infatti l'obiettivo di farti raggiungere un dato stato emotivo, ma al contrario serve ad allenare il tuo diaframma e a migliorare la tua efficienza respiratoria (quanto ossigeno fai entrare e quanta anidride carbonica fai uscire ad ogni respiro).
Ecco come praticarlo:
- Siediti con la schiena dritta e il mento perpendicolare rispetto al resto del corpo.
- Inspira attraverso il naso e al culmine dell'inspirazione inizia a contare rapidamente e a voce alta da 1 a 10 (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10) ripetendo il conteggio più e più volte man mano che espiri.
- Una volta raggiunto il termine naturale dell'espirazione, continua a contare rapidamente da 1 a 10, ma questa volta sussurrando i numeri sempre più piano. Continua finché si muoveranno solo le labbra e non uscirà nessuno suono e i tuoi polmoni saranno completamente vuoti.
- A questo punto fai un altro bel respiro e ripeti il tutto per 10 / 30 volte.
NOTA BENE: il diaframma è un muscolo e se forzi questo "allenamento", rischi di "stirarlo", ricorda quindi di svolgere questo esercizio con la massima delicatezza e godendo di ogni respiro.
oggi voglio presentarti una tecnica di respirazione pranayama nota come "nadi shodhana".
Questa tecnica si basa su una respirazione alternata attraverso le narici ed è utile per abbassare il battito cardiaco, la pressione e in generale i nostri livelli di stress.
Ecco come applicarla.
- appoggia il pollice della mano destra sulla narice destra e l'anulare della stessa mano sulla narice sinistra. Lascia invece l'indice appoggiato nel punto dove si incrociano le sopracciglia. - Chiudi la narice destra con il pollice ed inspira molto lentamente attraverso la narice sinistra. - All'apice dell'ispirazione, fermati brevemente, tenendo entrambe le narici chiuse, poi alza il pollice ed espira attraverso la narice destra. - Al termine naturale dell'espirazione, chiudi entrambe le narici per un istante, poi inala attraverso la narice destra. - Ripeti il ciclo continuando ad alternare inspirazioni ed espirazioni attraverso le due narici, per un totale di 5 / 10 cicli.
All'inizio la nadi shodhana ti richiederà un po' di pratica, ma superato il periodo di "coordinamento" potrai godere appieno dei benefici :)
concludiamo questo primo round di tecniche di respirazione con la respirazione "caffè".
Questo tipo di respirazione ha l'obiettivo di stimolare il nostro sistema nervoso simpatico e ridurre la CO2 in circolazione nel nostro corpo.
Come un buon caffè può migliorare il tuo stato di allerta e la tua energia; va però usata con cautela e solo ad inizio giornata o prima di una performance.
Ok, ecco come funziona:
- Siediti sul pavimento o su una sedia. - Espira con forza attraverso il naso, come se te lo stessi soffiando. - Tieni la tua faccia, il tuo collo, le tue spalle e il tuo petto immobili mentre "soffi" l'aria attraverso il naso. - Dopo aver espirato, rilassati e inspira, senza forzare però, segui semplicemente la risposta del tuo corpo e consenti ai tuoi polmoni la naturale inspirazione parziale che segue una forte espirazione. - Ripeti il tutto per 20 volte. - Riposati. - Ripeti ancora per 20 volte. - Riposati. - Ripeti per un terzo round.
Come suggerisce il nome stesso, questa tipologia di respirazione è molto potente e va utilizzata solo in momenti specifici.
In particolare modo la respirazione "whiskey" è in grado di provocare una risposta importante del sistema nervoso parasimpatico (riposo e digestione) e va quindi utilizzata per:
- facilitare la digestione. - prepararsi al sonno. - ridurre lo stress.
Ecco come praticare la respirazione "whiskey":
- Siediti o distenditi (NON praticare questa respirazione mentre guidi). - Inspira attraverso il naso contando fino a 4 (1-2-3-4). - Trattieni il respiro per 4 secondi (1-2-3-4). - Espira attraverso il naso per altri 4 secondi (4-3-2-1). - Trattieni il respiro per 4 secondi (4-3-2-1). - Ripeti l'intero circo per una durata di circa 10 minuti.
nel segno dell’equilibrio, durante questa trentesima settimana del corso ti proporrò una serie di sfide quotidiane legate alla respirazione, uno degli strumenti più potenti per gestire lo stress e aumentare le nostre performance.
Nello specifico, ti proporrò ogni giorno una diversa tecnica di respirazione che ha finalità diverse.
Sperimenta quelle che reputi più adatte alla tua condizione e ai tuoi scopi e poi decidi quale o quali tecniche portarti dietro nella tua cassetta degli attrezzi.
Iniziamo con la respirazione acqua, whiskey e caffè.
Oggi ti proporrò la prima.
La tecnica di respirazione "acqua" può essere utilizzata in qualsiasi situazione e come per un bicchiere d'acqua, è sempre appropriata e salutare.
Nello specifico, questa tecnica di respirazione ha un effetto adattogeno, questo significa che se sei stressato ti riporta ad una condizione di maggiore serenità; se al contrario hai le energie un po' basse ti dà il giusto sprint.
Ecco in cosa consiste:
- Inspira attraverso il naso contando fino a 4 (1-2-3-4). - Espira attraverso il naso contando fino a 4 (4-3-2-1). - Ripeti per circa 5 minuti.
Ps. Come detto la respirazione "acqua" funziona in qualsiasi situazione, ma ti consiglio di utilizzarla in particolare modo prima di un meeting o di una riunione importante o dopo pranzo se hai il classico abbiocco post-prandiale.
terminiamo questa settimana di 365 dedicata alla resilienza con una sfida basata sul potere della scrittura espressiva.
Se hai fatto il pre-corso di 365 ne hai già saggiato l'efficacia, oggi vedremo come applicarla allo sviluppo della resilienza.
Ritagliati 20 minuti, prendi un foglio bianco (magari più d'uno), una penna e per i primi 10 minuti inizia a scrivere come in un flusso di coscienza, focalizzandoti su uno specifico problema che ti sta tormentando in questo periodo.
Fregatene della punteggiatura e della forma, scrivi, scrivi senza sosta per 10 minuti.
In uno studio del 1988 (James W. Pennebaker et al.) è stato scoperto che i partecipanti che hanno adottato la tecnica della scrittura espressiva per soli 4 giorni, mettendo nero su bianco tutti i loro pensieri su una data problematica, hanno migliorato i propri parametri di salute dopo 6 settimane e si sono sentiti più felici fino a 3 mesi dopo l'esperimento.
Non limitarti però ad elaborare i tuoi pensieri su questa problematica, cambia anche la narrativa.
Nei successivi 10 minuti dell'esercizio sforzati di scrivere cosa puoi trarre di buono da questa esperienza difficile.
All'inizio l'idea che può venirne del buono da questa situazione ti strapperà un sorriso amaro, ma tu impegnati comunque a trovare queste perle.
la tua sfida per oggi sarà quella di collezionare 3 "No".
Mi spiego meglio...
Come sai, essere resilienti significa sapersi rialzare ad ogni contrattempo della vita.
Per allenare questa abilità oggi dovrai fare 3 richieste azzardate, sapendo che potresti ricevere un sonoro "No".
Ecco alcune idee:
- Chiedi uno sconto in un negozio che generalmente non ne fa.
- Chiedi al tuo compagno / compagna di fare quella cosa che desideri da così tanto tempo, ma che lui / lei osteggiano.
- Chiedi ai tuoi amici di fare quella serata con i giochi da tavola che rimandate da una vita.
Insomma, oggi osa, chiedi quello che hai sempre voluto chiedere, consapevole che potresti ricevere un bel "No", anzi, dovrai continuare a chiedere e ad osare finché non avrai collezionato almeno 3 di questi "No".
un'altra caratteristica di un animo resiliente è la capacità di accettare ciò che non può essere cambiato.
La preghiera della serenità recita:
"Signore, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso e la saggezza di comprenderne la differenza."
Per sviluppare la nostra capacità di accettazione dobbiamo dunque imparare a comprendere ciò su cui abbiamo potere e ciò che invece è fuori dal nostro controllo.
A tal proposito oggi ti rimando a questo articolo di approfondimento:
come appassionati di crescita personale tendiamo ad avere un tratto individualista.
...e va bene così.
A volte, però, questo tratto individualista ci porta a pensare che dovremmo affrontare qualsiasi avversità come lupi solitari.
Non è così.
Chi ha un'elevata resilienza non si vergogna di chiedere aiuto quando ne sente il bisogno.
Il supporto di una cerchia ristretta di familiari e amici è essenziale per attraversare momenti particolarmente duri.
La tua sfida per oggi è dunque quella di aprirti con una persona di fiducia e condividere con lei le problematiche che gravano sulle tue spalle in questo periodo.
Mi raccomando, non ti sto consigliando una sessione di frignite e sfoghite.
No, ti invito a prendere un caffè o sentire una persona cara e chiederle consiglio e supporto sulle tue sfide del momento.
Lo so, per alcuni di noi questa sfida sarà tra le più difficili, ma spesso sono le sfide a cui facciamo più resistenza quelle per noi più utili.
hai mai sentito parlare di Locus of Control (luogo di controllo)?
Il termine Locus of Control indica: “la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della sua vita siano prodotti da suoi comportamenti o azioni, oppure da cause esterne, indipendenti dalla sua volontà”.
Nello specifico, lo psicologo Julian B. Rotter ha individuato due tipologie di Locus of Control (LoC):
LoC interno. Hanno LoC interno le persone che sono convinte di poter dominare gli eventi. Questi individui si assumono la piena responsabilità dei loro successi e dei loro insuccessi. Hanno un’elevata autostima, sono disciplinati e credono fermamente nella pratica deliberata.
LoC esterno. Hanno LoC esterno le persone che sono convinte che gli eventi della vita, siano essi positivi o negativi, dipendano sempre da fattori esterni quali il caso, la fortuna o il destino. La loro autostima è a livelli microscopici e sono spesso colti da “frignite” acuta.
Come avrai intuito, uno dei tratti caratteristici delle persone resilienti è quello di avere un LoC interno.
Chi ha un'elevata resilienza infatti tende ad affrontare di petto le difficoltà, piuttosto che subirne le conseguenze.
Che è esattamente quello che ti invito a fare oggi.
Pensa alle piccole e grandi sfide che hai elencato lunedì: quali azioni puoi mettere in atto oggi stesso per risolvere queste problematiche o perlomeno mitigarne gli effetti nefasti?
Affronta la giornata di oggi con la consapevolezza di essere regista della tua vita e non mera comparsa.
A volte, , non dobbiamo diventare più resilienti, ma al contrario dobbiamo semplicemente ricordarci di essere già stati resilienti.
Nella tua vita hai sicuramente affrontato (e superato) momenti di difficoltà. Non ho dubbi a riguardo.
Prenderne consapevolezza è essenziale per capire che possiamo affrontare anche le nuove difficoltà davanti a noi.
Metti dunque per iscritto i 3 momenti più difficili della tua vita e come li hai superati.
Perché ricorda: quando siamo in mezzo alla tempesta il cielo è sempre più scuro, ma il sole è sempre lì, dietro quelle nuvole minacciose e prima o poi tornerà a splendere.
in questa nuova settimana di sfide parleremo di resilienza.
Dopo aver visto come sviluppare la nostra imperturbabilità è arrivato infatti il momento di imparare a rialzarci ogni volta che incontriamo gli inevitabili ostacoli.
Purtroppo negli ultimi anni questo termine è stato abusato e banalizzato, eppure la resilienza rimane un'abilità chiave nel nostro percorso di crescita personale.
Per rafforzarla, dobbiamo innanzitutto comprendere esattamente cos'è la resilienza.
Ecco la definizione ufficiale che puoi trovare su Wikipedia:
"La resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.
È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità.
Persone resilienti sono coloro che immerse in circostanze avverse riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti."
Si, ma come la sviluppiamo questa sacrosanta resilienza?
Il primo passo per essere più resilienti nella vita consiste nel riconoscere le difficoltà che stiamo affrontando.
A volte quasi ci vergogniamo delle nostre difficoltà e ci rifugiamo dietro frasi come:
"No, non è niente, alla fine non devo andare al fronte." "Ho solo un po' di preoccupazioni." "Tutto bene, è solo un periodo un po' stressante".
Intendiamoci, evitare di fare di un topolino una montagna è cosa buona e giusta.
Dobbiamo però comprendere che ognuno di noi ha le sue battaglie da affrontare e per quanto insignificanti possano sembrarci rispetto a quelle degli altri, se comunque ci provocano stress ed emozioni difficili, è giusto riconoscerle e prendercene cura.
Oggi ti chiedo di fare proprio questo.
Fai una lista di tutto ciò che ti sta preoccupando in questo periodo, non importa quanto piccole siano queste preoccupazioni.
Una volta messe nero su bianco, riconosci queste preoccupazioni, ammetti che ti stanno mettendo in difficoltà e impegnati ad affrontarle.
Può sembrare un gesto banale, ma ti porterà ad avere un cambio di atteggiamento estremamente benefico.
vorrei concludere questa settimana dedicata all'imperturbabilità fornendoti uno strumento molto pratico per distaccarsi dalle emozioni negative nel mezzo delle "tempeste" della vita.
Lo scudo mentale.
Sì, lo so, il nome di questo strumento ricorda un po' una fuffocazzata, ma avendo praticato questa tecnica per svariati anni posso dirti che si è dimostrata per me particolarmente efficace.
Ti confermo inoltre che è ampiamente utilizzata soprattutto nel mondo sportivo.
Se hai sempre ammirato quei giocatori che riescono a rimanere imperturbabili anche quando giocano in un campo avversario con tutto il pubblico di casa che gli dà contro, lo scudo mentale ti piacerà.
Ecco come funziona...
Poco prima di affrontare una situazione che ti mette a disagio o persone che ti succhiano le energie (e la pazienza), immagina che uno scudo invisibile scenda dal cielo e ricopra per intero la tua persona.
Questo scudo è trasparente, ma indistruttibile ed è in grado di filtrare qualsiasi insulto, scortesia o influenza negativa.
Nulla può attraversarlo se tu non lo desideri e dietro questo scudo tu rimarrai sempre perfettamente imperturbabile.
Ripeto, devi provare questa tecnica di visualizzazione e immaginazione alcune volte, ma può avere davvero degli enormi benefici per la tua serenità.
affrontare finalmente questa avventura che rimandi da così tanto tempo, non solo ti porterà a godere dei benefici che hai elencato ieri, ma ti permetterà di evitare quelli che sono i... costi dell'inazione.
Quello di cui spesso non ci rendiamo conto infatti è che non agire ha comunque un costo ed è un costo spesso salato.
Bene, per terminare questo esercizio sulle premeditatio malorum ti chiedo proprio di pensare a questi "costi nascosti".
Cosa rimpiangerai tra 20 anni se non avrai realizzato questo tuo sogno?
Come ti sentirai emotivamente tra un anno, se ti sarai fatto sfuggire questa occasione per l'ennesima volta?
A quali traguardi avrai rinunciato?
Cerca di essere dettagliato. Crea in te una vera e propria sensazione di disagio: devi stare male all'idea di non iniziare la tua avventura!
(Sì, questo esercizio assomiglia a quella lettera che ti ho fatto scrivere al termine della settimana di setup, ma è focalizzato su una specifica avventura / progetto / sogno nel cassetto).
Bene. Termina qui questo esercizio settimanale sullo sviluppo dell'imperturbabilità.
continuiamo il nostro esercizio sulle premeditatio malorum...
Ora che abbiamo dato sfogo al nostro bambino impaurito e abbiamo elencato le azioni da intraprendere per mitigare e aggiustare eventuali scenari catastrofici è tempo di rivolgere la nostra attenzione agli aspetti positivi.
Caspita, avrai dei benefici se realizzerai questo progetto / sogno / avventura che tanto temi, giusto?!
Allora elencali nella tua agenda!
Non ne dimenticare nessuno: metti per iscritto cosa imparerai, quali emozioni vivrai, cosa otterrai di concreto dall'intraprendere la tua avventura.
ieri hai dato sfogo alle tue paure e dovresti aver individuato una lista delle 10-20 peggiori cose che potrebbero accadere nei prossimi 3 mesi imbarcandoti nel tuo progetto.
Oggi ti chiedo di individuare per ognuna di queste 10-20 paure, una piccola azione che puoi compiere per eliminare o ridurre la probabilità di accadimento di questo "scenario disastroso".
Ehi, nulla di fantascientifico!
Se per esempio questa estate vuoi affrontare un'avventura che potrebbe metterti alla prova fisicamente (una passeggiata impegnativa in montagna, un'uscita in bicicletta particolarmente lunga, etc.) perché non chiedere informazioni di dettaglio a chi ha già affrontato questa prova e organizzare un piano di allenamento di conseguenza?
prima di iniziare questa settimana di sfide, vorrei farti una breve premessa.
Sono ormai passati più di 6 mesi dall'inizio dell'anno...
Come ad ogni edizione, con l'avvicinarsi dell'estate alcuni iscritti a 365 iniziano a mollare la presa.
Ci sta, non li biasimo, ma ricorda perché hai deciso di iscriverti a questo corso.
Se continui a ripetere gli stessi errori che commetti ogni anno, vivrai l'ennesimo anno fotocopia.
Ecco allora alcune "azioni minime" che puoi mettere in campo per non abbandonare del tutto la retta via in questo inizio di terzo trimestre "estivo":
- Leggi TUTTE le sfide. - Applica quelle che senti in linea con i tuoi obiettivi. - Definisci il tuo #mantra trimestrale (se non lo hai ancora fatto). - Cerca di portare avanti ogni giorno il tuo output o una sua versione ridotta.
Ok, torniamo al nostro percorso.
Inizieremo questo terzo trimestre con delle sfide che ti aiuteranno a sviluppare l’imperturbabilità, ovvero lo capacità di affrontare paure, difficoltà e contrattempi con un atteggiamento stoico.
...e a proposito di filosofia stoica, tra i suoi insegnamenti ce n'è uno che reputo particolarmente efficace e che è noto come "premeditatio malorum" (visualizzazioni negative).
A partire da domani vedremo un esercizio molto pratico basato sulle "premeditatio malorum", che ti aiuterà ad affrontare paure e sfide di questo terzo trimestre con maggiore imperturbabilità.
Per oggi ti chiedo semplicemente di mettere in pratica le "azioni minime" di cui ti parlavo nella premessa e di riflettere su questa frase di Seneca, uno dei massimi esponenti dello Stoicismo:
"Spesso soffriamo molto di più nella nostra immaginazione, piuttosto che nella realtà" - Seneca.
Oggi termina ufficialmente questa prima settimana di reset del nostro terzo trimestre .
Mi auguro ti sia stata di aiuto.
Da domani però si torna a fare sul serio e per affrontare questo nuovo trimestre con il giusto spirito, voglio che tu faccia questo esercizio.
Ricordi la lettera che ti ho fatto scrivere all'inizio del secondo trimestre e che ti ho invitato a rileggere la scorsa domenica?
Oggi dovrai scrivere una lettera un po' diversa...
Scrivi a te stesso una lettera in cui descrivi nel dettaglio come sarà la tua vita il 25 settembre, se non ti impegnassi in nulla, se decidessi di non perseguire nessun obiettivo e piuttosto portare avanti quelle abitudini deleterie che spesso caratterizzano le tue giornate.
Mi raccomando, vai nel dettaglio:
immagina di aver fallito miseramente questo terzo trimestre, immagina di fare ogni giorno, per le prossime 12 settimane, tutto ciò che sai essere sbagliato e sai essere la causa di molti problemi nella tua vita.
Buon compito a domani ;-)
Ps. Puoi scrivere la lettera nella tua agenda o usando il servizio futureme.org (in questo caso, imposta la data al 26 settembre).
Pps. Questo esercizio di visualizzazione, dovrebbe aiutarti a farti inca**are quel tanto che basta per affrontare le prossime settimane con maggiore grinta.
Quale momento migliore per compilare il primo SAM di questo nuovo trimestre?
Per iniziare al meglio questo terzo trimestre , voglio proporti una sfida particolare, una sfida che ti renderà... più felice.
Usi Instagram?
Se non lo usi, oggi vacanza, ma se sei un assiduo frequentatore del social delle foto la tua sfida per oggi consiste nel togliere il follow a tutti gli account che promuovono una bellezza patinata e artificiale.
Fitness star, modelle/i, influencer con la gallery impeccabile, travel blog con foto mozzafiato.
Togli il follow senza pietà.
Senza che tu te ne stia accorgendo questi account stanno formando nella tua mente un'ideale di bellezza (e di stile di vita) tanto perfetto quanto falso e irraggiungibile.
Questi ideali inarrivabili invece di ispirarci ci rendono solo più frustrati e depressi.
Comunque non devi credermi sulla parola o credere agli studi scientifici che hanno definito Instagram il social network più dannoso in assoluto per la nostra sanità mentale.
Prova a togliere il follow a questi account "patinati" per un mese.
Se non riscontrerai alcun beneficio e vorrai tornare a seguirli potrai sempre farlo ;-)
"Né di Venere, né di Marte, non si inizia e non si parte".
Tradotto: di venerdì e di martedì non si iniziano nuovi progetti e non si parte per dei viaggi.
Detto o non detto, ogni volta che dobbiamo iniziare un nuovo progetto (o in generale quando dobbiamo metterci al lavoro) tendiamo a rimandare al...
- primo del mese. - lunedì successivo. - mattino seguente. - nuova mezz'ora (es. sono le 14:12, inizio alle 14:30!).
Indovina un po': sono scuse del kaizer!
Se hai seguito le mie istruzioni questa settimana e hai definito il tuo nuovo #mantra trimestrale e tutti gli altri strumenti di supporto, inizia questa giornata dedicando almeno 90 minuti "solidi" per avanzare verso il tuo #mantra.
È convinzione diffusa che avere successo ci renda felici , ma paradossalmente è altrettanto vero il contrario: essere felici ci rende persone di successo.
Ora che hai definito il tuo #mantra, il tuo output e tutti gli altri strumenti, vorrei che facessimo insieme un passettino in più...
Poniti questa semplici domanda :
Cosa posso fare per rendere il mio percorso verso il mio #mantra trimestrale il più divertente e piacevole possibile?
Prova a pensarci: ti è mai capitato di perdere letteralmente la cognizione del tempo facendo qualcosa che amavi?
Per quanto ci facciano battere forte il cuore i nostri obiettivi, raggiungerli spesso significa impegnarsi in attività che non ci piacciono affatto o che tendiamo ad evitare.
Immagina quanto potresti essere più efficace se riuscissi a rendere anche queste attività, in qualche modo, piacevoli.
Prova dunque a pensare a dei modi per rendere piacevole ciò che è noioso ma necessario.
Ps. ricorda, non sta scritto da nessuna parte che per ottenere un determinato risultato, dobbiamo necessariamente percorrere la strada imposta da altri... crea la tua di strada.
Se il #mantra è il tuo sogno, la tua ossessione, l'output è quella singola azione, su cui hai il 100% del controllo e che, più di ogni altra, può influenzare il raggiungimento del tuo obiettivo.
Provo a spiegartelo in un altro modo:
Il #mantra trimestrale è il risultato che vuoi ottenere e su questo, non necessariamente hai il pieno controllo (la pandemia di coronavirus ce lo ha insegnato inesorabilmente).
In fin dei conti, se tutto fosse predeterminato e programmato... sai che palline!
Ma la funziona del #mantra è proprio questa: accendere il tuo entusiasmo e focalizzare la tua attenzione su una singola priorità.
L'output, d'altro canto, è lo "sporco lavoro" su cui dovrai impegnarti nei prossimi 90 giorni e di cui sei completamente responsabile.
O lo fai, o non lo fai. Niente scuse.
Eccoti allora degli esempi concreti di output:
- Completare 400 ore di deep work (lavoro profondo) nei prossimi 90 giorni. - Fare 500 pomodori di studio senza distrazioni entro il 25 settembre. - Camminare 10.000 passi ogni singolo giorno. - Portare a termine 40 allenamenti in palestra nei prossimi 3 mesi. - Meditare almeno 15 minuti tutti i giorni. - Dedicare 90 minuti al giorno allo sviluppo di un nuovo progetto extra-lavorativo.
Ognuno di noi può scegliere l'output più coerente con il suo obiettivo, ma quelli elencati qui sopra possono coprire una gran varietà di traguardi.
L'idea alla base dell'output infatti è quella di definire un certo volume di azioni che possono influenzare profondamente il raggiungimento del tuo #mantra trimestrale.
Tutto chiaro?
Se ancora non lo hai fatto, definisci ora il tuo output primario per il nuovo trimestre cliccando sul bottone "Nuovo Output" in fondo alla schermata. Se invece vuoi modificare un output già esistente, potrai farlo cliccando sull'Output di riferimento e successivamente su "Modifica".
A questo punto dovrebbe ormai esserti chiaro cos'è un #mantra...
ma visto che il primo passo per raggiungerlo, consiste nel definirlo correttamente, non voglio lasciare spazio a dubbi.
Un #mantra è la tua ossessione.
Un obiettivo ambizioso che intendi portare a termine entro 3 mesi, la priorità a cui dedicherai la tua attenzione e le tue energie da qui al 25 settembre.
Ecco degli esempi di #mantra trimestrali definiti correttamente:
- Avere 25.000€ di risparmi entro domenica 25 settembre. - Superare 4 esami universitari con la media del 28,5 entro la fine del trimestre. - Perdere 7kg di massa grassa nei prossimi 90 giorni. - Fatturare 50.000€ entro domenica 25 settembre.
Tutto chiaro?
Ricapitoliamo:
definisci un nuovo #mantra trimestrale che abbia una scadenza precisa e una natura binaria (alla scadenza o l'hai raggiunto, o non l'hai raggiunto: non ci devono essere dubbi a riguardo).
Ah, naturalmente un #mantra che si rispetti dovrà poi essere sintetizzato in un'unica parola originale, specifica e motivante che ti ricordi ogni giorno il tuo obiettivo trimestrale.
Buon divertimento ;-)
Ps. ricorda: sogna in grande e poi pianta i piedi bene a terra per prendere la spinta per raggiungere il tuo obiettivo.
c'è una frase di Benjamin Franklin che amo particolarmente:
"Se fallisci nel pianificare, stai pianificando il tuo fallimento."
Per questo motivo, come ormai dovresti sapere ogni volta che iniziamo un nuovo ciclo trimestrale, utilizzeremo la prima settimana per pianificare al meglio le successive 12.
Nello specifico, rivedremo ancor più nel dettaglio come sfruttare al meglio i 4 pilastri dell'efficacia personale (#mantra, output, segnapunti e SAM), ma soprattutto cercheremo di imparare quanto più possibile da ciò che è andato bene e ciò che è andato male nei tre mesi appena trascorsi.
Oggi inizia a fantasticare su cosa vorresti realizzare da qui a domenica 25 settembre (termine del nostro terzo trimestre).
Sogna ad occhi aperti, cerca di ritrovare l'entusiasmo per i tuoi obiettivi: tutte le tecniche di efficacia e crescita personale sono del tutto inutili se la nostra vita si trasforma in una grigia sequela di attività da completare.
ricordi cosa ti avevo chiesto di fare all'inizio di questo secondo trimestre di 365 - 2022?
Beh, oggi è l'ultimo giorno del nostro secondo anno di 12 settimane ed è arrivato il momento di riprendere in mano la sfida della lettera.
Lunedì 28 marzo ti avevo chiesto di scrivere una lettera nello specifico ti avevo dato queste istruzioni:
"Immagina che oggi sia domenica 26 giugno, l'ultimo giorno del nostro secondo trimestre e immagina di scrivere questa lettera al tuo "Io passato", ovvero al te stesso di oggi, lunedì 28 marzo.
- Come ti piacerebbe che si fosse comportato in questi 3 mesi? - Cosa ti sentiresti di consigliargli? - Come vorresti che avesse vissuto questi tempi così surreali?
Non esiste un modo giusto o sbagliato di fare questo esercizio: prenditi 10 minuti e scrivi come scriveresti al tuo migliore amico."
Ecco ti chiedo di rileggere quella lettera scritta 3 mesi fa e di riflettere su come sono andate davvero le cose.
Cosa è andato bene? Cosa è andato meno bene?
Quali errori non vuoi più commettere nel terzo trimestre?
Buona meditazione.
Noi ci rileggiamo domani per l'inizio del nostro terzo anno di 12 settimane.
spesso quando si parla di procrastinazione si pensa allo studio o al lavoro.
La verità è che questo atteggiamento mentale spesso è talmente radicato in noi che rischiamo di rimandare letteralmente la nostra vita.
Ci ritroviamo così a posticipare numerose esperienze, in attesa di non si sa cosa.
Approfittane per vivere una di queste esperienze!
Visita quella città che volevi visitare da tempo. Vai in quella riserva naturale per un pomeriggio in mezzo alla natura. Cucina quella ricetta che ti riprometti di preparare da mesi.
Oggi prendi l'impegno con te stesso di smettere di rimandare la tua vita.
se hai applicato alla lettera le sfide viste fin qui, questa settimana dovresti aver procrastinato molto meno del solito.
...sono però certo che qualche episodio di rimandite si sia comunque verificato.
Se è successo... perdonati.
Numerosi studi hanno dimostrato come perdonare sé stessi ci aiuta ad avere un atteggiamento più costruttivo verso di noi e questo riduce la probabilità di procrastinare in futuro.
Questa mattina, prima di iniziare a lavorare o studiare, semplicemente prendi consapevolezza di tutte le volte che sei stato pigro, svogliato o non te la sentivi di impegnarti.
Accettalo, perdonati e inizia a lavorare consapevole che ogni nuovo giorno è l'occasione per essere la migliore versione di te stesso.
Considero il metodo GTD (Getting Things Done) di David Allen per molti versi macchinoso e ormai superato.
Eppure Allen all'epoca ebbe alcune intuizioni geniali, che gli hanno permesso di raggiungere il meritato successo.
Una di queste è la cosiddetta "Next Action" (prossima azione).
Qualsiasi sia il progetto o l'obiettivo su cui stai lavorando, devi avere sempre chiara in mente quale sarà la prossima azione pratica che intendi completare.
Spesso infatti procrastiniamo proprio perché non ci è del tutto chiaro cosa dobbiamo fare.
Se avrai la pazienza e la determinazione di definire ogni volta quale sarà la tua prossima azione, innescherai un circolo virtuoso in cui non ci sarà più spazio per la rimandite.
Questo sarà quindi il tuo compito per oggi: prima di iniziare a lavorare su una specifica attività, definisci subito in modo chiaro e puntuale quale sarà la tua prossima azione.
Appena avrai completato il task attuale e starai per iniziare questa prossima azione, definisci quella successiva ancora, e così via.
Bluma Zeigarnik era una psicologa Lituana che scoprì un interessante comportamento della mente umana: le attività incompiute tendono a rimanere radicate nella nostra working memory (memoria di lavoro), mentre quelle concluse vengono cancellate rapidamente.
Questo significa che se sei coinvolto in molte attività incompiute (i famosi open loops di cui parlo nel video-corso Crea Tempo), tenderai a sentirti sopraffatto.
L'effetto Zeigarnik ha però anche un risvolto positivo: quando inizi un'attività, hai molte più probabilità di continuare a lavorarci (e quindi a completarla).
Perché te ne ho parlato?
Perché la tua sfida per oggi sarà iniziare a fare qualcosa, qualsiasi cosa, collegato al tuo lavoro / studio / #mantra trimestrale.
Può essere anche la cosa più banale come creare un nuovo documento e scrivere la prima frase di quel report che stai rimandando; aprire il libro e leggere il primo paragrafo del libro che devi studiare; indossare le scarpe per andare a fare quella corsa programmata per oggi.
Non importa quanto piccola sia questa prima azione, l'importante è che tu faccia qualcosa per muovere la "palla di neve" verso valle.
"Lo scopo del fare non è produrre di più, ma avere il tempo per vivere di più."
A volte per smettere di procrastinare tutto ciò di cui abbiamo bisogno è un cambio di prospettiva.
Se l'unica motivazione che ci spinge a non rinviare è quella di fare di più, essere più produttivi, raggiungere più obiettivi, il nostro subconscio ad un certo punto si ribellerà.
Inconsapevolmente infatti ci sentiremo in trappola: più siamo in grado di fare e più ci sentiamo in dovere di fare.
Oggi vorrei farti cambiare punto di vista sulla procrastinazione, la rincorsa degli obiettivi e in generale tutto ciò che abbiamo visto finora con le sfide di 365.
Lo scopo del fare non è produrre di più, ma avere il tempo per vivere di più.
Se oggi ti ritroverai a procrastinare vorrei che pensassi semplicemente a questo: rimandare i tuoi impegni più che privarti della possibilità di raggiungere i tuoi obiettivi, ti sta privando del tempo per vivere appieno la tua vita.
Siamo qui di passaggio, il tempo che ci è concesso è appena un battito di ciglia dell'universo, sarebbe davvero un peccato perderne anche solo un frammento infinitesimale a scrollare il feed di qualche Social.
siamo arrivati all'ultima settimana del nostro secondo trimestre.
Vorrei chiudere questo "anno di 12 settimane" parlando di procrastinazione, uno dei cavalli di battaglia di EfficaceMente.
Affrontare delle sfide che ti aiuteranno a smettere di rimandare i tuoi impegni sarà essenziale per chiudere questo trimestre e iniziare al meglio il prossimo.
Ecco la tua sfida per oggi.
Nel momento in cui ti accorgi che stai procrastinando, prendi la tua agenda, leggi il tuo #mantra trimestrale e poi rispondi per iscritto a queste tre domande:
- Dove mi trovo? - Che cosa voglio fare? - Come mi sentirò dopo averlo fatto?
Se non sempre ti accorgi che stai procrastinando, usa questo trucchetto: imposta un timer sul tuo smartphone che suoni ogni tre ore e rispondi alle tre domande ogni volta che suona il timer.
Questa "sveglia" ti aiuterà a prendere maggiore consapevolezza di come investi il tuo tempo.
la prima, caratterizzata dalla ripetizione alienante di comportamenti e azioni che si sono lentamente insinuate nella tua quotidianità (senza che tu te ne rendessi neanche conto), ti sta uccidendo.
La seconda, caratterizzata dalla scelta deliberata di impegnarti nella disciplinata ripetizione di abitudini potenzianti, è la chiave per il tuo successo.
Coltivare il tuo spirito di avventura significa dunque eliminare la routine alienante (la prima tipologia di routine), e non le tue sane abitudini. Queste ultime, anzi, rappresentano il vascello indistruttibile che ti permetterà di solcare mari inesplorati.
Non è un caso, ad esempio, che i più grandi artisti e pensatori della storia (mi vengono in mente Carl Jung e Immanuel Kant), avessero “rigide” abitudini quotidiane che rispettavano senza se e senza ma.
Erano proprie quest’ultime a rappresentare la cornice dentro la quale potevano muoversi con libertà per “dipingere” i loro quadri filosofici e psicologici più arditi.
Quindi continua ad adottare e coltivare con disciplina una set di sane abitudini che ti aiutino ad avere l’energia, il tempo e la creatività necessarie alle tue esplorazioni più avventurose.
Osa ogni giorno, espandendo, anche fosse di un solo centimetro, le tue zone di comfort: che siano esse nello sport, nello studio o nel lavoro.
...nello specifico, oggi vorrei che affrontassi una mini-avventura.
La "dimensione" di questa avventura dovrà essere commisurata alla tua definizione di cos'è avventuroso e qual è la tua zona di comfort.
Ma oggi cerca di spingerti un pochettino oltre, esplora qualcosa che non hai ancora esplorato, divertiti, senti l'energia che deriva dall'aver conquistato i tuoi limiti percepiti e aumenta il tuo carisma!
Ammettilo , non te l'aspettavi una sfida sulla vulnerabilità nella settimana del carisma.
Ci hanno convinto che dimostrare le nostre vulnerabilità fosse sbagliato. È vero l’esatto contrario.
In un mondo di personaggi social costruiti ad arte, agogniamo per un po’ di sana autenticità ed essere autentici significa anche essere vulnerabili, significa saper mettere a nudo le nostre debolezze, consapevoli di avere la forza di affrontare qualsiasi conseguenza.
Chi ha un grande carisma, inoltre, raramente è arrogante o maleducato: ama il rispetto (di sé stesso e degli altri), ed è per questo che riceve rispetto e ammirazione dall’esterno.
Sì, anche la cortesia è carismatica.
Ecco allora la tua sfida per oggi: Nelle prossime conversazioni che avrai, fai complimenti sinceri se qualcosa ti piace e non farti problemi a esprimere ammirazione o stima per gli altri.
Ciao , voglio aprire questa nuova sfida di 365 dedicata al carisma con questa citazione:
“Il carisma autentico significa la capacità di generare interiormente ed esprimere esteriormente grande eccitazione, una capacità che ci rende oggetto di profondo interesse e di inconsapevole imitazione da parte degli altri.”
Liah Greenfield. Se c’è una qualità che oggi manca molto è l’idealismo (da non confondere con l’ideologismo, purtroppo predominante).
In un mare di disillusione, cinismo, dogmi pre-confezionati e generalizzata apatia, il battersi per un ideale è raro come una perla.
E, proprio perché è così raro, il fervore appassionato risulta estremamente affascinante agli occhi degli altri.
Pensa a quei personaggi diventati leggendari, come Giovanna d’Arco, che sono riusciti ad animare paesi interi grazie alla loro pura passione.
Dovremmo dunque immolarci sulle fiamme dell'idealismo per essere carismatici?
No, non necessariamente...
Non smettere mai di cercare nella tua vita un ideale che sia più grande di te; eh no, non ti sto suggerendo di trasformarti nell’ennesimo attivista de noialtri che vuole insegnare al mondo come dovrebbe funzionare e non è neanche in grado di far funzionare la propria vita. Vai oltre le ideologie pre-confezionate, sposa un ideale e rendilo concreto nella tua vita quotidiana.
Quando avrai incarnato quell’ideale nella tua vita, diventane il paladino e diffondilo con passione ed energia. In generale metti energia e passione in tutto ciò che fai. Questo atteggiamento può essere contagioso, di certo è carismatico!
Qual è dunque un ideale che vorresti far tuo nella vita? Per oggi rispondi principalmente a questa domanda.
Se non sai da dove partire, prova da questa lista di valori.
Le persone carismatiche si distinguono per la loro presenza.
Ma teatralità non significa necessariamente essere un giullare o una primadonna: una calma compostezza naturale a volte cattura gli altri interlocutori più di un esibizionismo forzato.
Il punto è rimanere il più possibile fedeli a sé stessi. L’autenticità è un’altra importante leva del carisma.
Ma come possiamo mettere in pratica il principio della teatralità per rafforzare il nostro carisma?
Oggi prova a rispondere a queste domande...
Quando ti senti più a tuo agio: quando parli ad alta voce o quando sussurri? Quando ti muovi molto o quando stai fermo? Scherzando con chi ti ascolta o mantenendo un atteggiamento molto formale? Presta attenzione alle risposte che ti dai e troverai la tua “formula della presenza” che ti aiuterà ad essere più carismatico nei più disparati contesti sociali e lavorativi.
Ricorda, riusciamo a far emergere il nostro carisma NON quando fingiamo di essere chi non siamo seguendo certe regolate, ma quando diventiamo finalmente noi stessi, consapevoli di determinati meccanismi.
adoro scegliere i titoli delle sfide di 365; mi immagino sempre come reagiranno i corsisti leggendo quelle prime parole ogni mattina.
Tipo oggi, cosa hai pensato quando hai letto quel "santità"?! 😃
Naturalmente non sto parlando di “santità” religiosa, ma di “santità” legata ai propri stili di vita.
Oggi il compromesso è all’ordine del giorno sul lavoro, in famiglia, nelle relazioni sociali.
Vivere secondo i propri valori e ideali e le proprie convinzioni senza scendere a compromessi, nonostante tutto e tutti, ci conferiscono una forza e libertà enormi e, di conseguenza, suscitano una grandissima ammirazione.
Pensa ad esempio al mito della sveglia alle 5 del mattino che tanto affascina gli appassionati di crescita personale.
Sappiamo che non è necessario svegliarsi all’alba per raggiungere i nostri obiettivi (anche se può aiutare) e sappiamo che non è un’abitudine adatta a tutti, eppure le persone in grado di mantenere routine mattutine “miracolose” ispirano in noi ammirazione.
Come possiamo mettere in pratica questo principio per accrescere il nostro carisma?
Elenca una serie di valori, abitudini e comportamenti che reputi importanti per la qualità della tua vita e la tua crescita personale.
Per alcuni giorni (ad esempio da qui al termine della settimana di sfide sul carisma) dedica tutta la tua attenzione e le tue energie a questi aspetti per te fondamentali ed elimina o semplifica tutto il resto. Insomma, vivi alcuni giorni rispettando al 100% i tuoi valori.
Al termine di questo esperimento nota che cos’è successo: come vedi te stesso? Come hanno iniziato a vederti gli altri? La disciplina è carismatica.
ogni persona ricca di carisma non sbandiera subito tutto di sé, mantiene sempre quel necessario velo di riserbo che spinge gli altri a incuriosirsi e a immaginare.
Beh, dai, una buona notizia ogni tanto per noi introversi 😅
Battute a parte, come possiamo far leva sul mistero per accrescere il nostro carisma?
Ecco alcuni spunti pratici da testare subito questa settimana:
Quando sei in un contesto lavorativo o sociale a cui tieni particolarmente, essere come un libro aperto può risultare rassicurante ma non carismatico. Se tendi a parlare troppo per riempire gli inevitabili momenti di imbarazzo che si creano quando conosci nuove persone, rallenta, rilassati, parla meno, ascolta di più.
Invece di raccontare subito, nei primi dieci minuti di conversazione, dettagli della tua vita privata, hobby, film preferiti, abitudini quotidiane, definizioni della tua personalità e altre noiose amenità, anche qui, ascolta, cerca di comprendere quali sono gli argomenti che accomunano te con gli altri interlocutori e concentrati sulle poche cose intelligenti e non scontate che puoi dire a proposito: la tua conversazione risulterà decisamente più affascinante e carismatica.
Prova questo cambio di prospettiva nella tua prossima conversazione. Va bene fare questa prova inizialmente anche con persone che già conosci e in conversazioni digitali (es. su whatsapp).
Ciao , ogni anno il percorso 365 migliora e si rinnova.
Almeno un 20-30% di settimane tematiche vengono aggiornate o completamente proposte ex novo.
È il caso di questa nuova settimana dedicata al carisma...
Hai presente quelle persone che trasudano fascino anche senza aver ancora proferito parola?
Le vedi entrare in una stanza e come un buco nero cosmico attraggono l’attenzione di tutti i presenti. Quando iniziano a parlare, poi, scende il silenzio e chi gli sta attorno ascolta rapito le loro parole.
Se sei stato in presenza di una di queste persone carismatiche, sai esattamente a cosa mi riferisco.
La domanda è… possiamo noi stessi diventare una di queste persone? Con il carisma si nasce o lo si può sviluppare e accrescere?
Per scoprirlo, innanzitutto dobbiamo comprendere cosa si intenda di preciso per carisma.
"Il carisma è la capacità di una persona di esercitare fascino, attrarre a sé e persuadere gli altri."
Questa è la definizione generale di carisma.
Nello specifico, però, esistono 4 tipologie di carisma:
Il carisma dell’attenzione, che si manifesta quando qualcuno fa sentire bene le persone attraverso la sua capacità di ascoltarle attentamente e con rispetto. Un esempio di persona dotata di questo tipo di carisma “empatico” è la famosa presentatrice americana Oprah Winfrey.
Il carisma visionario, dato da una completa convinzione in un’idea o in una causa e dalla capacità di ispirare gli altri a perseguirla. Qui l’esempio che salta subito alla mente è quello di Elon Musk, persona scarsamente empatica, ma la cui visione della specie umana come una specie interplanetaria sta catturando l’immaginazione di milioni di persone.
Il carisma della gentilezza, presente in chi emana fortissimo calore umano ed è dotato di un’elevata intelligenza emotiva. Il Dalai Lama è il tipico esempio riportato in questi casi.
Il carisma dell’autorità, dato dal potere e dallo status sociale. Dittatori e generali del passato sono gli stereotipi più utilizzati. Penso ad un Napoleone Bonaparte ad esempio.
Conoscere queste quattro forme di carisma è il primo passo per coltivare e sviluppare questo tratto della personalità nelle modalità che maggiormente rispecchino i tuoi valori e le tue predisposizioni.
Se, ad esempio, provi una naturale repulsione nei confronti di chi esercita il proprio carisma puntando esclusivamente su potere e status sociale, puoi scegliere di accrescere in te il carisma della gentilezza o dell’attenzione.
Ecco allora l'esercizio pratico di 365 che ti propongo oggi:
Quale delle 4 forme di carisma ti ispirano di più? Perché? Chi, oltre agli esempi già citati, esercita un carisma che ti affascina e ti ispira?
Oggi prova a rispondere a queste domande: chiarirti questi punti ti sarà utile per mettere in pratica con risultati ancora migliori le strategie accresci-carisma che vedremo in questi giorni.
vorrei concludere questa settimana di sfide dedicate alla pratica deliberata, parlandoti della regola delle 5 ore.
La regola delle 5 ore è stata individuata dall'autore Michael Simmons analizzando le agende di centinaia di top performer.
Quello che Simmons ha scoperto è che questi personaggi di successo dedicavano almeno 5 ore a settimana alla pratica deliberata di una nuova competenza, arte o sport.
Oggi, ti chiedo di fare la stessa cosa e nel definire il tuo SAM cerca di programmare la tua pratica deliberata, dedicando ogni giorno ai tuoi obiettivi uno slot temporale di almeno 1 ora (per 5 giorni alla settimana).
Se lo hai già fatto fin qui, ottimo.
Se invece la tua costanza è venuta meno nell'ultimo periodo, è il momento di ricreare lo spazio per i tuoi obiettivi.
la disciplina e la costanza sono essenziali nella pratica deliberata, ma non bastano.
Come spesso accade, i veri risultati arrivano quando troviamo un delicato equilibrio tra la disciplina e un altro elemento chiave...
l'entusiasmo.
Se hai applicato le sfide di pratica deliberata con serietà questa settimana, oggi non forzarti: finiresti per odiare i tuoi obiettivi.
Prenditi una giornata di stacco totale, fai ciò che ti fa stare bene e poi da lunedì torna a martellare sui tuoi sogni vivendo ogni sprint di lavoro / studio / allenamento con ritrovato entusiasmo.
Solo creando questo circolo virtuoso fatto di intense sessioni di pratica deliberata ed entusiasmo riuscirai a far esplodere i tuoi risultati in maniera esponenziale.
continuiamo ad allenare la nostra pratica deliberata.
Ieri abbiamo visto l'importanza dei feedback, oggi invece voglio parlarti di modelli.
Un piccolo trucco per essere certi che le azioni che stiamo compiendo sono azioni utili per il raggiungimento dei nostri obiettivi è quello di... copiare le azioni fatte da chi quell'obiettivo lo ha già raggiunto.
Certo, non basta... copiare, bisogna anche adattare e metterci del proprio, ma partire da ciò che ha già funzionato in passato è sicuramente un ottimo punto di partenza.
Quello che ti chiedo di fare oggi è dunque individuare almeno 3 persone che abbiano raggiunto un obiettivo simile al tuo #mantra trimestrale e fare loro una semplice domanda:
Qual è la singola azione che ha contribuito maggiormente a questo loro risultato.
Tutto chiaro? Buone interviste!
Ps. ti consiglio di prendere come riferimento persone che siano un pelino più avanti di te nel percorso e non persone che sono distanti anni luce.
Solo le prime potranno darti indicazioni davvero utili per te.
uno dei metodi più efficaci per allenare la nostra pratica deliberata consiste nel ricevere feedback puntuali e tempestivi sul nostro lavoro.
Ti faccio un esempio.
Ancora agli inizi della pandemia ho deciso di acquistare una spinning bike smart (Peloton) per la mia casa a Londra.
Tra le varie funzioni questa bici ti permette di tracciare in tempo reale le tue performance e confrontarle con quelle che avevi avuto l'ultima volta che hai ottenuto il tuo record personale.
Questo feedback puntuale e tempestivo è ciò che mi sta aiutando a migliorare le mie prestazioni ad ogni singolo allenamento (beh, quasi!).
A seconda di quello che è il tuo obiettivo, oggi ti invito a ricercare un simile feedbackpuntuale e tempestivo.
Può essere un compagno di studio a cui ripetere quanto hai appena studiato.
Un personal trainer che ti guidi negli esercizi.
Uno smartwatch che conti i passi che fai ogni giorno.
...o qualsiasi soluzione anche molto economica e analogica.
Ciò che conta è che tu possa ricevere questi feedback puntuali e tempestivi ogni volta che fai pratica per il raggiungimento dei tuoi obiettivi.
il secondo elemento essenziale di una buona pratica deliberata è la volontà di sfidare continuamente i nostri limiti.
Non basta dunque agire, per crescere e migliorarci dobbiamo farlo superando costantemente i nostri limiti.
...e qui costantemente non significa: tutti i giorni.
Devi però capire che se rimani sempre nella tua zona di comfort, difficilmente cambierà qualcosa nella tua vita.
Vediamo dunque cosa significhi nella pratica superare costantemente i nostri limiti.
Ecco alcuni esempi pratici da cui prendere spunto per la tua sfida di oggi.
Se sei abituato a studiare usando la tecnica del pomodoro, sfidati con pomodori di 30 o 40 minuti, al posto dei classici pomodori da 25 minuti.
Se il tuo #mantra trimestrale riguarda lo sport, oggi cerca di battere il tuo record personale.
In generale il tuo focus odierno deve essere sulla tua performance.
Non limitarti a lavorare sugli "ingredienti del successo" (le azioni che muovono l'asticella), cerca di farlo con l'idea di superare le tue performance passate.
se hai letto l'articolo di approfondimento di ieri saprai che uno dei passaggi chiave per una buona pratica deliberata consiste nell'individuare i cosiddetti "ingredienti del successo".
L'output legato al tuo #mantra trimestrale è sicuramente uno dei migliori esempi di "ingrediente del successo".
L'output infatti è quell'azione che più di ogni altra ti aiuterà a realizzare il tuo obiettivo (se ripetuta con costanza).
Non sempre però un obiettivo può essere raggiunto attraverso un'unica azione ripetuta costantemente.
Ecco perché nei nostri bei SAM settimanali dobbiamo individuare con precisione le altre azioni su cui ci concentreremo nei successivi 7 giorni.
Oggi però ti chiedo di fare un passettino in più.
Sforzati di individuare nella tua to-do list tutte e sole quelle attività che faranno davvero la differenza nella tua vita e nel raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Una volta individuate portale a termine senza distrazioni nella prima parte della giornata.
Taleb è colui che di fatto ha coniato il termine antifragile e lo ha portato alla ribalta con l'omonimo bestseller.
Diciamocelo, i testi di Taleb non sono per tutti; a volte sono complessi e prolissi, ma anche ricchissimi di spunti e approcci che semplicemente non troverai in nessun altro libro.
Buona lettura e a domani con una nuova settimana di sfide di 365 - Un anno epico!
The Secret (Il Segreto) è stato senza dubbio uno dei libri di maggior successo dell’industria del Self-Help.
Già solo il titolo è un capolavoro commerciale: esiste infatti un mercato illimitato di allocchi alla continua ricerca della formula magica per rivoluzionare la propria vita.
Questi individui perdono anni a rincorrere il segreto che finalmente li renderà ricchi, fighi e felici, non rendendosi conto di una semplice verità: non esiste (e non può esistere) alcun segreto universale.
La vita è complessa, caotica e diversa per ognuno di noi.
Se vogliamo realizzare i nostri obiettivi più ambiziosi dobbiamo sperimentare continuamente tecniche dalla provata efficacia, ma soprattutto, dobbiamo evitare di fare le minchiate più classiche.
Già questo può portarci molto lontano.
Eccoti un esempio concreto a riguardo…
Probabilmente non esiste la dieta (segreta) perfetta che vada bene per chiunque, se però iniziamo ad eliminare i cibi industriali e i troppi dolci, di sicuro non possiamo sbagliare.
E arriviamo alla lezione di antifragilità di oggi:
Invece di cercare di essere brillante, evita di essere stupido.
In quali ambiti della tua vita stai cercando le pillole magiche o le formule segrete, quando smettere di fare le solite cavolate sarebbe già uno splendido punto di partenza?
Conosci Richard Branson, il carismatico fondatore della Virgin?
Quando avviò la sua compagnia aerea nel 1984, la Virgin Atlantic, riuscì a strappare un accordo incredibile con la Boeing, l’azienda produttrice di aerei.
Per avviare la sua compagnia aerea, si impegnò ad acquistare un aereo usato dalla Boeing, a patto, però, di poterlo restituire dopo un anno se le cose fossero andate male.
Grazie a questo accordo, nella peggiore delle ipotesi, avrebbe perso solo 6 mesi di profitti della sua azienda principale, la Virgin Records.
In caso di successo, invece... the sky would have been the limit (il cielo sarebbe stato il limite)
Se vuoi essere più antifragile, ogni volta che devi prendere una decisione importante nella tua vita, scegli la strada che ti garantirà benefici enormi (+++) se le cose dovessero andare bene e provocherà invece danni limitati (-) se le cose dovessero andare male.
Questa è quella che si definisce opzionalità asimmetrica.
Un esempio per applicare da subito questo principio nella tua vita?
Investi nella tua formazione: apprendi competenze non comuni, studia nuove lingue, specializzati in settori promettenti ma ancora inesplorati.
Se le cose dovessero andar male avrai perso qualche centinaio di euro in corsi e delle ore di studio, ma se le cose dovessero andar bene le possibilità di crescita saranno illimitate (su questo punto posso parlare per esperienza diretta 😊).
Se segui EfficaceMente e sei nostro corsista, sotto sotto, sei un pelino perfezionista!
A noi Efficaci piace da matti darci un sacco di regole e a volte ci imponiamo un numero esagerato di routine e sane abitudini.
Tutto nella norma 😅
Ci sono però momenti nella nostra vita in cui sentiamo l’esigenza di semplificare, eliminando quelle inutili sovrastrutture che suonano tanto bene nella teoria, ma che servono a ben poco nella pratica.
Generalmente questo momento coincide con un periodo particolarmente stressante e sfidante, ma non dobbiamo necessariamente aspettare tempi difficili per semplificare.
Anzi, concentrarci sull’essenziale, seguire “pochi principi ma buoni”, e sbarazzarci di tutto il resto è sicuramente uno dei passi chiave per essere più antifragili.
Nei momenti di difficoltà, infatti, quei pochi capisaldi ci aiuteranno a non perdere la bussola e ad affrontare al meglio le sfide della quotidianità.
Per la sfida di oggi ti pongo quindi una semplice domanda:
Se dovessi ripensare a tutto quello su cui abbiamo lavorato nel nostro percorso di 365, e se dovessi pensare alle abitudini, alle routine e alle attività di cui è composta la tua giornata tipo, quali di queste generano reale valore nella tua vita (e quali no)?
Sai sviluppare la nostra antifragilità significa introdurre una sana dose di incertezza e imprevedibilità nella nostra vita.
Per farlo dobbiamo assumerci tanti piccoli rischi, sperimentando continuamente nuove strade: nel lavoro, nelle finanze, nelle relazioni sociali, etc.
Questi piccoli rischi si tramuteranno spesso in piccoli fallimenti irrilevanti per il nostro benessere generale; alcuni di essi, però, si riveleranno le migliori scelte della nostra vita.
D’altro canto, dobbiamo invece evitare ad ogni costo quei rischi che, se dovessero avverarsi, avrebbero un impatto definitivo sulla nostra carriera, sulle nostre relazioni, sulla nostra vita:
Mettere tutti i nostri risparmi su quell’investimento che nostro cugggino ha definito “un successo assicurato“.
Indulgere in cattive abitudini che potrebbero mettere in grave pericolo la nostra salute (sì, fumatore, sai di cosa sto parlando).
Mentire e tradire la fiducia delle altre persone nella speranza che non saremo mai scoperti.
Rischia poco ma tante volte, invece che tanto ma poche volte.
Non ci rendiamo conto dell’importanza di avere un piano B, finché avere un piano B è l’unica cosa importante.
Quali elementi della tua vita richiederebbero un piano di backup in questo momento?
Ti faccio un esempio pratico.
Qualche mese fa stavo girando dei video per il nuovo YES! Inglese, e visto che eravamo stretti con i tempi se l’SD card della fotocamera avesse avuto un qualsiasi problema, avremmo avuto perdite per decine di migliaia di euro: ne ho subito ordinata una di backup per 10 €.
Forse non la userò mai, ma è stato comunque un ottimo investimento.
Dalle cose più semplici a quelle più complesse ed importanti, quali backup puoi prevedere nella tua vita adesso per evitare che un singolo problema mandi tutto all’aria?
Capiterà un contrattempo o un insuccesso durante il tuo anno epico (o magari è già capitato). Come deciderai di rispondere a questo imprevisto farà tutta la differenza.
In questa inedita settimana di sfide impareremo a rispondere in maniera antifragile, ovvero vedremo come trasformare le sfortune nei nostri più grandi punti di forza.
Partiamo.
Quello che ti chiedo di fare in questa prima settimana di sfide è "misurare" il livello di antifragilità della tua vita.
Per farlo useremo la Triade.
Il tuo lavoro, la tua salute, le tue relazioni, il Paese in cui hai scelto di vivere, i tuoi investimenti, la tua dieta, tutto nella tua vita può essere classificato secondo la Triade:
- Fragile. Puoi perderlo, romperlo o rovinarlo nel momento in cui le condizioni al contorno cambiano in modo inaspettato.
- Robusto. Resiste agli attacchi della vita, ma più ne subisce, più "cicatrici" accumula e queste, inevitabilmente, lo rendono sempre più fragile.
- Antifragile. Migliora, cresce e prospera grazie all’incertezza, al caos e quando è soggetto a degli stressor. Più scelte antifragili farai, più la m**da che ti cascherà addosso nella vita farà da concime per il tuo giardino.
Pensando agli elementi più importanti della tua vita (quelli che ho citato qualche paragrafo fa - lavoro, salute, etc.) come li classificheresti secondo la Triade?
Com'è, ad esempio, la tua situazione finanziaria?
Hai un'unica fonte di reddito? Per quanti mesi potresti vivere grazie ai tuoi risparmi se dovessi perdere questa fonte di reddito? Hai progetti alternativi a cui stai lavorando per diversificare le tue entrare?
Poniti domande simili anche per gli altri ambiti della tua vita e classifica ognuno di essi in: Fragile, Robusto o Antifragile.
Quello che dobbiamo fare oggi è semplicemente aumentare la nostra consapevolezza.
Nelle sfide dei prossimi giorni lavoreremo nella pratica per aumentare la nostra antifragilità.
vorrei concludere questa settimana dedicata alla flessibilità con una grassa risata!
Se ieri abbiamo imparato a lasciare andare le nostre frustrazioni, oggi vorrei fare un passettino in più.
Dovrai riderci su.
Lo so, quando la sfiga ci colpisce e le cose non vanno secondo i nostri piani e le nostre aspettative, riderci su è l'ultima cosa che abbiamo voglia di fare.
...ed è esattamente il motivo per cui dovrebbe essere la prima cosa che facciamo.
Oggi sforzati di trovare il lato comico di un recente contrattempo e raccontalo ad una persona a te cara e fidata, con cui potrai scherzarci su.
a volte la nostra rigidità e scarsa flessibilità deriva dalla nostra incapacità di lasciare andare.
Una situazione cambia inaspettatamente e noi non siamo capaci di lasciare andare le nostre vecchie aspettative.
Abbiamo una discussione con il nostro partner e non riusciamo a lasciare andare il bisogno di dire l'ultima parola.
Qualcuno ci fa un torto e noi non riusciamo a lasciare andare la rabbia.
Oggi impara a lasciare andare.
Se dovessi ritrovarti in una di queste situazioni, immagina l'emozione (negativa) che vivrai come una sorta di "corda" che stai stringendo con tutta la tua forza e semplicemente... lascia andare la presa.
Visualizza proprio questo "diapositiva mentale", questo "gesto simbolico" e vai avanti con la tua giornata.
Ti farà sentire meglio, forse non subito, ma lo farà.
nella sfida di oggi andremo a "stirare" e a rendere più flessibile la nostra zona di comfort.
Prendi uno dei tuoi obiettivi (magari il tuo bel #mantra trimestrale) e individua un'azione che possa contribuire al suo raggiungimento (magari il tuo bel output).
Ok, entro stasera dovrai realizzare il tuo PB, ovvero il tuo "personal best".
Se sei abituato a studiare in maniera focalizzata per 6 pomodori, arriva a 7.
Se sei riuscito a completare 5 km di corsa in 30 minuti, punta completarli in 29 minuti.
personalmente sono un vero fan delle routine mattutina e serale, ma per allenare la nostra flessibilità dobbiamo introdurre un po' di varietà in questi pilastri delle nostre giornate.
Quello che ti chiedo di fare nello specifico è di prevedere una nuova azione nelle tue routine mattutina o serale, da qui al termine della settimana.
Se ad esempio sei abituato a mangiare sempre la stessa colazione, cambia colazione.
Se sei abituato a fare 10 minuti di meditazione, fanne 20.
...e così via.
Introduci varietà nelle tue routine e non farlo solo per cambiare qualcosa, ma approfittane per sperimentare azioni e abitudini che potrebbero diventare parte integrante delle tue future routine.
Buon divertimento.
Ps. nel caso non fosse chiaro, devi prevedere un'azione nuova per ogni giorno che ci separa dalla domenica.
scopo della sfida di oggi è quello di diventare più flessibili con i nostri impegni.
Prendi la lista delle tue attività per la settimana e individua quelle che DEVI assolutamente fare e che non puoi rimandare oltre per NESSUNA ragione al mondo.
Ci sei?
Bene, ora cancella tutte le altre ;-)
Se tra queste attività ce ne sono di importanti che ti scoccia cancellare, non preoccuparti, torneranno a bussarti alla porta (e alla mente) anche la prossima settimana.
in questi mesi abbiamo visto sfide legate all'ordine, alla disciplina, alla forza di volontà.
Non possiamo però irrigidirci troppo lungo la strada verso i nostri traguardi più ambiziosi.
Abbiamo bisogno di essere elastici e adattabili. E mai come in questi anni questa competenza è tanto fondamentale!
Partiamo dunque con la prima sfida dedicata a questa nuova settimana sulla flessibilità.
Per presentartela devo raccontarti un episodio che mi è successo qualche tempo fa...
Nel mio paese di origine nelle marche c'è questo bar, la barista è una mia amica e mi è capitato spesso di prenderla in giro perché usava ben 9 diverse spugne per pulire le diverse aree del bancone (macchina del caffè, lavandino, etc.).
L'ultima volta che ci sono capitato, però, ho notato qualcosa di diverso: le spugne erano diventate 2!
Al che, incuriosito, ho chiesto alla mia amica cosa fosse successo e la sua risposta è stata: "sono diventata mamma!".
Ecco, nella vita vivremo sempre eventi o situazioni che ci costringeranno ad abbandonare il nostro perfezionismo e quando questo accade spesso ci rendiamo conto di quanto tempo e quante energie abbiamo sprecato.
Per iniziare ad allenare da subito la tua flessibilità ti chiedo dunque di individuare da subito un'area della tua vita in cui puoi lasciarti andare un po' di più ed essere più flessibile.
Magari anche tu in questo momento stai usando un po' troppe "spugne" ;-)
concludiamo questa settimana di sfide dedicata alle domande con una domanda di lungo termine...
Qual è un'area importante della mia vita che sto trascurando particolarmente in questo periodo? Se lo hai notato, il vero potere delle domande è quello di non obbligarti a fare nulla.
Quando ci diamo dei diktat, quando facciamo leva solo sulla nostra disciplina, la nostra parte più ribelle tende a metterci i bastoni tra le ruote.
Possiamo però aggirare questa nostra componente passivo-aggressiva proprio con delle domande.
Una domanda ci dà consapevolezza e ci fa riflettere, senza indicarci la via, ma lasciando che siamo noi a deciderla.
Bene, spero che queste sfide ti siano piaciute.
Non dimenticare il tuo SAM settimanale.
Noi ci rileggiamo domani con una nuova settimana di sfide.
Ps. siamo nella seconda metà di maggio, un periodo non particolarmente propizio per le rivoluzioni personali.
Siamo stanchi da mesi di studio / lavoro.
Il tempo inizia ad essere molto bello e pensiamo già alle vacanze.
Ecco, in queste condizioni è molto facile perdersi.
Se non vuoi sprecare questa occasione. Se non vuoi sprecare questo percorso, rallenta pure, ma non mollare mai del tutto.
Ricordati perlomeno di leggere sempre la sfida quotidiana.
sono sempre più convinto che nella vita, per essere felici, semplicemente dobbiamo fare un pochettino di più quello che amiamo e un pochettino di meno quello che odiamo.
La prima domanda di questo fine settimana riguarda proprio questo aspetto.
Eccola qui:
Quali attività, progetti e persone mi danno energia? Quali attività, progetti e persone invece mi tolgono energia? Non limitarti però a fare un elenco di questi donatori e vampiri di energia, chiediti anche cosa vuoi fare a riguardo.
Le domande viste finora in qualche modo erano tutte orientate al momento presente o al futuro.
Oggi voglio proporti una domanda rivolta al recente passato. Una domanda che mi auguro ti aiuterà a migliorare il tuo futuro.
Questa:
A cosa ho pensato di più negli ultimi mesi?
La società in cui viviamo, con tutti i suoi condizionamenti e i suoi modelli preconfezionati ci porta spesso a confonderci su quello che desideriamo nel nostro intimo. Ed è così che ci ritroviamo a vivere momenti di incertezza o vera crisi esistenziale in cui sentiamo di non essere felici e vorremmo semplicemente che le cose cambiassero. In questi casi è utile fare mente locale e chiederti a cosa hai pensato più e più volte nell’ultimo periodo. Questi pensieri ricorrenti, se negativi, ti aiutano a capire da cosa vuoi allontanarti; se positivi, ti aiutano a capire cosa vorresti di più nella tua vita. Buone riflessioni.
Quella di oggi, , è una domanda semplice e diretta:
Cosa dovresti eliminare dalla tua vita per migliorarla?
Può essere un'abitudine, un oggetto, un impegno, una persona (mi raccomando, non devi eliminare la persona, ma il rapporto con essa! 😃) o qualsiasi altra cosa che una volta lasciata andare contribuirà a renderti l'esistenza migliore.
continuiamo con la nostra "settimana delle domande".
Quella che ti proporrò oggi è in assoluto una delle mie preferite e mi auguro tu possa leggere questo messaggio al mattino...
Eccola:
Come vivrebbe questa giornata la persona che voglio diventare?
Spesso sogniamo ad occhi aperti i risultati che vogliamo ottenere, ma per ottenere questi risultati diversi, dobbiamo diventare persone diverse, dobbiamo comportarci in modo diverso.
Quindi te lo ripeto : come vivrebbe questa giornata la persona che vuoi diventare?
Quali abitudini coltiverebbe? Quali lascerebbe andare? Su quali progetti e impegni lavorerebbe? Con quale atteggiamento affronterebbe la giornata.
Prenditi qualche minuto per rifletterci e poi ricorda...
Nella mia esperienza, le persone mediocri cercano risposte pronte.
Al contrario, le persone più intelligenti che ho conosciuto, sono alla continua ricerca delle migliori domande che possono porsi.
In questa settimana inedita di corso ti proporrò 7 delle mie domande preferite.
Mi auguro ti aiuteranno a creare nuovi percorsi neuronali nella tua mente.
Iniziamo con la prima domanda:
"Come sarebbe se fosse facile?"
Troppo spesso ci complichiamo la vita da soli.
Da bravi appassionti di crescita personale siamo convinti che per “valere”, le attività che facciamo per raggiungere i nostri obiettivi devono essere per forza difficili e faticose.
Ma chi l’ha detto?
Ogni volta che mi ritrovo a rimandare un’attività o che sento un senso di repulsa per un certo impegno, mi chiedo esattamente questo: “come sarebbe se fosse facile?”.
Smettila di reinventarti la ruota ogni santa volta. Esiste una via più facile per ottenere lo stesso risultato. Il primo passo per trovarla è immaginarla.
hai presente l'esercizio dello svuota-mente fatto ieri?
Ecco, prendi la lista di attività ordinate per priorità che devi portare a termine e fissa dei blocchi temporali nel tuo calendario per completarle.
Giusto per essere super-chiari: devi prendere degli appuntamenti con te stesso per completare le attività che ieri ti ronzavano in testa e che hai messo per iscritto.
Fare un po' di ordine temporale, decidendo per un'attività l'ora e la durata, è il modo più sicuro per completarla.
Ps. certo, non devi limitarti a pianificare le tue attività, devi anche farle; sì, anche se è venerdì.
proseguiamo con una prova dedicata all'ordine personale, nello specifico all'ordine di un oggetto personale: il portafoglio.
Il portafoglio è forse il nostro oggetto più personale, uno di quegli oggetti che difficilmente presteremo anche al migliore dei nostri amici.
Riordinarlo significa quindi riordinare un'estensione di noi stessi.
Se il tuo portafoglio somiglia ad una foresta di scontrini, carte fedeltà ormai inattive dagli anni '90, biglietti da visita dell'anteguerra, etc. è tempo di dare una bella riordinata.
le prove di oggi e domani riguarderanno l'ordine personale.
Partiamo dalla cura personale.
Quando ci prendiamo cura di noi stessi ci sentiamo più sicuri e pronti ad affrontare le nostre sfide. Se ci lasciamo andare invece e viviamo in maniera trasandata, anche le nostre attività ne risentono.
Per questo stamattina ti chiedo di prestare attenzione alla tua cura personale: che si tratti di radersi e pettinarsi (per gli uomini), di scegliere un particolare abbinamento di vestiario, di usare delle creme particolari, poco importa.
Hai massima libertà su cosa fare, ma dedica maggiore attenzione e tempo alla tua cura stamattina e, come ieri, portati dietro le sensazioni che proverai per il resto della giornata.
Ps. questo vale soprattutto per chi lavora in modalità smart-working!
sai cos’altro ci succhia energie oltre al cattivo sonno?
Il disordine dei luoghi in cui viviamo e lavoriamo.
Non ce ne rendiamo conto, infatti, ma il caos dei nostri ambienti non è altro che una proiezione del nostro disordine interno.
Ecco perché in questa nuova settimana di corso vorrei proporti una serie di sfide pensate per migliorare l'organizzazione dei tuoi spazi (ma non solo di quelli)...
Per la precisione lavoreremo sull'ordine...
- spaziale (degli spazi che ci circondano). - personale (di noi stessi e dei nostri oggetti personali). - mentale (organizzazione delle nostre idee). - temporale (pianificazione dei nostri impegni).
Partiamo dall'ordine spaziale, il più immediato e intuitivo.
La tua sfida per oggi sarà riordinare uno spazio della tua casa / luogo di lavoro.
Dedicagli 15 minuti, non di più.
Non devi fare le pulizie di Pasqua, devi semplicemente sperimentare una sensazione di controllo e ordine su un piccolo spazio fisico.
Presta particolare attenzione alle sensazioni che proverai una volta riordinata questa area e cerca di portarti dietro queste sensazioni per il resto della giornata, nello specifico quando dovrai metterti a lavorare / studiare.
vorrei concludere questa settimana in cui abbiamo visto come avere una notte di sonno... epico, parlandoti del magnesio.
Il magnesio è uno dei minerali più importanti per gli esseri umani e aiuta il nostro corpo a migliorare la circolazione e la pressione sanguigna, a rilassare i muscoli, a calmare il sistema nervoso, etc.
Tutti questi benefici impattano direttamente sulla qualità del nostro sonno.
Per questo è fondamentale che i livelli di magnesio nel nostro corpo siano sempre adeguati.
Potrei fornirti altri elementi di dettaglio sull'integrazione del magnesio: quantità, assunzione orale vs. transdermica, etc. ma non è il mio lavoro e non sarebbe professionale da parte mia.
La tua sfida per oggi è dunque quella di approfondire questa tematica.
Ti consiglio inoltre di rivolgerti ad uno specialista per verificare quali sono i livelli attuali di magnesio nel tuo corpo e qual è l'approccio migliore per riportarli in linea se dovessero essere sotto-soglia.
come avrai probabilmente capito da alcune sfide che ti ho fatto fare nel corso degli ultimi mesi e da diversi miei articoli sul blog: sono un mattiniero.
Svegliarsi presto al mattino non è la pillola magica per chiunque, c'è chi infatti riesce ad essere più attivo e produttivo la sera o addirittura la notte.
Esiste però un elemento oggettivo: le ore che vanno dalle 22 alle 2 del mattino sono le migliori in assoluto per dormire.
Sono le ore d'oro per il nostro sonno.
In questo lasso di tempo infatti il nostro corpo produce il più elevato livello di ormoni ed è in grado di rigenerarsi rapidamente.
Cerca dunque di sfruttare quanto più possibile queste 4 ore d'oro.
Ps. sì, il fatto che tu abbia ricevuto questa sfida proprio di sabato non è un caso... ;-)
quello di oggi è ufficialmente il consiglio più anti-sesso del nostro intero corso :-D
Scherzi a parte, ieri ti ho parlato di come la temperatura della stanza in cui dormi può influenzare il tuo sonno.
In generale, più è fresca e umida (50-60% circa) e meglio è.
Ti ho inoltre consigliato anche di abbassare la temperatura sotto le coperte.
Quest'ultimo consiglio però non è adatto a tutti.
Per chi tende ad avere le estremità del corpo sempre fredde (mani e piedi), tenere la stanza da letto fresca o addirittura abbassare la temperatura sotto le coperte potrebbe essere un problema.
In questi casi, dormire con dei calzini può migliorare nettamente il sonno.
Per innescare il sonno, infatti, abbiamo bisogno di abbassare la temperatura corporea del nostro tronco.
Quando abbiamo le estremità fredde (mani e piedi) significa che la circolazione (e quindi il calore) è concentrata al centro del nostro corpo e questo ostacola un buon sonno.
Usare dei calzini, per quanto contro-intuitivo e poco sexy possa sembrare, può essere dunque di aiuto a persone particolarmente freddolose :)
Ps. questo consiglio vale soprattutto per le donne che hanno una circolazione diversa rispetto agli uomini.
probabilmente hai già sentito dire che per dormire meglio abbiamo bisogno di un ambiente fresco e areato.
Ma conosci la temperatura ideale per il tuo sonno?
Diversi studi hanno individuato questa temperatura: 20 gradi celsius.
Se la temperatura della stanza in cui dormi è sopra i 24 gradi o sotto i 13 gradi, il tuo sonno ne risentirà.
Stasera, prima di andare a dormire, prova a misurare la temperatura della tua stanza.
Ps. In generale siamo "cresciuti" come esseri umani dormendo nelle caverne: ambiente fresco e umido. Questi due fattori migliorano dunque il nostro sonno.
Pps. Un altro segreto, legato alla temperatura, che ho sperimentato negli ultimi anni per migliorare il mio sonno consiste nell'abbassare la temperatura corporea durante il sonno.
I nuovi materassi in memory foam infatti tendono ad assorbire e a restituire il calore umano creando un micro-clima sotto le coperte che non è del tutto ideale per il sonno.
In generale quindi evita di coprirti troppo sotto le coperte o di usare coperte troppo pesanti.
Esistono poi dei sistemi avanzati per regolare la temperatura del materasso, usati da atleti e top performers.
Ti linko quello che utilizzo personalmente nel caso fossi interessato ad approfondire (no, non ho nessun tipo di affiliazione con questa azienda): Ooler sleep system.
il termine cut-off in inglese indica un tempo limite oltre il quale non è più consentito svolgere una determinata attività.
Se vuoi migliorare il tuo sonno dovresti utilizzare un cut-off per la caffeina.
Il nostro corpo infatti ha bisogno di diverse ore per assorbire la caffeina e se continuiamo ad immetterla fino a sera, il nostro sonno ne sarà inevitabilmente disturbato.
E questo vale anche per chi pensa di non essere particolarmente sensibile alla caffeina.
Molto meglio bere l'ultimo caffè del giorno non più tardi delle 2 del pomeriggio.
Questa è esattamente la tua sfida per oggi.
Ps. la sfida naturalmente riguarda tutte le bevande contenenti stimolanti (te, redbull, coca cola, etc.)
esistono decine di consigli della nonna su come dormire meglio.
Io stesso ho scritto diversi articoli di approfondimento che trovi all'interno di EfficaceMente.
Come iscritto a 365 meriti però qualcosina in più ;-)
Nelle sfide di questi giorni ti proporrò dunque alcuni dei consigli più inediti per migliorare il tuo sonno.
Questo non significa che devi ignorare gli altri, diciamo soltanto che se le hai già provate tutte (e nulla ha funzionato davvero), queste sono le strategie... avanzate ;-)
Partiamo dalla prima: l'esposizione alla luce solare.
Esporsi ai raggi del sole facilita la produzione naturale di melatonina: l'ormone che governa il nostro ciclo sonno-veglia.
Uno dei metodi più efficaci per migliorare il proprio sonno è dunque quello di assorbire maggiore luce solare durante le ore del mattino (subito dopo il risveglio fino all'ora di pranzo) e ridurre le luci artificiali dopo il tramonto.
Compatibilmente con il meteo, oggi cerca di esporti tra i 15 e i 30 minuti alla luce solare, prima delle 12 del mattino.
mettere una competenza legata al sonno all’interno di questo percorso sugli obiettivi potrebbe apparire fuori luogo, ma la verità è che aumentare la qualità del nostro sonno è essenziale per avere le energie necessarie (fisiche ed emotive) che ci consentano di lavorare ogni giorno sui nostri obiettivi.
Fammi indovinare, questa notte non hai dormito benissimo, vero?
Quasi 1/4 della popolazione dei paesi avanzati soffre infatti di quella che si chiama "insonnia della domenica notte".
In pratica la notte tra la domenica e il lunedì è una delle notti in cui si dorme peggio.
Le cause sono legate al cambio del ciclo sonno-veglia che avviene nel finesettimana (quando tendenzialmente andiamo a dormire più tardi e ci svegliamo più tardi).
Anche lo stress, per quanto ci aspetta l'indomani, gioca il suo ruolo.
Complice il lavoro da casa, sempre più diffuso, oggi potresti avere la tentazione di fare un pisolino per recuperare le poche ore dormite la scorsa notte.
...o magari hai pensato di saltare il tuo allenamento e in generale evitare una serie di altre attività.
Fuochino?
Ecco, la tua sfida per oggi invece è quella di affrontare la tua giornata senza "evitamenti".
Gli evitamenti infatti sono alibi che rischiano di peggiorare il nostro rapporto col sonno.
Vivi questo lunedì appieno.
Domani e nei prossimi giorni vedremo tutta una serie di strategie di sleep-hacking per migliorare la qualità del tuo sonno.
in quest'ultima giornata della settimana dedicata al "deep work" voglio suggerirti un esercizio utile per allenare questa tua capacità: la Meditazione Produttiva (MP).
La meditazione produttiva consiste nel dedicare un momento della tua giornata, in cui sei impegnato fisicamente, ma non mentalmente, alla risoluzione di un problema professionale o personale.
Nello specifico, quello che dovrai fare è cercare di riflettere a fondo, senza distrazioni ad un problema nel tuo lavoro o nella tua vita privata mentre cammini, ti alleni, fai le pulizie o ti fai la doccia.
Starai facendo correttamente la tua meditazione produttiva nel momento in cui la tua attenzione sarà completamente concentrata su questo problema nel lasso di tempo che avrai scelto di dedicargli.
se questa settimana hai allenato la tua capacità di fare "lavoro profondo", oggi è arrivato il momento di rigenerarti.
La rigenerazione è infatti essenziale per preparare il nostro cervello alle future sessioni di "deep work".
Però deve essere rigenerazione vera...
Ieri abbiamo visto quali sono le forme di intrattenimento che ci rigenerano e quelle che invece non ci apportano nessun beneficio, oltre a distrarci.
Quello che ti chiedo di fare oggi è proprio dedicare almeno un'ora del tuo tempo ad almeno una delle attività di intrattenimento rigenerative viste ieri.
abbracciare la filosofia del deep work è un vero e proprio cambio di stile di vita.
In altre parole, è inutile fare un'oretta al giorno di "lavoro profondo" se per il resto del tempo indeboliamo la nostra mente e la nostra concentrazione con distrazioni di ogni genere.
Ecco perché nella sfida di oggi ti invito a rivalutare le tue forme di intrattenimento.
Nello specifico esistono forme di svago di bassa qualità e altre di alta qualità.
Le prime hanno una bassissima frizione, anzi, creano dipendenza, ma non ci rigenerano davvero.
Le seconde invece non ci attraggono da subito, ma quando poi ci immergiamo in esse il senso di piacere e di rinnovamento è totale.
Ti faccio alcuni esempi.
Forme di svago di bassa qualità:
- Televisione. - Social media. - Binge watching su Netflix & co. - Lettura spasmodica di news e curiosità su internet.
Forme di svago di alta qualità:
- Praticare uno strumento musicale. - Passeggiare nella natura. - Leggere un libro di qualità. - Giardinaggio. - Tempo di qualità trascorso con amici e familiari.
Quello che ti chiedo di fare oggi è di sostituire una forma di intrattenimento di bassa qualità che tendi ad abusare, con una di alta qualità.
mi auguro che le 3 ore di "deep work" fatte finora (perché le hai fatte, vero?!) ti abbiano fatto capire quanto produttivi e soddisfatti si possa essere applicando questa modalità di lavoro e studio.
Nella sfida di oggi lavoreremo su qualcosa di leggermente diverso, che contribuirà comunque alla tua capacità di lavorare in maniera profonda.
Sto parlando dell'attentional control, abilità propedeutica al "deep work".
Per scoprire cos'è e come puoi allenarla, ti rimando a questo articolo.
L'esercizio proposto sarà la tua sfida per oggi ;-)
la ricerca di facili iniezioni di dopamina (anche note come distrazioni) è forse la causa principale della nostra incapacità di lavorare in maniera profonda.
Se hai già provato le due sfide dei 60 minuti proposte nei giorni scorsi (fallendo), scommetto che è successo qualcosa di questo tipo:
- Sei partito con tutte le buone intenzioni. - Ad un certo punto un pensiero si è insinuato nella tua testa. - Una cosa tipo: "fammi un attimo controllare se mi ha scritto qualcuno su whatsapp". - Hai ceduto a questa tentazione con la scusa del: "ma sì, solo un minutino, che vuoi che sia". - Ti sei perso in un tunnel di distrazioni che è andato avanti ben più del previsto. - Fine del tuo tentativo di lavoro profondo!
Fuochino?!
Ok, come si rimedia a questa cosa? Serve allenamento.
La buona notizia è che ogni volta che si insinua il pensiero che precede la vera distrazione è un'occasione per allenarti a resistere.
Ecco dunque la tua sfida per oggi: ripeti per la terza volta l'esercizio dei 60 minuti di "deep work", ma questa volta poni particolare attenzione a quei momenti in cui stai per cedere alle distrazioni e... resisti.
Ogni volta che lo farai sarà un po' come fare una flessione e la tua capacità di concentrarti si rafforzerà.
l'errore più comune che vedo fare quando si parla di "lavoro profondo" è confonderlo con il semplice "lavoro concentrato".
Intendiamoci, lavorare in maniera focalizzata è di per sé un'ottima abitudine, ma non basta.
Potresti infatti lavorare con concentrazione su attività che, alla fine della fiera, hanno uno scarso impatto sui tuoi obiettivi più ambiziosi.
Il "lavoro profondo" invece si può definire tale solo se applicato a quelle azioni che più di altre ci avvicinano ai nostri obiettivi.
Ti faccio un esempio legato al mio di lavoro e a questo corso.
Dietro 365 c'è un enorme lavoro di ricerca, testing, pianificazione, amministrazione e anche promozione naturalmente.
C'è l'app, c'è il gruppo, ci sono le sfide quotidiane, c'è la gestione dell'assistenza dei corsisti, c'è il pre-corso di dicembre, c'è la gestione delle iscrizioni e dei pagamenti, insomma, centinaia di task che vengono realizzati da me e dal mio team di collaboratori.
Ma tra questi il più importante in assoluto è sicuramente la realizzazione dei contenuti che curo personalmente.
Questa sfida che sto preparando per te in questo momento è l'attività che più di ogni altra mi avvicina all'obiettivo di realizzare IL corso di crescita personale definitivo per i miei lettori.
Ecco perché mi riservo ogni settimana un tot ore di "lavoro profondo" su questa attività.
Quello che ti chiedo di fare oggi è esattamente questo, rifletti su qual è l'attività più importante in relazione ai tuoi obiettivi professionali e personali (mi auguro che il tuo #mantra sia tra questi), e poi ripeti l'esercizio di ieri: timer di 60 minuti e immergiti anima e corpo in questa attività.
Questa settimana, nello specifico, la dedicheremo al tema del lavoro profondo.
Il deep work (o, "lavoro profondo" appunto) è l’abilità di lavorare su attività mentalmente sfidanti per periodi di tempo prolungati.
Con l’avvento delle tecnologie digitali sempre meno persone sono in grado di coltivare queste abilità. Ma tu non sei come tutti gli altri, tu sei un corsista di 365 e in questa settimana di sfide esplorerai la potenza del deep work.
Partiamo subito dalla prima sfida.
Prendi l'attività più complessa nella tua to-do list di stamattina, sì, quella che continui a rimandare, pur sapendo che prima o poi ti presenterà il conto.
Bene, ora imposta un timer di 60 minuti sul tuo telefonino e dal momento in cui lo farai partire, immergiti anima e corpo in questa attività.
Se ti distrarrai sul web. Se risponderai al telefono per una chiamata non urgente. Se farai qualsiasi cosa che non sia lavorare sulla tua attività complessa, la tua sfida sarà fallita.
Cerca quindi di "proteggere" questi 60 minuti, creando quanto più possibile le condizioni per non distrarti e non essere distratto.
vorrei concludere questa settimana di 365 dedicata alla creatività con una sfida molto piacevole: ti sfido ad imparareuna nuova (piccola) cosa al giorno a partire da oggi e fino alla fine dell'anno.
Per intenderci, nulla di esoterico, puoi scegliere ad esempio di imparare l'etimologia e il significato di una nuova parola italiana al giorno (usando servizi come upag).
Tra l'altro questo sarebbe in linea con la sfida sul vocabolario di cui abbiamo parlato qualche giorno fa ;-)
Buona crescita e a domani.
Ps. naturalmente puoi scegliere di imparare anche qualcosa di nuovo, ma mi raccomando, non mettere troppa carne al fuoco, questa "azione di formazione" deve essere così semplice e deve portarti via così poco tempo che puoi essere sicuro di portarla avanti da qui alla fine dell'anno.
Un altro esempio?
Leggere UNA pagina al giorno di un libro di formazione.
l'arte è forse l'espressione umana che più di ogni altra è in grado di alimentare la nostra creatività.
Molti di noi però o non hanno mai coltivato alcuna espressione artistica o hanno smesso di farlo dopo una certa età.
Tempo di riprendere.
La tua sfida per oggi è quella di portare a termine almeno un'espressione artistica: che si tratti di tornare a suonare il piano o la chitarra, scrivere una poesia, disegnare, etc. oggi immergiti nell'arte.
l’industria della crescita personale è intrisa di parole d’ordine e minchiate come “se vuoi puoi“, “ci devi credere“, “mai arrendersi“, “impossible is nothing“, “ci vuole tigna” (ehm… ok, l’ultima non è male! :-D).
Per carità, a volte un po’ di motivazione ignorante ci sta anche, ma non possiamo vivere la nostra vita a forza di iniezioni di motivazione adrenalinica.
E questo vale anche per quei problemi o quelle decisioni su cui sbattiamo la testa da troppo tempo senza venirne a capo.
Scordati di avere l’intuizione giusta continuando a dare capocciate sullo stesso muro.
A volte, l’unico modo per andare avanti è arrendersi.
Mi spiego.
Più ci intestardiamo sulla stessa soluzione sbagliata, più perdiamo di vista soluzioni alternative.
Secondo la teoria dell’inibizione dello psicologo Stellan Ohlsson, infatti, per far maturare l’intuizione corretta dobbiamo inibire le soluzioni sbagliate.
Ecco, in tal senso, arrendersi (temporaneamente), ovvero liberare le energie impiegate nello sforzo cosciente di trovare una soluzione logica, permette alla nostra mente di attivare il meccanismo dell’intuito.
Se oggi sei arrivato al termine della settimana lavorativa stanco e con il cervello in pappa, invece di insistere dietro ad un problema apparentemente irrisolvibile, stacca la spina, fai una meditazione di 10 minuti, allenati, senti una persona cara, fatti un bagno caldo.
sempre più studi confermano come il linguaggio sia stata una delle conquiste più importati per il genere umano.
Diamo talmente per scontata la capacità di comunicare attraverso la parola scritta e parlata, che neanche ci rendiamo conto di come sarebbe il mondo senza la nostra capacità di comunicare.
Un altro aspetto che sottovalutiamo è l’impatto che il linguaggio ha sul nostro pensiero.
In altre parole (ed è proprio il caso di dirlo), più il nostro linguaggio è povero, più i nostri pensieri saranno limitati e ripetitivi.
Al contrario, disporre di un ampio vocabolario e di capacità di linguaggio evolute, ci permette di avere un pensiero più articolato, profondo e variegato, caratteristiche essenziali per far fiorire nuove intuizioni.
Se vogliamo dunque sviluppare la nostra creatività e la nostra capacità di risolvere problemi dobbiamo rafforzare il nostro vocabolario e il modo più efficace per farlo è senza dubbio leggere, leggere e ancora leggere!
La tua sfida per oggi è dedicare almeno 30 minuti alla lettura di un contenuto di qualità (libro, articolo, rivista, poco importa, ma deve essere di qualità).
“I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo.”
Lo psicologo americano John Dewey una volta disse che “un problema ben formulato e già per metà risolto".
A volte, quando ci troviamo di fronte ad un problema apparentemente irrisolvibile, il modo più efficace per sbloccarci consiste proprio nel riformulare il problema.
Magari sarà capitato anche a te: ti fanno una domanda in un certo modo e non hai la più pallida idea di come rispondere; poi ti rifanno la stessa domanda in modo leggermente diverso e subito ti si accende una lampadina in testa.
Per stimolare la nostra creatività e risolvere le problematiche collegate al raggiungimento dei nostri obiettivi dobbiamo fare la stessa identica cosa, ovvero continuare a riformulare i nostri problemi e le domande ad esso collegate.
Vediamo un esempio concreto.
Immagina di voler aumentare le tue entrate.
La domanda che la maggior parte delle persone si pone è la seguente:
"Come posso fare più soldi?"
Ecco, questa è una pessima domanda a cui difficilmente potrai trovare buone risposte.
Meglio dunque... riformularla.
Potremmo ad esempio chiederci.
"Come posso creare più valore per un gruppo di persone (nicchia di mercato) disposta a pagarmi per le soluzioni / servizi / prodotti che sarò in grado di offrire loro?"
Oppure...
"Come posso diventare insostituibile nella mia azienda e poi contrattare un miglior trattamento economico?"
O ancora...
"Come posso creare abitudini che mi consentano di risparmiare di più?"
...e potrei andare avanti per ore.
Come vedi, riformulare le domande alla base dei nostri obiettivi / problemi ci porta a vederli sotto una luce completamente diversa e ci permette di trovare soluzioni molto più concrete o addirittura inaspettate.
Il tuo esercizio per oggi consiste proprio nel riformulare le problematiche che ti trovi ad affrontare in questo momento.
il termine “po“, coniato da Edward De Bono, padre del pensiero laterale, indica un’idea, spesso bizzarra e pocoattuabile, che consente però alla mente di non rimanere bloccata all'interno di schemi di pensiero tradizionali e di esplorare terre nuove, terre fertili per soluzioni davvero innovative.
Ad ispirare De Bono sono state parole come: ipotesi, supposizione, possibile, poesia. Ma anche e soprattutto l’espressione della lingua māori “po” appunto, che indica il brodo primordiale da cui è nato l’intero universo.
Se in questo momento, magari per le tante limitazioni che ancora siamo costretti a sopportare, ti ritrovi bloccato e incapace di raggiungere i tuoi obiettivi e il tuo #mantra principale, un’ottima strategia consiste nello stilare una lista di 100 idee apparentemente assurde.
È importante che questa lista sia molto lunga.
All’inizio infatti le tue idee saranno piuttosto banali, costringendoti però a generare continuamente nuovi “po”, ti accorgerai che una volta libero dai condizionamenti sociali inizierai a sfruttare davvero la tua creatività e fantasia.
Ripeto, puoi utilizzare questo esercizio per:
- Trovare soluzioni innovative ad un problema che stai affrontando in questo momento.
- Trovare una strada alternativa per raggiungere un tuo obiettivo ambizioso.
- Trovare nuovi modi sempre più piacevoli per portare avanti le tue abitudini e routine (questa è una delle chiavi per fare tuoi certi comportamenti).
Scegli in che ambito applicare la sfida odierna e parti con la tua lista dei 100 "po".
come ti ho già detto in passato, per trarre il massimo da quest'anno, non possiamo trasformarci semplicemente in dei soldatini super-disciplinati: dobbiamo essere in grado di far fiorire anche la nostra creatività, in modo da trovare soluzioni inaspettate che accelerino il percorso verso i nostri obiettivi.
...e proprio per far fronte alle piccole e grandi sfide che la vita ci mette davanti ogni giorno, abbiamo bisogno di trovare soluzioni "fuori dalla scatola".
Le sfide progettate per questa settimana ti aiuteranno proprio in questo.
Partiamo subito dalla prima.
La mente umana (nello specifico, l’emisfero sinistro) è alla continua ricerca di “scorciatoie”, “schemi già visti”, “relazioni tra oggetti e situazioni”, che ci permettano di individuare una soluzione senza sprecare troppe energie.
Nell’90% dei casi queste euristiche del pensiero funzionano alla grande, ma quando siamo di fronte a problemi complessi e situazioni inaspettate, il rischio è quello di trovarci ben presto in un vicolo cieco.
Il primo passo per sviluppare la nostra creatività e il nostro pensiero laterale consiste dunque nel prendere consapevolezza di queste scorciatoie, anche note come bias cognitivi.
"Se le tue scelte saranno meravigliose, anche tu lo sarai"
Epitteto. "Scelte meravigliose", non è forse un espressione bellissima ?
Tra gli appassionati di crescita personale c'è spesso questa tendenza a darsi troppi DEVO.
Ecco, l'invito che voglio farti in questo giorno di resurrezione invece è quello di fare "scelte meravigliose".
Vedi potremmo decidere di inseguire lo stesso obiettivo, lo stesso #mantra, per mille motivazioni; ma se queste motivazioni sono quelle sbagliate o sono di una qualità infima, difficilmente raggiungeremo il risultato e se anche ci riuscissimo, probabilmente non lo sapremo apprezzare.
Fare scelte meravigliose significa dunque essere guidati nella nostra vita dalla bellezza, dalla giustizia, dal coraggio, dal bene e dalla voglia di rendere il mondo un posto migliore.
Quali sono dunque le scelte meravigliose che vuoi fare per realizzare il tuo #mantra trimestrale?
Oggi riflettici, ma soprattutto... inizia a compiere queste scelte meravigliose ogni singolo giorno.
lo so, weekend festivo per moltissimi, ma ci tengo comunque a concludere questa inedita settimana "stoica" del percorso di 365 - 2022 con altre due sfide di valore e mi auguro che darai loro la giusta attenzione 😉
La sfida di oggi in realtà è molto semplice.
Ti chiedo infatti di limitarti a leggere (e riflettere) su questo passaggio delle Lettere di Seneca a Lucilio.
Personalmente l'ho sempre trovato uno dei più potenti, soprattutto nei periodi in cui, a volte, mi sono fatto trasportare da troppe pre-occupazioni.
Incredibile poi la sua attualità...
Buona lettura:
"Spesso soffriamo più per le nostre paure che per la realtà.
Certe cose ci tormentano più del dovuto, certe prima del dovuto, certe assolutamente senza motivo; quindi, o accresciamo la nostra pena o la anticipiamo o addirittura ce la creiamo. Chiedi a te stesso: "Forse mi cruccio senza motivo e mi creo un male che non esiste?”
Il più delle volte, infatti, stiamo in ansia solo per sospetti. È così, mio caro: crediamo facilmente alle supposizioni; non mettiamo a fuoco le cause delle nostre paure; ci agitiamo come quelle persone che si lasciano spaventare da racconti di cose prive di fondamento e di cui non è noto nemmeno l'autore.
Non so perché le paure infondate turbino di più; quelle fondate hanno un loro limite: tutto ciò che è incerto invece è in balia delle congetture e dell'arbitrio di un animo terrorizzato. Perciò niente è così dannoso, così irrefrenabile come il panico. (...) Anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza e metti fine alla tua angoscia; rifletti che la maggior parte degli uomini si arrovella e si agita, benché non ci siano mali presenti, né certezza di mali futuri."
terminiamo il lavoro sulle quattro virtù cardinali stoiche, vedendo l'ultima di esse:
La GIUSTIZIA
Anche qui... è bene comprendere cosa intendano gli stoici per giustizia.
Oggigiorno il concetto di giustizia è inestricabilmente legato alla macchina burocratico-giuridica, con tutte le sue lentezze e norme a volte ridondanti o illogiche.
Per gli stoici il concetto di giustizia invece era molto... lineare:
è giusto ciò che contribuisce al bene comune. Punto.
Come specificato ancor più chiaramente da Cicerone nel suo "De Officiis", è ingiusto ciò che arreca pericolo o danno ad un altro essere umano.
...e qui veniamo a noi.
Quello che ti chiedo di fare oggi è proprio questo : in nessun modo le tue azioni (o omissioni) devono arrecare danno ad altri.
E ci tengo a sottolineare il passaggio sulle "omissioni".
Come partecipanti a 365 - Un anno epico sono piuttosto sicuro che non faresti mai del male deliberatamente ad un'altra persona.
Ma spesso arrechiamo danno agli altri anche quando scegliamo, pavidamente, di non agire, di non intervenire a difesa di un'altra persona, di non schierarci quando necessario.
Oggi ti invito a coltivare la virtù stoica della giustizia e se noti qualcosa di ingiusto nella tua vita personale o professionale, non indietreggiare.
Un giorno chiesero ad Epitteto, il primo dei filosofi stoici, cosa fosse necessario per un essere umano per prosperare.
Lo schiavo diventato filosofo rispose: "resistere e persistere".
Ecco, il coraggio è proprio questo :
- La capacità di riprovarci nonostante il destino avverso. - La voglia di ricominciare dopo una caduta. - La forza di affrontare una malattia. - L'integrità di rispettare i propri principi anche quando altri vengono premiati nonostante comportamenti scorretti.
E nella sfida di oggi ti chiedo di lavorare sul tuo coraggio.
Se stai affrontando un periodo difficile, resisti. Se non vedi ancora risultati nonostante gli sforzi, persisti.
Oggi non arrenderti. Vai avanti. Nonostante tutto e tutti.
Per temperanza gli stoici intendono la capacità di tenersi alla larga dagli estremi e in generale la ricerca del giusto mezzo.
Ma cosa significa praticare la temperanza nella nostra vita quotidiana e come può essa aiutarci nel nostro percorso di crescita personale.
Questo passaggio delle Meditazioni di Marco Aurelio, l'imperatore storico, l'ho sempre trovato illuminante a riguardo:
"Se cerchi la tranquillità, fai meno. O meglio, fai ciò che è essenziale. Perché la maggior parte di ciò che facciamo e diciamo non è essenziale. Se puoi eliminare degli impegni, eliminali: avrai più tempo e più tranquillità. Chiediti ogni volta: "questo è davvero necessario?".
Marco Aurelio (Meditazioni, 4.24). Indovina la tua sfida per oggi?
...ogni volta che affronterai un impegno o un'attività, chiediti: questo è davvero necessario? Esiste un modo più semplice? Posso eliminare o semplificare questa attività?
Discernere cos'è sotto il nostro controllo e cosa non lo è, rappresenta l'insegnamento cardine della filosofia stoica .
Ma questo "sistema operativo mentale", come l'ho definito ieri, può insegnarci molto altro.
Nello specifico nelle sfide centrali di questa settimana voglio affrontare con te le quattro virtù cardinali dello stoicismo.
Partiamo dalla prima.
La SAGGEZZA
Nello stoicismo il concetto di saggezza ha un significato ben preciso.
Essere saggi significa saper distinguere tra:
- Ciò che ci fa bene. - Ciò che ci fa male. - Ciò che ci è indifferente.
Come possiamo applicare questa virtù stoica nel nostro percorso epico?
Quando sento il bisogno di un reset, un esercizio che si è dimostrato particolarmente utile per me è quello di identificare quei comportamenti quotidiani che contribuiscono ai miei obiettivi e in generale al mio benessere, e quelli che invece mi allontanano dai miei traguardi e in generale peggiorano la mia vita.
Ecco, è esattamente quello che ti propongo di fare oggi.
Se pensi agli ultimi 7 giorni, quali abitudini e comportamenti:
- hanno fatto del bene a te e ai tuoi obiettivi?
e quali invece...
- hanno fatto del male a te e ai tuoi obiettivi?
Prendi un foglio di carta, dividilo in due e metti sulla colonna di sinistra i comportamenti che ti fanno BENE e sulla destra quelli che ti fanno MALE.
Oggi impegnati a ridurre i comportamenti della colonna di destra e ad aumentare quelli della colonna di sinistra.
quella che affronteremo insieme sullo stoicismo è una settimana completamente inedita nel percorso 365.
Ho deciso di introdurla perché ritengo che questo "sistema operativo mentale", nato più di 2.000 anni fa, sia oggi quanto mai attuale.
Ogni giorno ti condividerò un principio cardine dello stoicismo e insieme lo tradurremo in una sfida pratica che ti consenta di integrare quel principio nella tua vita e nel percorso per il raggiungimento dei tuoi obiettivi annuali.
Partiamo con il pilastro della filosofia stoica: saper comprendere cos'è sotto il nostro controllo e cosa invece non lo è (ed agire di conseguenza).
"La realtà si divide in cose soggette al nostro potere e cose non soggette al nostro potere.
In nostro potere sono il giudizio, la volontà, il desiderio, l'avversione e, in una parola, ogni attività che sia propriamente nostra; non sono in nostro potere il corpo, il patrimonio, la reputazione, il lavoro e, in una parola, ogni attività che non sia nostra.
E ciò che rientra in nostro potere è per natura libero,immune da inibizioni,ostacoli, mentre quanto non vi rientra è debole, schiavo, coercibile, estraneo.
Ricorda, allora, che se considererai libere le cose che per natura sono schiave, e tuo personale ciò che è estraneo, sarai impedito, soffrirai, sarai turbato, ti lamenterai degli dèi e degli uomini; se invece riterrai tuo solo ciò che è tuo, ed estraneo, come in effetti è, ciò che è estraneo, nessuno ti potrà mai coartare, nessuno ti impedirà, non ti lamenterai di nessuno, non accuserai nessuno, non ci sarà cosa che dovrai compiere contro voglia, nessuno ti danneggerà, non avrai nemici, perché non potrai patire alcun danno."
Epitteto.
Mi raccomando, quando Epitteto dice che non abbiamo potere sul nostro corpo, il nostro patrimonio, il nostro lavoro, etc. questo non significa che non possiamo influenzare la nostra vita e i risultati che vogliamo ottenere.
Quella evidenziata da Epitteto è esattamente la differenza che esiste tra i nostri output e i nostri mantra.
Il mantra è un risultato che desideriamo, ma su cui non abbiamo il pieno controllo.
Gli output sono invece le nostre azioni su cui abbiamo pieno potere.
Ecco, oggi ti chiedo di pensare a tutto ciò che in questo momento ti preoccupa o occupa la tua mente.
Fai una lista quanto più dettagliata possibile.
Svuota i tuoi pensieri.
Ora cancella ciò su cui NON hai potere e focalizza la tua attenzione sulle sole DECISIONI e AZIONI su cui hai davvero controllo.
Queste devono essere il tuo unico focus oggi: le TUE decisioni e le TUE azioni. Nient'altro.
vorrei terminare questa settimana di sfide dedicate alla presenza mentale proponendoti una delle mie strategie preferite: la tecnica del mandarino.
Puoi utilizzare questa tecnica in qualsiasi momento tu senta la necessità di ritrovare la tua presenza mentale, ma te la consiglio soprattutto prima di iniziare a studiare / lavorare.
Ecco come funziona.
1) Immagina di stringere in mano un mandarino immaginario. Concentrati sui dettagli: immagina la consistenza del mandarino, il suo odore, il suo peso, la sua temperatura.
2) Passa il mandarino da una mano all’altra, saggiandone ogni piccola sfumatura.
3) Ora afferra il mandarino con la tua mano destra (la sinistra per i mancini!) e portalo a toccare la parte posteriore della tua testa. Lascia il mandarino in questa posizione: è un mandarino magico, non preoccuparti non cadrà.
4) Chiudi gli occhi e lascia che il mandarino galleggi in equilibrio là dove lo hai lasciato. Concentrati sul tuo stato fisico e mentale. Probabilmente ti sentirai rilassato ma concentrato allo stesso tempo.
5) Sempre con gli occhi chiusi immagina che il tuo campo visivo si espanda e riesca ad abbracciare tutto ciò che ti circonda.
Bene, ora riapri gli occhi lentamente e inizia a studiare / lavorare.
Ps. Nel caso avessi il dubbio, tutti i vari passaggi vanno IMMAGINATI e non praticati. Per intenderci, non devi muovere la mano destra dietro la tua testa quando ti viene detto di farlo, ma devi IMMAGINARE di farlo stringendo il "mandarino magico".
da anni decanto i benefici della lettura sulle pagine di EffficaceMente.
Uno dei più sottovalutati è la capacità della lettura di rafforzare la nostra concentrazione e la nostra presenza mentale.
...a patto però di leggere correttamente.
Ecco allora la tua sfida per oggi:
- Prendi un libro, possibilmente un libro che richieda un certo sforzo mentale (diciamo che se devi scegliere tra Fabio Volo e Dostoevskij, opterei per il secondo). - Imposta poi un timer su 30 minuti. - Infine leggi senza la minima distrazione finché il timer non suona.
Per rafforzare ulteriormente la tua presenza mentale, cerca di leggere ad un passo più rapido del tuo solito o comunque cercando di immergerti completamente nella lettura.
Per intenderci: se la tua mente inizia a divagare significa che stai leggendo al di sotto delle tue potenzialità, in questo caso aumenta leggermente la tua velocità di lettura finché non troverai quel ritmo ideale che ti farà entrare nello stato di flow.
negli ultimi giorni abbiamo sperimentato diverse tecniche per ritrovare la tua presenza mentale.
Magari, ad inizio settimana, ti è capitato di chiederti...
"Sì Andre', tutto molto bello, ma in che modo 'ste tecniche niu eig orientaleggianti renderanno questo mio anno epico?!"
Spero che dopo aver testato sulla tua pelle (anzi, sui tuoi neuroni) quanto la presenza mentale possa aiutarti ad evitare le distrazioni e a rimanere focalizzato sui tuoi obiettivi, tu abbia finalmente compreso il perché di queste sfide.
Perché i benefici arrivino e si sedimentino, abbiamo però bisogno di praticare queste tecniche per un tempo sufficientemente lungo.
Ti chiedo dunque di scegliere, tra le quattro viste finora, quella che ti ha dato i maggiori benefici fin dalla prima applicazione. Te le ricordo brevemente:
1. Piano dei 18 minuti. 5 minuti di presenza ad inizio e fine giornata e 1 minuto ad ogni nuova ora lavorativa.
2. Dettagli. Osservare l'ambiente esterno alla ricerca di dettagli apparentemente insignificanti.
3. Mastica. Masticare fino a 30 ogni volta che mangi un boccone.
4. Campana della consapevolezza. Riportare la tua attenzione al momento presente ogni volta che senti suonare la campana della consapevolezza.
l'esercizio di consapevolezza di oggi prende il nome di "campana della consapevolezza".
Si tratta di un esercizio insegnato dal monaco vietnamita Thich Nhat Hanh e consiste nel ritrovare la propria presenza mentale ogni volta che si sente suonare una campana.
Ecco come svolgere l'esercizio nella pratica:
se hai uno smartphone, cerca nello store delle app una "mindfulness bell". Ci sono molte app di questo tipo, scegli la tua preferita (non serve spendere soldi, ce ne dovrebbero essere di gratuite).
Se lavori al computer, puoi anche utilizzare questa versione per browser della campana della consapevolezza.
Sia l'app, sia il sito faranno suonare una "campana" ad intervalli prestabiliti (o casuali) nel corso della giornata.
Ogni volta che sentirai questo suono, ricorda di ritrovare la tua presenza mentale, riportando la tua attenzione su ciò che stai facendo in quel preciso istante.
Bastano pochi istanti, dopo di che potrai tornare alle tue attività.
Se preferisci non utilizzare app o siti, utilizza come "campana della consapevolezza" un qualsiasi suono casuale che ti capita di sentire spesso durante la tua giornata: la notifica di un cellulare, le campane distanti di una chiesa, un telefono che squilla.
Il punto chiave di questo esercizio è riportare la tua attenzione sul momento presente ogni volta che senti questo suono.
Oggi inizia ufficialmente il nostro secondo anno di 12 settimane e in questa prima settimana di lavoro ci focalizzeremo su una competenza a mio avviso estremamente importante: la presenza mentale.
Ci lamentiamo infatti di non aver mai tempo per i nostri impegni e le nostre passioni.
...e anche in questo periodo surreale molti di noi hanno l'impressione di sprecarne più che mai.
Non è infatti più tempo quello di cui abbiamo bisogno, ma di presenza... presenza mentale.
Viviamo in uno stato di perenne distrazione e non siamo mai davvero focalizzati al 100% sulle attività che dobbiamo completare.
Per questo, oggi e nei prossimi giorni voglio invitarti a vivere una delle settimane più produttive e soddisfacenti degli ultimi tempi, a patto però che tu segua alla lettera le sfide che ti proporrò.
Pronto?
Iniziamo col piano dei 18 minuti.
La mattina prima di iniziare a lavorare o studiare prenditi 5 minuti e riguarda le attività che intendi portare a termine entro la fine della giornata.
All'inizio di ogni ora della tua giornata lavorativa prenditi poi 1 minuto (60 secondi di orologio) per fermarti e raccogliere le idee: cosa stai facendo? Cosa dovresti fare? Ritrova la tua presenza mentale.
Se hai giornate lavorative di 8 ore, si tratta di 8 minuti in totale.
Al termine della giornata prenditi altri 5 minuti per tirare le somme della giornata appena trascorsa.
termina oggi la settimana di preparazione al nuovo trimestre; è di fondamentale importanza che tu abbia definito il nuovo #mantra trimestrale, il relativo output e predisposto il segnapunti.
Ricorda, uno degli obiettivi del corso è farti assimilare un metodo di definizione ed esecuzione degli obiettivi che ti porterai dietro per il resto della vita.
Se non lo metti in pratica, non puoi acquisirlo veramente.
Detto questo, vorrei approfittare della giornata di oggi per darti qualche anteprima del programma di sfide che ti aspetta nel nuovo trimestre.
Ecco le 12 nuove competenze che approfondiremo nelle prossime 12 settimane:
S1. Presenza mentale Inizieremo il secondo trimestre con una sequenza di sfide dedicate alla presenza mentale: abilità chiave in questo mondo sempre più distratto, veloce e caotico.
S2. Stoicismo La filosofia stoica da secoli attira a sé alcune delle menti umane più brillanti e prolifiche. Ma cos'è davvero lo stoicismo e in che modo installare questo nuovo sistema operativo mentale può migliorarci la vita? Lo scopriremo in questa settimana tematica di 365.
S3. Creatività Se vogliamo vivere un anno davvero epico non possiamo trasformarci semplicemente in dei soldatini super-disciplinati: dobbiamo essere in grado di far fiorire anche la nostra creatività, in modo da trovare soluzioni inaspettate che accelerino il percorso verso i nostri sogni. Le sfide progettate per questa settimana ti aiuteranno proprio in questo.
S4. Lavoro profondo Il deep work (lavoro profondo) è l’abilità di lavorare su attività mentalmente sfidanti per periodi di tempo prolungati. Con l’avvento delle tecnologie digitali sempre meno persone sono in grado di coltivare queste abilità. Ma tu non sei come tutti gli altri, tu sei un corista di 365 e in questa settimana di sfide esplorerai la potenza del deep work.
S5. Sleep-hacking Mettere una competenza legata al sonno all’interno di questo percorso sugli obiettivi potrebbe apparire fuori luogo, ma la verità è che aumentare la qualità del nostro sonno è essenziale per avere le energie necessarie (fisiche ed emotive) che ci consentano di lavorare ogni giorno sui nostri obiettivi.
S6. Ordine Sai cos’altro ci succhia energie oltre al cattivo sonno? Il disordine dei luoghi in cui viviamo e lavoriamo. Non ce ne rendiamo conto, infatti, ma il caos dei nostri ambienti non è altro che una proiezione del nostro disordine interiore. In questa sesta settimana del secondo trimestre toccheremo temi come il minimalismo e l’organizzazione degli spazi.
S7. Domande Le persone mediocri cercano risposte pronte. Le persone più intelligenti che ho conosciuto invece, sono alla continua ricerca delle migliori domande che possono porsi per migliorare la propria quotidianità e i propri risultati. In questa settimana di corso ti proporrò 7 delle domande più potenti per la tua crescita personale e il tuo anno epico.
S8. Flessibilità Come già anticipato, il percorso di sfide di 365 edizione 2022 è stato progettato per essere integrato ed equilibrato. Non è quindi un caso che alla settimana dedicata all’ordine, ne seguirà una sulla flessibilità. Non possiamo infatti irrigidirci troppo lungo la strada verso i nostri traguardi più ambiziosi. Abbiamo bisogno di essere elastici e adattabili ed è proprio quello su qui lavoreremo con le sfide di questa settimana.
S9. Antifragilità Capiterà. Capiterà un contrattempo o un insuccesso durante il tuo anno epico. Ma come deciderai di rispondere farà tutta la differenza. In questa settimana tematica impareremo a rispondere in maniera antifragile, ovvero trasformando le sfortune nei nostri più grandi punti di forza.
S10. Pratica deliberata Trovata la giusta motivazione, sarà importante non sprecarla; ecco perché in questa nuova settimana di 365 ti proporrò una serie di prove pensate per rafforzare la tua pratica deliberata, ovvero la capacità di lavorare sulle attività e solo sulle attività che davvero muovono l’asticella verso i tuoi obiettivi.
S11. Carisma Ti è mai capitato di essere alla presenza di persone carismatiche? Quando sono in una stanza hanno la capacità di attrarre l'attenzione e guidare la conversazione (e le decisioni) con apparente semplicità. Ma a differenza di quello che molti credono, anche il carisma è una competenza che può essere allenata, ed è proprio quello che faremo...
S12. Procrastinazione Nell'ultima settimana del secondo trimestre parleremo di procrastinazione, uno dei cavalli di battaglia di EfficaceMente. Affrontare delle sfide che ti aiuteranno a smettere di rimandare i tuoi impegni sarà il modo migliore per chiudere il secondo trimestre del nostro anno epico.
Un #mantra senza il relativo output non serve a nulla .
Se hai individuato la tua parola d'ordine per il secondo trimestre oggi dovrai definire il tuo output, ovvero quella singola azione quotidiana che più di ogni altra ti avvicinerà al tuo traguardo.
Rifletti bene sul tuo output principale e poi definiscilo all'interno dell'app e naturalmente ricordati di tracciare i tuoi progressi ogni singolo giorno per i prossimi 3 mesi.
Ps. Sì, puoi anche definire più output, per tenere traccia di altre tue abitudini / obiettivi secondari, ma ricorda: niente deroghe sull'output principale.
Definiscilo. Portalo a termine ogni giorno. Segna i tuoi progressi nel segnapunti.
Mi auguro che negli ultimi giorni tu abbia riflettuto bene su quale sarà il tuo #mantra per il secondo trimestre.
Tempo di definirlo.
Ti ricordo le caratteristiche di un #mantra efficace:
- Specifico. Trova una parola che ti faccia capire, ogni volta che la leggi, cosa vuoi realizzare davvero. Evita di essere vago.
- Originale. Se necessario inventati una tua parola, ma pensa comunque ad un #mantra unico e che ti ispiri ogni volta che lo rileggerai.
- Motivante. Un vero obiettivo accende dentro di noi un fuoco di passione. Il tuo #mantra deve aiutarti a tener vivo quel fuoco ogni singolo giorno del prossimo trimestre.
ieri dovresti esserti chiarito le idee su come investire le nostre prossime 12 settimane.
Prima di definire nel dettaglio il nuovo #mantra e buttarci a capofitto in questa nuova avventura, ti chiedo di prenderti ancora la giornata di oggi per analizzarecosa ha funzionato e cosa ha funzionato meno nei tre mesi appena trascorsi.
In questa analisi naturalmente non ha senso mettere eventi esterni eccezionali. Focalizzati su quello che è stato il TUO lavoro.
Nello specifico vorrei che ti appuntassi:
1. la migliore strategia applicata / decisione presa / intuizione avuta da gennaio ad oggi.
2. il peggiore errore che hai commesso negli ultimi 3 mesi e cosa pensi di fare per evitare di ripeterlo nei prossimi 3.
la sfida di ieri era più "emozionale" e mi auguro ti abbia aiutato a dare il giusto tono al nuovo trimestre che stiamo per intraprendere.
Oggi e nei prossimi giorni invece voglio fornirti indicazioni più analitiche per evitare eventuali errori commessi nel primo trimestre.
Ci sono tre possibili scenari infatti:
1. Hai raggiunto il tuo primo #mantra trimestrale e sei pronto ad affrontare una nuova sfida, in un nuovo ambito della tua vita.
2. Hai raggiunto il tuo primo #mantra trimestrale e decidi di "battere il ferro finché è caldo" e darti un nuovo obiettivo ancora più ambizioso nello stesso ambito.
3. Non hai raggiunto il tuo primo #mantra trimestrale.
Ecco quale sarà il tuo compito per oggi a seconda dello scenario in cui ti trovi:
1. [S]perimenta. Hai centrato il tuo primo obiettivo importante per il 2022 e vuoi metterti alla prova in un nuovo ambito. Bene: sperimenta! Pensa ad un nuovo #mantra che ti spinga ad uscire dalla tua zona di comfort. Focalizzati su un ambito che hai trascurato da troppi anni. Lanciati all'avventura.
2. [O]sa. Sei stata/o brava/o: nei nostri primi tre mesi trascorsi insieme, hai raggiunto il primo traguardo di un obiettivo più grande e ora ci hai preso gusto e vuoi accelerare ancor di più il tuo percorso (limitazioni a parte). Tempo di osare. Pensa ad un nuovo #mantra trimestrale nello stesso ambito, ma che sia ancora più ambizioso, e per farlo chiediti: come potrei raggiungere il mio obiettivo finale se avessi un decimo del tempo per realizzarlo?
3. [P]ensa. Obiettivo mancato: magari di poco o magari del tutto. No panic! La nostra è una maratona e vince chi sceglie di non arrendersi fino all'ultimo. Ora hai davanti a te tre mesi nuovi di zecca, 12 settimane che possono davvero rivoluzionarti la vita, come vuoi investirle? Vuoi riprendere in mano il vecchio obiettivo e dimostrare a te stesso che puoi fare di meglio? Vuoi provare con qualcosa di nuovo? Pensa!
ieri è ufficialmente terminato il nostro primo anno di 12 settimane.
Qualunque cosa sia accaduta nei primi 90 giorni di questo 2022 (e di certo tra pandemie interminabili e nuove guerre gli eventi destabilizzanti non sono mancati) ora è tempo di affrontare al meglio i prossimi 90.
Per questo motivo, in questa settimana di preparazione del secondo trimestre ti chiedo innanzitutto di scrivere una lettera... a te stesso!
Immagina che oggi sia domenica 26 giugno, l'ultimo giorno del nostro secondo trimestre e immagina di scrivere questa lettera al tuo "Io passato", ovvero al te stesso di oggi, lunedì 28 marzo.
- Come ti piacerebbe che si fosse comportato in questi 3 mesi? - Cosa ti sentiresti di consigliargli? - Come vorresti che avesse vissuto questi tempi così surreali?
Non esiste un modo giusto o sbagliato di fare questo esercizio: prenditi 10 minuti e scrivi come scriveresti al tuo migliore amico.
Dagli consigli, rassicuralo, dimostragli che credi in lui.
Ps. Se te la cavi con l'inglese e le tecnologie, puoi completare l'esercizio utilizzando il servizio gratuito FutureMe.org.
In alternativa usa pure l'agenda di 365, una tua agenda, una nota sul tuo smartphone o un file sul tuo computer e metti da parte questa lettera.
...a maggior ragione visto che domani entreremo in una nuova settimana di reset per affrontare al meglio il nuovo trimestre.
E mi raccomando... non dimenticare di portare a termine il tuo SAM: è una delle abitudini chiave che voglio farti sviluppare in questi 365 giorni insieme.
A domani.
Ps. Un'altra cosa che non devi dimenticare è di "scartare" la tua seconda agenda contenuta nel cofanetto di 365 (se sei tra i primi iscritti del corso che hanno ricevuto questo strumento in omaggio).
un messaggio che ci tengo a darti è che essere tignosi non significa necessariamente essere dei "salami".
Quello che devi capire infatti è che possiamo ottenere il massimo dei risultati in termini di focus, produttività ed efficacia solo nel momento in cui impariamo ad alternare momenti di massimo impegno concentrato a momenti di completa rigenerazione.
A tal proposito, se hai vissuto gli ultimi 5 giorni da vero "tignoso" prenditi questo weekend di completo relax e cazzeggio.
Una caratteristica inaspettata dei "tignosi veraci" è la capacità di danzare con l'imperfezione.
Tutti noi ci sentiamo capaci e efficaci quando le condizioni sono perfette, ma quando contrattempi e problemi iniziano ad accumularsi tendiamo ad arrenderci, a lasciarci andare, a voler ripartire da zero buttando via "il bambino con l'acqua sporca"!
Ecco, allenare la nostra tigna significa invece accettare l'imperfezione intrinseca della nostra vita e, appunto, danzarci insieme.
"Sì, ma come?!" Ti starai chiedendo...
Se stai definendo i tuoi SAM (Stato Avanzamento Mantra) sono certo che oggi hai un'idea più o meno precisa delle cose che vuoi e devi fare.
Beh, posso assicurarti che difficilmente le porterai a termine al 100%; quello che però ti devi sforzare di fare è riportare la tua attenzione continuamente sulla prossima mezz'ora e chiederti costantemente come rendere i successivi 30 minuti i più produttivi e di valore della tua vita.
Continua a porti questa domanda e se anche avrai vissuto una giornata imperfetta, sarà stata una delle migliori giornate degli ultimi tempi.
mi sono appena accorto che sono giorni che ti parlo di tigna ed essere tignosi, dando per scontato che tu conosca il significato marchigiano di questo termine dialettale!
Effettivamente ne ho parlato spesso con i miei lettori nel corso degli anni, ma ci tengo comunque a darti una definizione puntuale ;-)
Essere “tignosi” significa letteralmente essere: caparbi, testardi, irremovibili, in poche parole dannatamente determinati. Insomma, essere “tignosi” significa porsi un obiettivo e perseguirlo con tale forza di volontà che niente e nessuno potrà distoglierti dal tuo traguardo.
Nelle Marche almeno, la tigna non è dunque qualche strana malattia.
Detto questo, torniamo alle nostre sfide quotidiane.
Oggi ti chiedo di eliminare una serie di etichette in cui potresti esserti identificato nel corso degli anni.
Se nel profondo del tuo cuore ti consideri:
- pigro. - insicuro. - non all'altezza. - distratto.
Difficilmente potrai sviluppare l'atteggiamento del vero tignoso.
Oggi cerca di riflettere su qual è l'etichetta negativa che hai usato più spesso nei tuoi confronti e poi metti per iscritto almeno 3 situazioni nella tua vita in cui hai dimostrato a te stesso che quell'etichetta era sbagliata.
Insomma, ripensa alle tue azioni e ai tuoi successi e a come siano state in contrasto con certe convinzioni limitanti che hai di te stesso.
James Stockdale è stato un ufficiale pluridecorato della marina americana.
Durante la guerra in Vietnam fu catturato e tenuto prigioniero per otto anni. In questi otto anni fu torturato fisicamente più di venti volte; la tortura psicologica fu invece continua.
Eppure Stockdale non perse mai la sua determinazione e, a differenza di molti suoi commilitoni che morirono durante la prigionia, riuscì a tornare a casa da sua moglie.
Come ebbe modo di spiegare nel corso degli anni, a tenerlo in vita fu una sua profonda convinzione, oggi nota come il “Paradosso di Stockdale“:
“Devi essere fermamente convinto che alla fine prevarrai, nonostante le difficoltà. Allo stesso tempo però devi essere pienamente consapevole degli aspetti più brutali della tua attuale realtà, qualunque essi siano.” James Stockdale.
Ecco, il vero "tignoso" non sminuisce mai le sue difficoltà, allo stesso tempo, però, non consente mai a queste difficoltà di intaccare la sua fede nella vittoria finale.
Quello che ti chiedo di fare oggi è dunque elencare chiaramente quelle che sono le difficoltà che stai affrontando nel percorso verso i tuoi obiettivi.
Non devi infiocchettarle, non devi sottovalutarle.
Prendine consapevolezza.
Ma ti chiedo anche di individuare per ognuna delle difficoltà un'azione pratica che metterei in campo oggi o nei prossimi giorni per ridurre l'impatto di questa difficoltà.
Soprattutto ti chiedo di alimentare la tua fede incrollabile nella vittoria finale.
dopo 2 anni di pandemia e nuovi scenari da potenziale terza guerra mondiale il perseguimento dei nostri obiettivi può apparire una lotta vana.
Ma se c'è una lezione che ho cercato di trasmetterti con 365 è che esisteranno SEMPRE elementi fuori dal nostro controllo.
Per questo motivo è necessario focalizzare le nostre residue energie mentali, fisiche ed emotive sempre e solo su quegli elementi che invece possiamo ancora controllare.
Ti chiedo quindi di continuare a fare nuovi passi verso la tua vecchia meta o di preparare il terreno per una nuova meta.
Come sfida, ti invito semplicemente a leggere questa storia di un tignoso D.O.C. che mi auguro ti sia di ispirazione.
Hai mai sentito parlare del Colonello Sanders?
Si tratta dell’inventore della ricetta segreta del pollo fritto, nonché fondatore della Kentucky Fried Chicken, la catena di fast food KFC. Il colonnello Sanders nel 1952, a 62 anni suonati, dopo essere finito in bancarotta, decise di girare gli Stati Uniti in lungo e largo per vendere la sua ricetta del pollo fritto ai proprietari di ristoranti.
Hai idea di quanti “No” abbia ricevuto prima di siglare un accordo di franchising con un ristorante dello Utah?
10? 50? 100?!
Fuochino: prima di ottenere il suo primo accordo commerciale, il Colonnello Sanders ricevette 1.000 porte in faccia.
Si hai letto bene: M.I.L.L.E.
Ora prova solo ad immaginare se si fosse arreso al 999° ristoratore.
Beh, ho una brutta notizia per te, se non stai raggiungendo i tuoi obiettivi, molto probabilmente è perché continui a gettare la spugna troppo presto, molto probabilmente è perché ti stai arrendendo proprio al 999° ristorante, o addirittura al 2°.
Tienilo a mente oggi mentre tornerai a lavorare sul tuo #mantra.
Ps. Abbiamo già iniziato a lavorare al nuovo Kit per 365 - 2023. L'anteprima che ho visto del nuovo progetto è davvero bella, ma vogliamo essere sicuri che i miglioramenti rispecchino tutte le esigenze dei nostri corsisti.
dedicheremo l'ultima settimana del nostro primo anno di 12 settimane alla tigna.
...ecco, dopo gli ultimi anni, tra pandemie e guerre, questa "competenza" è quanto mai fondamentale.
Molti di noi, infatti, si sentono impotenti di fronte a questi eventi globali, e spesso hanno l'impressione di non avere il controllo sulla propria vita.
Essere tignosi significa proprio perseguire le proprie mete, NONOSTANTE ostacoli e imprevisti.
...e se quelle mete sono oggettivamente sfumate, essere tignosi significa rialzarsi quanto prima e tornare a lottare per un nuovo sogno.
Oggi quindi ti chiedo di:
Fare almeno un piccolo passo verso il tuo #mantra trimestrale (ormai agli sgoccioli) o fare il primo passo verso una nuova meta.
ieri ti ho chiesto di leggere l'articolo dedicato alle frasi sull'ottimismo e di segnarti quella che ti ha colpito maggiormente.
Vorrei infatti concludere questa settimana dedicata alla positività con qualcosa che ti rimanga per sempre.
Una TUA frase.
Una frase da ripeterti nei momenti più bui. Una frase che ti aiuti a vedere il meglio anche nelle peggiori situazioni. Una frase che ti dia speranza nei periodi più difficili.
Questa frase può essere una di quelle lette ieri, un'altra frase famosa, o una tua frase personale che ti sia di particolare ispirazione.
Sceglila e scrivila nella tua agenda.
A domani per affrontare insieme l'ultima settimana di questo primo anno di 12 settimane.
come visto ieri, il primo passo per liberarci dai pensieri negativi è quello di imparare a non identificarci con essi e ricordare che abbiamo comunque un minimo di controllo su di essi.
Il gesto simbolico che ti ho fatto fare nella precedente sfida è un esempio, ma esistono approcci ancor più pratici.
Devi infatti immaginare i pensieri come delle trasmissioni di una radio che non puoi spegnere, ma che puoi regolare nel volume e nella frequenza.
Per quanto riguarda la frequenza, la "manopola" più efficace per cambiarla e passare da pensieri negativi a pensieri positivi, si chiama gratitudine.
Appena letto questo messaggio cerca di pensare a tutto ciò di cui puoi essere grato in questo preciso istante.
Se non ti viene in mente nulla, prova ad immaginare per cosa saresti grato se ne fossi privato.
Ma non limitarti a fare questa lista mentale della gratitudine in maniera meccanica.
Cerca di far emergere l'emozione della gratitudine dentro di te.
Ti avvolgerà come l'acqua calda del mare d'estate.
dovresti ora ritrovarti con tre fogli in cui hai elencato i tuoi pensieri di Privazione, Sottrazione e Negazione.
Bene, mettili uno sopra l'altro e poi... strappali in tanti piccoli coriandoli e gettali nel secchio della carta.
L'azione del mettere per iscritto i nostri pensieri ci aiuta infatti a creare una separazione tra noi e i pensieri stessi, ricordandoci che non dobbiamo identificarci con loro.
Il gesto simbolico di strapparli e gettarli, ci ricorda invece che abbiamo una forma di controllo su questi pensieri.
Domani vedremo come sintonizzarci su pensieri più costruttivi.
Mi raccomando però, completa la sfida di oggi e cerca di farlo con una certa solennità.
Il terzo e ultimo "vampiro mentale" di cui vorrei parlarti è il pensiero della Negazione.
Se siamo intimamente convinti che non potremmo mai raggiungere un determinato obiettivo, o vivere una determinata esperienza, perché queste ci sono state negate per sempre, beh, questo pensiero può letteralmente consumarci.
Se per esempio una malattia, una disabilità o un semplice difetto fisico ti hanno convinto che non potrai realizzare determinati traguardi, inevitabilmente questo ti porterà a soffrire.
Stesso discorso lo si potrebbe fare nel caso in cui sei convinto che non avere ottenuto un determinato titolo di studio in gioventù, ti abbia limitato e ti limiti.
Quello che ti chiedo oggi è di mettere per iscritto eventuali pensieri di negazione che intasano la tua mente.
ieri ti avevo accennato a tre "vampiri mentali" che non ci consento di vivere con positività.
Il primo è quello della Privazione, su cui ti ho chiesto di completare la tua lista di pensieri correlati.
Il secondo “vampiro mentale" che in questo momento potrebbe farti soffrire o potrebbe bloccarti, è sicuramente il pensiero della Sottrazione.
Ovvero l’ossessione di aver meno degli altri o la paura che il futuro ti riservi meno opportunità, meno soldi, meno amore, meno gioia, meno successo ecc...
L'idea che il futuro ci riservi meno è molto diffusa (e non immagini nemmeno quanto).
Metti per iscritto tutti i pensieri di sottrazione, tutto ciò che ti spaventa nel tuo futuro prossimo.
Più avanti nel corso della settimana ti spiegherò cosa dovrai fare con queste liste e come potrai ritrovare nel concreto la tua positività.
Ciao , questa settimana parliamo di pensiero positivo (e temo che in questo periodo ce ne sia davvero bisogno).
A tal proposito, però, devo farti una confessione...
Io odio il pensiero positivo.
Non te lo aspettavi eh?!
Lasciami spiegare.
Io odio il pensiero positivo inteso come moda commerciale, ma sono un gran fan dell’atteggiamento positivo radicato nella realtà.
E in questo particolare periodo storico ne abbiamo più bisogno che mai.
Ecco perché oggi e nei prossimi giorni ti spiegherò esattamente cos'è “l'atteggiamento positivo radicato nella realtà” e come puoi svilupparlo lungo il sentiero verso i tuoi obiettivi.
Prima di tutto dobbiamo imparare a riconoscere e a neutralizzare i 3 "vampiri mentali" che non ci consentono di vivere con positività.
Il pensiero della Privazione è il primo vampiro mentale di cui dobbiamo sbarazzarci se vogliamo tornare a pensare in positivo.
Se focalizziamo infatti la nostra attenzione su ciò che abbiamo perso o che potremmo perdere, sarà per noi inevitabile soffrire.
Il tuo esercizio per oggi consiste nel prendere consapevolezza ed elencare su un foglio di carta tutti i pensieri di privazione che hai abitualmente.
Alcuni esempi potrebbero essere:
- L'ossessione per un amore ormai perso. - La gelosia dettata dal timore di perdere l'amore. - La paura di perdere la salute. - Il timore di perdere il lavoro e/o la sicurezza economica. - etc.
Metti per iscritto tutto ciò su cui rimugini perché lo hai già perso o temi di perderlo.
A domani.
Ps. "Eh ma così ci penso ancor di più: non è peggio?!"
Obiezione interessante. La affronteremo nel dettaglio.
Quello che posso anticiparti è che mettere per iscritto i nostri pensieri non dà loro energia, anzi, gliela toglie, soprattutto se sono pensieri negativi.
Il quinto e ultimo pilastro del framework del biohacking di cui dobbiamo prenderci cura è naturalmente la nostra mente.
Sul tema la risposta di default di molti esperti ormai è diventata la pratica meditativa.
Ecco, la meditazione ha enormi vantaggi e se già la eserciti quotidianamente, ti invito sicuramente a continuare a coltivare questa fantastica abitudine.
Ma questo è 365 e ogni anno voglio proporre ai miei corsisti ciò che di più avanzato è oggi disponibile.
A tal proposito, una pratica che sto trovando particolarmente efficace per resettare la mia mente e ritrovare energia e focus (soprattutto dopo una notte di sonno non ottimale) è la pratica del: Non Sleep Deep Rest (NSDR).
Si tratta di una pratica di rilassamento e rigenerazione a mio avviso potentissima, ma di facile applicazione.
Non devi infatti fare altro che trovare una zona della casa dove puoi non essere disturbato per 20 minuti (puoi coricarti o rimanere seduto, non è importante).
...e poi devi seguire le istruzioni di questo audio guidato.
L'audio è gratuito, ma è disponibile solo in inglese.
Dai miei approfondimenti, l'alternativa che più gli si avvicina è la pratica dello Yoga Nidra, di cui ho trovato anche questa versione guidata in italiano.
Non è quello che utilizzo io e non è la stessa identica cosa, ma ci tenevo che anche i corsisti che non conoscono bene l'inglese possano godere dei benefici di questa sfida (almeno in parte).
Più siamo focalizzati e organizzati sul nostro lavoro / studio, più questo ha ricadute positive sul nostro benessere psico-fisico.
Di gestione del tempo abbiamo già parlato e in generale avremo altre occasioni per migliorare la nostra produttività personale nel corso del nostro anno epico.
Ma qual è la più semplice e piccola azione che possiamo svolgere oggi per migliorare la qualità del nostro lavoro e goderci il weekend (situazione mondiale permettendo...)?
È questa: prenditi 15 minuti al termine della tua giornata di studio / lavoro e pianifica la prima attività che svolgerai lunedì mattina e un'idea di massima del piano delle attività della prossima settimana.
Questi 15 minuti ti aiuteranno ad avere un senso di chiusura e ad iniziare la nuova settimana con il piede giusto.
allo sleep hacking dedicheremo l'intera 18° settimana di corso, ma se dovessi proporti un'unica sfida per migliorare il pilastro del sonno, sarebbe questa:
Adotta l'abitudine "no-screens" un'ora prima di coricarti.
In altre parole, niente schermi un'ora prima di andare a dormire.
Unica eccezione: Kindle o e-reader che NON siano retroilluminati.
Prova questa sfida questa sera stessa e prendi nota di cosa succede: sei riuscito ad addormentarti prima? Ti sei sentita più rilassata? Come è stata la qualità del tuo sonno?
60 minuti senza schermi elettronici prima di dormire... dai che ce la fai!
quando parliamo di nutrizione si apre un universo e se anche dedicassimo l'intero percorso rimanente a questo argomento, facendo intervenire i migliori esperti che io conosco sul tema...
Non ne verremo comunque a capo!
Tagliamo quindi la testa al toro e per questo pilastro concentriamoci su una sfida su cui NON possiamo sbagliare.
Da qui a Domenica (sono 5 giorni, ce la puoi fare), dovrai eliminare TUTTI i cibi con zuccheri aggiunti.
Parlo di dolci (qualsiasi tipo), biscotti, merendine, cioccolato <85%, yogurt alla frutta, cereali per la colazione, bevande gasate, etc.
In questi 5 giorni dovrai eliminare anche miele, sciroppi, marmellate, etc.
Latte, frutta e vegetali sono invece consentiti, anche se possono contenere zuccheri naturali.
Ripeto, sono 5 giorni, non necessariamente devi portare avanti un'eliminazione così drastica per sempre (anche se ridurre considerevolmente i cibi con zuccheri aggiunti sarebbe decisamente un toccasana).
Ma ti consiglio di affrontare questa sfida.
Prova a vedere come reagisce il tuo corpo e come ti sentirai dopo questi 5 giorni.
partiamo subito con una semplice strategia di biohacking che puoi mettere in pratica da subito per rafforzare (letteralmente...) il primo pilastro del framework visto ieri, ovvero il pilastro dell'esercizio fisico.
La strategia che voglio proporti oggi è quella dei micro-allenamenti.
Naturalmente per migliorare il nostro fitness a 360° dobbiamo predisporre (o farci aiutare da un professionista a definire) un piano di allenamento completo, che includa allenamenti forza, cardio, per la mobilità, etc.
Esiste però un modo per combattere la sedentarietà e aumentare il volume totale di allenamento che possiamo svolgere ogni settimana, senza impattare il nostro recupero o la qualità degli allenamenti "pianificati".
Sto parlando dei micro-allenamenti.
Per micro-allenamenti intendo delle serie di esercizi a corpo libero da svolgere nel corso della giornata, con pause anche di 1 o 2 ore tra una serie e l'altra.
In generale esistono tre principali categorie di esercizi che possiamo svolgere nei nostri micro-allenamenti: gli esercizi push, pull e squat.
Ogni giorno puoi decidere di svolgere più serie di uno stesso esercizio, modificando l'esercizio su cui focalizzarti di giorno in giorno.
Oppure puoi svolgere nel corso della stessa giornata tutte e tre le tipologie di esercizi push, pull e squat e ripetere ogni giorno questo ciclo, utilizzando magari varianti di esercizi diverse per minimizzare il rischio di infortuni e massimizzare il recupero dei singoli muscoli.
Ecco di seguito alcuni esempi di esercizi che puoi svolgere:
- Piegamenti sulle braccia con le mani appoggiate al bordo di una superficie rialzata (es. piano di appoggio della cucina). Livello: facile. Categoria: push.
- Piegamenti sulle braccia con le ginocchia appoggiate a terra. Livello: facile. Categoria: push.
- Piegamenti sulle braccia. Livello: medio. Categoria: push.
- Piegamenti sulle braccia su appoggi rialzati. Livello: difficile. Categoria: push.
- Ring row. Livello: medio. Categoria: pull.
- Trazioni alla barra. Livello: difficile. Categoria: pull.
- Squat in aria. Livello: facile. Categoria: squat.
- Pistol squat (squat su una singola gamba). Livello: difficile. Categoria: squat.
Ripeto, si tratta solo di un elenco esemplificativo.
I concetti chiave che voglio ti rimangano a mente di questa sfida sono i seguenti:
- L'esercizio fisico non è solo quello che svolgiamo in palestra per ore, possiamo migliorare la nostra muscolatura e il nostro fitness anche attraverso micro-allenamenti.
- Puoi partire con una singola serie e un singolo esercizio al giorno, per poi progredire fino a fare 5 serie impegnative ogni giorno.
- Concentrati su serie di qualità, dove arrivi a circa 2-3 ripetizioni dal cedimento muscolare (ovvero il massimo di ripetizioni che riusciresti a fare per un dato esercizio).
- Per i micro-allenamenti non è necessario svolgere serie una di seguito all'altra, anzi, puoi far trascorrere tranquillamente anche 1-2 ore, così da garantire un recupero completo.L'importante è che ogni serie sia di qualità.
quella che inizia è una nuova settimana, completamente inedita, di sfide di 365.
La dedicheremo al biohacking.
Trattandosi di un argomento nuovo ed avanzato, approfitteremo di questa prima sfida per capire bene di cosa si tratta e come può aiutarti nel tuo percorso di crescita personale.
Cos'è il Biohacking Il biohacking è il tentativo di influenzare positivamente il nostro funzionamento generale grazie allo studio della biochimica e della fisiologia.
Esso consiste nell’apportare modifiche allo stile di vita al fine di ottenere risultati a lungo termine.
Alla base c’è il concetto secondo cui migliorare la propria salute in forma preventiva sia più vantaggioso di trattare le malattie.
Le radici di questo movimento affondano nella cibernetica, che il suo fondatore Norbert Wiener definiva nel 1948 come:
“l’ambito degli studi a confine tra la biologia, la neurofisiologia e la gestione delle informazioni”.
Il fondamento della cibernetica è il “ciclo di retroazione” (feedback loop): l’essere umano riceve informazioni sull’ambiente e reagisce a questi segnali adattandosi.
L’ispirazione per questo termine deriva dal greco kybernetes – timoniere della nave – ed ha contribuito anche all’idea di cyborg: organismi cibernetici dotati di componenti esterni che estendono le funzioni di controllo e autoregolazione.
Spaventato?!
Con questa premessa il biohacking potrebbe quasi intimorire, ma nella realtà, diventare dei biohacker non ha nulla di astruso, in compenso può avere enormi benefici per il nostro benessere.
...e no, tranquilla, non diventerai una cyborg al termine di questa settimana!
Il framework Un framework che ho trovato molto utile per comprendere il biohacking e implementarne praticamente i principi chiave nella mia vita, è il seguente:
In altre parole, diventare un biohacker significa utilizzare:
- Migliore salute. - Vita più lunga. - Minore stress. - Maggiore produttività. - Migliori performance.
Nelle sfide dei prossimi giorni vedremo interventi di biohacking che fanno leva proprio sui 5 pilastri del primo elenco e che ti aiuteranno ad ottenere i 5 outcome descritti nel secondo elenco.
Quello che ti chiedo di fare oggi, però, è individuare qual è l'outcome più importante per te in questo momento:
Vuoi migliorare la tua salute? Vuoi assicurarti un'aspettativa di vita più lunga? Vuoi diminuire il tuo stress? Vuoi migliorare focus e produttività? Vuoi incrementare le tue performance?
Aver chiaro qual è l'outcome primario che desideri ottenere nella tua vita in questo momento, ti aiuta infatti a capire a quale coppia di pilastri devi dare la priorità.
Se, ad esempio, vuoi ridurre il tuo livello di stress generale, Mente e Sonno saranno gli ambiti su cui concentrarti.
Tutto chiaro?
Fai la tua scelta.
Da domani iniziamo con gli esercizi pratici per ogni ambito.
allora come è andata la prima giornata di "weekend programmato a blocchi"?
Molte persone rifiutano a priori l'idea di dover pianificare anche il proprio tempo libero!
Pensano che si tratti di un approccio troppo... rigido.
Concordo, a volte abbiamo solo l'esigenza di staccare la spina senza pensare a troppe tecniche, calendari e piani vari.
Se però ti ritrovi a sprecare molto del tuo tempo libero, ad avere l'impressione che gli anni stiano scorrendo via tra le tue mani come granelli di sabbia, allora ti consiglio di adottare di tanto in tanto la strategia dei 6 blocchi.
Se arriverai a stasera soddisfatto e felice per come è andato il finesettimana, vorrà dire che forse non è poi così malaccio questo approccio ;-)
Non essere troppo rigidi significa per definizione essere disposti a sperimentare nuovi approcci nella nostra vita, senza fossilizzarci nelle nostre convinzioni e visioni del mondo, non è vero?
Chissà perché questo punto sfugge sempre a chi critica certe tecniche di efficacia personale! :-D
visto che siamo nella settimana dedicata alla gestione del tempo, oggi voglio proporti un compito per godere appieno di ogni minuto del finesettimana.
Ti è mai capitato di arrivare alla domenica sera con la convinzione di aver buttato i tuoi giorni di riposo?
Non hai fatto nulla, ti dovresti sentire riposato e invece sei... frustrato e l'idea di ricominciare il lunedì ti mette ancor più di cattivo umore.
Il motivo è semplice.
È molto più rigenerante (per il nostro corpo e per la nostra mente), una passeggiata impegnativa in mezzo alla natura, piuttosto che stare stesi per ore a guardare la TV mentre cazzeggiamo con lo smartphone.
Lo so, sembra contro-intuitivo, ma se pensi a delle tue esperienze passate so che concorderai con me.
Ecco allora un modo per arrivare alla domenica sera soddisfatto e con le pile davvero ricaricate:
Pensa a questo finesettimana come all'insieme di 6 blocchi:
tu sei un lettore di EfficaceMente di lungo termine e appena letto l'oggetto di questa nuova sfida hai alzato gli occhi al cielo!
"Ecco, Andrea che torna alla carica con la tecnica del pomodoro!"
Sono ormai quasi 12 anni che suggerisco ai miei lettori la tecnica del pomodoro inventata da Francesco Cirillo e sono felice di aver contribuito alla sua diffusione in Italia.
Il punto è che questa strategia è tanto banale quanto efficace ed è in assoluto una delle migliori quando dobbiamo imparare a rimanere focalizzati sulle nostre attività e non sprecare il nostro tempo.
Se sei tra i pochi lettori di EfficaceMente che non la conoscono ancora (o peggio ancora tra quelli che non la applicano), il tuo esercizio per oggi consiste nel leggere e mettere subito in pratica le indicazioni di questo articolo di approfondimento che ho dedicato proprio alla tecnica del pomodoro.
continuiamo la nostra settimana di sfide dedicate alla gestione del tempo.
Oggi voglio parlarti della regola del "singolo tocco".
Sei di quelli che controllano la propria email sullo smartphone tutto il santo giorno? O magari inizi un’attività, la interrompi dopo pochi minuti, per trascinartela dietro per giornate intere?
Nulla di più sbagliato!
Ogni volta che iniziamo un’attività, senza avere la volontà o la possibilità di smarcarla o portarla a termine, stiamo sprecando tempo.
Pensa all’esempio dell’email.
Magari leggi un messaggio di lavoro sullo smartphone mentre sei fermo al semaforo, naturalmente non riesci a rispondere, intanto però si insinuano nella tua mente 27 possibili risposte.
Arrivi in ufficio, riapri l’email, inizi a scrivere una risposta, ma sei interrotto da un collega.
Ritorni dal pranzo, riapri la stessa email per l’ennesima volta, la devi rileggere e spendi un’altra mezz’ora per dare finalmente una risposta.
Quanto tempo avresti risparmiato se avessi “toccato” quell’email una sola volta, magari in un momento in cui eri sicuro di poterti ritagliare 15 minuti per una risposta ben ponderata?
Ecco, la regola del "singolo tocco" è proprio questa:
“Ogni attività va svolta il numero minore di volte (possibilmente una) e nel momento più adatto.”
Applicala quanto più possibile oggi (e non solo alle email!).
se hai portato a termine la sfida di ieri, oggi sai esattamente quali sono le tue 3 priorità della giornata e sai anche quando dovresti farle e quanto tempo dovresti dedicare loro.
Parliamo proprio di quest'ultima variabile.
Come ti avevo anticipato ieri, il tempo che ipotizziamo di dover dedicare ad una specifica attività di solito è una stima troppo ottimistica.
Motivo per cui ti avevo suggerito di prevedere un certo margine.
Tuttavia, tenerci "troppo larghi" ha dei rischi.
Secondo la Legge di Parkinson (un principio empirico ben noto tra gli appassionati di efficacia personale)...
"Il lavoro si espande fino ad occupare tutto il tempo disponibile; più è il tempo e più il lavoro sembra importante e impegnativo.”
Ecco allora la tua sfida per oggi:
Se hai ipotizzato di dover dedicare un ora alla tua prima API (Attività Più Importante), dimezza il tempo disponibile e fai di tutto per completare questa attività in mezz'ora.
Applicando questi due suggerimenti apparentemente contrastanti succederà infatti qualcosa di interessante:
1. Difficilmente riuscirai a rispettare la nuova scadenza super-stringente. 2. Al contempo però non sforerai la tua pianificazione iniziale.
Devi capire infatti che la gestione del tempo è sempre una questione di equilibrio: da una parte dobbiamo imparare a darci dei margini di sicurezza, dall'altra però dobbiamo impegnarci per completare le attività con un certo senso di urgenza per evitare di "cannare" continuamente i nostri piani ottimistici e sentirci poi perennemente frustrati.
Ciao , questa mattina ripeti l'esercizio di ieri: definisci 3 nuove API (Attività Più Importanti) e riservati la prima parte della tua giornata per portarle a termine.
Arrivato a sera poi pianifica la giornata di domani.
Nello specifico:
- Individua altre 3 API. - Pianificale nel tuo calendario / agenda come se fossero degli appuntamenti col dottore.
Questo secondo passaggio ti costringerà a trovare un momento specifico della tua giornata in cui svolgerle (preferibilmente al mattino), ma ti richiederà anche di ipotizzare una loro durata.
Ti anticipo già che la durata che ipotizzerai sarà quasi sicuramente troppo ottimistica, quindi cerca di aggiungere un margine ragionevole.
A domani.
Ps. "Output, àncore, SAM, mo' anche le API Andre... mi sto perdendo!!!"
Posso immaginare come tu ti senta, sopratutto se è la prima volta che ti metti in gioco e affronti un percorso di crescita personale.
Però ricorda: le sfide giornaliere sono uno spunto, non devi applicarle tutte e non devi sentirti sopraffatto da tutte queste strategie.
Il metodo 365 ormai ti dovrebbe essere chiaro, applicane i pilastri chiave alla lettera e delle sfide prendi ciò che reputi utile per te e per il momento personale e professionale che stai affrontando.
Detto questo, le tue 3 API (attività più importanti) per la giornata potrebbero essere banalmente: l'àncora appena sveglio, l'output primario nel corso della mattinata e un task particolarmente urgente e importante da completare proprio oggi.
arrivati a quasi 3 mesi di corso, la probabilità che la nostra vita si sia riempita di impegni a cui non riusciamo a star dietro è molto alta.
Motivo per cui dedicheremo questa nona settimana di sfide allo sviluppo delle nostre abilità di gestione del tempo.
Il time management è da sempre uno dei cavalli di battaglia di EfficaceMente.
Su questo tema ho scritto decine di articoli, ho pubblicato un libro edito dalla Rizzoli e ho realizzato un corso avanzato (Crea Tempo), non ho quindi la pretesa di rivoluzionare il modo in cui organizzi le tue giornate con sole 7 sfide di 365.
Quello che faremo però sarà vedere delle strategie estremamente pratiche e concrete che ti aiuteranno a recuperare la tua risorsa più preziosa: il tempo appunto.
Partiamo dalla prima! Le API o Attività Più Importanti.
Appena letta questa email identifica le 3 attività più importanti per la giornata, quelle che avranno il maggior impatto positivo sulla tua vita professionale e personale.
...e poi completa queste 3 attività come prima cosa: se non riuscirai a fare niente altro, avrai comunque avuto una giornata produttiva.
collegato al discorso che facevamo ieri sul senso di colpa, chi ha una bassa assertività ha questo bisogno irrefrenabile di compiacere gli altri.
In pratica sopprimiamo i nostri bisogni e le nostre emozioni, per timore di come gli altri potrebbero reagire nel momento in cui facessimo valere le nostre posizioni.
Ma il punto è che noi non possiamo farci continuamente carico dello stato emotivo delle altre persone.
In una delle settimane iniziali del corso abbiamo imparato ad assumerci il 100% della responsabilità della nostra vita (anche emotiva).
Non dobbiamo però assumercene il 110% o il 130%, ma soprattutto anche gli altri devono imparare ad assumersi la responsabilità di ciò che provano e continuare a negare i tuoi bisogni per far sentire meglio gli altri non aiuta né te, né loro.
Detto questo, sono certo che leggendo queste parole ti sia venuta in mente almeno una persona con cui sta accadendo proprio ciò che ti ho appena descritto.
Se è così, oggi ti chiedo di iniziare a comunicare in maniera più trasparente con questa persona, anche se questo significa metterla a disagio o deluderla in qualche modo.
Ma soprattutto ti chiedo di accettare quella sensazione di disagio che proverai per la prima volta nel dire chiaramente quello che senti e pensi (in maniera gentile, ma ferma).
esistono due sensi di colpa: quello giusto e quello sbagliato... e una persona assertiva è una persona che sa riconoscere la differenza.
Il senso di colpa giusto è quello che provi quando hai fatto qualcosa di sbagliato (perdona lo scioglilingua!).
Il senso di colpa sbagliato è quello che gli altri cercano di farti provare dicendoti o lasciandoti intendere che hai fatto qualcosa di sbagliato (secondo loro).
La differenza è abissale.
Se vuoi sviluppare la tua assertività deve esserti chiaro che il senso di colpa che gli altri cercano di instillarti quando non soddisfi le loro aspettative è sbagliato e va rimandato al mittente.
Oggi cerca di riflettere sulle situazioni della tua vita in cui qualcuno ha cercato di farti sentire in colpa per qualcosa che non era affatto sbagliata.
Come hai reagito? Come intendi reagire d'ora in poi sulla base di quanto abbiamo imparato questa settimana?
Nei giorni passati , abbiamo lavorato principalmente su quello che devi dire per essere più assertivo.
Oggi vedremo invece come dirlo.
Nello specifico ci concentreremo sul linguaggio para-verbale.
Oggi quando farai rispettare uno dei tuoi confini o dirai uno dei tuoi "No", fallo:
- guardando la persona dritta negli occhi, - con le spalle dritte, - sorridendo con confidenza o con espressione neutrale (niente risentimento o aggressività). - scandendo chiaramente le tue parole e con un tono di voce ben udibile.
In generale queste accortezze para-verbali puoi applicarle a qualsiasi comunicazione, non solo ai tuoi "No".
Il protagonista viene invitato da un vecchio amico a partecipare a un convegno sull'autostima, la cui chiave di volta sta nel dire sempre un incondizionato "sì" ad ogni cosa che la vita proponga.
Ecco, oggi per allenare la tua assertività dovrai fare... l'esatto contrario!
Ogni volta che riceverai una richiesta che va in contrasto con i tuoi bisogni e desideri, pronuncia quella bella parolina di due lettere "N... O...".
Deluderai qualche collega, amico o familiare?
Sì, assolutamente, ma come vedremo nell'ultima sfida della settimana, non puoi continuare a farti carico delle emozioni altrui.
chi ha una bassa assertività spesso si aspetta che gli altri siano dei mentalisti, ovvero che siano in grado di leggere nel pensiero ciò di cui lui o lei ha bisogno e desidera.
Mi spiace non funziona così.
Nel percorso verso i nostri #mantra trimestrali dovremo far sentire le nostre ragioni e dovremo farlo ad alta voce!
Se oggi...
- desideri qualcosa, - hai bisogno di qualcosa, - sei infastidito da qualcosa, - non sei d'accordo con qualcosa (o qualcuno),
Dillo chiaramente, dillo con gentilezza, ma dillo con fermezza.
Ps. Avevamo visto questo aspetto da un'altra ottica anche in una delle sfide della scorsa settimana.
Ecco, uno dei vantaggi di 365 è proprio quello di poter lavorare costantemente e a... 360° sulle competenze chiave per la nostra crescita personale, affrontandole da prospettive diverse.
Mi auguro tu stia apprezzando questo lavoro di miglioramento continuo che stiamo portando avanti insieme.
dopo la sfida di ieri dovrebbe esserti più chiaro cos'è l'assertività... in teoria.
Tempo di fare un po' di pratica.
Una dei modi migliori per allenare la propria assertività è imparare a definire i propri confini e a farli rispettare.
Se non imponi dei confini chiari infatti permetterai a chiunque di abusare...
- del tuo tempo, - della tua pazienza, - delle tue energie, - della tua disponibilità, - dei tuoi averi, - etc.
La tua sfida per oggi è dunque quella di individuare almeno uno di questi confini non negoziabili e rispettarlo TU in prima persona, ma soprattutto farlo rispettare agli altri.
Ti faccio un esempio.
Se spendere del tempo con la tua famiglia è importante per te e per farlo hai bisogno di staccare dal lavoro ad un orario decente, decidi qual è il tuo confine (es. staccare ogni giorno alle 18:30) e rispettalo e fai modo che lo rispettino anche colleghi e superiori.
Stesso ragionamento lo si può applicare a molti altri ambiti.
Rifletti dunque su qual è un ambito della tua vita in cui hai bisogno di imporre dei confini più stringenti, scegline uno specifico e impegnati per i restanti giorni di questa settimana a rispettarlo e farlo rispettare.
Iniziamo a parlare oggi di un tema in parte sfiorato già la scorsa settimana: l'assertività.
L’assertività è la capacità di affermare se stessi e farsi rispettare.
Visto che questo concetto in realtà è un tantino più articolato, la tua sfida per oggi sarà quella di leggere con attenzione questo articolo (clicca qui).
Nell'articolo troverai anche i primi spunti per diventare più assertivo.
Testali pure, ma tieni presente che nei prossimi giorni ho preparato per te delle sfide inedite e specifiche per i corsisti di 365, sfide che ti aiuteranno a rafforzare questa competenza così importante per la realizzazione dei tuoi obiettivi.
Ps. Ricorda di smarcare la sfida come completata nell'app appena avrai letto l'articolo suggerito.
terminiamo questa settimana dedicata alla dialettica, con il nostro settimo esercizio...
NEGOZIA Per quanto chiari e diretti possiamo essere nella nostra comunicazione e per quanto bravi possiamo essere nell'ascoltare gli altri, non è realistico pensare che otterremo sempre tutto ciò che desideriamo da una conversazione.
L'arte del confronto dialettico si basa dunque anche sulla negoziazione.
Oggi, se ti ritroverai ad avere un confronto in cui vuoi ottenere qualcosa, pensa già a cosa sei disposto a cedere nella negoziazione.
Per intenderci...
Ricordi l'esempio di inizio settimana sulla lavastoviglie?
Lo avevamo usato per imparare a descrivere meglio le nostre richieste.
Invece di dire "mi dai una mano a mettere in ordine?", dovremmo essere più specifici e dire, ad esempio, "puoi occuparti di caricare la lavastoviglie e farla partire?".
Per quanto riguarda invece il negoziare, potremmo aggiungere:
"puoi occuparti di caricare la lavastoviglie e farla partire? Io mi occuperò di scaricarla domani mattina e mettere in ordine i piatti e le posate"
Tutto chiaro?
Buone negoziazioni!
Ps. Non dimenticare il tuo SAM oggi, anzi... nel definirlo, prova a negoziare con il tuo io perfettino: come avrai ormai realizzato, portare a termine tutto ciò che vorremmo durante la settimana, non è (quasi) mai fattibile.
Impara dunque a trovare compromessi che abbiano senso e che tengano conto delle tue vere priorità.
conosci la storiella per cui, nella comunicazione a contare, non è solo il verbale (quello che diciamo), ma anche il para-verbale (ovvero il modo in cui lo diciamo: tono, gesti, etc.).
Ecco, che si possano misurare queste percentuali con precisioni a me fa sorridere, ma che tono della voce e linguaggio del corpo giochino un ruolo chiave e ci aiutino ad esprimerci in maniera chiara e concreta è indiscutibile
Ecco dunque la tua sfida per oggi:
MOSTRATI Oggi mostrati sicuro e determinato quando fai una richiesta.
Presta attenzione alla tua postura, al tuo tono, al contatto visivo e al linguaggio del tuo corpo.
Per intenderci:
- Spalle dritte. - Tono calmo, ma deciso. - Guarda la persona negli occhi (non fissarla però troppo!). - Evidenzia la richiesta con i giusti gesti.
PRESTA ATTENZIONE Per comunicare in maniera efficace ed essere padroni della nostra dialettica, non basta esprimere con chiarezza e concretezza quello che vogliamo dire.
Serve prima imparare a fare qualcosa di molto importante: saper ascoltare e prestare attenzione a quello che ci dicono gli altri.
In altre parole, prima di pretendere che gli altri comprendano i nostri bisogni e le nostre esigenze (cosa su cui abbiamo lavorato fin qui), dobbiamo essere noi per primi quegli interlocutori che abbiamo sempre desiderato.
Oggi ti invito dunque a prestare attenzione a ciò che ti vogliono davvero dire le persone con cui comunicherai, e se pensi di non aver capito le loro esigenze, chiedi semplicemente dei chiarimenti, sii curioso, vai in profondità.
continuiamo a lavorare sulla dialettica, intesa come la nostra capacità di comunicare in modo chiaro e concreto (con gli altri e con noi stessi).
Ecco la tua sfida per oggi:
RINFORZA Quando impari a comunicare in modo chiaro e diretto con gli altri, specificando come ti senti e cosa desideri e le altre persone rispondono positivamente a questo tipo di comunicazione, impara a rinforzare tali comportamenti.
Non serve nulla di trascendentale, basta un semplice sorriso o un "grazie".
Prova oggi stesso: applica le strategie già suggerite nei giorni passati e quando noti che l'interlocutore ha compreso le tue emozioni e le tue esigenze, ricordati di dargli dei feedback positivi.
Come sempre, applica questo principio di dialettica anche con te stesso.
Se ad esempio oggi definirai in modo chiaro e concreto cosa vuoi portare a termine entro la fine della giornata e poi, effettivamente, completi queste attività, congratulati con te stesso e datti un piccolo premio.
Ok, lo ammetto , il verbo "asserire" non è certo uno dei più usati nella lingua italiana.
Che questo sia dovuto al fatto che così pochi di noi sanno essere assertivi?
L'assertività è infatti il sano punto di equilibrio tra aggressività e passività.
Se il tema ti interessa, ti rimando a questo approfondimento molto apprezzato all'interno di EfficaceMente.
Ma veniamo alla tua sfida per oggi...
ASSERISCI Utilizzare la dialettica per la nostra crescita personale significa anche esprimere senza tanti giri di parole e infiocchettanti le nostre posizioni.
Se ad esempio oggi ti ritroverai a dover declinare una richiesta del tuo capo, di un tuo collega, di un tuo familiare o di qualcun altro... non star li a ricamarci troppo su, con scuse, bugie o altro.
Dì esattamente cosa farai (o non farai) e perché.
Ad esempio... invece di dire:
"Ah, guarda sono un po' incasinato in questo momento, ma magari riesco, però non posso assicurartelo. Comunque mandamelo pure, che dopo lo guardo e poi vediamo..."
Asserisci chiaramente:
"Oggi non riesco ad aiutarti, perché ho già degli impegni pregressi che voglio completare. Mi spiace".
Spesso non riusciamo a dire un chiaro "No", perché vogliamo compiacere gli altri, ma alla fine non facciamo altro che frustrare noi stessi.
Oggi asserisci in maniera molto trasparente cosa puoi o non puoi fare.
...e come per i giorni passati, applica la sfida anche ai dialoghi che hai con te stesso.
Quindi non dirti: "Sì sì, se faccio tutto perfetto ce la faccio", ma valuta piuttosto con onestà cosa puoi fare e cosa non puoi fare e poi inizia subito a lavorare su ciò che è ragionevole fare in giornata.
Molte persone sono convinte che gli altri debbano essere una sorta di mentalisti.
In pratica, molti di noi pretendono che gli altri ci leggano nella mente e capiscano come ci sentiamo o cosa stiamo provando in ogni istante.
Beh, sicuramente ci sono persone più attente e sensibili di altre, , ma pretendere che gli altri comprendano sempre e immediatamente i nostri pensieri e le nostre emozioni, non solo è illusorio, ma è proprio sbagliato!
Ecco allora la tua sfida per oggi...
ESPRIMI Per l'intera giornata dovrai far sapere chiaramente agli altri come una data situazione ti fa sentire.
Se non sei d'accordo con qualcuno, faglielo sapere, in maniera educata, ma ferma.
Se qualcuno ti sta mettendo a disagio, faglielo sapere senza giri di parole.
Se reputi che il comportamento di un'altra persona sia sbagliato, diglielo.
Se un tuo caro ti dice qualcosa che ti offende, esprimigli come ti hanno fatto sentire certe parole.
In generale, non temere di dire alle altre persone come ti stanno facendo sentire e perché. Nello specifico usa questa formula:
"Mi sento _____, perché _____".
E lo stesso vale per te stesso.
Se noti che stai portando avanti cattive abitudini che sono in contrasto con gli impegni che hai preso con te stesso ad inizio anno, parlati, cerca di capire cosa sta accadendo (ad esempio...):
", vuoi mangiare questo dolce perché sei stressato / a in questo momento, sei sicuro / a sia la scelta giusta?"
Buon lunedì , iniziamo questa nuova (ed inedita) settimana di 365 dedicata alla dialettica.
Per raggiungere i nostri obiettivi spesso abbiamo la necessità di argomentare con chiarezza quello che desideriamo, sia a noi stessi, sia alle persone che sono strumentali al nostro successo o con cui ci relazioniamo in generale.
Apprendere l'arte della dialettica ci aiuterà proprio in questo.
Nello specifico, nel corso di questa settimana ti proporrò ogni giorno una semplice strategia dialettica grazie alla quale riuscirai a comunicare più efficacemente con te stesso e gli altri.
Partiamo. DESCRIVI La tua sfida per oggi consiste nell'utilizzare termini chiari e concreti per descrivere quello che desideri.
Mi spiego con più... chiarezza 😅
Nel SAM di ieri hai elencato le attività che vuoi completare questa settimana (perché lo hai fatto, vero?!).
Se riprendi in mano le attività previste per oggi, queste sono definite con chiarezza? Hai ben in mente cosa devi fare e quando potrai considerare queste attività concluse?
Se la risposta è "Sì", bene: FALLE.
Se la risposta invece è "No", sii più specifico, spezzetta le attività troppo generiche in sotto-attività concrete da concludere in uno, massimo due "pomodori" (ne abbiamo parlato la settimana scorsa).
Non solo.
Oggi dovrai essere chiaro e concreto anche nelle richieste che fai agli altri, siano essi collboratori, colleghi, familiari, amici, etc.
Se vuoi, ad esempio, che il tuo partner ti dia una mano nel sistemare la casa prima di staccare stasera, non limitarti a chiedere:
"Mi dai una mano a mettere in ordine?".
Sii specifico e concreto:
"Puoi occuparti di caricare la lavastoviglie e farla partire?"
(Sono solo esempi, ma mi auguro rendano l'idea).
...quindi ricorda, oggi DESCRIVI a te stesso e agli altri, in maniera chiara e concreta quello che desideri.
In quest'ultima puntata di 365 - 2022 dedicata all'abilità del focus, voglio parlarti delle 3 "S".
Negli scorsi giorni abbiamo visto numerose strategie pratiche per migliorare il tuo focus.
Queste le puoi applicare da subito... "alla bisogna".
Se però noti che nonostante questi accorgimenti il tuo livello di focus continua ad essere insufficiente, è possibile che tu debba lavorare più ad ampio raggio.
Nello specifico esistono 3 buone prassi che possono impattare notevolmente il nostro focus:
- Sonno. - Sedano. - Sport.
Se non dormiamo bene, difficilmente avremo un buon focus. Nella settimana 18 del corso ti proporrò una serie di accorgimenti per migliorare il tuo Sonno e di conseguenza le tue performance per il raggiungimento dei tuoi #mantra.
Per quanto riguarda la seconda "S", quella di Sedano, questa indica una buona dieta. Non intendo aprire il capitolo diete, altrimenti rischiamo di dedicare le prossime settecentordici sfide tutte a questo tema!
Per il momento quello che ti chiedo di valutare è la riduzione degli zuccheri e un apporto equilibrato di carboidrati.
Questo ti aiuterà a regolare i picchi glicemici e di conseguenza la tua capacità di concentrazione migliorerà.
Per quanto riguarda infine la "S" di Sport, è noto il legame tra attività fisica e focus.
In generale però il nostro focus migliora con il semplice movimento.
Ecco perché se fai un lavoro sedentario è di fondamentale importanza che tu ti alzi almeno 1 minuto ogni 30 minuti.
Bene, il messaggio di oggi era di natura "divulgativa".
Valuta cosa puoi migliorare in merito alle 3 "S" e smarca pure la sfida come completata appena l'avrai letta.
A domani!
Ps. non dimenticare di completare il tuo SAM oggi!
Stai seguendo l'ennesima riunione di lavoro su Zoom oppure una lezione universitaria; magari è il primo pomeriggio, e all'improvviso sei colto da un attacco di pennica post-prandiale.
Addio focus!
Come evitarlo?
Come rimanere focalizzati quando siamo in fase passiva (ovvero stiamo raccogliendo informazioni), ma la nostra mente vorrebbe essere da tutt'altra parte?
Il segreto in questo caso è... scarabocchiare!
Sì, hai letto bene.
Scarabocchiare su un pezzo di carta dei disegnini o delle forme geometriche è una strategia scientificamente provata per rimanere focalizzati.
Provala oggi stesso appena ti parte l'abbiocco post pranzo davanti a quel logorroico del tuo capo 😉
qualsiasi accorgimento tu prenda per migliorare il tuo focus, esiste comunque un limite oltre il quale la tua concentrazione degraderà in maniera inesorabile.
Come esseri umani, infatti, seguiamo un preciso ritmo, il cosiddetto ritmo circadiano.
Questo ritmo non solo determina l'alternanza tra sonno profondo e sonno leggero durante la notte, ma influenza anche il nostro livello di allerta durante il giorno.
Nello specifico, viviamo le nostre giornate e le nostre nottate in cicli di "circa" 90 minuti.
Questo significa che al massimo riuscirai a mantenere il tuo livello di focus massimo per "circa" 90 minuti, dopo di che, o ti prendi una pausa rigenerante, o ti ritrovi ad essere sempre meno concentrato, nonostante i tuoi sforzi.
C'è però un problema...
Vivendo nell'epoca della distrazione, molti di noi non riescono più a rimanere focalizzati neanche per pochi minuti alla volta!
Arrivare a 90 minuti filati di puro focus è semplice fantascienza.
Motivo per cui dobbiamo arrivarci gradualmente.
...e la prima tappa per arrivarci è la famosa tecnica del pomodoro, di cui avrai sicuramente sentito parlare come lettore di EfficaceMente.
Ecco dunque la tua sfida per oggi: studia / lavora in "pomodori", ovvero sessioni di 25 minuti di focus totale a cui farai seguire non più di 5 minuti di pausa rigenerante.
Se già adoperi la tecnica del pomodoro da diverso tempo, sfidati a studiare / lavorare in "meloni", ovvero intervalli di 75 minuti focalizzati, seguiti da 15 minuti di pausa.
Buona giornata!
Ps. Se è la prima volta che senti parlare della tecnica del pomodoro e vuoi conoscere meglio questa strategia, ti rimando a questo contenuto di approfondimento.
ieri abbiamo visto come migliorare il nostro focus imparando a gestire al meglio le distrazioni interne.
C'è un modo per incrementarlo ulteriormente nei periodi di lavoro / studio concentrato?
Yep!
Mettendo in loop (riproduzione continua e ciclica) un brano musicale di sottofondo.
Questo semplice trucco funziona perché:
A) Occupa parte delle nostre risorse mentali, costringendo il nostro cervello a focalizzare ulteriormente quelle residue (quando abbiamo a disposizione troppe energie mentali, rischiamo di disperderle, come quando ci troviamo di fronte a troppe scelte simili tra loro).
B) Eliminando la varietà che deriva dalle playlist che cambiano brano ogni pochi minuti, non rischiamo di essere troppo distratti.
Il tuo esercizio per oggi consiste dunque nell'ascoltare in loop uno stesso brano musicale mentre lavori / studi.
Alcune precisazioni:
- scegli un brano strumentale e privo di testo cantato. - opta per musica classica (Bach è ottimo grazie al suo ritmo) o musica elettronica / chillout. - tieni comunque il volume al minimo.
diciamo che ieri hai selezionato le 5 (o 2) attività super-iper-prioritarie su cui lavorerai a testa bassa prima di dedicarti al resto.
E diciamo anche che hai iniziato a lavorarci di buona lena.
Il problema adesso è riuscire a mantenere il focus su queste attività per più di 30 secondi!
Grazie alle nuove tecnologie infatti, qualsiasi nostra curiosità è alla distanza di un click o di un tap.
Se ci sfiora l'idea di controllare il meteo per il weekend, tiriamo immediatamente fuori il nostro smartphone e taaac, abbiamo le nostre belle previsioni.
Se stiamo leggendo qualcosa per lavoro o per studio e all'improvviso sentiamo il pressante bisogno di conoscere l'esatta altezza del monte Everest, andiamo su Wikipedia e taaac, scopriamo che la montagna più alta del mondo sfiora gli 8.848 metri (te l'ho scritto per evitare che ti interrompessi per cercarla!)
Insomma, la possibilità di poter accedere a qualsiasi informazione, in qualsiasi momento da qualsiasi luogo è qualcosa di straordinario, ma al contempo risulta deleterio per il nostro focus.
Ecco allora la tua sfida rafforza-muscolo-del-focus per oggi:
se stai lavorando / studiando in maniera focalizzata e all'improvviso senti l'esigenza di interromperti per alimentare una distrazione interna (controllare lo smartphone, controllare un'informazione sul web, etc.), prendi la tua fidata agenda o un bloc notes e metti per iscritto ciò che volevi controllare e... fallo alla prossima pausa.
Buon lavoro e a domani.
Ps. Come gestire le distrazioni esterne (colleghi rompicohones, etc.). Purtroppo non esiste una risposta semplice e immediata a questa domanda.
Se sei un corsista di Crea Tempo, ti rimando ai relativi moduli del video-corso in cui parliamo proprio delle migliori strategie per gestire le distrazioni esterne.
Questi sette giorni li dedicheremo al focus (questa volta inteso come capacità di concentrazione totale sullo studio o lavoro).
Qualsiasi sia il tuo #mantra trimestrale infatti difficilmente sarai in grado di raggiungerlo se non gli dedicherai ogni giorno del tempo... focalizzato.
Ma il focus è come un muscolo e se non lo alleniamo adeguatamente, la nostra capacità di rimanere concentrati per periodi prolungati sarà alquanto scarsa.
Detto questo, focus non è solo sinonimo di "concentrazione prolungata sull'attività corrente".
Essere focalizzati significa anche saper scegliere poche attività prioritarie ed eliminare tutto il resto (per il tempo necessario a portare a casa queste priorità).
La prima sfida di questa settimana sarà dedicata proprio a questo ultimo aspetto del focus.
Nello specifico voglio riproporti l'esercizio delle "due liste" di Warren Buffett di cui avevo già fatto un'anticipazione negli approfondimenti di Telegram.
Un giorno l'investitore americano chiese ad uno dei suoi collaboratori, Mike Flint, di elencare i suoi 25 obiettivi di carriera più importanti (come vedremo, questo metodo lo si può applicare a qualsiasi obiettivo o attività a breve termine).
Una volta terminata la lista, Buffett suggerì a Flint di cerchiare i 5 obiettivi che considerava prioritari.
Completata anche questa attività, Flint si impegnò a lavorare ai suoi 5 obiettivi prioritari al più presto.
Al che l'Oracolo di Omaha chiese al suo collaboratore cosa avrebbe invece fatto con gli altri 20 obiettivi.
Flint, un po' perplesso, rispose che avrebbe comunque lavorato anche agli altri 20 obiettivi, ma lo avrebbe fatto nei ritagli di tempo o comunque nei momenti più adatti della settimana.
Buffett, per nulla sorpreso da questa risposta, disse con convinzione:
"No, Mike, la lista dei 20 obiettivi che non hai cerchiato è la tua lista-da-evitare-a-tutti-i-costi! Non devi dare la minima attenzione a questi obiettivi secondari finché non avrai portato a termine i tuoi 5 obiettivi prioritari."
Ecco, questo è focus!
...e indovina cosa dovrai fare tu oggi?
Prendi il tuo bel SAM (Stato Avanzamento Mantra) e cerchia le 5 attività che consideri prioritarie (se sono 5 in totale o meno di 5, cerchiane soltanto 2).
Per il resto della settimana focalizzati su queste sole 5 (o 2) attività prioritarie finché non le avrai portate a termine, ignorando completamente le altre.
Eccezione:
Se le attività nel tuo SAM sono essenzialmente delle abitudini da ripetere ogni giorno e non task specifici, completa SEMPRE le 5 (o 2) attività prioritarie nella prima parte della giornata, prima di lavorare sulle altre.
In passato, nei circhi i cuccioli di elefante venivano legati con catene molto pesanti: i piccoli elefanti cercavano di liberarsi in ogni modo, senza però riuscirci.
Con il tempo, si convincevano che non esistesse via di uscita e si arrendevano.
Per questo motivo, in quegli stessi circhi, gli elefanti adulti venivano invece legati con funi molto leggere: si sarebbero potuti liberare facilmente, grazie alla loro forza e alla loro stazza, ma erano ormai stati condizionati e la convinzione inculcata in essi, fin da piccolini, li rendeva schiavi.
Ecco, anche le storie che ci raccontiamo possono essere come quelle catene .
Forse sono state vere in un certo momento della nostra vita, ma non per questo sono vereadesso. Non per questo saranno veresempre.
Tempo di coltivare il nostro "Stato di picco" cambiando le storie che ci raccontiamo.
Ecco la tua sfida per oggi:
- Prendi le frasi che hai scritto ieri (le tue "storie") ed invertile, per quanto assurdo possa sembrarti. Es. "La vita è solo una questione di c**o" diventa "La vita è solo una questione di scelte". Rileggendo le nuove convinzioni, probabilmente sorriderai: “nahhh, non è possibile, tutte cavolate!”. Ecco hai appena trovato un’altra storia che ti racconti, da aggiungere alla tua lista e riformulare: “tutto è possibile, i cambiamenti possono avvenire realmente”.
- Pensi che le nuove convinzioni che hai scritto siano irrealistiche? Campate per aria? Stupide? Impegnati a cercare prove della loro esistenza: trova esempi di persone la cui storia di vita incarni la nuova convinzione che hai scritto; fai ricerche online a supporto della tua nuova storia; fai esperienze fuori dalla tua zona di comfort che possano confermarti le tue nuove convinzioni. Insomma, costruisci giorno dopo giorno un'insieme sempre più solido ed esteso di prove che confermino la nuova realtà che vuoi costruire.
...perché ricorda, l'universo in cui viviamo è molto più incerto di quanto il nostro ego voglia farci credere: tanto vale focalizzare la nostra attenzione e il nostro linguaggio su "storie" che supportino il nostro benessere e i nostri obiettivi.
Chissà che non si dimostrino le storie più vere in assoluto!
Buona domenica.
Ps. A proposito di ricercare prove a favore della tua nuova realtà, non dimenticare di compilare il tuo SAM oggi, ma soprattutto, non dimenticare di impegnarti ogni settimana a realizzarlo con sempre più costanza.
Come al solito, se lo vorrai, potrai condividere il tuo SAM pubblico nei commenti del post dedicato del nostro Canale Telegram: https://t.me/+AKfprLv4pDZjN2Jk
Lo so, è una domanda un po' brusca da fare al sabato mattino 😅, ma lascia che mi spieghi...
Se ricordi quanto ci siamo detti all'inizio di questa settimana dedicata al "Peak state", la terza leva che determina il nostro stato emotivo è il Linguaggio, ovvero il modo in cui ci parliamo.
A tal proposito, quello che devi sapere è che noi esseri umani generalmente diamo senso alla nostra realtà attraverso delle storie.
Ti faccio un esempio.
Magari in questo periodo della tua vita sei un po' sovrappeso e il tuo #mantra trimestrale è proprio quello di perdere i tuoi kg di troppo, ma finora la bilancia sembra non volersi muovere.
Per dare un significato a questo dato oggettivo (e proteggere il tuo ego) è possibile che tu ti stia raccontando storie di questo tipo:
"Ho il metabolismo lento". "Ho le ossa grosse". "Ho già provato di tutto ma nulla funziona per me". "Il mio è un caso speciale". "In questo periodo ho troppo stress e non riesco".
Ecco... ci sono storie che contribuiscono a migliorare il nostro stato emotivo, facendoci entrare in uno "Stato di picco" e ci sono storie, invece, come quelle qui sopra, che ci demoralizzano e intralciano il nostro cambiamento.
Quindi te lo ripeto , qual è la tua storia?
Cosa ti stai raccontando in questo momento che non sta contribuendo al tuo benessere emotivo e al raggiungimento dei tuoi obiettivi?
Oggi fai una lista di queste storie, metti per iscritto queste frasi che ti ripeti e il linguaggio che utilizzi.
Buon lavoro.
Domani, nella sfida conclusiva di questa settimana, ti fornirò delle indicazioni concrete per... cambiare storia.
Giusto per chiarire le cose: nel contesto delle sfide dedicate allo "Stato di picco", per Focus intendiamo la direzione della nostra attenzione, ovvero su cosa posiamo i nostri pensieri abitualmente nel corso delle nostre giornate.
(L'intera prossima settimana di sfide sarà invece dedicata al Focus, questa volta inteso come capacità di concentrarsi intensamente sullo studio o sul lavoro).
Fatta questa premessa...
Dopo aver tappezzato i nostri luoghi virtuali e fisici di promemoria positivi che riportino costantemente la nostra attenzione sul nostro #mantra trimestrale, oggi ti propongo una sfida semplice, semplice:
Dovrai ascoltare o guardare almeno 15 minuti di:
- Un podcast. - Un audiolibro. - Un video Youtube. - Un TED Talk.
...dove si parli di tematiche collegate al tuo #mantra trimestrale.
Tutto qui! A volte tanto basta per riportare il nostro Focus su ciò che conta davvero.
Buon lavoro.
Ps. In realtà ho un'altra piccola richiesta per te!
A distanza di più di un mese dall'inizio di 365 - Un anno epico Ed. 2022 (due mesi se consideriamo anche il PRE-corso gratuito di dicembre), vorrei conoscere le tue impressioni 😊
Per farlo ti chiedo di compilare questa breve survey linkata qui sotto:
l'hai mai sentita la storiella del muro e dell'auto?
Se durante la guida ci troviamo improvvisamente un muro dietro una curva inaspettata, fissando quel muro gli andremo a sbattere contro, mantenendo invece lo sguardo sulla strada, riusciremo a salvarci.
Ora, questa cosa preferisco non testarla dal vivo, ma la morale è chiara:
Se continuiamo a focalizzarci su quello che NON vogliamo nella nostra vita, inevitabilmente ci andremo a sbattere contro.
Se, al contrario, manterremo lo sguardo fisso sulla nostra meta, arriveremo a destinazione sani e salvi.
Oggi voglio parlarti proprio del Focus, ovvero della seconda leva in grado di farci raggiungere il nostro "Stato di picco".
Se dopo un mese dall'inizio del nostro (per)corso hai ancora difficoltà a fare progressi verso il tuo #mantra trimestrale, con ogni probabilità è perché non ci stai mettendo abbastanza focus (o non lo stai mettendo sulle cose giuste).
Vediamo allora la prima tecnica per aumentare il tuo focus sui tuoi obiettivi e, di conseguenza, facilitare il raggiungimento di uno Stato di picco.
Quello che dovrai fare oggi è... tappezzare i luoghi virtuali e fisici che frequenti quotidianamente con riferimenti positivi al tuo #mantra trimestrale.
Ecco alcuni consigli concreti da cui prendere spunto:
- Modifica lo sfondo del tuo smartphone con un immagine che evochi il tuo #mantra.
- Modifica le password che utilizzi più volte a settimana con riferimenti (sicuri) al tuo #mantra.
- Metti post-it, foto o altri riferimenti visivi al tuo obiettivo trimestrale sullo specchio del tuo bagno di casa o di fronte alla scrivania dove abitualmente studi / lavori.
- Appendi un reminder fisico del tuo #mantra sul frigorifero di casa.
- Tieni un piccolo oggetto che ti ricordi il tuo proposito per questo primo trimestre ben visibile in macchina.
- Metti un bigliettino con scritto il tuo #mantra trimestrale dentro il tuo portafoglio.
continuiamo a lavorare sulla leva delle Fisiologia per coltivare il nostro "Stato di picco". La tecnica che ti propongo oggi si chiama posa alla "Wonder Woman".
Nonostante il nome, ti confermo che questa tecnica è altrettanto efficace sia per gli uomini, sia per le donne.
...anzi, una volta tanto, siamo noi uomini che dobbiamo adattarci ad un modello femminile!
Ecco come praticarla al meglio.
Appena ti sveglierai, alzati dal letto e assumi la posa mostrata nella foto qui sopra:
- Schiena dritta e mento leggermente sollevato. - Petto all'infuori. - Mani appoggiate sui fianchi.
Tieni questa posa per 120 secondi (2 minuti).
Durante questi due minuti, se lo desideri, puoi socchiudere gli occhi e focalizzarti sulle azioni e sugli obiettivi che vuoi portare a termine con determinazione entro la sera di oggi.
(Ricordi le visualizzazioni di processo spiegate nella sfida #30?).
Se stai leggendo questa sfida più avanti nella giornata, svolgi l'esercizio appena possibile, ritagliandoti 2 minuti tra studio e lavoro.
Buona tecnica!
Ps. Per chi ama approfondire, questa tecnica si basa sugli studi delle "Power Poses" di Amy Cuddy.
Sono a conoscenza delle critiche indirizzate alle ricerche della Cuddy, ma le sue repliche sono state sempre molto puntuali e ha saputo difendere ottimamente la solidità delle sue scoperte.
A volte sospetto che esser donna in un mondo, quello della ricerca, dominato dagli uomini, richieda una bella dose di "Power Poses" e pelo sullo stomaco!
insomma, leggendo i vari commenti tra app e Canale Telegram, la media degli ultimi 31 giorni per quanto riguarda Fisiologia, Focus e Linguaggio non è stata proprio "epica" per diversi corsisti 😅
Oggi è il primo giorno di un nuovo mese del nostro anno epico, vediamo allora di lavorare su queste tre leve e raggiungere insieme il nostro "Stato di picco".
Nello specifico procederemo in questo modo:
- Ogni giorno ti proporrò una tecnica per migliorare la tua Fisiologia, il tuo Focus o il tuo Linguaggio (oggi e domani lavoreremo sulla Fisiologia e poi passeremo alle altre leve nei giorni successivi).
- Tu dovrai testare la tecnica del giorno e appuntarti quali di quelle proposte stanno avendo i migliori impatti sul tuo stato emotivo.
- A fine settimana, ti chiederò di ripetere la tua valutazione media (quella fatta ieri), così vedremo nel concreto come si è mossa e cosa avrà senso fare da lì in poi.
Iniziamo!
La prima tecnica che ti propongo oggi prende il nome di tecnica della transizione cardiaca e attraverso il respiro ti aiuterà a migliorare la tua fisiologia.
(Beh, in realtà agisce anche su altri aspetti, ma questo è un plus 😉)
Trovi tutti i dettagli su questa tecnica all'interno di questa pagina.
Qui invece trovi un pdf di sintesi da avere sottomano quando svolgerai questa tecnica di respirazione (scarica il pdf dopo aver letto l'articolo, altrimenti non avrai tutti gli elementi).
Ti è mai capitato di trovarti in uno stato di perfetta lucidità, motivazione e concentrazione?
Magari lo hai vissuto praticando uno sport che ami o lavorando ad un progetto che ti appassiona particolarmente.
Neuroscienziati, psicologi e guru vari hanno usato nel corso degli anni nomi e definizioni diverse per questo specifico stato emotivo.
Il modello che però ho trovato più funzionale per me per raggiungere questo stato ideale è senza dubbio quello proposto dall'esperto Tony Robbins, ovvero il modello del "Peak state" (lo "Stato di picco").
Questa settimana scopriremo insieme strategie concrete per raggiungere (e rimanere) quanto più possibile in questo stato di performance ideale.
Aggiungere questi strumenti nella tua "cassetta degli attrezzi" sarà un nuovo passo fondamentale nella realizzazione del tuo #mantra trimestrale 💪.
(Ah, tra l'altro, se questa non è la tua prima edizione di 365, ti consiglio di seguire con attenzione le sfide di questa settimana, perché sono del tutto inedite 😉)
Iniziamo!
Sono 3 le forze che condizionano il nostro stato emotivo:
- Fisiologia. Indica il nostro stato fisico, il nostro livello di energia e in generale il grado di salute e benessere del nostro corpo.
- Focus. Una delle frasi più famose del buon Tony è questa: "Dove va il nostro focus, va la nostra energia". Se spendiamo le giornate ad ossessionarci per le nostre preoccupazioni e a rimuginare su ciò che non va nella nostra vita, difficilmente potremo raggiungere uno stato di picco. Saper indirizzare il nostro focus e la nostra attenzione verso ciò che può migliorarci la vita è dunque un vero e proprio super-potere (e noi scopriremo come usarlo).
- Linguaggio. Parliamo, parliamo continuamente con noi stessi, dalla mattina alla sera. Il problema è che quello che ci diciamo non sempre ci aiuta a vivere meglio. Anzi. E questo accade anche se siamo focalizzati sui giusti obiettivi. Modificare il linguaggio mentale che utilizziamo abitualmente è dunque la terza forza che impatta il nostro stato emotivo.
Come detto, nel corso di questa settimana ti fornirò ogni giorno una strategia pratica per modificare la tua fisiologia, il tuo focus o il tuo linguaggio.
Quello che ti chiedo di fare oggi però è una semplice valutazione del tuo attuale stato emotivo.
Dai un voto da 0 a 5 alla tua Fisiologia, al tuo Focus e al tuo Linguaggio (dove 0 indica "pessimo" e 5 "eccellente").
Puoi fare questa valutazione già stamattina, tenendo conto di qual è stato il livello medio di queste tre forze in questi primi 31 giorni dell'anno.
Fai poi una media generale delle 3 forze e, se lo desideri, fammela sapere nei commenti dell'app o nel nostro Canale Telegram ( https://t.me/+AKfprLv4pDZjN2Jk ), ho pubblicato un post ad hoc stamattina.
Per la media ti faccio un esempio così è estremamente chiaro:
Se in questi primi 31 giorni ti sei sentito moderatamente bene a livello fisico, puoi darti un bel 3.
Se sei rimasto super-focalizzato sul tuo #mantra e relativo output, ti meriti un 5.
Se però il tuo dialogo interiore non sempre è stato di supporto, anzi ti sei autosabotato in più occasioni, magari sul linguaggio ti puoi dare un 2.
3 + 5 + 2 = 10, quindi la tua media generale sarà 10 / 3 = 3.3.
concludiamo questa settimana dedicata all'autoefficacia vedendo la quinta e ultima variabile in grado di influenzarla: le esperienze immaginate.
No no, non sto parlando delle seghe mentali che ci facciamo dalla mattina alla sera!
Oddio, anche quelle influenzano la nostra autoefficacia… in peggio!
Le esperienze immaginate che contribuiscono ad aumentare la fiducia nelle nostre abilità sono particolari visualizzazioni in cui vediamo noi stessi agire efficacemente nelle situazioni più sfidanti.
Come ho spesso ripetuto, non tutte le tecniche di visualizzazione funzionano: alcune rientrano nella categoria “fuffa fuffosa fuffò“, altre, invece, possono davvero contribuire al nostro senso di autoefficacia e, in generale, al raggiungimento dei nostri obiettivi.
Queste seconde sono le cosiddette visualizzazioni di processo.
Le ho spiegate nel dettaglio in questo articolo di EfficaceMente.
Il tuo compito per oggi consiste nel leggere il breve articolo, ma soprattutto nel completare la tua prima visualizzazione di processo legata al tuo #mantra trimestrale.
Buon lavoro.
Ps. Non ti sarai mica dimenticato di completare il tuo SAM oggi?! Mi raccomando... ;-)
Hai organizzato il caffè / video-chiamata con quel tuo conoscente / amico / mentore per discutere come lui / lei sia riuscito a realizzare obiettivi simili ai tuoi partendo da una situazione simile alla tua?
Bene, oggi o domani dovrai fare questa chiacchierata.
Ecco cosa dovrai chiedere a questa persona nello specifico...
Innanzitutto spiegagli qual è il tuo obiettivo per questo primo trimestre e poi cerca di capire insieme a lui (o lei):
- Quali azioni ha messo in atto per raggiungerlo. - Quali ostacoli ha incontrato e come li ha superati. - Quali letture o fonti informative si sono dimostrate per lui / lei più utili.
Oggi discuteremo la quarta variabile che influenza il nostro livello di autoefficacia: i nostri stati fisiologici ed emotivi.
Se ogni volta che ti trovi ad affrontare una situazione sfidante sei teso,agitato o di cattivo umore sarà sempre più difficile per te desiderare di ripetere quella stessa esperienza in futuro!
Come esseri umani è per noi naturale rincorrere il piacere e rifuggire il dolore.
Motivo per cui facciamo di tutto per reprimere il disagio legato a questi stati fisiologici ed emotivi non piacevoli evitando determinate situazioni.
Al contrario, chi ha un’elevata autoefficacia ha imparato ad interpretare diversamente (e in maniera più costruttiva) quelle stesse sensazioni.
Ha ad esempio imparato a vedere l’agitazione come energia e il nervosismo come attenzione.
Questo cambio di “interpretazione” di fronte ai medesimi stati fisiologici ed emotivi vissuti da tutti gli altri, può essere incredibilmente di aiuto nelle nostre performance e nel raggiungimento del nostro #mantra trimestrale.
Sì, ma come possiamo cambiare prospettiva?
Per trasformare gli stati fisiologici ed emotivi da nemici ad alleati, dobbiamo lavorare sul nostro dialogo interiore.
Ecco come farlo.
Durante la giornata di oggi...
- ogni volta che starai per procrastinare un impegno, - ogni volta che ti sentirai a disagio, - ogni volta che sentirai di non farcela,
Cerca di prendere consapevolezza del tuo dialogo interno: cosa ti stai dicendo in questi momenti? Che frasi utilizzi? Che parole utilizzi?
Metti per iscritto queste tue tipiche "chiacchierate mentali", ma soprattutto, immagina e scrivi subito sotto un dialogo alternativo, un dialogo che sia più costruttivo, che ti supporti nei momenti di difficoltà e ti aiuti a superare le tue sfide quotidiane.
Se non riesci ancora ad identificarti con questo nuovo dialogo interiore, prova ad immaginare che a parlare sia un tuo caro amico o mentore e metti per iscritto le parole che lui utilizzerebbe in queste situazioni.
come sanno i corsisti di Protocollo C.H.A.N.G.E., il nostro corso per cambiare abitudini in modo naturale, radicale e permanente, la forza dell'appartenenza culturale di cui parlo nel video-modulo 6.3 è una delle forze fondamentali che plasmano le nostre abitudini.
Sia che vogliamo raggiungere un determinato obiettivo, sia che vogliamo instaurare una specifica abitudine, infatti, se siamo circondati da teste di cactus che non fanno altro che sminuirci e farci sentire incapaci, difficilmente riusciremo nel nostro scopo.
Non a caso essere circondati da una cerchia di amici, familiari e conoscenti in grado di supportarci è la terza variabile per aumentare la nostra autoefficacia.
"Eh, grazie al cappero Andre', ma mica la posso cambiare la mia famiglia o il luogo in cui vivo!"
No, certo, modificare le nostre cerchie sociali non è un qualcosa che possiamo realizzare da un giorno all'altro.
Quello che però ti chiedo di fare oggi è di compiere il primo passo per entrare a far parte di una cerchia di persone che ti supportino nel raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Ecco alcuni esempi:
- Usa app e servizi come Peloton, Swift, Nike Run Club, Strava, etc. per competere e allenarti online con decine di migliaia di altri sportivi sparsi nel mondo. - Crea un mastermind con imprenditori / liberi professionisti che non siano tuoi competitor, ma con cui condividi obiettivi simili. - Iscriviti ad un'associazione culturale di cui condividi i valori. - Iscriviti ad un'associazione di volontariato. - Partecipa ad uno dei tanti gruppi di camminatori. - Partecipa ad un gruppo di studio (reale o virtuale). - ...
...e naturalmente, se non lo hai ancora fatto, iscriviti al canale Telegram di 365.
concentriamoci ora sulla seconda variabile in grado di influenzare la nostra autoefficacia: l'esperienza vicaria.
Con questo termine astruso, Albert Bandura, l'ideatore del concetto di autoefficacia, sottolinea come osservare altre persone che riescono a compiere un determinato compito con successo può di riflesso incrementare la nostra autoefficacia.
Provo a spiegarmi meglio.
Ti è mai capitato di pensare: “cavoli, se ci riesce lui, perché non ce la dovrei fare anche io?“.
Ecco, questo pensiero sintetizza al meglio l'esperienza vicaria.
Spesso, però, quando ci confrontiamo con gli altri sbagliamo modelli di riferimento.
Se ad esempio in questo momento sei fuori forma e ti confronti con una top model indovina che fine fa il tuo senso di autoefficacia? Già, va a farsi benedire!
Per utilizzare l'esperienza vicaria a tuo favore, devi dunque imparare a sceglierti modelli corretti.
Ecco il tuo esercizio per oggi: fai una lista di 5 persone che hanno raggiunto il tuo stesso #mantra trimestrale (o comunque un obiettivo simile), partendo da una condizione simile alla tua.
Tra questi scegline uno, magari un tuo conoscente, ed entro stasera chiamalo, scrivigli un messaggino o un'email, chiedendogli se è libero per una chiacchierata questo weekend.
Nella sfida di sabato ti spiegherò esattamente cosa chiedergli durante il vostro incontro / videochiamata.
A domani.
Ps. Prima che scatti il Crisanti che è in te... sono iscritti a 365 lettori da più di 20 nazioni differenti, nazioni in cui in questo momento vigono regole anti-COVID molto diverse tra loro.
In generale molte delle sfide di 365 - 2022 sono state modificate per tenere in considerazione le condizioni più restrittive e altre sfide verranno aggiornate in base a come evolverà la situazione nei prossimi mesi in Europa e nel mondo (dai che forse ce la facciamo dopo due anni ad uscire dal tunnel...)
Se una sfida, come quella di oggi, ti invita ad organizzare un "incontro", questo incontro potrà magari essere un caffè con un amico per un iscritto di Sydney, ma al massimo una video-chiamata per un iscritto di una Regione in zona arancione
scopo dell'esercizio di ieri era dimostrarti che TU sei capace di affrontare situazioni sfidanti, perché lo hai già dimostrato più e più volte nel passato.
(E se la tua lista ieri è risultata vuota, ripensa molto bene a tutto ciò che sei riuscito a superare in questi 12 mesi e non essere il peggior giudice di te stesso!).
Per rafforzare la nostra autoefficacia e metterla al servizio dei nostri obiettivi futuri però non possiamo limitarci ad un "tuffo nel passato".
Iniziamo dunque a lavorare sulle 5 variabili che condizionano il nostro livello di autoefficacia.
La prima è "l'esperienza del successo".
Il modo più immediato e diretto per aumentare la fiducia nelle nostre abilità consiste infatti nell'ottenere tante piccole vittorie ripetute nel tempo.
L'output quotidiano, l'àncora incrementa-costanza e molti altri strumenti che ti presenterò nel nostro (per)corso sono stati progettati proprio per farti vivere quotidianamente l'esperienza del successo.
Leggendo però i SAM nel nostro canale Telegram e i commenti sparsi qua e là, ho l'impressione che alcuni iscritti pretendano troppo da sé stessi, ritrovandosi inevitabilmente frustrati per non essere stati in grado di portare a termine tutto ciò che desideravano.
Intendiamoci, essere ambiziosi è importante, ma ottenere tanti piccoli fallimenti ripetuti nel tempo non farà altro che minare il tuo senso di autoefficacia e metterà a rischio i tuoi successi futuri.
Ecco dunque la tua sfida per oggi:
Elimina metà delle attività dalla tua to-do list odierna e concentrati sul portare a termine l'altra metà con la massima soddisfazione.
Mi raccomando, focalizzati proprio sullo smarcare con soddisfazione ogni singolo impegno "sopravvissuto".
Più ripeterai questa esperienza (oggi e nei giorni a venire), più la fiducia nelle tue abilità aumenterà.
A domani.
Ps. Ehi, se poi termini tutti gli impegni sopravvissuti prima del previsto, nessuno ti vieta di recuperare alcune delle attività che avevi messo da parte.
Sempre a patto di riuscire però a smarcarle e riuscirci con soddisfazione e gratificazione.
questa nuova settimana di corso è dedicata all'autoefficacia, un noto parametro psicologico che indica quanto crediamo nelle nostre abilità di poter affrontare situazioni sfidanti.
...autoefficacia che non va confusa con autostima, che indica invece quanto stimiamo noi stessi, ovvero il livello di rispetto e amore che abbiamo nei nostri confronti (ne parleremo in una delle prossime settimane tematiche di 365).
Ma perché l'autoefficacia è così importante per raggiungere il nostro #mantra trimestrale?
Ti rispondo con una frase che purtroppo ho letto spesso, anche tra i lettori di EfficaceMente:
"Non è che non mi fidi dei tuoi contenuti Andrea, è che non sono sicuro di poterli mettere in pratica."
Ecco, noi questa cosa dobbiamo evitarla a tutti i costi.
Come sai, infatti, in queste prime settimane abbiamo lavorato molto sulla corretta definizione dei tuoi obiettivi, ma anche l'obiettivo perfetto sarà irraggiungibile se non credi nella tua capacità di poterlo realizzare.
Impariamo dunque a rafforzare la nostra autoefficacia.
Partiamo con la prima sfida:
ripensa agli ultimi 12 mesi e metti per iscritto tutto ciò che sei riuscita a realizzare. Nello specifico concentrati su quelle attività e su quei risultati che ritenevi improbabili o addirittura impossibili (e scommetto che ripensando al 2021 ne troverai molti).
Come ti sarai accorto , questa settimana non ti ho assillato con #mantra, output e compagnia bella.
È stata una scelta deliberata.
Come anticipato, 365 - 2022 è stato progettato intorno a 48 competenze chiave e la sequenza di competenze alterna settimane di massimo impegno e determinazione a settimane in cui ci concentreremo di più sull'apprezzare il viaggio.
Oggi termina una di queste ultime settimane, la settimana della leggerezza.
E per concluderla in bellezza ti invito a ritagliarti un paio d'ore in questa domenica da dedicare ad un bel film comico o comunque... leggero.
Può essere un film recente, appena uscito al cinema, o un classico del passato, non importa.
Concediti questo momento di spensieratezza.
Non dimenticare però di completare il tuo SAM. Puoi farlo pubblicamente usando gli appositi post che pubblico ogni domenica mattina nel nostro gruppo Telegram.
Perdonare qualcuno (magari noi stessi) è qualcosa che può farci ritrovare la leggerezza perduta .
Se in questo periodo sei stato in conflitto con una persona importante nella tua vita o se continui a rinfacciarti un errore commesso nel recente passato, oggi hai l'occasione per esercitare la forza del perdono.
arrivati al termine della settimana lavorativa o universitaria, spesso ci sentiamo appesantiti dai mille impegni che non siamo ancora riusciti a terminare e che ci siamo imposti di fare.
Insomma la nostra mente è piena di "devo".
Il tuo esercizio di oggi per ritrovare leggerezza sarà dunque un semplice esercizio di... sostituzione.
Ogni volta che ti accorgi che stai usando un "devo" nella tua mente ("devo fare la spesa", "devo andare alle poste", "devo finire di studiare", "devo completare quel report", etc.), sostituiscilo con un "voglio".
Non limitarti però ad una sostituzione meccanica.
Nel mettere il "voglio" assicurati di desiderare davvero questa cosa o comunque di trovare un modo di affrontarla che accresca il tuo desiderio
Se in nessuno dei due casi la sostituzione funzionerà, lascia andare questo impegno.
nella prima parte di questa settimana dedicata alla leggerezza, ci siamo concentrati soprattutto sull'eliminare il superfluo (oggetti, news, vampiri).
Per ritrovare levità nella nostra vita e poter tornare a rincorrere i nostri obiettivi con passo leggero esistono però anche altre vie.
Nella sfida di oggi ad esempio voglio proporti un esercizio molto potente.
Per completarlo avrai bisogno di ritagliarti 10 minuti in un posto tranquillo dove nessuno possa disturbarti.
Ecco cosa dovrai fare nello specifico:
- Siediti, fai partire un timer di 10 minuti e chiudi gli occhi.
- Inizia a pensare ad una persona a cui sei legato, una persona a cui vuoi molto bene o che stimi (può essere un nipote, un amico, un familiare, un mentore, etc.). Evita però le persone con cui hai un legame amoroso.
- Porta alla mente l'immagine di questa persona e inizia ad augurarle mentalmente tutto il bene possibile. Augurale di essere felice, augurale di liberarsi di qualsiasi dolore o sofferenza, augurale di poter realizzare tutto ciò che desidera nella vita.
- Nello svolgere questo esercizio cerca di concentrarti davvero sull'augurarle tutto il bene possibile. Farlo farà emergere una precisa emozione dentro di te: coltivala e falla crescere per tutto il resto dei 10 minuti.
Quando il timer suonerà, prenditi qualche istante e poi affronta il resto della giornata cercando di portarti dietro questa emozione.
Ti farà sentire bene. Ti farà sentire leggero.
Ps. per gli appassionati di meditazione, l'esercizio proposto prende il nome di meditazione "metta" o della "gentilezza amorevole".
Ho però evitato di parlarne all'inizio del messaggio onde evitare inutili pregiudizi.
Quello che ti chiedo è di svolgere l'esercizio così come descritto, mettendo da parte le tue opinioni sulla meditazione & co.
Concentrati su ciò che proverai e cerca di conservarlo per il resto della giornata. Tutto qui.
I nemici giurati della nostra levità sono senza dubbio i vampiri emozionali .
...ovvero tutte quelle persone che ci succhiano energie emotive, lasciandoci svuotati e frustrati.
Scommetto che leggendo queste prime righe hai subito pensato a quella o quell'altra persona.
Spesso questi soggetti ce le ritroviamo tutto il santo giorno in tasca: infestano infatti i feed dei nostri social media o riempiono di inutile rumore digitale gruppi whatsapp & co.
Ecco dunque la tua sfida per oggi:
Elimina dai tuoi contatti tutte quelle persone che non fanno altro che lamentarsi, condividere stro***te, notizie politiche o altra spazzatura informativa.
Se non te la senti di eliminarli del tutto, mettili in muto o smetti di seguire i loro aggiornamenti, mantenendoli comunque tra i tuoi contatti (tutte le principali app social e di messaggistica te lo consentono).
Ps. E se il vampiro emozionale ce lo ritroviamo in casa o in ufficio?
Spesso a succhiarci le energie sono familiari o colleghi, in questi casi la questione si fa delicata.
Potrei suggerirti 1.000 strategie diverse per disinnescare questi vampiri, ma la verità è che alla fin dei conti le alternative sono solo due:
- Parli con trasparenza con queste persone, spiegando loro che l'atteggiamento che hanno non aiuta nessuno. - Se te la senti e puoi farlo, scegli di lasciar andare queste persone.
Questa è la tua vita e non devi permettere a nessuno di trattarti come un sacco della spazzatura.
questa mattina voglio farti una domanda a bruciapelo!
Quando è stata l'ultima volta che una notizia ascoltata al telegiornale o letta sul giornale ha contribuito positivamente sulla tua vita?
VenerMAI scorso?!
Le news quotidiane hanno questo alone di ufficialità e importanza, ma non sono altro che una forma di intrattenimento (spesso macabro), finalizzato alla vendita degli spazi pubblicitari che precedono o seguono i telegiornali.
Tra l'altro, nella stragrande maggioranza dei casi trattano argomenti che non hanno alcun impatto positivo sulla nostra vita, in compenso però generano paure ingiustificate, ansia sociale e un generale alone di negatività che non sempre corrisponde alla realtà oggettiva di ciò che sta accadendo nel mondo (per approfondimenti, leggi qui, è un pezzo che avevo scritto prima della pandemia, ma è ancora oggi attuale).
Per vivere con maggiore leggerezza dobbiamo dunque imparare a sbarazzarcene.
La tua sfida per oggi e per il resto della settimana sarà quella di eliminare telegiornali, radiogiornali, giornali e news online dalla tua vita.
Si tratta di soli 7 giorni, ti assicuro che non ti perderai nulla.
Prima di salutarti però, un paio di chiarimenti su questa sfida:
1) Essere informati e guardare il TG sono due cose MOOOLTO diverse e non vanno confuse. La tua sfida per questi giorni consiste nell'eliminare le news quotidiane, non diventare disinformato. Se lo desidererai potrai usare il tempo che recupererai per leggere saggi, guardare documentari o approfondire trend (magari legati ad ambiti di cui provi sincero interesse o che sono legati ai tuoi obiettivi).
2) Eri già abituato a non guardare TG o leggere news online? Bene. Scommetto però che esistono altre fonti di notizie superflue nella tua vita: individuale ed eliminale per i prossimi 7 giorni.
Buongiorno , iniziamo insieme una nuova settimana di 365 - Un anno epico 😉
Oggi e nei giorni a venire parleremo di levità, leggerezza.
Raggiungere obiettivi ambiziosi, infatti, è un po' come correre una maratona.
Se lo fai caricandoti sulle spalle uno zaino di 40 kg, penerai per l'intera gara, sprecherai tantissime energie e arriverai al traguardo distrutto.
Per realizzare i nostri #mantra e farlo godendoci il percorso dobbiamo imparare a lasciare andare ciò che è superfluo e vivere con maggiore leggerezza.
- Quando lasciamo andare la rabbia e il risentimento per gli eventi del passato, il nostro cuore è più leggero. - Quando lasciamo andare le paure per il nostro futuro, la nostra anima è più leggera. - Quando lasciamo andare le troppe attività che ci sentiamo in dovere di fare, la nostra mente è più leggera. - Quando lasciamo andare il bisogno di avere sempre ragione, le nostre relazioni sono più leggere. - Quando lasciamo andare il nostro innato perfezionismo, le nostre giornate sono più leggere.
Oggi partiamo con il lasciare andare qualcosa di molto concreto e iniziamo ad alleggerire quello "zaino" con cui stai correndo la tua maratona verso il tuo #mantra trimestrale.
Innanzitutto scegli una piccola zona della tua casa (es. la scrivania, le mensole della cucina, il lavabo del bagno, etc.) o un oggetto che porti sempre con te (es. il portafoglio, la borsa, lo zaino, etc.).
Fatto?
Ok, ora svuota completamente questa area o questo oggetto (se hai scelto il portafoglio, puoi inviare i soldi al seguente IBAN... scherzo 🤣).
Una volta che avrai ben in vista tutto ciò che riempiva questa area o questo oggetto...
liberati da ciò che è superfluo, liberati da ciò che non ti trasmette sensazioni positive, liberati da ciò che tieni perché "chissà, magari servirà".
...e rimetti il resto (in ordine) all'interno di questa zona della tua casa o in questo portaoggetti.
Infine scrivi nella tua agenda o in qualche altro supporto, come ti sei sentito appena terminato l'esercizio.
Quella sensazione sarà ciò che alleneremo per il resto di questa settimana.
Ignora le tue emozioni. Rialzati ad ogni caduta. Rispetta gli appuntamenti con te stesso.
Questo non è un corso di crescita personale, è un campo di addestramento per Navy Seal! 😃
Scherzi a parte , nei giorni passati ti ho proposto una serie di sfide pensate per farti rafforzare il muscolo della costanza.
Non sottovalutiamo però l'importanza di premiarsi quando effettivamente riusciamo ad essere costanti.
Se questa settimana hai rispettato almeno l'80% degli output che avevi pianificato, premiati.
Nulla di troppo costoso o eccessivo, però dai un segnale chiaro al tuo cervello: nel momento in cui rispetti i tuoi impegni è sacrosanto festeggiare.
Questo innescherà un circolo virtuoso che ti porterà ad essere sempre più costante e focalizzato sui tuoi obiettivi.
Ps. A proposito di costanza... ricordati di fare il tuo SAM (Stato Avanzamento Mantra) oggi.
Ti ricordo che verso le 8:00 di questa mattina pubblicherò nel nostro Canale Telegram ( https://t.me/+AKfprLv4pDZjN2Jk ) il post che potrai utilizzare per condividere il tuo SAM pubblico.
Condividere pubblicamente il tuo SAM non è obbligatorio, ma mi auguro che si dimostri per te utile (...e sì, in un futuro aggiornamento dell'app magari introdurremo anche la sezione per il tuo SAM, ma questo richiederà un po' più di lavoro!).
Pps. Giusto per prevenire una domanda che generalmente arriva a questo punto del corso... "Andrea, ma certe strategie devo continuare ad applicarle per il resto del corso?!"
Applicare ogni giorno TUTTO quello che imparerai nelle sfide quotidiane è impossibile (e sconsigliabile). Se però una specifica sfida ti porta notevoli benefici, continua pure ad applicarne i principi per tutto il tempo che lo desideri.
Se usi l'app di 365, puoi usare la funzione "stellina" che trovi in alto a destra all'interno della scheda della singola sfida, per salvare le tue sfide preferite (a breve ti permetteremo di "filtrare" tutte le sfide stellinate).
nei giorni passati abbiamo visto diverse strategie per essere più costanti nel nostro percorso.
Ma il nemico #1 in assoluto della nostra costanza rimane... la perfezione.
Come ti accennavo all'inizio di questa settimana:
"la nostra incapacità di accettare la naturale imperfezione del nostro percorso di crescita è il nostro nemico più grande."
La tua sfida per oggi è dunque quella di rialzarti.
Non hai rispettato il tuo ambizioso piano settimanale?
Fregatene: oggi rialzati e riparti da dove eri caduto.
Qualche imprevisto oggi ti farà deragliare dai tuoi programmi da Mr. Perfettino?
Fregatene: rialzati ogni volta e riprendi da dove ti sei interrotto.
Quello su cui ti devi focalizzare oggi è proprio quella capacità diripartire ad ogni imperfezione.
Per segnare poi come completata la sfida odierna sull'app, leggi anche questo approfondimento sull'effetto chissenefrega.
...a proposito di app, due informazioni di servizio:
1) Siamo a conoscenza dei problemi di caricamento che stanno riscontrando alcuni corsisti. Ci stiamo lavorando, insieme agli altri bug che ci state gentilmente segnalando via email. Grazie davvero per la vostra pazienza 🙏
2) A te l'app funziona che è una sciccheria e desideri leggere le sfide SOLO su quest'ultima, senza dover ricevere il doppione anche via email? Clicca il link al termine della sfida di oggi che hai ricevuto anche via email per essere escluso dalla lista email dei corsisti di 365.
Hai dormito di cacca e ti svegli con lo stesso entusiasmo di uno zombie.
Sono giorni che ti dai da fare cercando di rispettare gli impegni presi con te stesso, grazie a quel corso di crescita personale a cui ti sei iscritto a dicembre.
Ma nonostante i tuoi innegabili sforzi non sei ancora diventato un miliardario con gli addominali scolpiti.
Inaccettabile.
...ed è in questo momento che un pensiero si insinua tra i tuoi neuroni:
"sai che c'è, oggi l'output non lo faccio, c'ho un casino di altre cose da fare e sono stanco, mi prendo una pausa da 'sto corso, alla faccia di Giuliodori e del suo metodo, tanto lo sapevo che non funzionava!"
Ecco, se hai già vissuto o ti ritroverai a vivere un momento di questo tipo, devi esserne grato.
Sono proprio questi momenti, infatti, a definire l'anno che vivrai.
Se prendi la solita decisione (si, sai benissimo di quale sto parlando), vivrai il solito anno fotocopia.
Se invece scegli di ignorare quella vocina e rimanere sul sentiero che abbiamo tracciato insieme nelle settimane passate, vivrai il tuo primo anno epico.
Allenare il muscolo della costanza significa infatti ignorare le emozioni ingannevoli del momento e rispettare gli impegni presi con noi stessi.
Fallo e il tuo "Io futuro" te ne sarà eternamente grato.
Ps. Questo significa che dobbiamo sempre ignorare le nostre emozioni e andare avanti come dei panzer?
No , le nostre emozioni sono preziose e stanno lì a dirci qualcosa.
Per capire quando vanno ascoltate e quando invece vanno ascoltate meno, ti riporto questa citazione di Steve Jobs:
"Negli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni volta che la risposta era "No" per troppi giorni di fila, capivo che c'era qualcosa che doveva essere cambiato."
La chiave di questa citazione è proprio quel... "per troppi giorni di fila".
Se... "per troppi giorni di fila" ti sveglierai privo dell'entusiasmo necessario per inseguire i tuoi obiettivi, significa che stai inseguendo gli obiettivi sbagliati.
Ma se rinunci per via di un solo giorno di cacca, stai rinunciando alla tua grandezza.
una delle ragioni per cui a volte non riusciamo ad essere costanti è perché ci... dimentichiamo di portare a termine il nostro output (o qualsiasi altra azione che contribuisca al raggiungimento dei nostri obiettivi).
Ecco allora la tua sfida per oggi.
Crea un promemoria visivo che ti ricordi ogni santo giorno di portare a termine il tuo output.
Può essere un post-it attaccato allo specchio del bagno, un nuovo sfondo per il tuo desktop / smartphone o dei ritagli di giornale che rappresentino il tuo obiettivo appesi all'ingresso di casa.
Non importa.
Scegli in massima libertà, ma crea un reminder fisico e visivo che riporti continuamente la tua attenzione sulle azioni concrete che devi compiere per realizzare il tuo #mantra trimestrale.
Ps. se utilizzi la nuova app di 365, un'altra funzione utile è quella di impostare un reminder che ti ricordi di aggiornare il tuo Segnapunti.
Per farlo vai sulla tab degli Output (icona centrale nel menù fisso in basso) e poi clicca sul tuo Output.
Si aprirà la finestra di riepilogo del tuo Output, a questo punto clicca su modifica e aggiungi un promemoria.
A domani.
Nei prossimi giorni condivideremo comunque delle mini-clip sul Canale Telegram dei corsisti ( https://t.me/+AKfprLv4pDZjN2Jk ), in cui spiegheremo brevemente le principali funzionalità della nuova app e come sfruttarle appieno per vivere il tuo anno epico.
Non solo.
Pur rappresentando un salto quantico rispetto alle app delle precedenti edizioni di 365 - Un anno epico, abbiamo in serbo molti miglioramenti e upgrade anche per l'app 2022.
Alcuni saranno disponibili già nelle prossime settimane (ad esempio la possibilità di scorrere e modificare gli output dei giorni e delle settimane precedenti), altri saranno introdotti costantemente di mese in mese! Stay tuned.
ho un rapporto di odio e amore nei confronti di Tony Robbins, il guru americano della crescita personale, c'è però una sua frase che adoro:
"Se ne parli, è un sogno. Se lo visualizzi, diventa possibile. Se lo metti nel tuo calendario, diventa reale."
Una delle strategie più efficaci in assoluto per essere costanti è quella di fissare degli appuntamenti con sé stessi nel proprio calendario.
Appena letto questo messaggio, prendi la tua agenda o il tuo calendario elettronico e blocca nella giornata di oggi e nei restanti giorni di questa settimana un appuntamento con te stesso in cui porterai a termine il tuo output quotidiano (ancor meglio se riesci a fissarlo alla stessa ora tutti i giorni).
"Eh Andre, ma il mio non si può fissare nel calendario, il mio output infatti consiste nel pensare alla pace nel mondo quanto più possibile durante questo trimestre."
Se non riesci a creare un appuntamento nel tuo calendario in cui svolgere il tuo output, al 99% è perché stai insistendo su un output vago, generico e fuffoso.
Abbiamo ancora 353 giorni da passare insieme, che dici, lo sfruttiamo al meglio questo metodo e rendiamo questo 2022 davvero epico, o vuoi continuare a fare di capoccia tua? 😉
Il tuo output è la chiave per essere costante.
Se ancora non funziona rivedilo con le indicazioni che ti ho dato nel pre-corso e in questi ultimi due giorni. Se invece hai l'output giusto, fissa il tuo appuntamento (e rispettalo).
la maggior parte delle persone tende a rimanere affascinata dal singolo evento, ignorando il processo che ha generato quell'evento.
Questo è lo stesso motivo per cui, ad inizio anno, ci entusiasmiamo a definire i nostri begli obiettivi (evento), ma quando si tratta di essere costanti nel perseguirli (processo), tendiamo a scoraggiarci rapidamente.
Ma fintanto che non impareremo ad innamorarci del processo, difficilmente godremo dei risultati dei singoli eventi.
Ecco, se vogliamo essere più costanti dobbiamo necessariamente spostare il nostro focus dal risultato finale alle azioni quotidiane che contribuiscono a quel risultato.
Il metodo 365, in cui ad ogni #mantra trimestrale deve corrispondere un output quotidiano (o comunque con una frequenza definita), ti aiuta proprio in questo cambio di focus.
Ecco perché ho insistito tanto sulla corretta definizione di questo benedetto output.
Nel messaggio di oggi ti fornirò 3 nuovi elementi per rendere il tuo output ancor più efficace (e se il tuo lo è già, avrai un'ulteriore conferma che ti aiuterà a lavorarci con più costanza).
Il tuo output quotidiano per funzionare correttamente deve essere:
- Binario. Al termine di ogni giornata devi poter dire con assoluta certezza se hai completato o meno il tuo output (e a quel punto potrai segnarlo con soddisfazione sul tuo Segnapunti).
- Specifico. Il tuo output deve rappresentare un'azione ben definita e non un insieme generico di attività. Più il tuo output è specifico, più sarai motivato a portarlo a termine con costanza.
- Piacevole. Quest'ultima caratteristica è la più tosta da ottenere. Per loro natura infatti, la gran parte degli obiettivi che contribuiscono positivamente alla nostra vita richiedono azioni faticose e impegnative. Al contrario, ciò che ci dà piacere generalmente tende a farci male. Non deve però essere per forza così. Ti faccio un esempio: esistono 10.000 modi diversi per bruciare calorie, se odi chiuderti in palestra, difficilmente sarai costante nei tuoi allenamenti. Trova un'attività fisica alternativa!
Ok, detto ciò, prendi il tuo bell'output primario per questo primo trimestre e verifica che abbia tutte e 3 le caratteristiche sopracitate.
Se non le ha, riprogettalo.
Inutile cercare di incastrare un quadrato dentro un cerchio: se vogliamo essere costanti, sottoporci ad inutili torture è solo dannoso.
Dobbiamo imparare ad essere furbi e ad usare i naturali meccanismi della mente a nostro vantaggio.
Rendi il tuo output: binario, specifico e piacevole.
Questo non significa necessariamente stravolgerlo, a volte bastano pochi cambiamenti per fare un'enorme differenza.
Dopo aver lavorato sulla responsabilità, oggi e nei prossimi giorni ci concentreremo su una delle competenze più desiderate dagli iscritti: la costanza.
Ti è mai capitato di iniziare il nuovo anno facendo fuoco e fiamme, per poi mandare tutto alla malora dopo un paio di settimane?!
Quando l'entusiasmo degli inizi inizia a sbiadire, molti di noi tendono a ricadere nei soliti schemi mentali e comportamentali.
Questo però è il tuo anno, il tuo anno epico.
Vediamo allora come evitare questo errore e rafforzare il muscolo della costanza...
Il primo passo fondamentale per essere più costante nella tua vita è realizzare che la costanza è fatta di progresso e non di perfezione.
Nello specifico a fregarci è l'idea che per fare qualcosa abbiamo bisogno delle condizioni perfette.
Ed è così che ci sentiamo legittimati a rimandare le promesse che abbiamo fatto a noi stessi, aspettando le condizioni perfette ("mi alleno domani che oggi ormai è tardi..." cit. Tu).
C'è un problemino però...
Le condizioni perfette non esistono!
Per iniziare ad essere più costanti, la tua sfida per oggi sarà dunque quella di "invertire" questa trappola mentale.
In altre parole, dovrai rendere le condizioni volutamente imperfette prima di iniziare a lavorare sul tuo output o sugli altri impegni che hai elencato nel tuo SAM settimanale.
Mi spiego.
Immagina di aver scelto di meditare appena sveglio, approfittando del silenzio che c'è in casa.
Ecco, in questo caso, prova a meditare, ma con la radio accesa in sottofondo (o con qualche altro disturbo).
Sarà una meditazione di melma, ma quello che voglio che impari a fare oggi è: essere costante con i tuoi impegni, anche nelle condizioni più imperfette.
Solo per oggi, crea "imperfezioni" deliberate che ti rendano più difficile o meno soddisfacente completare i tuoi output e impegni (senza esagerare!) e quando si presenteranno gli inevitabili contrattempi tornerai con la memoria al contenuto di questa sfida e all'importanza di essere costanti anche nel mezzo dell'imperfezione.
vorrei concludere questa prima settimana di corso, dedicata alla competenza della "responsabilità", con una poesia di William Ernest Henley che ti aiuterà a cristallizzare gli insegnamenti che ho cercato di trasmetterti.
Il tuo primo compito per oggi è leggerla ad alta voce:
"Dal profondo della notte che mi avvolge, Buia come un abisso che va da un polo all'altro, Ringrazio qualsiasi dio esista Per la mia indomabile anima.
Nella feroce morsa delle circostanze Non mi sono tirato indietro né ho gridato. Sotto i colpi d'ascia della sorte Il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e di lacrime Incombe solo l'Orrore delle ombre, Eppure la minaccia degli anni Mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio, Quanto piena di castighi la vita, Io sono il padrone del mio destino: Io sono il capitano della mia anima."
Letta?
Ok, ora è tempo di passare al secondo compito della giornata, un compito più "pratico" diciamo.
Ti voglio introdurre infatti il quarto e ultimo pilastro del metodo 365, il SAM (Stato Avanzamento Mantra):
Il SAM è un appuntamento fisso con te stesso (in genere settimanale), attraverso cui potrai fare il punto della situazione sul tuo #mantra, i tuoi progressi e il resto dei tuoi impegni.
Se lo desideri potrai pubblicare il tuo SAM nei commenti dei post dedicati a questo scopo che troverai ogni domenica mattina sul nostro Canale Telegram (ho pubblicato il primo post dedicato ai SAM pubblici proprio stamattina).
Condividere il tuo SAM pubblicamente è infatti un modo per prendere un impegno non solo con te stesso, ma anche con le altre centinaia di partecipanti (leggere poi i SAM degli altri corsisti può essere davvero di ispirazione).
Se deciderai di farlo in autonomia, voglio comunque fornirti alcune indicazioni e consigli pratici per ottenere il massimo da questo strumento:
- Scopo principale dei SAM settimanali è quello di aiutarti ad instaurare l'abitudine di rispettare le promesse che fai a te stesso.
- Fissa quindi nel tuo calendario un appuntamento settimanale con te stesso. Io ti consiglio di farlo la domenica sera.
- Nella sua versione più semplice un SAM non ti impegnerà più di 10-15 minuti e prevede due attività principali:
1. Fai un elenco sintetico delle attività che intendi portare a termine nella settimana entrante. Queste attività possono includere il tuo output, ma anche tutti gli altri impegni / abitudini che vuoi portare avanti nei 7 giorni successivi. Il SAM infatti è anche l'anello di congiunzione tra 365 e il resto della tua vita professionale e personale.
2. Revisiona in maniera critica le attività che ti eri impegnato a completare nel SAM precedente. Quali hai portato a termine effettivamente? Quali non hai completato? Perché? Porti questi semplici quesiti ogni settimana, per 52 settimane all'anno, ti aiuterà ad innescare un processo di miglioramento continuo.
Tutto qui :)
Eccoti ad esempio un mio SAM condiviso con i corsisti in una delle precedenti edizioni.
"SAM settimana 13. Mi impegno a:
[ ] completare 30 ore di lavoro focalizzato. [ ] fare 3 allenamenti in palestra e 2 cardio. [ ] fare 1 meditazione al giorno di almeno 15 minuti.
Revisione settimana 12. Mi ero impegnato a:
- Scrivere 2 articoli e 2 post per FB. FATTO - Fare 3 allenamenti in palestra e 2 cardio. FATTI 2 allenamenti in palestra e 2 cardio. - Fare 1 meditazione al giorno di almeno 15 minuti. FATTE 6 meditazioni da 15 minuti.
Nulla di fantascientifico come puoi vedere ;-)
Spero sinceramente che userai questo strumento di revisione settimanale e spero di leggere presto i tuoi SAM nel nostro Canale Telegram.
A domani per una nuova settimana di corso: parleremo di Costanza!
nella sfida di oggi vedremo un'altra sfaccettatura della competenza della "responsabilità": la capacità di non prendere mai nulla sul personale.
Ricordi come abbiamo iniziato questa settimana?
Ti ho ricordato che per realizzare i nostri obiettivi dobbiamo assumerci il 100% della responsabilità dei risultati che otteniamo.
Questa è un dovere importante, ma ci dà anche un potere immenso.
Assumersi il 100% della responsabilità della propria vita significa infatti prendere consapevolezza che siamo noi a controllare il nostro atteggiamento mentale, le nostre decisioni e le nostre azioni.
Eppure basta che qualcuno ti faccia una critica ingiusta (che so, su qualche social) per ritrovarti a frignare e a rimuginarci per tutto il giorno!
Fuochino?
Se vogliamo riprendere il totale controllo del nostro atteggiamento mentale dobbiamo dunque imparare a non prendere mai nulla sul personale.
Sì, ma come?!
La verità è che nulla di ciò che le persone ci dicono o ci fanno riguarda effettivamente noi.
Esistono decine di ragioni (a volte oscure) per cui gli altri si comportano come si comportano e queste motivazioni spesso non hanno nulla a che fare con noi, ma molto hanno a che fare con le frustrazioni e le difficoltà vissute da queste persone (a maggior ragione in questo periodo storico).
Oggi, se qualcuno ti farà uno sgarbo, ricorda di non prendertela sul personale.
Permetterlo significherebbe cedere il controllo a questa persona, significherebbe consentire a qualcun altro di determinare il tuo atteggiamento mentale, le tue decisioni e le tue azioni (o inazioni).
Tu sei tu il capitano del tuo vascello, la responsabilità è tua, con tutti gli oneri e gli onori che questo comporta.
Negli ultimi giorni abbiamo parlato di scuse e lamenti , indovina qual è la terza pratica preferita da chi non si assume le proprie responsabilità?
Esatto... giudicare tutto e tutti.
Quindi oggi ti chiedo di sbarazzarti dei giudizi.
Ricorda infatti che...
“Chi emette giudizi non definisce gli altri, ma sé stesso."
Da questo preciso istante e per l'intera giornata di oggi, sospendi qualsiasi giudizio (soprattutto quelli negativi):
Non giudicare l'acconciatura di quella ragazza. Non giudicare la mascherina di quel tizio. Non giudicare i gusti musicali del ragazzo in metro. Non giudicare le scelte di quella persona cara. Non giudicare gli inevitabili errori di un tuo collaboratore.
...ma soprattutto,
Non giudicare te stesso.
Lo so, quest'ultima sarà la parte più difficile della sfida.
Beh non giudicarti se non sarai perfetto in questa sfida: fai del tuo meglio e cerca semplicemente di essere meno giudicante oggi.
Ps. Sì, so cosa stai pensando:
"Andrea non vorrà mica trasformarci in dei burattini che non pensano?! Sospendere il giudizio?! Ma col cavolo! Io pretendo di giudicare quanto mi pare!"
Come sempre, non voglio e non posso costringerti a portare a termine le sfide del corso, quello che posso però consigliarti è di provare: sono solo 24 ore.
Potrai poi... giudicare come ti sentirai dopo una giornata senza giudizi.
Pps. Ah no, aspetta, tu in realtà hai pensato quest'altra cosa:
"Ma cosa cavolo c'entra questa sfida con il mio obiettivo di perdere peso/studiare per gli esami/guadagnare x mila €?!"
Come anticipato, questa settimana stiamo lavorando sulla competenza della "responsabilità": scuse, lamentele e giudizi sono i tre passatempi preferiti di chi nella vita non si assume una responsabilità che sia mezza.
Naturalmente questo non è il tuo caso, ma ognuno di noi cade comunque in queste trappole di tanto in tanto e se vogliamo raggiungere i nostri #mantra trimestrali dobbiamo imparare a prenderne consapevolezza e ad evitarle come la peste.
Perché ricorda, per realizzare i tuoi obiettivi devi trasformarti nella persona degna di questi traguardi, non basta smarcare qualche casellina sulla tua to do list.
A domani.
Pps. Alcuni corsisti ci hanno chiesto se fosse possibile avere l'elenco delle 52 settimane tematiche che compongono 365 - Un anno epico (Ed. 2022).
Con il team abbiamo quindi pensato di creare un bel Pdf con l'intero programma e una breve descrizione per ogni settimana (puoi anche smarcare le settimane fatte).
Credo sia venuto molto carino. Lo puoi scaricare da qui:
la tua sfida per oggi è molto semplice (ma non facile).
Dal momento in cui leggerai questo messaggio, per 24 ore, evita qualsiasi lamentela.
Non lamentarti del tempo. Non lamentarti delle restrizioni legate al Covid. Non lamentarti del collega scorretto. Non lamentarti del partner disordinato. Non lamentarti della connessione internet. Non lamentarti delle tasse. Non lamentarti della fila al supermercato. Non lamentarti del Professore lunatico. Non lamentarti dell'ennesima telefonata di telemarketing.
Ogni volta che ci lamentiamo infatti cediamo un po' del nostro potere.
Lì per lì un bel lamento ci sembra liberatorio e assolutamente giustificato, ma la verità è che ogni volta che ci lamentiamo siamo un po' più deboli, un po' più alla mercé di tutto e di tutti.
Non solo.
Smetterla di lamentarti ti aiuterà anche a risparmiare un sacco di preziose energie mentali, energie che potrai reindirizzare nel perseguimento del tuo #mantra trimestrale.
Ciao , ieri abbiamo visto come assumersi le proprie responsabilità nella vita significhi anche darsi il permesso di fare ciò che sentiamo e desideriamo.
Guai però a cadere nella trappola delle scuse.
Ti è mai capitato di rimandare un impegno (magari legato ad uno dei tuoi obiettivi) usando come scusa una di quelle elencate qui sotto?
Oggi è festa. Sono stanco. Ho dormito poco. Ho dormito male. Non sono motivato. Non è il momento giusto. Non sono preparato. Fa troppo freddo. Fa troppo caldo. Ho mal di testa. Ho mal di pancia. C’è la mia trasmissione preferita. Lo faccio domani. Ancora 5 minuti. 10 minuti ed inizio. Appena finita questa puntata inizio. Oggi non me la sento. Dal 1° del mese ricomincio. Da lunedì ricomincio. Dopo le vacanze ricomincio. Sono stressato. È un periodo pesante. Quando sarà passato questo periodo ricomincio. È solo per questa volta. Un’eccezione ogni tanto fa bene. Essere troppo rigidi non va bene. È troppo presto. È troppo tardi.
Se la risposta è "Sì": ricorda il nostro patto, il sacramentum che abbiamo stipulato insieme.
Tu hai il 100% della responsabilità dei risultati che porti nella tua vita. Non il 99%, non l'80%: il 100%.
Oggi prendi consapevolezza di quelle che sono le scuse che ti racconti più spesso per non fare quello che sai di dover fare per realizzare il tuo #mantra trimestrale e poi fai una scelta:
A) Continui a dar potere a queste scuse, piegandoti al loro volere.
B) Riprendi in mano il controllo e inizi finalmente a rispettare gli impegni che hai preso con te stesso.
Che tu scelga l'opzione A) o B), potrai considerare la sfida di oggi completata nel momento in cui prenderai questa decisione in piena coscienza, sapendo che sei TU (e nessuno e nient'altro) che stai decidendo se oggi vuoi avvicinarti o meno al tuo #mantra, ma soprattutto smettendola di raccontarti balle.
Ps. Sono sicuro che non sia necessaria questa precisazione, ma nel dubbio, meglio farla.
Se oggi hai deciso di non allenarti perché sei a letto malato è evidente che non si tratta di una scusa.
Stesso discorso per altre situazioni di evidente difficoltà.
Buon senso , sempre buon senso.
COMUNICAZIONI DI SERVIZIO
Useremo questo box per eventuali comunicazioni di servizio, soprattutto nelle prime settimane di corso, poi, pian piano, non dovrebbe essere più necessario se non in casi eccezionali.
Capitolo Telegram...
Diversi corsisti possessori di iPhone ieri hanno riscontrato problemi con il link per accedere al nuovo Canale e alla nuova Chat.
(se dovesse darvi ancora problemi, copiate l'indirizzo e incollatelo nel browser del vostro telefonino).
Questo dovrebbe risolvere il problema alla radice 😊
Il link vi porterà al Canale dei corsisti.
Nel Canale condividerò periodicamente degli approfondimenti e lo utilizzeremo anche per il SAM settimanale (ti spiegherò cos'è e come usarlo questa domenica).
Collegato al Canale vi è anche una Chat di discussione aperta a tutti gli iscritti. Per capire qual è la differenza e come usare (o non usare) questi nuovi strumenti, fai pure riferimento al video-messaggio di ieri presente nel Canale.
Per concludere, per recuperare le sfide inviate finora (nel caso le avessi perse), puoi accedere al tuo account nell'area corsi di EfficaceMente.
Ieri mattina c'era ancora qualche problemino di funzionamento che dovrebbe ora essere stato definitivamente risolto.
Bene, per ora è tutto, naturalmente, per qualsiasi problema, siamo qui!
Buon corso!
Ps. Quando sarà il momento, useremo un box simile nelle future sfide, anche per aggiornarvi sulla disponibilità della nuova app (siamo in attesa delle ultime approvazioni da parte degli store).
Lo sai bene, non mi aspetto che completiate tutte le sfide del corso, ma alcune sono più importanti di altre. Quella di ieri è un esempio di sfida imprescindibile...
Se non l'hai ancora fatta: completala entro stasera.
Detto questo, assumersi il 100% della responsabilità dei propri risultati non deve essere solo un onere, l'ennesimo macigno che ci carichiamo sulle spalle.
Assumersi la piena responsabilità significa anche (e soprattutto) tornare ad avere il pieno controllo e il pieno potere sulla propria vita.
Fin da piccolini infatti siamo stati educati a chiedere il permesso per fare qualsiasi cosa.
Dovevamo chiedere il permesso ai nostri genitori, ai nostri insegnanti e in generale agli altri adulti.
Questa sudditanza e dipendenza è dunque radicata nella nostra mente e nelle nostre abitudini.
Ma oggi inizieremo a cambiare questo atteggiamento.
Come abbiamo visto ieri, tu sei al 100% in controllo del tuo atteggiamento mentale, delle tue decisioni e delle tue azioni.
Quindi non devi chiedere il permesso a nessuno su come vivere la tua vita.
Oggi...
- datti il permesso di avere successo, - datti il permesso di fallire, - datti il permesso di essere te stesso, - datti il permesso di essere triste e giù di corda, - datti il permesso di essere felice.
questa è la tua vita e devi darne conto solo a te stesso.
Entro stasera fai qualcosa solo per te, qualcosa che ti faccia stare davvero bene.
...e no, non deve essere necessariamente qualcosa legato al tuo #mantra trimestrale.
Come scoprirai nel corso delle prossime settimane, 365 è molto più di un semplice corso "raggiungi obiettivi".
La mia missione, infatti, non è soltanto quella di farti raggiungere le tue mete più ambiziose, ma aiutarti a farlo facendoti godere il viaggio quanto più possibile.
Certo, il nostro cammino non sarà tutto rose e fiori, a volte testerò la tua disciplina e la tua determinazione, a volte odierai le sfide che ti proporrò, ma un anno epico non può essere solo sacrificio e sofferenza ;-)
Oggi ricorda a te stesso di avere il 100% del controllo dandoti il permesso di fare qualcosa di piacevole solo per te.
A domani.
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Abbiamo ufficialmente attivato il NUOVO Canale Telegram (e relativo gruppo di discussione) dedicato ai soli corsisti del 2022.
Ti fornirò il link al termine di questo messaggio, leggilo con attenzione per partire tutti insieme con il piede giusto 😉.
All'interno di questo Canale pubblicherò periodicamente aggiornamenti e approfondimenti sul nostro percorso.
Lo utilizzerò anche per delle dirette dove discutere eventuali dubbi dei corsisti.
Per interagire, potrai commentare i singoli interventi che pubblicherò nel Canale o scrivere il tuo messaggio direttamente nell'area di discussione collegata (la Chat).
Per rendere le comunicazioni di valore per tutti, utilizziamo l'area di discussione per confrontarci davvero sui contenuti e i nostri obiettivi.
Se hai bisogno di assistenza, rispondi semplicemente ad una delle nostre email, NON usare il canale Telegram.
Stesso discorso per domande per le quali puoi facilmente recuperare una risposta nelle nostre comunicazioni.
Se noteremo un utilizzo non adeguato del Canale e della relativa Chat da parte di alcuni membri, ci riserveremo la possibilità di "ammonire" questi utenti e, se necessario, bannarli come extrema ratio.
Per finire, quest'area di ritrovo per i corsisti può essere una preziosa risorsa per vivere al meglio l'esperienza del corso, ma non sentirti obbligato a partecipare o a leggere TUTTE le discussioni.
Ricorda che il tuo focus deve sempre rimanere sul tuo #mantra trimestrale e i tuoi output quotidiani. Il cuore del corso rimangono le sfide quotidiane e il metodo 365 (#mantra, output, segnapunti, etc.).
Tutto chiaro?
Ecco il link per accedere al nostro NUOVO Canale Telegram. Ti aspetto al suo interno:
Come spiegato nella pagina di presentazione del corso, le sfide quotidiane di 365 sono organizzate in 52 settimane tematiche (48 + 4 di reset per la precisione).
Questa prima settimana di corso è dedicata al tema della responsabilità.
Una delle realizzazioni più profonde e trasformative nel mio percorso di crescita personale, infatti, è stata prendere consapevolezza che per cambiare avrei dovuto assumermi il 100% della responsabilità della mia vita.
Non l'80%, non il 90%, neanche il 99%... ma il 100%.
Intendiamoci, se gli ultimi due anni ci hanno insegnato qualcosa è che la sfortuna, le disgrazie o i semplici contrattempi esistono e sono reali, questo nessuno lo vuole negare.
Qualsiasi cosa però accada nella nostra vita, abbiamo sempre una scelta: possiamo scegliere come affrontare queste situazioni.
Tu %FIRSTNAME% hai il 100% del controllo sul tuo atteggiamento mentale, sulle tue decisioni e sulle tue azioni.
Questa naturalmente è una responsabilità che non tutti sono disposti ad assumersi, ma farlo significa acquisire un potere immenso.
Grazie all'esperienza maturata nelle ultime 6 edizioni di 365 sappiamo esattamente cosa devono fare gli iscritti per vivere un anno davvero epico.
Ci sono 4 cardini che ti aiuteranno ad ottenere il massimo da questo (per)corso. Eccoli:
- Leggere il 100% delle sfide quotidiane. - Completarne tra il 30% e il 60% (le più affini ai tuoi obiettivi e interessi). - Portare a termine almeno l'80% degli output quotidiani. - Fare tutti i SAM settimanali (questo strumento lo vedremo per la prima volta domenica prossima).
Rispetta questi 4 cardini e le tue chances di realizzare i tuoi obiettivi nel 2022 aumenteranno a dismisura.
Certo, io non posso obbligarti (ne voglio farlo), ma per rafforzare ulteriormente quell'invito ad assumerti la piena responsabilità dei tuoi risultati, ti invito a siglare insieme un patto...
Anzi, un vero e propriosacramentum romano, ovvero il giuramento che gli antichi romani facevano di fronte ai concittadini e agli dei e che non poteva essere rotto per nulla al mondo.
Prendi carta e penna (puoi usare anche la prima agenda del Kit se sei tra primi 1.000 iscritti che l'hanno ricevuto) e metti per iscritto questo testo:
"Io, Nome e Cognome, sono consapevole che per rendere questo 2022 un anno davvero epico mi dovrò impegnare a seguire quanto più possibile le istruzioni del corso.
Per questo motivo a partire da oggi, mi assumo la responsabilità di:
- Leggere il 100% delle sfide quotidiane. - Completarne tra il 30% e il 60%. - Portare a termine almeno l'80% degli output quotidiani che ho scelto (o sceglierò a breve). - Fare tutti i SAM settimanali.
Luogo e data,
Firma."
Una volta scritto e firmato il nostro patto, appendilo in un punto ben visibile della tua casa e ricorda che noi siamo il frutto delle nostre scelte quotidiane.
come anticipato, useremo questi primi giorni di corso anche per impostare il nostro lavoro e prendere confidenza con gli strumenti del metodo 365.
Approfitta di questo giorno festivo per fare la revisione finale del lavoro fatto durante PRE-corso di preparazione di dicembre.
Il PRE-corso è da considerarsi come parte integrante di 365 - Un anno epico.
Se hai portato a termine tutti gli esercizi proposti, complimenti: hai dimostrato a te stesso di poter essere costante quando ti impegni.
Oggi rivedi quanto hai scritto e apporta gli ULTIMI aggiustamenti al tuo #mantra e output del primo trimestre (rileggi le relative sfide se hai ancora dubbi, puoi usare anche tu il Bigami che abbiamo creato).
Se invece NON hai ancora svolto gli esercizi del PRE-corso, ti invito a completarli entro stasera.
Per aiutarti, abbiamo preparato per tutti gli iscritti del corso annuale una versione SINTETICA del PRE-corso che può essere compressa in un paio d'ore di lavoro focalizzato.
Puoi scaricarla (e stamparla, se lo desideri) da questo link:
Buon Giorno 1 (anche noto tra i comuni mortali come Capodanno 😅).
Questa è l'alba di un nuovo giorno. L'alba di un nuovo anno. L'alba del nostro anno epico.
Gil ultimi due anni ci ha spesso privato delle nostre certezze, delle nostre libertà e dei nostri sogni.
Indietro non si torna. Il mondo è cambiato.
Ora spetta a noi cambiare il nostro mondo.
Per questo ho deciso di iniziare il (per)corso 2022 di 365 con una delle sfide più potenti, una sfida che rappresenti per te un appiglio certo in questi tempi incerti.
Parlo della sfida dell'àncora (con l'accento sulla prima "a").
Ricordi il primissimo esercizio che ti ho condiviso il 1° dicembre nel nostro PRE-corso di preparazione (Saisei)? Ecco l'àncora non è altro che una piccolissima abitudine positiva che dovrai portare avanti per l'intero 2022, 365 giorni all'anno (oggi compreso).
A differenza dei #mantra e degli output trimestrali, l'àncora sarà la nostra fedele compagna per tutto il (per)corso annuale.
Trovare la tua àncora quotidiana avrà un triplice beneficio per te:
1. Anche nella giornate più storte porterai a casa una piccola vittoria (a proposito, se sei uno dei possessori del Kit 365, potrai segnare sul poster dedicato i giorni in cui avrai portato a termine la tua àncora).
2. Portare a termine questo piccolo gesto ti riporterà alla mente le promesse che hai fatto a te stesso ad inizio anno.
3. Allenerai il muscolo della costanza.
Ecco qualche esempio di àncore che puoi usare:
- Rifarti il letto ogni mattina. - Fare una doccia fredda di almeno 1 minuto. - Bere un bicchiere di acqua tiepida con limone. - Fare 10 flessioni. - Meditare 5 minuti. - Leggere 1 pagina di un saggio di self-help appena sveglio. - Mettere per iscritto 3 cose di cui sei grato. - ...
Non paralizzarti nella scelta di questa azione, non serve scegliere l'azione perfetta (e non devi certo limitarti agli esempi qui sopra!).
Scegli però un'azione:
- Semplice e che non ti porti via troppo tempo (ricorda che dovrai ripeterla 365 giorni all'anno, anche nelle giornate più storte! Evita di spararla grossa... 😉).
- Che abbia un impatto positivo sulla tua vita o quella di chi ti è vicino.
Tutto chiaro?
Bene! Mi raccomando ricorda di compiere questa azione oggi stesso per la prima volta.
A domani.
Ps. Da qui al 9 gennaio, concentrati esclusivamente sull'email del giorno.
In questi messaggi quotidiani, oltre alle sfide di contenuto, ne approfitterò anche per spiegarti gli ultimi passaggi del metodo 365 (es. cos'è e come si fa un SAM) e per darti indicazioni sugli strumenti che abbiamo pensato per te quest'anno (il canale Telegram, la nuovissima app, etc.).
So che sei impaziente, che vorresti tutte le caselline già perfettamente allineate fin da subito, per non "sporcare" questa nuova alba, ma farti fare i conti con il demone del perfezionismo e della smania è già parte del percorso di crescita che faremo insieme quest'anno 😉
Siamo arrivati al 31 dicembre: ultimo giorno del nostro PRE-corso di preparazione a 365 - Un anno epico.
Il messaggio di oggi sarà molto breve :)
Voglio semplicemente ringraziarti.
Grazie per aver partecipato. Grazie per tutti i messaggi e le email che mi hai inviato in questi giorni di dicembre che abbiamo trascorso insieme. Grazie per la tua fiducia e attenzione.
EfficaceMente è il mio lavoro, ma è anche la mia missione.
Sapere che grazie ai miei contenuti gratuiti e ai miei corsi avanzati riesco ad avere un impatto sulle vite di chi mi segue mi rende particolarmente orgoglioso.
Spero quindi che questo PRE-corso gratuito ti sia stato davvero di aiuto.
Se ti sei già iscritto al corso annuale, ci leggiamo puntuali domani mattina con la prima sfida di 365 - Un anno epico (ed. 2022).
Se invece hai aspettato fino all'ultimo, non è più tempo di procrastinare. Rimangono ormai poche ore per assicurarti il tuo posto.
Sono le azioni che fai (o non fai) a determinare la qualità dei tuoi anni.
Clicca il link qui sotto per andare alla pagina di iscrizione:
ormai ci siamo: mancano 2 giorni all'inizio del nostro anno epico (e queste sono anche le ultime ore per potersi iscrivere al corso annuale)
Mi auguro che il lavoro di pianificazione fatto insieme ti sia stato davvero utile.
Per non vanificarlo, oggi vorrei parlarti di un errore tipico che molti commettono rincorrendo i propri obiettivi.
...continuare a rivedere i propri obiettivi, invece di impegnarsi per realizzarli.
Se ti stai chiedendo:
- Ho scelto l'obiettivo giusto? - L'output sarà quello corretto? - Forse dovrei usare come #mantra una parola diversa? - E se il terzo giovedì di febbraio avessi un imprevisto?
...stai candendo in questo errore.
So bene quante aspettative stai mettendo in questo nuovo anno ed è giusto cercare di prepararsi al meglio, ma illudersi di poter controllare qualsiasi variabile sarebbe controproducente.
Se hai seguito con impegno questo PRE-corso di preparazione a 365 - Un anno epico, hai già fatto un lavoro di pianificazione migliore di quello che farà il 99,9% delle persone comuni.
Ora è arrivato il momento di lavorare per la realizzazione dei tuoi sogni.
Paradossalmente devi "dimenticare" tutto il lavoro fatto fin qui e concentrarti esclusivamente sulle azioni necessarie per realizzare il tuo primo #mantra trimestrale (in primis l'output deciso).
Rivedere e ripensare tutti i tuoi obiettivi o cercare di definire il piano super-dettagliato che tenga conto di tutte le variabili e le eccezioni è ciò che ti sta sussurrando all'orecchio il Demone del Perfezionismo.
Non ascoltarlo.
Abbiamo pianificato abbastanza. Ora dobbiamo entrare nella modalità "AZIONE".
A domani con l'ultimo esercizio del nostro pre-corso.
Ps. Se non hai ancora completato l'iscrizione al corso annuale, ti ricordo che rimangono meno di 48 ore per iscriversi.
Tra l'altro ci tengo a farti un'anticipazione.
Come scritto in un recente commento nel gruppo Facebook...
Il prezzo attuale del corso è un prezzo, che per molti versi, ha anche una sua simbologia: 1€ al giorno per 365 giorni, il prezzo di un caffè al giorno per realizzare i tuoi obiettivi più ambiziosi.
Considerate però le tante novità che abbiamo aggiunto di edizione in edizione (non ultime quelle dell'edizione 2022, la migliore edizione di sempre), non posso garantirti che manterremo questo prezzo anche il prossimo anno.
Quindi non perdere questa occasione. Iscriviti adesso e rendi il 2022 il tuo anno epico:
nel messaggio di oggi non ti proporrò un esercizio specifico; ti parlerò però di un problema che sono certo riguardi molti PRE-corsisti e che rischia di far vivere loro l'ennesimo anno fotocopia (ammetto che questo problema ha toccato anche me in passato!).
Per farlo userò le parole di Angelo, un lettore di EfficaceMente che a mio avviso è stato in grado di fotografare perfettamente questo aspetto in un post legato ad una precedente edizione di 365:
"Ciao, sono Angelo e non scrivo quasi mai sui social, men che meno in un gruppo Facebook.
Questa volta lo faccio, ma per un buon motivo, e cioè tentare di chiarire le idee a chi ancora è indeciso su 365 - Un anno epico.
Non scenderò troppo nei dettagli: la mia storia è simile a quella di molti altri qui dentro e so bene che è interessante solo per chi la vive in prima persona.
Come tanti seguo da anni EfficaceMente e ho provato varie volte il PRE-corso di 365. Come tanti ho poi lasciato perdere l'acquisto vero e proprio per motivi economici, ma anche per qualcos’altro.
Io devo farcela da solo.
In ogni cosa della mia vita è stato questo il mio mantra.
Non devo chiedere aiuto. Non devo avere bisogno di nessuno. Devo arrangiarmi.
Per questo motivo iscrivermi a 365 era come ammettere la mia sconfitta, la mia incapacità di farcela da solo, e questo non potevo permetterlo.
Dovevo arrangiarmi.
Poi sono arrivato "nel mezzo di cammin di nostra vita" e mi sono accorto che in mezzo a tutto quello che ero riuscito a fare, ai miei successi e alle mie sconfitte:
il mio obiettivo più grande era rimasto sempre indietro.
non riuscivo ad avere il controllo di niente.
Per cui mi sono ritrovato ad averne le scatole piene di me stesso e del mio orgoglio e ho deciso che questa volta, quest’anno avrebbe dovuto essere diverso.
E mi sono iscritto a 365.
Ed era esattamente quello che mi aspettavo, e allo stesso tempo esattamente diverso da quello che mi aspettavo.
Sì, perché ogni giorno ricevi quella mail e ogni giorno c’è una sfida diversa che ti fa pensare, ti fa approfondire, ti fa imparare, ti fa "agire".
E sì, c’è un gruppo di gente come te che ogni giorno tenta di fare un passo verso i suoi obiettivi, e questo per molti può essere di sostegno.
Ma quello che rimane alla base di tutto sei tu.
Se compri 365 e ti aspetti che sia la bacchetta magica che ti cambia la vita senza fatica, hai sbagliato tutto.
È per questo che alla fine il mio orgoglio non ha preso un colpo così forte: sei comunque tu quello che deve "fare".
Sei tu quello che deve alzarsi un’ora prima alla mattina. Quello che deve fare attività fisica. Quello che deve scrivere/dipingere/chiamare clienti/studiare ogni giorno.
Se non ti muovi tu, 365 non lo farà per te.
E però.
E però dopo un anno, non facendo tutte le sfide o facendole in ritardo, non essendo perfetto nell’esecuzione degli output e raggiungendo solo 2 #mantra su 4, quando hanno riaperto le iscrizioni io ero già davanti al PC in attesa della mail di Andrea.
Sì, perché alla fine, per quanto azzoppato dagli impedimenti esterni che tutti conosciamo, quest’anno 365 mi ha aiutato a riprendere in mano il timone.
Mi ha portato più vicino al mio obiettivo di quanto sia mai stato, con pubblicazioni finalmente costanti su Medium e con l'inserimento in un paio di antologie di racconti.
La strada è lunga ancora, ma dopotutto il mio obiettivo è ENORME.
Oltre a questo, poi, mi ha aiutato a dare una sterzata anche a tutto il resto della mia vita, una mail alla volta, un passo alla volta.
Mi ha aiutato a migliorare anche altri aspetti di me stesso (tra le altre cose, sono uno dei più grandi procrastinatori della Terra) e mi ha aiutato a riprendere il controllo.
Non poco, per il costo di un caffè al giorno 😉
Per questo, quello che dico è: sei disposto a farti il c*lo?
365 è la guida giusta per aiutarti ad arrivare dove vuoi, e acquistarla è il più grande regalo che ti possa fare per il nuovo anno.
Non sei ancora pronto a impegnarti davvero?
365 non ti aiuterà, ma se è per questo nient’altro potrà mai farlo, perché tutto comunque parte sempre e solo da te.
La scelta di cosa fare della tua vita, ogni giorno, ogni momento, ogni passo, è sempre e solo tua.
(Ovviamente considerando a parte tutti quei casi eccezionali in cui ci sono DAVVERO impedimenti insormontabili. Ma insomma, se siamo onesti con noi stessi sappiamo quando è tutto solo una scusa, no? 😉 )"
Ecco, se anche tu sei della squadra "Io devo farcela da solo", tranquillo… non ho mai avuto fiducia in quei para-guru che ti prendono per la manina promettendoti mare e monti.
Da 13 anni metto a disposizione dei miei lettori i migliori strumenti per la loro crescita personale, strumenti che io stesso ho usato per il mio percorso di miglioramento.
365 è il percorso annuale che distilla questa conoscenza in una metodologia per il raggiungimento dei tuoi obiettivi più ambiziosi e in 365 sfide quotidiane per aiutarti a rimanere sempre focalizzato su queste tue mete.
Se vuoi vivere un 2022 davvero epico, ora è il momento per salire a bordo:
Allora, hai individuato il tuo Output? Qual è l'azione su cui ti focalizzerai quotidianamente (o perlomeno con regolarità) per realizzare il tuo obiettivo prioritario?
Se lo hai fatto, è tempo di parlarti del terzo pilastro del metodo 365: il Segnapunti.
Immagina di seguire una partita di calcio, senza però poter visualizzare il cartello con i goal segnati: sarebbe un gran caos e presto perderesti l'entusiasmo!
"A quanto stanno? Chi sta vincendo? Sono avanti i nostri o gli avversari?".
La stessa cosa accade con i nostri obiettivi.
Se non teniamo traccia dei progressi, dopo un po' andiamo in confusione e perdiamo l'entusiasmo.
Ecco perché abbiamo bisogno di un Segnapunti.
Te lo spiego riprendendo uno degli esempi fatti in questi ultimi giorni.
Immagina che il tuo obiettivo sia quello di perdere 5 kg in 3 mesi.
Una possibile azione concreta (Output) per trasformare questo #mantra in realtà, potrebbe essere quella di fare almeno 10.000 passi al giorno.
Ecco, un Segnapunti ti serve per sapere se stai effettivamente portando avanti con costanza il tuo output e a tracciare i tuoi progressi concreti.
Se infatti ti dai un obiettivo, individui un'azione concreta per raggiungerlo, ma non hai la più pallida idea dei tuoi progressi quotidiani, il rischio di "deragliare" dopo poche settimane è molto alto.
La tua sfida per oggi è quindi quella di costruirti il tuo Segnapunti: potrai usare una tabella cartacea, un foglio excel o una delle tante app dedicate al tracciamento delle abitudini.
In merito a quest'ultime, sono forse il metodo più pratico per tener traccia dei nostri progressi, ma non sempre rispondono alle nostre esigenze.
Per questo motivo, come accennato ieri, se ti sei iscritto (o ti iscriverai a breve) a 365 - Un anno epico edizione 2022, a partire dal mese di gennaio, potrai gestire il tuo Output principale (ma anche Output secondari) tramite l'apposito Segnapunti dell'app dedicata di 365.
All'interno dell'apposita schermata potrai infatti definire, attraverso una procedura guidata, uno o più Output, e potrai segnare quotidianamente i tuoi progressi con queste abitudini / azioni.
Se lo desideri, l'app ti potrà anche notificare nei giorni e negli orari che preferisci, quando è il momento di svolgere il tuo Output o segnare i tuoi progressi quotidiani!
(Ecco una schermata esemplificativa di come potrai gestire i tuoi Output e il relativo Segnapunti nell'app dedicata di 365)
Nell'apposita schermata di riepilogo, che potrai richiamare attraverso un semplice swipe dall'alto, l'app ti mostrerà anche 3 comodi grafici circolari che terranno traccia di quante sfide del corso hai letto, quante ne hai completate e come stanno andando i tuoi progressi relativi all'output!
Ma di tutti questi dettagli parleremo a tempo debito quando ti fornirò le istruzioni per scaricare la nuova app di 365 - 2022 (sarà disponibile nel mese di gennaio).
Bene, anche la lezione di oggi è terminata.
Se ti sei iscritto al corso annuale, non serve che tu costruisca oggi un segnapunti.
C'è l'app di 365 che farà il "lavoro sporco" per te.
Ci tenevo comunque a farti conoscere anche questo pilastro del metodo.
Se invece non hai ancora completato l'iscrizione al corso annuale, questi sono gli ultimi giorni per farlo.
Ps. Il quarto e ultimo pilastro del metodo 365, il SAM, lo vedremo direttamente la prima domenica di gennaio insieme a tutti gli iscritti al corso annuale 😊
l'esercizio di ieri sulle strategie concrete che utilizzerai per raggiungere il tuo #mantra non è stato casuale.
Era importante infatti che riflettessi da solo sulle azioni che compirai, prima che ti presentassi il secondo pilastro del metodo 365.
L'Output.
Ma cos'è questo output e come si distingue dal #mantra?
Come ti spiegavo, la funzione del #mantra è quella di ispirarti e aiutarti a mantenere il focus su un obiettivo specifico per 12 settimane (3 mesi).
In altre parole, il #mantra rappresenta il risultato finale che vogliamo ottenere, il sogno da realizzare.
Su questo risultato però NON abbiamo il pieno controllo e questo, man mano che passano le settimane, rischia di essere demotivante.
Ecco perché il metodo 365 prevede un altro strumento, uno strumento su cui possiamo focalizzarci ogni singolo giorno e su cui abbiamo il totale controllo.
Questo strumento è l'output.
"L'output è quella singola azione che ripetuta costantemente può contribuire più di ogni altra cosa al raggiungimento del nostro obiettivo trimestrale." Ti faccio alcuni esempi concreti.
Se il tuo #mantra, ad esempio, è quello di superare 5 esami in 3 mesi, non è detto che tu possa controllare tutti i fattori: magari sei costretto a saltare un appello che so... per via di una pandemia globale! O magari ad uno degli esami ti capita una prova particolarmente sfigata, e così via.
Ci sta, fortuna e sfortuna fanno parte del nostro percorso di crescita personale, dobbiamo accettarlo.
C'è però qualcosa su cui hai il 100% del controllo, ovvero quanto tempo decidi di dedicare alla preparazione di questi esami.
Il tuo output potrebbe quindi essere quello di studiare in maniera focalizzata 6 pomodori (intervalli di 25 minuti) al giorno, ogni santo giorno, tranne la domenica.
Lo stesso principio si applica agli altri esempi di #mantra che ti avevo fatto qualche giorno fa.
Non hai il pieno controllo sul tuo peso, ma puoi impegnarti a rispettare il tuo piano nutrizionale 6 giorni alla settimana.
Se invece vuoi fatturare i famosi 30.000 € in 3 mesi, il tuo output potrebbe essere quello di completare, entro il trimestre, 300 ore di lavoro concentrato e che contribuiscono direttamente ad aumentare le tue vendite.
Mi auguro ti sia chiaro il concetto di output.
Ti invito allora a pensare a quale potrebbe essere la singola azione che più di ogni altra ti aiuterebbe a raggiungere il tuo #mantra.
Mi raccomando, pensa bene al tuo output; l'output è l'argilla con cui plasmerai il tuo anno epico, un'azione alla volta, un giorno alla volta.
Ti insegnerò anche a tener traccia efficacemente dei tuoi output, ma di questo ti parlerò nel dettaglio nelle prossime lezioni (e nel corso annuale).
Oggi scegli la tua azione chiave, la tua abitudine di riferimento per il nuovo trimestre, insomma: il tuo output 😉
Ah, dimenticavo, ricordati di definirlo in positivo: l'output indica delle azioni da fare e non azioni da non fare.
A presto.
Ps. Iscrivendoti ora al corso annuale, avrai accesso anche all'app ufficiale di 365 - Un anno epico(è stata completamente rinnovata per l'edizione 2022 e sarà resa disponibile nei primi giorni di gennaio).
Una delle funzioni chiave dell'app è proprio quella di guidarti passo passo nella definizione di un output efficace e di aiutarti a tener traccia dei tuoi progressi giorno dopo giorno.
Se non lo hai ancora fatto, ecco il link alla pagina di iscrizione. Ci vediamo a bordo:
Come è andato il Natale? Hai fatto il pieno di panettone?
Oggi, se non sei troppo annebbiato, ritagliati qualche minuto per questo nuovo esercizi del PRE-corso di 365...
Come ricorderai, siamo partiti dalla visione per il tuo futuro, abbiamo poi definito l'indice dei tuoi obiettivi per il nuovo anno e infine ti ho chiesto di scegliere quello per te prioritario per il primo trimestre del 2022, distillandolo in un unica parola: il tuo #mantra.
Domani, con l'inizio dell'ultima settimana di PRE-corso ti introdurrò il secondo pilastro chiave di 365, l'output.
Prima di vederlo, nella sfida odierna ti chiedo di iniziare a riflettere sulle strategie concrete di cui avrai bisogno per realizzare il tuo #mantra.
Non preoccuparti se non hai ancora le idee chiare a riguardo, continueremo comunque a lavorarci sia negli ultimi giorni del PRE-corso, sia nel corso annuale vero e proprio.
Quello che ti chiedo di fare oggi però è iniziare a pensare a COME intendi raggiungere il tuo #mantra da qui al 27 marzo 2022.
Prendi il tuo quaderno, taccuino o nota digitale e inizia a pensare a:
- Quando, durante la giornata, lavorerai sul tuo obiettivo. - Quanto spesso ci lavorerai in una settimana tipo. - Dove ci lavorerai.
In generale devi mettere per iscritto tutte le azioni concrete che intendi mettere in piedi per realizzare il tuo traguardo più importante nelle prime 12 settimane dell'anno.
Scrivi a ruota libera, cercando di includere quanti più dettagli possibili.
Quello di oggi, infatti, non è solo un esercizio di scrittura espressiva, ma si tratta di una vera e propria visualizzazione di processo (una delle più potenti tecniche di visualizzazione e una delle poche che abbia un fondamento scientifico).
Mentre scrivi le azioni concrete che metterai in atto per realizzare il tuo obiettivo prioritario, cerca di visualizzare te stesso nel processo di compiere queste azioni.
Immagina le emozioni che proverai e come ti sentirai nel perseguire con determinazione questo traguardo per te così importante.
Non sottovalutare questa parte dell'esercizio.
Buon lavoro e a domani con una delle ultime 5 sfide del nostro PRE-corso di preparazione :)
Ps. Ti è piaciuto finora questo cammino dicembrino che abbiamo fatto insieme?
Pps. Breve nota di servizio prima di salutarci...
Ogni anno, nonostante i richiami all'iscrizione, puntualmente, i primi di gennaio, quando ormai le iscrizioni a 365 sono belle che chiuse, riceviamo decine di email di persone che ci dicono...
"È ancora possibile iscriversi? Non sapevo fossero aperte le iscrizioni" :-D
Ti giuro, capita ogni anno! 😅
Ma scommetto che tu stai seguendo con attenzione questo PRE-corso. Come al solito quindi ti ricordo il link per l'iscrizione a 365 - Un anno epico. Eccolo:
Quando leggerai questa email, i primi 1.000 posti con Kit potrebbero essere già terminati. Nel caso, ti confermo che potrai ancora iscriverti al corso annuale, ma questi sono gli ultimi giorni per confermare la tua partecipazione, prima che il corso inizi il 1° gennaio.
Il messaggio del PRE-corso di preparazione a 365 di oggi è un po' particolare, ma decisamente in tema natalizio.
Si tratta di un messaggio condiviso da una corsista di alcune edizioni fa, ma che trovo davvero potente e che voglio condividere con te in questo giorno di festa.
Ti lascio alle parole di Angela:
"Vorrei condividere anche qui quanto ho postato sul mio profilo il giorno del mio 56esimo compleanno.
Faccio parte di 365 e ho suscitato tanta curiosità, ma anche ammirazione tra i miei amici, soprattutto quando hanno visto il risultato raggiunto (#mantra riguardante peso e forma fisica).
- Così, all'alba di un giorno di dicembre decidi che l'anno nuovo non sarà la fotocopia di quello che sta per finire.
E tieni fede alla tua promessa, anche perché quello stesso giorno un grande dolore ti costringe a staccarti dalla tua ombra e dal tuo passato; e tu lo consideri un segno del destino.
Inizia così il cammino lungo la strada del mio anno epico.
Piccoli passi, piccole "sfide", piccoli cambiamenti, piccole virate che portano ad un lento, quasi impercettibile cambio di rotta e ad una destinazione all'inizio considerata irraggiungibile.
Oggi guardo ai primi 220 giorni di questo viaggio e sono felice del risultato raggiunto che è migliore di quanto immaginassi.
Felice soprattutto di aver vissuto il "si può fare anche dopo i cinquanta", affiancata e supportata da amicizie e professionalità sia virtuali, sia reali; loro sanno e a loro va parte del merito e del mio ringraziamento.
A volte i migliori regali per se stessi li si fanno il Natale dell'anno precedente. Auguri a me!"
Buon Natale .
Domani torniamo agli esercizi pratici del nostro PRE-corso, nello specifico vedremo uno dei nostri amati esercizi di scrittura espressiva. Ti piacerà! Ps. Come anticipato i posti disponibili stanno iniziando a calare rapidamente.
A quanto pare diversi lettori hanno deciso di regalarsi un anno epico per Natale.
Assicurati ora anche il tuo posto prima che finiscano:
come scopriranno gli iscritti al corso annuale, 365non ti "molla" mai.
Ogni giorno, 365 giorni all'anno, che sia un giorno feriale o festivo, che piova o ci sia il sole, alle 5 in punto riceverai la sfida quotidiana di quel "grillo" rompico**oni di Giuliodori 😃
Scherzi a parte, ho cercato di replicare questa peculiarità del corso anche in PRE-corso di preparazione, quindi anche in questi due giorni di festa per eccellenza continueremo a mettere le basi del nostro 2022 epico.
Oggi e domani, però, niente esercizi (se eri rimasto indietro, approfittane per riportarti in pari, li riprenderemo infatti a breve).
Vorrei comunque condividere con te alcune riflessioni che saranno indispensabili per vivere al meglio il nuovo anno.
Nello specifico oggi vorrei rispondere ad una domanda che alcuni PRE-corsisti mi hanno fatto in queste settimane:
"Se le sfide giornaliere di 365 sono uguali per tutti, come possono aiutarmi a realizzare il mio #mantra specifico?"
Nella pagina di presentazione del corso annuale 365 trovi decine di testimonianze di chi ha già partecipato al corso annuale.
C'è chi ha usato il metodo 365 per...
- Laurearsi. - Acquistare la casa dei propri sogni. - Completare la sua prima maratona di New York. - Cambiare lavoro. - Perdere peso. - Avviare la propria attività. - Viaggiare per mezzo mondo. - Pubblicare il suo primo libro. - Triplicare il fatturato del proprio business. - Completare una dozzina di esami universitari in meno di 12 mesi. - Svegliarsi ogni mattina alle 5 pieno di energia. - Lavorare come ricercatore al CERN. - Essere promosso alla carica di Dirigente aziendale. - Cambiare paese (e vita). - Coordinare un progetto scientifico internazionale legato allo studio del Sole. - Frequentare l'università nonostante due bambini piccoli.
...e potrei andare avanti per ore! Negli ultimi 6 anni ho letto centinaia di queste storie.
Ma come è possibile che delle sfide uguali per tutti (insieme agli altri strumenti del corso) abbiano contribuito alla realizzazione di obiettivi tanto diversi tra loro?
Se voglio perdere peso ho bisogno di strategie specifiche, no?
Se voglio laurearmi, dovrò migliorare il mio metodo di studio, giusto?
Per aumentare il fatturato servono azioni ben precise, o sbaglio?
La risposta è sì, sì e ancora... sì!
Ogni obiettivo richiede azioni mirate. Chi ti dice il contrario, mente.
...ma è qui che arriva il bello.
Gran parte di queste azioni mirate noi le conosciamo già,
Eppure, saper COSA dobbiamo fare in nessun modo ci ha garantito di raggiungere i nostri obiettivi in passato.
Centrare obiettivi ambiziosi richiede infatti altri due ingredienti chiave:
- FOCUS e - COSTANZA.
Ecco, di questi due ingredienti avrai bisogno qualsiasi obiettivo tu scelga di perseguire e negli ultimi 6 anni ho lavorato proprio per sviluppare un metodo, il metodo 365, che sta aiutando i miei corsisti a...
- Focalizzarsi su pochi obiettivi davvero importanti. - Lavorarci con costanza ogni santo giorno.
Nello specifico, le sfide giornaliere, sono sì uguali per tutti i corsisti, ma lo sono proprio perché non hanno l'ambizione di dirti cosa devi fare per raggiungere i tuoi obiettivi personali.
Il loro compito è quello di darti competenze pratiche per rimanere focalizzato e per sviluppare la tua costanza giorno dopo giorno.
Un esempio concreto?
Pensa agli esercizi che abbiamo fatto insieme durante questo PRE-corso di preparazione:
si stanno rivelando utili? Mi auguro di sì! Sono uguali per tutti? La risposta è ancora sì.
...ma lo sono perché anche se ognuno di noi ha obiettivi diversi, esistono metodologie di comprovata efficacia per prepararsi al meglio e lavorare con focus e costanza per raggiungerli.
Bene, mi auguro di aver risposto anche a questo dubbio.
Se non ti sei ancora regalato il tuo "anno epico", puoi farlo adesso cliccando il link qui sotto:
Ps. Piccola informazione di servizio: se vuoi pagare la tua iscrizione con bonifico, non possiamo garantirti che avrai il Kit incluso se mancano meno di 25 posti. Non procrastinare 😉
ieri abbiamo finalmente definito il nostro #mantra per il primo trimestre del 2022, ovvero la nostra parola d'ordine che distilla l'obiettivo prioritario che vogliamo raggiungere nel nostro primo anno di 12 settimane.
Come ti ha fatto sentire scriverlo? Come ti senti a rileggere quella parola oggi? Ti entusiasma? Ti fa venir voglia di aggredire questo 2022 con sana voglia di vivere?
Se ti sei già iscritto al corso annuale e hai ricevuto il tuo Kit, puoi riportare il tuo #mantra nel cartoncino strappabile del PR1MO TRIMESTRE:
Così avrai un segnalibro da usare per la tua agenda trimestrale o qualsiasi altro libro, che ti ricorderà ogni giorno qual è il tuo #mantra!
...ma veniamo all'esercizio di oggi.
Se il #mantra ci dà una meta entusiasmante verso cui puntare le nostre vele, saremmo sciocchi a non tener conto degli inevitabili "scogli" che potremmo incontrare lungo la rotta.
Più ostacoli riusciremo ad anticipare ora, più agile sarà la nostra traversata
Naturalmente scopo del corso annuale è anche quello di supportarti, giorno dopo giorno, proprio nel superamento delle difficoltà.
Riflettere in anticipo sui potenziali contrattempi può però essere un ottimo esercizio per non essere colti impreparati.
Prendi come di consueto il tuo quaderno, taccuino o nota digitale e inizia a scrivere tutti i possibili "scogli" che potresti incontrare lungo la strada verso il tuo obiettivo prioritario.
Uno "scoglio" potrebbe essere...
- Una cattiva abitudine che in passato non ti ha permesso di realizzare i tuoi obiettivi. - Una persona o delle persone che potrebbero ostacolarti. - Una situazione sfavorevole al raggiungimento del tuo traguardo (qualcuno ha parlato di Covid?!)
Naturalmente non puoi prevedere tutto ora, ma cerca di pensare a quanti più "scogli" possibili e soprattutto pensa anche a dei "piani B".
Decidi insomma fin d'ora cosa farai nel momento in cui si dovesse presentare uno di questi ostacoli.
Anche qui, non serve essere super-dettagliati: pensare però in anticipo a delle contromisure può essere estremamente utile.
Ti lascio lavorare!
Prima di iniziare con l'esercizio però, ti consiglio di controllare la situazione "posti disponibili".
Il Kit di per sé non è indispensabile per la buona riuscita di 365 - Un anno epico, ma chicche come i segnalibri, le agende trimestrali e gli altri strumenti che troverai in questo prezioso scrigno, ti renderanno questo percorso sicuramente più piacevole e strutturato.
Non perdere quindi la tua copia. Vai ora alla pagina di iscrizione e controlla la situazione aggiornata (all'attuale ritmo i posti con Kit "a Natale non ci arrivano" 😅):
Ci siamo, sono giorni che te la meno con questo obiettivo prioritario per il primo trimestre del 2022.
Oggi finalmente distilleremo tutto il lavoro fatto in una parola, una parola molto speciale...
L'esercizio di oggi riguarda infatti il #mantra, uno dei 5 pilastri del metodo 365.
Ma cos'è il #mantra?
Il termine "mantra" rievoca le frasi ripetute all'infinito dai monaci tibetani; all'interno di 365 - Un anno epico usiamo questa parola per identificare i nostri obiettivi trimestrali.
Uno dei segreti per raggiungere i nostri traguardi è infatti quello di desiderarli a tal punto da trasformarli in una sana "ossessione", in una parola d'ordine, in un pensiero che sia continuamente nella nostra mente.
Il tuo esercizio per oggi consiste nell'identificare una parola (o un'unione di parole) che evochi il tuo obiettivo prioritario.
Questo sarà il tuo #mantra per il primo trimestre del 2022.
Cosa molto importante, questa parola deve avere tre caratteristiche chiave, deve essere:
- Originale. -Specifica. - Motivante.
Evita come la peste #mantra generici e comuni. Trova piuttosto una parola d'ordine che ti entusiasmi solo leggendola, una parola talmente potente da poterti sollevare anche nei momenti più difficili.
Ecco qualche esempio...
Se sei uno studente potresti scegliere come tuo #mantra, per i prossimi 3 mesi, la parola #5trentaperdiventaremedico, ovvero ti impegni a superare 5 esami entro la fine del trimestre per avvicinarti al tuo sogno di diventare medico.
Se hai deciso di rimetterti in forma potresti scegliere la locuzione #liberadi5kg, ovvero ti dai come obiettivo quello di perdere 5 kg in 12 settimane.
Infine, se hai un obiettivo finanziario, potresti scegliere come #mantra l'espressione #30k€perlalibertà, ovvero punti a fatturare 30mila € nei prossimi 3 mesi come primo passo per raggiungere la tua libertà finanziaria.
Bene, tempo di scegliere il tuo #mantra!
Quando avrai trovato quello giusto, lo sentirai fin dentro le tue ossa e sarà una sensazione davvero preziosa!
Buon lavoro.
Andrea Giuliodori. Ps. so che molti lettori stanno aspettando fino all'ultimo prima di decidere se salire a bordo di 365 - 2022 oppure no.
Se sei tra questi, ti voglio condividere il post di Francesca, in cui sono certo si immedesimeranno in molti 😉
Mi auguro che anche tu, nel 2022, sceglierai finalmente di rendere i tuoi sogni una realtà concreta e di farlo insieme alle centinaia di corsisti che sono già saliti a bordo.
Assicurati oggi uno dei posti di 365 - Un anno epico:
Da giorni ormai stiamo disegnando insieme il tuo futuro ideale e stiamo delineando gli obiettivi che vorresti realizzare nel 2022.
Nelle precedenti lezioni ti ho chiesto di individuare il tuo OBIETTIVO PRIORITARIO per i primi mesi del 2022.
Scegliere su COSA focalizzarci nel nostro prima anno di 12 settimane è sicuramente un passo importante.
Ma non basta.
Per raggiungere questo primo traguardo e in generale per rendere il nuovo anno, un anno davvero epico, dobbiamo scavare un po' più a fondo.
È tempo di chiederci...
PERCHÈ?
Prendi il tuo quaderno, taccuino o nota digitale (o il nuovo Kit 😉 ) e indaga le ragioni che ti hanno spinto a scegliere il tuo obiettivo prioritario per i primi mesi del 2022.
Nello specifico dovrai rispondere a queste domande:
- Ritieni davvero che inseguire questo obiettivo sia importante per te?
- Ti sentiresti in colpa, ansioso o insoddisfatto di te se non lo facessi?
- Sei tu a voler realizzare questo obiettivo, o lo hai scelto piuttosto per far piacere a qualcun altro?
- L'attuale situazione che stai vivendo ti richiede di cambiare qualcosa nella tua vita? Questo obiettivo ti aiuterà a migliorare la tua condizione?
- Ritieni che lavorare su questo traguardo sia stimolante, piacevole e fonte di soddisfazione per te?
- Realizzare questo piccolo grande sogno rientra in una visione più ampia che hai per la tua vita?
Ritagliati alcuni minuti per rispondere a queste domande.
Aver chiare le ragioni per cui vuoi perseguire questo obiettivo ti aiuterà immensamente nella sua realizzazione.
...e se non dovessero emergere motivazioni abbastanza forti, saprai ora (e non tra 2 mesi), che forse ha senso puntare su un traguardo diverso.
Troppe persone vivono la propria vita con il pilota automatico, un anno "fotocopia" dopo l'altro.
Non si danno una direzione (degli obiettivi) e quando lo fanno, definiscono obiettivi nel modo sbagliato o li scelgono per le motivazioni sbagliate.
Ecco, come avrai ormai intuito, 365 è il più avanzato "Master in Raggiungimento degli Obiettivi".
Probabilmente non hai mai scavato così a fondo come stiamo facendo in questo mese di dicembre e so che a volte è faticoso.
Ma l'esperienza maturata con quasi 9.000 corsisti che hanno affrontato 365 - Un anno epico prima di te, mi fa dire con certezza che il lavoro che stiamo facendo ora ti ripagherà con lauti interessi nel nuovo anno.
Non sottovalutare questo tempo che stai dedicando alla tua crescita personale.
È ben investito.
Buon esercizio e a domani.
Andrea Giuliodori. Ps. Come previsto, da ieri le iscrizioni hanno iniziato ad accelerare e più ci avviciniamo al termine dei 1.000 posti con Kit disponibili, più accelereranno.
Se hai rimandato fino ad oggi, è tempo di farti questo regalo per Natale 😉 Clicca il link qui sotto e conferma ora la tua iscrizione al corso annuale:
voglio iniziare questa nuova settimana di PRE-corso, mettendo momentaneamente da parte gli esercizi di scrittura, e affrontando l'elefante nella stanza...
Quest'anno, più che mai, infatti, ho notato nel gruppo Facebook, in assistenza, e nel canale telegram, una serie di post e commenti di PRE-corsisti che ricalcavano più o meno questo di Gemma (attiva le immagini se non lo vedi):
Le altre variazioni sul tema erano post e commenti del tipo:
"Io sono un procrastinatole incallito, non ho ancora fatto neanche mezza sfida del pre-corso, credete sia adatto per me 365?"
o
"Non riesco ad essere costante in nulla, inizio mille cose e poi le abbandono, per questo non so proprio se iscrivermi."
Vista la frequenza di questi interventi, molto simili tra loro, sospetto che questi dubbi, insicurezze e convinzioni limitanti, frullino nella testa di parecchi PRE-corsisti.
Fuochino?
Tanto vale allora affrontarli oggi, una volta e per tutte, piuttosto che continuare con gli esercizi del PRE-corso, se poi una parte di partecipanti si trova a farli con l'entusiasmo e la determinazione strozzate da questi pensieri (riprenderemo comunque domani il nostro lavoro, non preoccuparti).
PUNTO PRIMO...
PRE-corso, corso annuale e anni epici a parte, la prima cosa che devi ASSOLUTAMENTE smettere di fare (se ti ritrovi negli interventi condivisi qui sopra) è quella di metterti inutili etichette addosso.
"Sono un procrastinatore..." "Non sono una persona costante..." "Sono insicura..."
TU NON SEI I TUOI COMPORTAMENTI.
Magari sono atteggiamenti, modi di fare e modi di pensare che abbiamo da così tanti anni, che siamo finiti per identificarci con loro, ma NON rappresentano la nostra essenza più profonda.
Noi siamo molto di più dell'accozzaglia disordinata di cattivi pensieri e cattive abitudini che si sono incrostate nella nostra vita nel corso degli anni.
Uno dei primi traguardi che vorrei raggiungere con te in questo mese di dicembre è proprio quello di farti realizzare che dentro di te ci sono ambizioni, desideri e obiettivi che sono stati sopiti per troppo tempo in questi anni fotocopia che si sono susseguiti uno dietro l'altro.
È tempo di risvegliare questa nostra parte più profonda.
Quindi, da oggi, basta con le etichette che ti sminuiscono.
Tu NON sei un procrastinatore. Ti sei abituato a procrastinare per troppo tempo.
Tu NON sei una persona incostante. Ti sei abituata a mollare alle prime difficoltà.
Tu NON sei insicura. Ti sei abituata ad evitare le situazione che ti spaventano.
Chiarito questo punto, torniamo a noi...
"CREDI CHE 365 SIA ADATTO A ME, ANDREA?!"
Se è vero che tu NON sei nessuna delle etichette che ti sei dato finora, questo significa che non c'è nulla che non ti consenta davvero di rendere il tuo 2022 un anno epico.
Ma non basta volerlo e non basta neanche iscriversi al corso annuale, sperando che sia una specie di bacchetta magica.
Devi dimostrare a te stesso OGGI STESSO, che hai iniziato il tuo cambiamento, che questo anno epico te lo vuoi andare a prendere con le unghia e con i denti.
E per farlo, la soluzione è sotto i tuoi occhi. Letteralmente.
Se finora hai preso il PRE-corso un po' sottogamba, se hai letto a malapena le sfide, ma non hai portato a termine mezzo esercizio, riprendi le sfide condivise dal 1° dicembre (le trovi qui) e recuperale nelle prossime 24 ore.
Dimostra a te stesso che questa cosa non la mollerai come le 1.000 altre che hai iniziato e abbandonato lì.
Dimostra a te stesso che quest'anno sarà finalmente diverso.
Il tuo anno epico lo costruirai attraverso queste azioni concrete e le molte altre che ti guiderò a compiere giorno dopo giorno nel nostro (per)corso annuale.
Se hai recepito forte e chiaro il messaggio di oggi e sei pronto a cambiare passo, allora sì, ti confermo che 365 è adatto a te.
E per iscriverti, assicurandoti uno dei post con il nuovo Kit, puoi usare questo link:
E infine... se finora sei stato super-puntuale con gli esercizi del PRE-corso, ma non hai ancora confermato la tua iscrizione al corso annuale, ti anticipo che quando iniziano a mancare 250-200 posti, le iscrizioni tendono ad accelerare.
Ieri ti avevo chiesto di scegliere, tra i tanti obiettivi che vorresti realizzare nel 2022, quelli che ritieni ragionevole poter portare a termine nel primo trimestre, ovvero entro il 27 Marzo 2022.
Hai fatto la tua selezione?
Bene.
...perché oggi dovrai restringere il tuo focus ancor di più.
Tra i diversi traguardi su cui vorresti lavorare nelle prime 12 settimane del nostro anno epico, dovrai sceglierne UNO e uno soltanto che ritieni assolutamente prioritario.
Prima che ti venga un coccolone, lascia che ti spieghi il significato di questa scelta, all'apparenza drastica.
Scegliere un solo obiettivo PRIORITARIO non significa necessariamente rinunciare a tutte le altre buone abitudini o mete che vorresti far tue all'inizio del 2022.
No.
Avere un obiettivo prioritario significa che nelle giornate in cui sarai stra-incasinato (e ti assicuro che capiteranno), saprai sempre qual è quell'unico obiettivo a cui dare la priorità rispetto a tutti gli altri.
Ti faccio un esempio.
Magari ad inizi 2022 vorresti rimetterti in forma, ma vorresti anche imparare a meditare.
Se scegli come obiettivo prioritario quello di perdere i tuoi chiletti di troppo, nessuno ti vieta di fare anche la tua pratica meditativa, ma il giorno in cui non potrai rispettare tutti i tuoi piani a causa di impegni o imprevisti, beh... per quel giorno potrai mettere da parte le tue meditazioni, ma l'allenamento rimarrà invece sacro.
Tutto chiaro?
Fai la tua scelta.
...e ricorda: se il tuo obiettivo è un obiettivo "cicciottello", ovvero che richiede più di 12 settimane per essere realizzato, scomponilo in due o più parti, in modo da aver chiaro quale traguardo intermedio vuoi raggiungere entro il 27 marzo 2022.
A domani!
Ps. In uno degli esercizi dei prossimi giorni torna la nostra amata scrittura espressiva.
Come ti anticipavo, infatti, per quella che è la mia esperienza con decine di migliaia tra PRE-corsisti e corsisti di 365, molto probabilmente quelli che tu ora chiami obiettivi, in realtà sono sì e no delle aspirazioni o desideri.
Dobbiamo ancora fare un po' di lavoro per arrivare al 31 dicembre e avere un obiettivo chiaro, concreto e motivante...
Pps. Spesso il primo "Anno di 12 Settimane" dei nostri corsisti è l'occasione per familiarizzare con il metodo 365 ed esplorare nuove opportunità.
Quindi non fasciarti troppo la testa: ora non devi trovare l'obiettivo perfetto!
L'importante è muovere il primo passo verso la tua rivoluzione personale.
Tra i tanti desiderata scritti in questo periodo, scegli il primo obiettivo che vorresti realizzare nel 2022 e insieme ce lo andremo a prendere.
...e poi ne conquisteremo un altro e un altro ancora, finché arriverà il giorno in cui ti guarderai alle spalle e sarai orgoglioso dei tanti piccoli e grandi cambiamenti che avrai realizzato nel 2022.
Adesso è il momento di scegliere però.
Se deciderai di salire a bordo del corso annuale, sarà per me un onore guidarti giorno dopo giorno nella sua realizzazione.
Ecco il link per assicurarti il tuo posto tra i corsisti di 365 - 2022:
Ppps. (e poi la smetto con i Post Scriptum, giuro!) Ti segnalo la storia di Francesco Molfese, un nostro corsista dell'edizione 2021.
Te la condivido per farti capire come, anche focalizzandosi su un obiettivo prioritario alla volta, a fine anno potrai completamente stravolgere la tua vita.
ANZI, se finora hai vissuto anni "fotocopia" uno dei motivi è stato proprio quello di cercare di cambiare tutto insieme il 1° gennaio, per poi ritrovarti al punto di partenza dopo 2-3 settimane.
Comunque, lascio la parola a Francesco (si tratta di una recensione ufficiale che puoi trovare anche su Trustpilot):
Che dici, rendiamo anche noi il 2022 il nostro anno epico?
Ci sono lezioni del PRE-corso di preparazione a 365 che potremmo definire "di transizione" e altre che invece sono dei veri e propri "pilastri".
Quella di oggi è una lezione "pilastro" .
Nello specifico oggi vedremo come un cambio di prospettiva apparentemente banale possa aiutarci a vivere appieno il nuovo anno e a rimanere focalizzati sui nostri traguardi più importanti.
Prima di parlartene,vorrei però farti riflettere su un errore che molti commettono nella definizione dei loro obiettivi.
Prova a pensarci, presi dall'ebrezza del capodanno uno degli sbagli tipici che commettiamo è quello di:
- darci degli obiettivi annuali(spesso troppo ambiziosi), - rimandare continuamente con la scusa del "uhhh, c'ho 'n sacco di tempo: in 12 mesi sai quante ne faccio!", - e poi ritrovarci puntualmente a fine anno senza aver concluso una cippa fritta! (magari è esattamente la situazione in cui ti trovi ora).
Se non vuoi che il 2022 sia l'ennesimo anno "fotocopia", devi dimenticarti l'anno di 12 mesi e iniziare invece a ragionare in termini di "anni" di 12 settimane.
Sì, hai letto bene.
Come ben sanno i partecipanti dell'edizione 2021 di 365, all'interno del corso annuale, il nostro "anno" di riferimento è di 12 settimane (più una settimana di pausa o setup).
Questo significa che durante il nostro (per)corso annuale, ogni 3 mesi ti chiederò di focalizzarti su un obiettivo ben preciso da portare a termine nelle successive 12 settimane, per un totale di 4 grandi obiettivi per l'intero 2022.
I 4 obiettivi potranno essere fasi diverse dello stesso traguardo o obiettivi completamente diversi tra loro.
Poco importa. Ciò che conta davvero è il cambio di prospettiva.
Il periodo di 12 settimane infatti è abbastanza lungo per fare progressi concreti verso i nostri traguardi, ma abbastanza breve per costringerci a non procrastinare.
Adottare questo nuovo approccio nel 2012 mi ha cambiato la vita, e mi auguro la cambierà anche a te.
Ecco quindi il tuo esercizio per oggi...
1. Prendi il tuo bel "Indice", ovvero la lista ordinata per priorità di tutti gli obiettivi concreti che vorresti realizzare nel 2022.
2. Individua tra questi quelli che vorresti portare a termine nel tuo primo anno di 12 settimane, ovvero entro domenica 27 marzo 2022 (per il momento non preoccuparti di selezionarne solo, uno, di questo parleremo più avanti).
Mi raccomando, non essere né troppo prudente, né troppo ottimista: tieni i piedi per terra ed evidenzia all'interno dell'indice tutti i traguardi che ritieni ragionevolmente di poter raggiungere nei primi 3 mesi dell'anno.
Naturalmente se tra i tuoi obiettivi prioritari, ce ne sono alcuni belli "cicciottelli", ovvero che richiedono più di 12 settimane per essere realizzati, inizia a scomporli in dei sotto-obiettivi su cui potrai lavorare nei singoli trimestri.
Tutto chiaro?
Buon lavoro ;-)
Ps. A proposito di "anni di 12 settimane"...
Ora hai capito perché nei Kit di 365 non c'è, tra i vari strumenti, una semplice agenda annuale, ma bensì 4 agende per ognuno dei 4 "anni" di 12 settimane che passeremo insieme nel 2022.
Come ti avevo anticipato, nulla è stato lasciato al caso e tutti gli strumenti a cui avrai accesso iscrivendoti oggi a 365 sono pensati con un unico obiettivo in mente: aiutarti a vivere il tuo 2022 epico.
Di questi strumenti, però, il Kit è riservato solo ai primi 1.000 nuovi iscritti, e al momento di posti con il nuovo Kit 2022 incluso ne sono rimasti meno di 1/3.
Iscriviti ora e assicurati subito il tuo posto con Kit:
continuiamo ad usare la metafora della "biografia futura" per tradurre la tua visione per il 2022, elaborata nella prima parte del pre-corso, in degli obiettivi specifici.
Finora abbiamo scritto il titolo, una breve descrizione e abbiamo immaginato quali potrebbero essere i capitoli (ovvero gli obiettivi che vorresti realizzare).
A proposito, nell'esercizio di ieri avresti dovuto fare una "lista della spesa" quanto più completa possibile di tutti i traguardi grandi e piccoliche vorresti raggiungere nel 2022.
Per intenderci: anche un viaggio potrebbe rientrare in quella lista (sperando che nella primavera / estate del 2022 finalmente la situazione si normalizzi davvero!).
Ok, chiarito questo punto, è tempo di preparare un indice.
E che cos'è l'indice? Nient'altro che la sequenza dei capitoli.
Insomma il tuo esercizio per oggi è quello di ordinare per priorità la lista di obiettivi che hai scritto ieri.
Se fossi indeciso sull'ordinamento di due o più obiettivi, poniti questa semplice domanda:
quale obiettivo, una volta raggiunto, renderebbe più semplice (o inutile) la realizzazione degli altri?
Lo so... quando inizio ad introdurre dei limiti nel PRE-corso, anche fosse un banale ordinamento, molti PRE-corsisti vanno in paranoia.
Se non impariamo però a dare priorità e a focalizzarci su ciò che conta davvero, difficilmente realizzeremo cambiamenti concreti nella nostra vita.
Ordina dunque la famosa "lista della spesa", nei giorni a venire capire quanto importante sia questo passaggio.
Buon esercizio!
Ps. Ho deciso di metterti a disposizione gratuitamente il PRE-corso di preparazione anche per darti un'idea di cosa significhi essere un corsista di 365 e cosa si prova a dedicare ogni giorno del tempo a sé stessi e ai propri obiettivi (anche fossero solo 2 minuti per leggere una sfida).
Come detto, le sfide che ti aspettano all'interno del corso annuale non sono dei semplici esercizi di scrittura: scopo di 365 è quello di aiutarti a realizzarli i tuoi obiettivi, non solo ad immaginarli ;-)
Ci tengo però a ribadire un punto...
Non dovrai completare TUTTE e 365 le sfide del corso per ottenere risultati fuori dall'ordinario.
In media i nostri corsisti di maggior successo completano tra il 30% e il 60% delle sfide.
In alcuni periodi ti basterà infatti leggere la sfida quotidiana, senza portarla a termine; questo ti aiuterà a rimanere comunque focalizzato sui tuoi traguardi personali.
Inoltre, iscrivendoti a 365 avrai accesso a tutta una serie di strumenti esclusivi progettati dalla A alla Z per supportarti a vivere un anno davvero epico (uno tra tutti, il nuovo Kit 2022 che i primi corsisti stanno già ricevendo a casa...).
Insomma, 365 non sarà per te un impegno in più, ma un vero e proprio catalizzatore del tuo successo.
Se sei finalmente pronto a salire a bordo, usa il link qui sotto per assicurarti uno dei posti che includono il nuovo Kit:
nell'esercizio di ieri ti avevo chiesto di dare un titolo al 2022 che vorresti e di immaginarne una breve descrizione della tua "biografia futura".
Oggi faremo un passettino in più.
Scriveremo i "capitoli" del tuo anno epico.
Ma cosa sono i "capitoli" in questa nostra metafora letteraria?
Sono i traguardi concreti che vorresti raggiungere nei prossimi 12 mesi; insomma gli obiettivi che vuoi raggiungere nel 2022.
Per il momento non preoccuparti troppo della forma o del numero di obiettivi.
Una delle prime cose che faremo all'interno del corso annuale sarà proprio vedere come si definiscono obiettivi davvero efficaci.
Tra l'altro potrai farlo anche utilizzando la nuova appdedicata ai corsisti, che ti guiderà passo passo nel processo.
Ma per ora concentriamoci sull'esercizio di oggi.
Prenditi 10 minuti (non di più, devi scrivere d'istinto) e fai una lista di tutto ciò che vorresti realizzare nel concreto nel 2022.
Fallo come se stessi scrivendo la lista della spesa, una lista della spesa speciale, da usare al supermercato dell'Universo.
Tanto per capirci, l'atteggiamento che devi avere scrivendo questa lista non deve essere...
"oddio quanto mi piacerebbe realizzare questa cosa".
ma piuttosto...
"ok, io VOGLIO raggiungere questa meta o fare questa cosa nel nuovo anno, ora me la segno e quando sarà il momento andrò a prendermela allo scaffale giusto".
Mi raccomando, questa parte dell'esercizio legata all'atteggiamento con cui scriverai questi obiettivi è MOLTO importante.
Buon lavoro.
"Sarò in grado di rispettare questo impegno con me stesso / stessa per tutto il 2022?".
"Ma sarà adatto a me questo percorso annuale?".
"Sarà forse l'ennesima cosa che provo a fare e poi abbandono lì?".
Se hai avuto pensieri simili a quelli qui sopra dall'apertura delle iscrizioni a 365 - Un anno epico, voglio tranquillizzarti: non sei il solo e sono del tutto normali.
Ti dirò di più...
Posso stare a farti per ore l'elenco dei vantaggi e dei risultati che otterrai iscrivendoti a 365, ma se tu per primo non pensi di poter affrontare insieme questa avventura, sarebbe del tutto inutile.
Per questo ti invito a leggere e guardare i racconti di chi quella scelta l'ha già fatta negli anni passati (e spesso erano lettori con dubbi molto simili ai tuoi 😊).
Vai ora alla sezione testimonianze della pagina di presentazione di 365. Troverai decine di racconti utenti come te:
continuiamo a lavorare sulla nostra visione per il 2022.
Prendi... quaderno, taccuino,nota digitale o... la prima agenda del nuovo Kit 2022 (se sei tra i fortunati che l'hanno già ricevuta), e dai un titolo al futuro che hai immaginato nei giorni passati.
Può essere un banale "Il mio 2022" o un titolo più originale che ti ispiri profondamente:
- "La mia rinascita". - "La rivoluzione personale di ". - "I 12 mesi che mi hanno cambiato la vita".
A te la scelta.
Una volta trovato il titolo della tua "biografia futura", aggiungi anche una breve descrizione, quella che in editoria si chiama sinossi.
Se ti è utile, riordina, ripulisci e sintetizza in non più di un paragrafo quanto scritto nell'esercizio del tuo futuro ideale ([PRE-365 2022] Giorno -22 - Sogno).
A domani!
Ps. Mi auguro che il pre-corso gratuito ti stia piacendo .
Alcuni iscritti mi hanno chiesto se le sfide del corso annuale vero e proprio saranno anche esse tutte sfide di "introspezione" e "scrittura".
La risposta è no.
C'è un tempo per delineare una chiara visione per il nostro futuro e un tempo per rendere quella visione realtà.
Le sfide del corso avanzato sono vere e propriesfide di crescita personale che, in più di un caso, ti porteranno fuori dalla tua zona di comfort e ti permetteranno di sviluppare le 48 competenze chiave per il successo.
Competenze essenziali per raggiungere i tuoi obiettivi più ambiziosi per il 2022 e, perché no, cambiare radicalmente la tua vita in meglio:
Trovi il programma completo dell'edizione 2022 nella pagina di presentazione del corso.
Costanza, focus, autostima, antifragilità... e tante altre ancora. Scopri tutte le competenze su cui lavoreremo giorno dopo giorno nel nuovo anno:
Molti lettori riescono ad ottenere risultati esponenziali, applicando anche solo un 30% delle sfide!
Ti aspetto a bordo.
Pps. I Kit 2022 stanno arrivando agli iscritti della prima ora!
(lo "Spartani" fa riferimento ai Kit riservati ai corsisti del 2021 che hanno rinnovato anche per il 2022).
Come ti avevo accennato anche io, rendono decisamente di più dal vivo piuttosto che in foto / video!
Per i nuovi iscritti sono disponibili 1.000 Kit numerati.
Per non perdere il tuo Kit 365, assicurati di confermare l'iscrizione prima che terminino i posti.
Trovi il contatore aggiornato in tempo reale nella pagina di iscrizione di 365:
Voglio iscrivermi a 365 - Un anno epico (clicca qui) A domani per un nuovo esercizio del nostro PRE-corso. Giorno dopo giorno arriveremo a delineare obiettivi per il 2022 che saranno chiari, concreti, ma soprattutto... entusiasmanti!
Che tu ti sia già iscritto al corso annuale o che tu abbia deciso di farlo a breve, mi raccomando: continua a svolgere con attenzione gli esercizi che ti condividerò da qui alla fine di dicembre.
Il PRE-corso infatti è parte integrante di 365 ed è cruciale completarlo per ottenere il massimo dal corso annuale: non lo sottovalutare solo perché lo mettiamo a disposizione gratuitamente 😊
Chiarito questo punto, torniamo a noi...
In questa seconda fase tradurremo quei "flussi di parole" attraverso cui hai disegnato il tuo futuro, in degli obiettivi concreti.
Ti introdurrò inoltre i 4 pilastri del metodo 365 che useremo nel corso annuale per realizzare concretamente questi tuoi obiettivi.
Per farlo, partiamo con un esercizio che ci aiuti ad inquadrare bene quali sono i valori e le qualità che contano per noi e che caratterizzeranno il nostro 2022 epico...
Pensa a 2-3 persone che ammiri particolarmente, persone che in qualche modo consideri dei mentori.
Possono essere persone che conosci, personaggi noti o addirittura personaggi di romanzi, film, etc.
Chiediti perché queste figure ti ispirano così tanto? Quali sono le qualità che apprezzi di loro e che vorresti fare tue? È il loro coraggio, determinazione, intelligenza, costanza, ambizione, forza d'animo, resilienza?
Pensa a questi valori e qualità personali che ammiri.
Come al solito, scrivi per 2 minuti di seguito senza fare troppo caso alla punteggiatura o ad eventuali errori.
Definire il quadro dei valori a cui vogliamo ispirarci nel nuovo anno è un passaggio chiave per dare direzione e senso ai nostri futuri obiettivi.
Obiettivi che non sono in linea con i nostri valori (o addirittura sono in contrasto con essi) sono destinati inevitabilmente a non essere raggiunti.
Buon esercizio e a domani.
Ps. Si sentiva nell'aria in queste settimane l'eccitazione per il nuovo 365 - 2022, ma ieri abbiamo polverizzato qualsiasi record di iscrizioni nelle prime 24 ore, rispetto alle passate edizioni di 365.
In totale, quasi 800 efficaci hanno già confermato la loro partecipazione al corso annuale (di questi, più di 300 sono rinnovi di corsisti dell'edizione 2021, a riprova di quanto questo percorso funzioni e sia apprezzato).
Da parte mia e di tutto il team EfficaceMente diamo un caloroso benvenuto (e bentornato) a questi corsisti.
C'è però una brutta notizia...
A questo ritmo i 1.000 posti con Kit riservati ai nuovi corsisti probabilmente termineranno prima di quanto avessimo preventivato.
Se sei pronto ad iniziare il tuo anno epico, non perderti una delle novità di quest'anno, clicca il link qui sotto e completa la tua iscrizione:
"Non puoi vivere lo stesso identico anno per 75 volte di seguito e poi chiamarla vita.”
Ciao , ho letto per la prima volta questa frase nel dicembre del 2011.
Non so perché mi abbia colpito tanto, ma leggendola ricordo di aver preso una decisione: non avrei mai più vissuto anni "fotocopia"...
...ovvero quegli anni in cui le cose vanno un pochino meglio o un pochino peggio dei precedenti (se non molto peggio come nel 2020), ma che non somigliano per nulla a quell'anno della svolta che tanto desideriamo.
Nei 12 mesi successivi ho realizzato più di quanto avessi realizzato nei 4 anni precedenti e da allora la traiettoria della mia vita è cambiata per sempre.
Il 2012 è stato il mio primo vero "anno epico".
Naturalmente a fare la differenza non è stata una semplice frasetta.
In quell'anno infatti ho adottato una nuova metodologia che mi ha permesso di rimanere focalizzato su pochi obiettivi davvero importanti e di perseguirli con una costanza che non avevo mai avuto.
Negli anni successivi ho continuato a perfezionare questo metodo e a partire dal 2015 l'ho condiviso ogni anno con 1.000 nuovi lettori di EfficaceMente.
Se anche tu sei stanco di vivere anni "fotocopia" e nel 2021, nonostante i buoni propositi, ti sei ritrovato nella stessa situazione di sempre, è arrivato il momento di realizzare quel cambiamento che hai rimandato per troppo tempo.
Come promesso, oggi aprono ufficialmente le iscrizioni a 365 - Un anno epico edizione 2022.
Scopri tutte le novità di questa nuova edizione e come 365 può aiutarti a vivere il tuo anno epico.
Pps. Domani riprendiamo con gli esercizi di scrittura espressiva del pre-corso.
Nella seconda parte del PRE-corso vedremo come tradurre i flussi di parole che abbiamo scritto finora in obiettivi concreti da inseguire nel nuovo anno.
Attraverso gli strumenti che ti fornirò durante il corso annuale quegli obiettivi ce li andremo a prendere!
Dopo aver immaginato la vita ideale e la vita in cui nulla cambia, questa domenica è arrivato il momento di affrontare l'esercizio più spiacevole in assoluto dell'intero PRE-corso di 365: la vita da incubo.
Come ti anticipavo, limitarci ad immaginare solo il nostro futuro roseo può essere controproducente: rischiamo di vivere in un mondo dei sogni (appunto) e di non agire con sufficiente determinazione per evitare che la nostra vita si trasformi in un incubo.
Immaginarlo quell'incubo, metterlo per iscritto, può invece darci quella spinta definitiva per iniziare quel cambiamento che stiamo rimandando da troppo tempo.
Ecco allora il tuo compito per oggi.
Ritagliati 15 minuti in questo giorno di festa ed inizia a scrivere ininterrottamente su come potrebbe trasformarsi la tua vita se...
- Ti lasciassi guidare dalle tue peggiori abitudini. - Fallissi tutti i tuoi obiettivi. - Commettessi tutti i tuoi errori più tipici.
A differenza di quanto visto ieri, oggi dobbiamo rincarare la dose e "allungare ulteriormente l'elastico" per avere tutta la propulsione necessaria per rivoluzionare la nostra vita.
Pensa a tutte quelle volte in cui hai tradito te stesso e i tuoi sogni.
Pensa a conoscenti che hanno preso decisioni sbagliate nella vita.
Pensa a tutti i rimpianti che avresti se un giorno ti dovessi svegliare e dovessi realizzare di aver sprecato la tua vita.
Mentre scrivi, cerca di far crescere dentro di te la rabbia, il risentimento, l'ansia e la paura.
Se ti viene da urlare, fallo (a patto di essere solo 😅)
Immagina quel futuro disastroso come se lo stessi già vivendo!
E poi usa queste emozioni negative a tuo vantaggio, usale come carburante per iniziare finalmente a porre le basi del tuo anno epico.
Buon esercizio.
Noi ci leggiamo puntualmente domani mattina per l'apertura delle iscrizioni al corso completo 365 - Un anno epico.
Ti ricordo che 365 è il (per)corso annuale che intraprendo ogni anno a partire dal 1° gennaio con 1.000 nuovi lettori di EfficaceMente.
Gli iscritti al corso avranno accesso alla metodologia dei 4 pilastri per realizzare concretamente i loro obiettivi annuali e saranno stimolati ogni giorno, 365 giorni all'anno, dalle sfide quotidiane pensate per aiutarli a sviluppare i loro "muscoli" (focus, autostima, forza di volontà, etc.) e rimanere focalizzati sui loro traguardi (un po' come stiamo facendo in questo PRE-corso.
Appuntamento alle 6:00 del mattino con il link alla pagina di presentazione in cui troverai tutti i dettagli del corso e le indicazioni per iscriverti.
Se non dovessi vedere l'email, controlla sempre che non sia finita nello spam o nella scheda "Promozioni".
Più tardi in mattinata metteremo comunque il link anche nel canale Telegram.
Ieri abbiamo immaginato il "sogno", ovvero il futuro ideale che vorremmo realizzare (hai fatto l'esercizio, vero?! 😉).
In generale è dall'inizio del PRE-corso di preparazione a 365 che ho cercato di far emergere i tuoi desideri e le tue ambizioni più profonde.
Molti di noi hanno bisogno di tornare a sognare e di farlo in grande.
Ma se vogliamo che il nuovo anno sia davvero diverso, epico, scrivere il libro dei sogni non basta.
Per questo, i due esercizi di scrittura espressiva di oggi e domani faranno leva sul nostro "lato oscuro", ovvero quelle emozioni, a volte spiacevoli, ma che sono il carburante indispensabile per cambiare davvero le cose.
Lo so, di questo i para-guru del "ci devi crederci", "tu sei luce", spesso non parlano, ma come Ingegnere io sono sempre stato affascinato da ciò che funziona nella pratica e non solo dalle belle parole.
Vediamo dunque nel concreto il tuo compito per oggi.
Ritagliati 15' di orologio e prendi il tuo taccuino, quaderno o nota digitale (io mi prendo la prima agenda del Kit 2022 😜)...
...e inizia a far scorrere il flusso di parole, immaginando che nel 2022 nulla cambi nella tua vita:
- Stesse abitudini. - Stessi risultati. - Stessi minc**ate che fai ogni anno.
Immaginati altri 365 giorni della tua vita sprecati a fare sempre le stesse cose, con le stesse persone, negli stessi luoghi, perseguitato dagli stessi rimpianti, le stesse ansie, le stesse frustrazioni.
Mentre scrivi, immagina che oggi invece dell'11 dicembre 2021, sia l'11 dicembre 2022.
Immedesimati in quell'Io futuro che ha buttato nel water un altro anno della sua vita.
Scrivi come ti sentiresti, scendi nei dettagli, assapora quel gusto apatia misto sconfitta di una vita che non cambia mai e anno dopo anno si ripete uguale a se stessa.
Ehi, lo capisco, questo esercizio non sarà piacevole come quelli visti finora. Ma è necessario.
Ecco, non ambisco a tanto, ma ti chiedo di applicare alla lettera le indicazioni che ti sto fornendo in questo PRE-corso: non hai nulla da perdere, in compenso ti sorprenderà scoprire cosa potrebbe accadere impegnandoti in queste sfide...
Non prendiamoci in giro, questo periodo dell'anno è bello incasinato e so che non tutti completeranno l'esercizio di oggi del PRE-corso di 365.
Ma tu non sei "tutti".
Ricordi cosa ti avevo detto prima di intraprendere questo PRE-corso?
Se pensi di non poterti ritagliare tra i 2 e i 15 minuti al giorno per progettare il tuo futuro, lascia stare.
Ora sta a te decidere: questo PRE-corso sarà l'ennesima cosa che hai iniziato e non porterai a termine o sarà l'inizio di qualcosa di diverso, di un anno davvero epico?
Come avrai intuito, la decisione che prenderai sarà un'anteprima di come vivrai il 2022...
Ok, il predicozzo l'ho fatto, andiamo avanti.
Dopo aver visto i vari "raggi" della vita, oggi dovrai fantasticare sul tuo futuro ideale (nella sua completezza).
Insomma, se nel 2022, le cose dovessero finalmente iniziare a girare per il meglio e dovessi sognare ad occhi aperti, cosa vorresti per il nuovo anno?
Prendi come al solito... quaderno, taccuino o nota digitale, imposta un timer a 15 minuti ed inizia a scrivere senza interruzioni.
Se lo desideri, prima di iniziare rileggi quello che hai scritto nei precedenti esercizi e poi prova a rispondere a queste domande:
Chi vuoi diventare entro la fine del 2022? Che cosa vuoi realizzare? Perché vuoi diventare questa nuova persona? Perché vuoi raggiungere questi traguardi? Cosa pensi di fare per centrare i tuoi obiettivi? Quando pensi di iniziare questa tua rivoluzione personale?
Ricorda, non è importante che tu conosca ora tutte le risposte.
Le domande sono solo delle linee guida.
Immagina un futuro che ti entusiasmi, che ti faccia svegliare ogni mattina pronto ad affrontare nuove sfide.
Ma sopratutto ricorda che questi esercizi li stai facendo per te e solo per te.
Non scrivere obiettivi o traguardi che credi possano fare felici gli altri: scrivi ciò che TU vuoi realizzare. Descrivi la persona che TU vuoi diventare.
Goditi questo esercizio: è un momento che dedichi completamente a te e alla tua crescita personale e potrebbe essere l'inizio di qualcosa di unico e grandioso.
Con il corso annuale questo qualcosa lo costruiremo giorno dopo giorno, 365 giorni all'anno.
A domani.
Ps. Più tardi condividerò nel gruppo Telegram dei PRE-corsisti la storia di Annick, una delle nostre corsiste di 365 - 2021. È davvero di ispirazione, non perdertela!
Mi auguro che la metafora della ruota della vita e dei suoi 7 "raggi" ti sia piaciuta.
Oggi ti chiedo di completare l'esercizio di scrittura espressiva relativo all'ultimo raggio, quello del Polso (ovvero il tempo).
Lascia scorrere la tua penna per due minuti di orologio sul tuo quaderno o taccuino e immagina il tuo rapporto con il tempo nel nuovo anno.
Come intendi utilizzare questa risorsa così preziosa? In cosa investirai le tue giornate nel 2022? Come immagini l'equilibrio tra tempo focalizzato (di lavoro o studio) e tempo di rigenerazione (relax, hobby, etc.)?
Visualizza il tuo 2022 epico in questa area della vita e scrivi trasportato da queste suggestioni.
Io ti do appuntamento a domani per una delle sfide più importanti di questo dicembre.
Ti richiederà un po' più tempo (circa 15 minuti), ma sarà una rivelazione...
A domani!
Ah, nei prossimi giorni ti condividerò anche qualche comunicazione di servizio su come funziona il processo di iscrizione al corso annuale, cosa devi aspettarti e un'idea del prezzo.
lo so, lo so, oggi è giornata di festa, ma una delle caratteristiche di 365 - Un anno epico è proprio questa: ogni singolo giorno dell'anno, 365 giorni su 365, riceverai puntualmente la tua sfida quotidiana.
Non preoccuparti, non dovrai fare TUTTE le sfide del corso annuale: anche semplicemente leggere la sfida del giorno ti manterrà focalizzato sui tuoi obiettivi più ambiziosi.
Ma veniamo all'esercizio di oggi del PRE-corso gratuito di 365.
Oggi ti chiedo di concentrarti sul "raggio" del Portafoglio.
Come funzionano gli esercizi di scrittura espressiva ormai lo sai...
Prendi il tuo quaderno, taccuino o nota digitale...
(quando apriremo le iscrizioni lunedì prossimo, finalmente ti potrò dire "prendi la prima agenda del tuo Kit 2022"!)
...e inizia a scrivere per 2 minuti, immaginando come vuoi che evolva la tua situazione finanziaria nel 2022.
Quanti risparmi avrai nel tuo conto in banca a fine anno? Hai un obiettivo di fatturato legato alla tua attività professionale o imprenditoriale? Come avrai investito i tuoi risparmi?
Se può esserti di ispirazione, qui sotto trovi l'esperienza di Valentina, una delle nostre corsiste di 365 che si era data proprio un obiettivo economico per il suo (per)corso.
Mi auguro che la sua storia ti aiuti a pensare in grande (attiva le immagini se non vedi il post di Valentina):
Buon esercizio!
...e se sei rimasto indietro con le sfide inviate a partire dal 1° dicembre, ti ricordo che le puoi recuperare da questa pagina.
Noi ci rileggiamo domani con la sfida dedicata all'ultimo "raggio" della ruota della vita.
Come anticipato, nei giorni successivi ti proporrò delle sfide diverse, un pelino più impegnative, ma sicuramente tra le più impattanti di questo nostro PRE-corso insieme.
A domani!
Ps. Ti è piaciuto poi il nuovo Kit 2022?
Se ti va, rispondimi pure a questa email con le tue impressioni (o dubbi se ne hai).
Leggiamo tutti i messaggi che riceviamo e cerchiamo di dare a tutti una risposta :)
nella sfida di oggi parliamo del "raggio" dell'Abito, ovvero la nostra carriera (professionale o accademica, se sei ancora uno studente).
Inizia a scrivere secondo i dettami della scrittura espressiva pensando a cosa vuoi realizzare nella tua professione o nei tuoi studi nel nuovo anno.
Quali traguardi professionali o accademici vuoi raggiungere? Quanto vuoi guadagnare? Vuoi sviluppare una tua attività? Vuoi cambiare "abito" (lavoro)?
Lascia scorrere le parole per un paio di minuti, fai crescere l'ambizione e completa l'esercizio di oggi.
Noi ci rileggiamo puntualmente domani mattina con il penultimo "raggio" della nostra ruota della vita: il Portafoglio.
Terminati i vari raggi ho preparato per te delle sfide davvero uniche, tra le più trasformative dell'intero PRE-corso, non le perdere...
Ah, dimenticavo...
oggi avevo promesso di svelarti la prima novità del corso annuale: il Kit 2022 che invieremo in esclusiva ai 1.000 corsisti della nuova edizione a partire dall'apertura delle iscrizioni (il 13 dicembre).
Il Kit è il supporto fisico su cui i corsisti di 365 dipingeranno il loro anno epico.
Se non comprenderai immediatamente il significato di alcuni elementi ho alcune parole come "Mantra", non preoccuparti, le scopriremo più avanti nel nostro PRE-corso e naturalmente ti presenterò tutti gli strumenti del Kit nel dettaglio nella pagina di presentazione del 13 dicembre.
Ma intanto eccoti il Kit in anteprima. Clicca l'immagine qui sotto per vedere tutte le foto di dettaglio:
Iniziamo questa nuova settimana con un paio di comunicazioni importanti:
Le iscrizioni al corso annuale 365 - Ed. 2022 apriranno ufficialmente lunedì 13 dicembre alle 6:00 del mattino (lo stesso orario in cui stai ricevendo queste sfide).
Appuntati questa data.
Ti ricordo infatti che esiste un numero limitato di Kit 2022. Nello specifico saranno inviati ai primi 1.000 nuovi iscritti del corso.
...e a proposito di Kit, domani finalmente te lo svelerò in tutti i suoi dettagli, non perderti l'email di domani 😉
Ok, torniamo agli esercizi del nostro PRE-corso...
Ci hai mai fatto caso?
I social media ci avevano promesso di "connettere il mondo", ma in questi anni di pandemia abbiamo capito come davanti ad uno schermo, che sia per svago, per polemica o per lavoro, in realtà siamo fisicamente soli (e spesso tristi o arrabbiati).
Il punto è che se non coltiviamo e diamo opportune attenzioni alla nostra vita sociale, quella vera (amicizie, relazioni, famiglia, etc.), qualsiasi altro traguardo nella nostra vita perderà di significato.
Nell'esercizio di scrittura espressiva di oggi dovrai quindi descrivere la tua vita affettiva e sociale ideali per il 2022.
Prendi il tuo... quaderno, taccuino o nota digitale e per 2 minuti consecutivi segui il flusso di parole descrivendo nel dettaglio:
- Le amicizie che vorresti avere o coltivare di più. - Che tipo di rapporto vorresti avere con i tuoi familiari e parenti. - Come vorresti vivere la relazione con il tuo compagno o compagna - ...e se non hai una relazione in questo momento, immagina la tua relazione ideale.
A differenza degli esercizi passati, che hai fatto in autonomia, se vuoi dare ancora più valore a questo specifico "raggio" della tua vita, prova ad immaginare il 2022 ideale dal punto di vista delle relazioni, insieme ad una persona a te vicina, la persona che più di ogni altra rappresenta il pilastro della tua sfera affettiva.
Quest'ultima parte non è obbligatoria, ma se applicabile, è fortemente consigliata 😊
Ps. A proposito di connessioni e social: ci tengo a precisare che non sempre sono il male assoluto.
A partire dall'edizione 2017 di 365 - Un anno epico, abbiamo introdotto il gruppo Facebook riservato agli iscritti al corso annuale.
...e si è dimostrato da subito uno strumento di aggregazione estremamente utile.
Parlare del "raggio" dell'Anima nella prima domenica del nostro PRE-corso l'ho trovata un'interessante coincidenza 😊
L'area dell'Anima però non ha una valenza strettamente religiosa.
Se sei credente, la Fede è sicuramente un importante strumento per coltivare la tua Anima, ma come esseri umani abbiamo tutti bisogno di sentirci parte di un disegno più grande.
Se dimentichiamo di nutrire la nostra sfera spirituale, la nostra vita rischierà di essere vuota e arida.
Prendi dunque il tuo fidato quaderno, taccuino o nota digitale e inizia ad immaginare delle attività che vorresti realizzare nel nuovo anno per nutrire il tuo spirito.
Ripeto, non servono ritiri spirituali a Medjugorje, pensa semplicemente a quelle attività, non necessariamente legate ad un obiettivo o ad un risultato, che ti sarebbe sempre piaciuto fare e che non hai ancora fatto o a quelle che già fai che ti fanno stare bene, ma a cui vorresti dedicare più tempo.
Sogna ad occhi aperti e scrivi per un paio di minuti fantasticando su ciò che rinvigorisce il tuo spirito e ricarica la tua parte emotiva.
Per alcuni questo si traduce nella preghiera, per altri nella meditazione, per altri ancora nell'immergersi nella sacralità della natura.
Dai voce ai tuoi bisogni spirituali in questa prima domenica di dicembre.
Oggi però non limitarti solo a scrivere.
Sì, lo so, il PRE-corso di preparazione di 365 è pensato per progettare e il corso annuale per realizzare quei progetti.
Ma oggi scombussoliamo un po' le carte: cosa potresti fare di concreto per nutrire la tua anima, appena concluso il tuo esercizio di scrittura espressiva?
Pensaci e fallo entro stasera.
Noi ci rileggiamo domani.
Come promesso, nella nuova settimana di PRE-corso ti svelerò il Kit 2022 di 365 e tante altre novità.
Dopo aver parlato del Corpo, oggi vediamo il secondo "raggio" : quello della Mente.
Sarà una sfida breve e dritta al punto.
Il PRE-corso, come il corso annuale, è una maratona e non voglio sovraccaricarti di informazioni e impegni: è di fondamentale importanza, però, che tu segua e pratichi gli esercizi con costanza, giorno dopo giorno.
Questa semplice abitudine, più di ogni altra, ti preparerà ad affrontare il nuovo anno con un nuovo mindset all'insegna di focus e determinazione.
Ma veniamo all'esercizio di oggi.
Come avrai ormai imparato... prendi il tuo quaderno, taccuino o nota digitale e rispondi a questa domanda:
"Cosa voglio imparare di nuovo nei prossimi 12 mesi? Come voglio espandere la mia mente? Come voglio prendermene cura affinché essa sia serena e concentrata su ciò che è benefico per me e i miei cari?"
Scrivi per 2 minuti consecutivi, fantasticando su come intendi coltivare la tua mente nel 2022.
Non ci sono risposte giuste o sbagliate: fatti trascinare dal flusso di parole.
Noi ci rileggiamo domani con una nuova sfida dedicata al raggio dell'Anima. Questa avrà un twist un po' diverso...
A domani.
Ps. Ti sta piacendo il PRE-corso di preparazione a 365 - Un anno epico fin qui?
Se lo stai trovando utile e pensi possa essere utile anche ad un tuo amico/amica, puoi copia & incollare e girargli questo link:
https://365.efficacemente.com/pre-corso-2022 È la pagina di iscrizione al PRE-corso, è ancora attiva per qualche giorno e iscrivendosi gratuitamente troverà nell'email di benvenuto il link all'archivio delle sfide inviate finora. Una volta recuperate, magari durante il weekend, potrà mettersi in pari con noi a partire dalle sfide di lunedì.
Oggi ci concentreremo sul primo dei 7 "raggi", quello del Corpo.
Riprendi in mano il tuo fedele quaderno, taccuino o nota digitale e procedi così...
Scrivi ininterrottamente per 2 minuti su come immagini la tua salute e il tuo benessere fisico nel nuovo anno.
Che tu sia al "livello pippa" come Melissa all'inizio del suo 365 (attiva le immagini se non vedi i commenti qui sotto)...
...o una macchina macina-gare come Michele e sua figlia:
...poco importa.
Pensa allo stato generale di salute che vuoi avere nel 2022. Pensa a come vuoi trasformare e rafforzare il tuo corpo nel nuovo anno. Pensa al livello di energia con cui ti vuoi svegliare ogni mattina.
Ricorda, devi semplicemente scrivere in maniera ininterrotta per 2 minuti, senza far troppo caso alla punteggiatura, alla grammatica o ad altro.
In questa prima parte del PRE-corso di preparazione a 365, gli esercizi di scrittura espressiva ci servono per "tirar fuori" quello che da troppo tempo sonnecchia nei meandri della nostra mente e del nostro cuore.
Per il momento non preoccuparti di dover scegliere o di dover impegnarti su nessun obiettivo in particolare.
Questa è una fase di "caos creativo".
Al momento giusto, sarò io a guidarti nella scelta di obiettivi concreti e azioni specifiche, su cui lavoreremo per l'intero 2022 😉
Ps. A proposito di 2022, oggi ti avevo promesso una piccola anteprima di uno degli strumenti più apprezzati dai corsisti di 365.
Sto parlando del Kit di 365.
Invieremo in omaggio questo Kit ai 1.000 nuovi corsisti dell'edizione 2022 a partire dall'apertura delle iscrizioni al corso annuale (lunedì 13 dicembre).
365 è un corso unico nel suo genere: unico nei suoi contenuti, unico nella metodologia proposta e unico anche negli strumenti che mettiamo a disposizione dei nostri corsisti.
Il nuovo Kit rispecchia questa unicità.
Il Kit 2022 è stato infatti progettato nei minimi particolari, con un unico scopo in mente: aiutarti a realizzare i tuoi obiettivi più ambiziosi nel nuovo anno.
Non vedo l'ora di svelarti tutti i tool che troverai all'interno di questo prezioso scrigno, e che potrai utilizzare per progettare e rendere realtà il tuo 2022 epico.
Per il momento, ti svelo giusto un piccolo bozzetto del nuovo Kit che avevamo realizzato diversi mesi fa...
La stamperia ha terminato pochi giorni fa la produzione dei 1.000 esemplari numerati per il corsisti del 2022.
Eh niente, ne ho uno qui con me, sulla mia scrivania, e il solo vederlo mi fa venire un gran voglia di affrontare il nuovo anno con un sacco di tigna ed entusiasmo.
Il tempo che sia pronto il book fotografico ufficiale e la prossima settimana te lo potrò finalmente mostrare in tutta la sua bellezza.
Ah, tra l'altro, se non vuoi perdere nessuna novità e anteprima, quest'anno abbiamo creato anche un canale Telegram dove sto condividendo un sacco di chicche sul PRE-corso e il corso annuale.
Se usi Telegram, puoi unirti da questo link: t.me/gruppo365
Noi ci rileggiamo domani con una nuova sfida dedicata ai raggi della vita.
Sai, se non riusciamo a dedicare neanche 2 minuti al giorno noi stessi, al nostro futuro e alla nostra crescita personale, non ha neanche senso parlare di anni epici.
Con EfficaceMente non ho mai proposto bacchette magiche ai miei lettori.
Quello che posso assicurarti, però, è che in questo PRE-corso e nel corso annuale troverai una metodologia unica e delle strategie estremamente efficaci per realizzare i tuoi obiettivi più ambiziosi.
Dovrai però metterci del tuo (diciamo almeno un 30% 😉)
Ci stai?
Rispondi con un bel "Sì" a questa email se accetti il nostro "patto" 😉.
Ok, fatte le dovute premesse, passiamo al contenuto di oggi.
Da buon appassionato di Mountain Bike c'è una metafora che mi è venuta in mente riprogettando il PRE-corso di preparazione per 365 - 2022.
La metafora della ruota e dei raggi.
Immagina la nostra vita come una ruota composta da 7 raggi:
(attiva le immagini nelle tue email per vedere gli schemi di questa lezione)
Più avanti vedremo nel dettaglio il significato dei singoli "raggi" e nei prossimi giorni ti proporrò esercizi di scrittura espressiva specifici per ristrutturare ognuna di queste aree della nostra vita.
Per ora concentriamoci sulla metafora della "ruota"...
Nell'esercizio di ieri (Saisei) ti ho chiesto di identificare quello che potrebbe essere il primo passo nel tuo percorso di rinascita.
Se vogliamo però riprogettare e riscrivere il nostro futuro, non possiamo ignorare la "ruota" della nostra vita nella sua interezza.
Quando infatti i "raggi" di questa ruota non sono in equilibrio, perché magari abbiamo investito molto tempo ed energie su uno o due di essi - facendoli crescere - ignorando però gli altri - che sono rimasti piccolini - ci ritroviamo una vita / una ruota smelangolata!
(...che per chi non conoscesse il dialetto marchigiano significa: irregolare, storta)
Ecco, quando la ruota della nostra vita è "smelangolata" è un gran casino!
Per quanto ci sforziamo, facciamo una fatica del diavolo ad andare avanti e il nostro tragitto sembra pieno di sobbalzi.
Prima ancora di immaginare quello che desideriamo ottenere nelle singole aree della nostra vita, è dunque importante capire quanto smelangolata sia al momento la "ruota" con cui affrontiamo le nostre giornate.
Ecco dunque il tuo esercizio per oggi:
- Prendi il tuo quaderno, taccuino o nota digitale e riporta la lista dei 7 "raggi".
- Dai poi ad ogni "raggio" un punteggio che vada da 1 a 10. Questo punteggio rappresenta una tua valutazione soggettiva di come sta andando questa area della tua vita in questo momento.
- Infine, se ami anche tu visualizzare certi concetti, prova a disegnare i 7 "raggi", ognuno con una lunghezza proporzionale al suo punteggio - come visto nell'immagine qui sopra - e poi traccia la ruota "smelangolata" che ne deriva
Per aiutarti nell'esercizio, ecco una breve spiegazione degli aspetti della nostra vita legati ai 7 "raggi".
- Corpo: stato di salute, benessere fisico, forma fisica, sonno, energia.
- Mente: focus, concentrazione, studio, acquisizione di nuove conoscenze.
- Anima: passioni, hobby, contatto con la natura, fede, serenità, meditazione.
- Cuore: amici, famiglia, relazioni, amore.
- Portafoglio: finanze, guadagni, investimenti, soldi.
- Abito: carriera, lavoro, università, business.
- Polso: tempo, tempo libero, stress, relax.
Non ti preoccupare se ancora non ti sono chiarissimi i vari "raggi" della ruota della vita.
Da domani, ne approfondiremo uno alla volta e per ognuno ti proporrò uno specifico esercizio di scrittura espressiva per aiutarti a fare chiarezza in quell'area, porre le basi per raddrizzare la tua "ruota" e rendere finalmente più "scorrevole" il percorso verso la vita che hai sempre desiderato.
A domani con l'esercizio dedicato al raggio del Corpo.
Ps. Domani ti darò anche una primissima anteprima di uno degli strumenti più apprezzati di 365 - Un anno epico.
Quest'anno lo abbiamo riprogettato dalle fondamenta e lo sto letteralmente fissando davanti a me mentre ti scrivo queste parole.
È na bomba!
Per il momento 🤐 Primo indizio domani. Non perdere la nuova sfida.
come promesso, oggi inizia il PRE-corso di preparazione a 365 - Un anno epico.
Ti ricordo che il PRE-corso è gratuito e sarà inviato a tutti gli iscritti alla lista di attesa da oggi fino al 31 dicembre.
Attraverso le sfide quotidiane del PRE-corso potrai:
- Fare chiarezza su ciò che desideri per la tua vita nel nuovo anno e tradurre questi desideri in obiettivi concreti e raggiungibili. Nello specifico ti proporrò una serie di esercizi basati sui principi scientifici della scrittura espressiva.
- Ricevere in anteprima tutti i dettagli sull'edizione 2022 del corso annuale365 - Un anno epico e le modalità di iscrizione (la data ufficiale di apertura delle iscrizioni sarà svelata nei prossimi giorni).
Bene, le comunicazioni di servizio sono terminate: iniziamo ufficialmente il nostro PRE-corso!
L'esercizio di scrittura espressiva che ti proporrò oggi prende il nome di "Saisei".
Saisei è il termine giapponese che indica la rinascita.
Ecco, credo che non ci sia termine migliore per rappresentare questo nostro cammino insieme. Un cammino che mi auguro rappresenti per te una vera e propria rinascita .
Ma ogni cammino inizia davvero solo compiendo il primo passo...
Il nostro primo passo sarà rispondere per iscritto a questa semplice domanda:
Se dovessi smettere di fare una sola cosa che ti sta peggiorando la vita o dovessi iniziare a fare una sola cosa che potrebbe migliorarti la vita, quale sarebbe?
Prendi un taccuino, un quaderno o apri una nota digitale ed inizia a scrivere.
Nella scrittura espressiva non serve porre attenzione alla grammatica, alla punteggiatura o altre convenzioni linguistiche.
Segui il flusso di parole e cerca di scrivere ininterrottamente per due minuti (se può esserti utile, usa un timer).
Buon lavoro.
Noi ci rileggiamo domani con un nuovo esercizio del PRE-corso di preparazione a 365.
Ps. Ti consiglio di conservare tutto ciò che scriverai oggi e nei prossimi giorni in un unico taccuino, quaderno, file, etc.
Quello che scriverai in questi primi giorni, oltre ad innescare in te la prima scintilla del cambiamento, ci sarà utile anche per le sfide successive del PRE-corso.
Ricorda: ogni sfida è il gradino che precede quella successiva nel percorso di rinascita.
Se farai inoltre parte dei 1.000 nuovi iscritti che accetteremo nel corso annuale ed. 2022, quello che scriverai in queste settimane ti sarà di fondamentale aiuto per porre le basi del tuo anno epico.